mercoledì 7 agosto 2013

VII.VIII.MMXIII – Bollette idriche alle stelle nella Regione piu’ ricca d’acqua dolce in Europa.===Bozen, oltrepadania est. Il premier Enrico Letta blinda l’autonomia speciale, anzi, «specialissima», perché ancorata internazionalmente, come sottolinea euforico Luis Durnwalder. È stato un successo pieno per la Provincia il vertice di ieri pomeriggio a Palazzo Widmann con il presidente del Consiglio Letta e il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio.---Nel mese di luglio 2013 l'energia elettrica richiesta in Italia, pari a 29,9 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 3,3% rispetto a luglio dello scorso anno.

Acqua, in Sicilia prezzi alle stelle a Caltanissetta
L'UNIONE SARDA - Economia: Il futuro nel carbone pulito
Elettricità: -3,3% consumi luglio
Fisco, contribuenti.it: 2 yachts su 3 fuggiti all"estero.
Gas: Tap, al via valutazione impatto ambientale tratto greco pipeline
Germania,produzione industria+2,4%giugno
Bozen, oltrepadania nord. Letta blinda l’autonomia: «Nomi, accordo storico»


Acqua, in Sicilia prezzi alle stelle a Caltanissetta                                                                       PALERMO. In media una famiglia siciliana spende in un anno 313 euro di bolletta idrica, quanto sostanzialmente nel resto di Italia, ove la media è di 310 euro a famiglia. Ma tra provincia e provincia, la spesa è molto diversa: si passa dai 190 euro di Catania, ai 237 di Ragusa, 241 di Siracusa, 293 euro di Messina, 315 di Palermo, 339 di Trapani, 393 di Agrigento e 394 di Caltanissetta. Ad Agrigento si registra, per la prima volta, una discesa delle tariffe dal 2007 (-11,7%), mentre a Caltanissetta si registra un +43,8% nello stesso periodo, mentre nel corso dell'ultimo anno (2011-2012); è Messina la città siciliana che fa registrare l'incremento maggiore con un +23,6%. Lo dice l'annuale indagine realizzata dall'Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva. La Sicilia resta, inoltre, una delle regioni in cui è più elevata la dispersione idrica: si tratta del 42%, rispetto alla media del 33% e dietro soltanto Molise (65%), Basilicata (54%), Abruzzo (48%), Sardegna (45%); con punte di perdita di acqua del 52% a Palermo e del 50% a Siracusa. L'indagine è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all'anno 2012. L'attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%. Cara acqua. In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 310 per il servizio idrico integrato. In generale, il caro bollette viaggia più spedito al Centro (+47,1% rispetto al 2007, +9% rispetto al 2011). Seguono le regioni del Nord (+32,1% rispetto al 2007, +5,2% rispetto al 2011) e il Sud (+23,8% rispetto al 2007, +8,5% rispetto al 2011). (ANSA).

L'UNIONE SARDA - Economia: Il futuro nel carbone pulito
07.08.2013
Un polo di ricerca, una centrale termoelettrica a carbone, sperimentazione e tecnologia nel nome della green economy . Sono i contenuti del protocollo d'intesa - siglato tra Governo e Regione - illustrati ieri mattina a Cagliari durante una conferenza stampa dal Governatore Ugo Cappellacci, dall'assessore all'Industria Antonello Liori e da Mario Porcu, il presidente della Sotacarbo. Il progetto prevede la realizzazione di un polo di ricerca nel Sulcis sul cosiddetto carbone pulito, utilizzando le tecnologia dell'ossicombustione. In un primo momento la sperimentazione interesserà un impianto pilota, in seguito si punterà alla realizzazione di una centrale termoelettrica da 350 megawatt.
LA CENTRALE L'energia sarà prodotta con l'utilizzo del carbone, ma non c'è alcun legame tra questo progetto e la Carbosulcis. Il rilancio della miniera di Nuraxi Figus dovrà seguire altri percorsi. «La decisione su quale carbone utilizzare spetta a chi gestirà la centrale», ha affermato l'assessore Antonello Liori. Per costruire l'impianto serviranno 68 milioni di euro: 30 milioni saranno stanziati da Governo e Regione entro il primo semestre 2014, 8,3 milioni per le attività con fondi del Piano Sulcis entro il quarto trimestre 2013 e 3,3 milioni all'anno per 10 anni con fondi stanziati dal Governo nell'ambito della ricerca di sistema elettrico.
POSTI DI LAVORO Il progetto punta anche a creare nuovo posti di lavoro; una sessantina nella prima fase e 230 con l'impianto a regime. Si prevede un altro migliaio di buste paga (distribuito in tre quattro anni) nella fase di costruzione degli impianti. «Stiamo facendo scelte di rottura rispetto al passato in poli industriali e minerari che non erano più in grado di competere sul mercato e che vedevano un ritardo della politica vecchio di 30 anni», ha affermato il Governatore Ugo Cappellacci. «È un accordo storico - ha aggiunto Liori - i tempi sono legati ai finanziamenti e tra i vantaggi della centrale vi è quello di poter accedere agli incentivi per le fonti rinnovabili». LA SOTACARBO Mario Porcu, il presidente della Sotacarbo, si è soffermato su alcuni aspetti tecnici sullo stoccaggio della Co2 «Verrà stoccata a profondità di circa 200 metri, nei cosiddetti vuoti dovuti alla permanenze di acquiferi salini». Durante la conferenza stampa si è parlato anche della Carbosulcis, del piano di rilancio e dei possibili scenari futuri. «Nel caso della procedura d'infrazione - ha detto Liori - i lavoratori restaranno al loro posto per altri cinque anni e nei dieci anni successivi saranno impiegati per i lavori di messa in sicurezza degli impianti. Ovviamente si tratta soltanto di un'ipotesi». Francesco Pintore

