Fincantieri,
utile in aumento a 101 milioni
Cig: Cgil, 530mila lavoratori in 6 mesi
«Nel 2013 persi 250mila posti di lavoro»
Istat. Dati ambientali nelle città - Qualità
dell’ambiente urbano
Regione
Sicilia farà voli low cost
Crocetta,
basta predominio e tariffe alte di Alitalia
22
luglio, 15:29
(ANSA)
- PALERMO, 22 LUG - La Sicilia torna a volare. Lo farà attraverso l'Ast,
l'azienda pubblica trasporti, controllata dalla Regione siciliana, che si occupa
del servizio su gomma urbano ed extraurbano. L'azienda presto opererà negli
aeroporti siciliani, a cominciare da Comiso (Rg), con voli low-cost.
''Basta
col predominio di Alitalia che impone tariffe troppe alte'', dice all'ANSA il
governatore Rosario Crocetta che si prepara a firmare la delibera per aprire
all'Ast il mercato del trasporto aereo.
Fincantieri,
utile in aumento a 101 milioni
Resi noti i risultati del primo semestre del gruppo in un
quadro di mercato difficile. Nel 2012 i milioni di utile erano 34
Il primo semestre 2013 di Fincantieri evidenzia un
Risultato operativo netto (Ebit) pari a 101 milioni di euro, rispetto ai 34 dello
stesso periodo 2012, Ebitda per 137 milioni (68 milioni al 30 giugno 2012) e
ricavi per 1.934 milioni (1.233 al 30 giugno 2012). Il dato è stato esaminato
dal Consiglio di amministrazione del gruppo cantieristico. Il positivo
andamento della gestione, in un contesto di mercato difficile anche con i primi
segnali di ripresa, beneficia dell'ingresso del gruppo Vard, leader mondiale
nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione
di petrolio e gas naturale, a partire dal 23 gennaio scorso. La Posizione
finanziaria netta risulta positiva con un surplus di cassa per 183 milioni e il
Patrimonio Netto di pertinenza della Capogruppo è di 959 milioni, con 326
milioni di riserve. In bilancio sono appostati fondi per fronteggiare rischi e
oneri specifici, per un ammontare di 161 milioni.
Gli investimenti effettuati nel semestre, pari a 103
milioni, sono prevalentemente relativi a progetti per accrescere l'efficienza
produttiva e a migliorare le condizioni di sicurezza e di rispetto
dell'ambiente delle strutture italiane del Gruppo, e alla prosecuzione dei
programmi di espansione della capacità produttiva per le strutture estere, in
particolare nei cantieri americani e nel nuovo sito brasiliano.
Cig: Cgil, 530mila lavoratori in 6 mesi
Nel 2013 si supererà ancora una volta
soglia un miliardo ore
22 luglio, 16:37
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Tra gennaio e
giugno sono state registrate quasi 550 milioni di ore di cassa integrazione e
coinvolti oltre 530mila i lavoratori a zero ore con un taglio del reddito per
2,1 miliardi di euro, quasi 4 mila euro netti a testa. Sono i numeri che
emergono dal rapporto di giugno dell'Osservatorio cig della Cgil. Numeri che,
osserva la segretaria confederale Elena Lattuada, guardati in prospettiva ci
dicono che nel 2013 si sfonderà ancora una volta la soglia del miliardo di ore
di cassa integrazione
«Nel 2013 persi 250mila posti di lavoro»
Oltre un milione di
uscite programmate dalle imprese non compensate dalle 750mila assunzioni
Per il 2013 è
previsto un protrarsi della caduta dell’occupazione: ammonta a -250mila il
saldo tra le 750mila entrate complessive previste e il quasi milione di uscite
programmate dalle imprese. È quanto evidenziano i dati del Sistema informativo
Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro. La crisi,
soprattutto dei consumi, ha colpito duro il nostro Paese quest’anno. Ma c’è una
parte del sistema produttivo che, malgrado tutto, sta reggendo e che quest’anno
assumerá personale. Si tratta di una quota, pari al 13,2%, di tutte le imprese
dell’industria e dei servizi con dipendenti.
IL SONDAGGIO - Le
interviste alle oltre 94mila imprese oggetto dell’indagine sono state
effettuate tra il 28 gennaio e il 23 maggio di quest’anno. Le difficoltá del mercato
interno, tuttavia, determinano un calo dei contratti complessivamente attivati
(112mila in meno di quelli preventivati nel 2012) e, quindi, un protrarsi della
caduta dell’occupazione (ammonta a -250mila il saldo tra le 750mila entrate
complessive previste e il quasi milione di uscite programmate dalle imprese).