Elettricità: -3,3% consumi luglio
Tendenza al recupero. Produzione nazionale in calo (-5,3%)
07 agosto, 11:10
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - Nel mese di luglio 2013 l'energia elettrica richiesta in Italia, pari a 29,9 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 3,3% rispetto a luglio dello scorso anno. E' quanto informa Terna secondo cui in termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di luglio 2013 rispetto al mese precedente è risultata positiva dell'1,5%, facendo intravedere nel profilo del trend una tendenza al recupero.

Fisco, contribuenti.it: 2 yachts su 3 fuggiti all"estero.
ROMA - "Crescono a dismisura i poveri possidenti, +6,1% nel 2013, che vivono spendendo migliaia di euro per beni di lusso e non dichiarano al fisco quello che guadagnano effettivamente. Il 67% degli yachts posseduti dagli italiani sono ormeggiati all'estero, intestati a società di comodo o a nullatenenti, prestanome di facoltosi imprenditori, per evadere le tasse in Italia". Questo è quanto emerge da nuova inchiesta condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche " Antonella Di Benedetto" di KRLS Network of Business Ethics per conto di "Contribuenti.it Magazine", presentata oggi a Porto Cervo nel corso di Fisco Tour 2013.
I proprietari dei più begli yacht che circolano in Italia sono di fatto poveracci, che presentano dichiarazioni dei redditi irrisorie, presumibilmente prestanome di facoltosi imprenditori e profes! sionisti che in questo modo eludono il fisco o, peggio ancora, fanno affari d'oro con la malavita organizzata.
Dai primi dati forniti da Lo Sportello del Contribuente, anche nell'ultima dichiarazione dei redditi, oltre la metà degli italiani ha dichiarato meno di 15.000 euro annui e circa due terzi meno di 20.000 euro; di contro, solo lo 0,17% più di 200mila euro e solo 15 mila persone ha dichiarato un reddito di oltre 300 euro all'anno.
I "ricchi nullatenenti e i poveri possidenti" anche quest'anno hanno destineranno buona parte della loro spesa nella locazione di ville esclusive o per i cosiddetti "passion investiments" come auto di grossa cilindrata (250.000 fuoriserie e suv), yachts, gioielli e oggetti d'arte, nonostante la strategia della tensione messa in atto dall'amministrazione finanziaria.
"Con i blitz d'agosto non si combattere l'evasione fiscale - afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Co! ntribuenti Italiani - Devono tornare in campo gli 007 del Fisco per scoprire chi sono i veri evasori fiscali che puntualmente, ogni anno, sbeffeggiano il fisco italiano".
Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani
L'ufficio stampa

Gas: Tap, al via valutazione impatto ambientale tratto greco pipeline
07 Agosto 2013 - 14:04
 (ASCA) - Roma, 7 ago - Dopo quasi quattro anni di intenso percorso, Tap (Trans Adriatic Pipeline) ha presentato oggi al Ministero dell'Energia, Ambiente e cambiamenti climatici della Grecia - informa la societa' - il suo progetto di valutazione ambientale e sociale nel tratto che interessa il paese mediterraneo. Obiettivo della procedura (Esia) e' quello di valutare e ottimizzare il potenziale, il patrimonio culturale ambientale e le conseguenze socio-economiche del gasdotto, e per orientare l'attuazione di misure di mitigazione al fine di evitare o ridurre al minimo ogni impatto negativo e migliorare gli impatti positivi. Lo studio comprende una descrizione dettagliata del percorso del gasdotto in Grecia, e delle infrastrutture permanenti e temporanee create durante la fase di costruzione e le strutture operative che saranno in vigore, quando la costruzione sara' completata. La presentazione della relazione finale Esia rappresenta il culmine di un processo di collaborazione con le autorita' greche che ha gia' visto la presentazione, a partire dal 2010, del rapporto introduttivo e la valutazione preliminare di impatto ambientale (Peia) per la Sezione occidentale della Tap in Grecia, e del rapporto introduttivo per la Sezione orientale sempre in Grecia. com/sat

Germania,produzione industria+2,4%giugno
Su base annua l'incremento è del 2%
07 agosto, 12:34
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - La produzione industriale tedesca mostra segnali di ripresa: a giugno è cresciuta del 2,4% rispetto al mese di maggio, quando aveva segnato un -0,8%. Il dato è ben superiore alle stime degli analisti, che avevano preventivato un +0,3%. Su base annua la produzione segna un incremento del 2%.

Bozen, oltrepadania nord. Letta blinda l’autonomia: «Nomi, accordo storico»
Il premier rassicura la Svp: «Non toccherò mai le vostre prerogative». Sulla toponomastica: «Svolta culturale, ci siamo messi il passato alle spalle»
 di Francesca Gonzato
BOLZANO. Il premier Enrico Letta blinda l’autonomia speciale, anzi, «specialissima», perché ancorata internazionalmente, come sottolinea euforico Luis Durnwalder. È stato un successo pieno per la Provincia il vertice di ieri pomeriggio a Palazzo Widmann con il presidente del Consiglio Letta e il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio. È stato firmato un memorandum attraverso cui il governo, che ieri compiva 100 giorni, si impegna a concretizzare l’accordo elettorale Svp-Pd. Ma prima delle misure su finanze, commercio, urbanistica e toponomastica (il testo integrale a lato), parco dello Stelvio e nomina della Commissione dei 6 e dei 12 ci sono le parole pesanti di Letta sul rispetto della specialità. «Ho il culto dell’autonomia», annuncia Letta, una autonomia la cui «tutela e valorizzazione per me sono sacri e fanno parte del programma di governo votato alla Camera e al Senato. L’Italia ha bisogno che questa provincia sia ancora più dinamica».
Durnwalder archivia soddisfatto la parentesi del governo Monti, fatta di «imposizioni» e al premier ospite riconosce «uno spirito concreto e una volontà di fare, che vengono apprezzati dagli italiani: credo che questo governo durerà più del previsto».
Intanto in piazza Magnago protestavano Pdl, Unitalia, Alto Adige nel cuore, Freiheitlichen e Südtiroler Freiheit.
Letta e Delrio sono arrivati alle 18 a Palazzo Widmann. Mezzora è durato il colloquio riservato tra i due esponenti del governo, il presidente Durnwalder e Richard Theiner. Un incontro sia istituzionale che di partito, visto che Theiner oltre che vicepresidente provinciale è anche l’Obmann della Svp (e Tommasini, l’altro vicepresidente non ha partecipato a questa fase dei colloqui). Il quartetto è poi sceso nell’auditorium al piano terra: lì Letta e Durnwalder hanno firmato il memorandum. In sala c’era la giunta provinciale, una delegazione dei parlamentari Svp e Pd (Bressa, Alfreider, Plangger, Ottobre, Zeller e Berger), il commissario del governo Valerio Valenti, il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher («e anche mio probabile successore», lo presenta Durnwalder) e il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, che viene salutato da Letta: «Lo conosco da anni e gli ricordo che ci sta a cuore il tema dell’autonomia dei Comuni». Già domani si riunirà la commissione di tecnici ministeriali e provinciali per i lavoro sull’autonomia fiscale e forme di partecipazione al risanamento dello Stato. Durnwalder gongola: «Insomma, tempo di tornare a casa e si inizia a lavorare. Mi aspetto risultati entro settembre e ottobre. Letta ha mantenuto l’impegno di venire qui, anche nelle difficoltà romane: un segnale di grande qualità morale».
Il tema «chi c’era, chi non c’era» ha valenza politica. Il governo recepisce l’accordo elettorale Pd-Svp, ma ora in maggioranza c’è anche il Pdl, non invitato al tavolo con la sottosegretaria Michaela Biancofiore, come pure assente l’altro deputato Florian Kronbichler (Sel). Anche da Trento arrivano mugugni per le trattative solitarie di Bolzano. Letta conosce tutte le polemiche e assicura il dialogo: «Sono stupito della rivalità tra Trento e Bolzano. Ho incontrato il presidente Pacher la settimana scorsa. Porteremo avanti i temi dell’autonomia con altrettanta determinazione anche per Trento». E ancora, sempre Letta: «Questo è un dialogo puramente istituzionale tra presidente del Consiglio e presidente della giunta, che sono convinto che si allargherà ad altri soggetti». Delrio su Biancofiore: «Il governo oggi è rappresentato da Letta». Il dialogo, sottolinea Letta, «è la chiave giusta per superare i contrasti creati nei mesi scorsi». Letta punta i riflettori sull’accordo Durnwalder-Delrio sulla segnaletica di montagna della scorsa settimana: «Una svolta culturale, la volontà di guardare al futuro, non solo al passato. Un passato che non può bloccare il dialogo».
L’accordo sulla segnaletica non viene distribuito, ma Delrio conferma che si tradurrà in una norma di attuazione, propedeutica alla modifica della legge provinciale sulla toponomastica: «Senza modifiche sostanziali della legge non ci potrà essere ritiro dell’impugnativa». Probabile il rinvio dell’udienza della Consulta l’8 ottobre. Delrio rivendica: «Ognuno ha accettato un compromesso che valorizza il bilinguismo e la tradizione. Ogni nome è stato sottoscritto da rappresentanti del Commissariato del governo e della Provincia. Assicuro che restano solo in tedesco pochi nomi intraducibili». Terminata la conferenza stampa Letta ha incontrato una delegazione del Pd. Chiusura della visita con cena ristretta al maso Grottner a Fiè e partenza per Roma.






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