Questa dinamica tenderá a colpire prevalentemente tutti quegli ambiti -
territoriali, di dimensione d’impresa, settoriali - più strettamente dipendenti
dal mercato interno: il Mezzogiorno (da cui è atteso il 35% del saldo negativo
complessivo), le imprese con meno di 10 dipendenti (che prevedono di ridurre la
propria forza lavoro di 142.600 unitá), le costruzioni (-59mila il saldo), il
commercio al dettaglio (-24.500), il comparto turistico (-25.600).
LE IMPRESE - Quanto
alla propensione ad assumere, si amplifica per le imprese orientate all’export
e all’innovazione. Non solo. La necessitá di mantenere alto o di accrescere il
profilo competitivo indurrá le imprese a investire ulteriormente nella qualitá
delle risorse umane, assumendo, in quota relativa rispetto al totale, più
laureati e diplomati e ricercando un maggior numero di profili professionali
tecnici e operai specializzati. La qualificazione si accompagnerá, nei
programmi delle imprese, anche a un orientamento leggermente più diffuso verso
la stabilizzazione delle figure che verranno integrate in azienda: rispetto al
2012, i contratti di lavoro a tempo indeterminato guadagneranno, infatti, nel
2013 un punto percentuale, andando a rappresentare oltre un quinto delle
entrate totali.
Istat. Dati ambientali nelle città - Qualità
dell’ambiente urbano
Nel 2012 il tasso di motorizzazione è di
circa 609 autovetture per mille abitanti (-0,7% rispetto all'anno precedente);
quasi stabile la consistenza dei motocicli: 131,6 per mille abitanti (+0,1%);
si arresta, dunque, la tendenza alla crescita che ha caratterizzato l'ultimo
decennio.
La diffusione delle autovetture meno
inquinanti è, per la prima volta, superiore a quella delle più inquinanti: in
media nei comuni capoluogo le autovetture fino alla classe euro 3 sono 303,9
per mille abitanti, contro le 305,3 delle classi euro 4 o superiori. I
motocicli maggiormente inquinanti (fino a euro 2) sono, invece, ancora i due
terzi del totale.
Nel 2012 la percentuale delle autovetture
alimentate a benzina si riduce di 1,2 punti percentuali, a favore di quelle a
gasolio (+0,9 punti percentuali) e bifuel benzina/gpl o benzina/metano (+0,3
punti percentuali).
La domanda di trasporto pubblico (numero di
passeggeri trasportati in un anno dall'insieme delle modalità di trasporto
pubblico urbano) è pari a 208,9 passeggeri per abitante, in calo del 7,4%
rispetto all'anno precedente.
Rispetto al 2011 migliora la situazione di
massimo allarme per la qualità dell'aria, misurata attraverso tutte le
centraline di rilevazione (di tipo traffico, industriale e fondo): diminuisce
da 59 a 52 il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezione
della salute umana previsto per il PM10 viene superato per più di 35 giorni.
Miglioramenti soprattutto al Centro (da 12 a 9) e al Mezzogiorno (da 9 a 6).
Se si considerano le sole centraline di tipo
fondo (che misurano la qualità media dell'aria) risultano 33 i capoluoghi dove
si è registrato il superamento del limite per il PM10 per più di 35 giornate.
In 16 città è stato superato il limite
previsto per il 2012 della concentrazione media delle polveri sottili per il
PM2,5. In più del 60% dei capoluoghi (71), alla fine del 2012, è approvata
ufficialmente la Zonizzazione acustica del territorio; in 28 tra questi è
emersa la necessità di predisporre Piani di risanamento acustico.
Nel 2012 sono stati effettuati nel
complesso dei comuni capoluogo di provincia 9,3 interventi per misurare il
rumore ogni 100 mila abitanti: l'83,1% a seguito di esposti dei cittadini e il
16,9% su iniziativa delle amministrazioni. In 83 comuni si registra almeno un
superamento dei limiti previsti dalla normativa vigente.
In termini di fonti dell'inquinamento
acustico nel 9,2% dei casi la sorgente controllata è un'infrastruttura
stradale, nel 13,8% è un'attività produttiva e nel 63,5% è un'attività di
servizio e commerciale. In queste ultime, in particolare, si registra la più
elevata incidenza degli interventi con superamenti dei limiti dell'inquinamento
acustico (60,5%).
Nel 2012 il verde urbano rappresenta il
2,8% del territorio dei comuni capoluogo di provincia (oltre 570 milioni di m2)
e la superficie complessiva cresce circa dell'1% rispetto al 2011. Il 15,3%
della superficie comunale è inclusa in "aree naturali protette". La
disponibilità media del verde urbano è di 31,4 m2 per abitante (+0,5% rispetto
al 2011).
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