sabato 17 agosto 2013

XVII.VIII.MMXIII – Ma quanto son bravi gli oltrepadani!: se ci dicono chi gli co-finanzia l’ambaradan cicci’ cocco’. Invece i lucani son bravi a farsi fregare, i padani gli portano via pure il vento.====Donato Mastrangelo: Asja Ambiente raddoppia. La società per azioni torinese dopo il progetto per la realizzazione di un impianto della potenza di 19,8 megawatt con 6 aerogeneratori in località Ciccolocane nei pressi di Venusio, intensifica le mire di espansione nell’asset dell’energia eolica sul territorio materano. Stavolta gli appetiti della società piemontese si sono concentrati ancora nella zona al confine con la Puglia.

Parchi eolici a Venusio Asja raddoppia
Fondi Ue: Sicilia; Crocetta, non restituiremo un centesimo
Credito: Unimpresa, in 1 anno tagliati oltre 50 mld a famiglie e aziende
Saldi: consumatori, vendite giù del 9%
Auto: in 21 anni spese salite del 138%
Casa:mutui cari,compravendite giù -13,8%
Bozen, oltrepadania nord. Fondi Ue:Feasr;Alto Adige al primo posto in Italia per spesa




Parchi eolici a Venusio Asja raddoppia
DONATO MASTRANGELO
 Asja Ambiente raddoppia. La società per azioni torinese dopo il progetto per la realizzazione di un impianto della potenza di 19,8 megawatt con 6 aerogeneratori in località Ciccolocane nei pressi di Venusio, intensifica le mire di espansione nell’asset dell’energia eolica sul territorio materano. Stavolta gli appetiti della società piemontese si sono concentrati ancora nella zona al confine con la Puglia. Asja Ambiente, infatti, ha acquisito da Fortore Energia spa e Guastamacchia Energia spa le quote relative al progetto della Meltemi Energia srl per la realizzazione di un parco eolico in contrada Le Reni sempre a Venusio.
 Si tratta un un impianto della potenza di 30,5 megawatt che prevede la installazione 9 aerogeneratori. Meltemi srl attraverso le sue ramificazioni societarie ha in pratica svolto il ruolo di greenfield developer ovvero sviluppatori che identificano le aree idonee alla realizzazione di impianti eolici, elaborano il progetto di massimo ed ottengono le relative autorizzazioni per poi cedere a terzi il diritto di costruzione dell’impianto. Ciò che invece non cambia sul piano sostanziale è il pericolo di impatto visivo che i progetti eolici possono determinare non soltanto a ridosso dell’a re a protetta della Murgia ma anche tra Venusio, Timmari e Picciano, siti che hanno una particolare specificità paesaggistica e dove già insistono altri impianti.
 Il tema, dell’integrità del paesaggio dell’habitat rupestre e della conservazione e conservazione dell’avifauna, nel caso della Murgia, ha mobilitato oltre alle associazioni ambientaliste e gli operatori del comparto turistico-alberghiero anche l’Amministrazione comunale e il Parco della Murgia Materana che per il progetto di Zefiro Energy, un impianto da 37,5 megawatt con 15 aerogeneratori in località Le Matine si sono opposte all’iniziativa, inoltrato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Basilicata. Una azione, quella di appellarsi all’or - gano giurisdizionale, portata avanti pur in presenza di una sostanziale retromarcia di Zefiro che ha rinunciato a partecipare all’asta indetta dal Gse, il gestore dei servizi energetici.
 Adesso quello che si aspettano le associazioni locali è che il Comune adotti interventi altrettanto determinati per scongiurare che le pale eoliche possano alterare l’integrità di borgo Venusio, preservandone la peculiarità morfologica, storico-culturale e naturalistica. Una presa di posizione doverosa, incalzano le associazioni, a prescindere dalle modifiche recentemente adottate dalla Regione Basilicata al Piano di indirizzo energetico ed ambientale, il Piear per la salvaguardia del paesaggio.

Fondi Ue: Sicilia; Crocetta, non restituiremo un centesimo
Bisogna smontare bufala mediatica. Finora impegnati 700 mln
14 agosto, 18:53
(ANSA) - PALERMO, 14 AGO - "Bisogna smontare la bufala mediatica di chi mi accusa di non aver speso i fondi europei.
Raggiungeremo gli obiettivi di spesa europea che nessuno centesimo sarà restituito all'Europa. Finanzieremo imprese e li utilizzeremo per il credito alle imposte''. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, a palazzo d'Orleans. ''Dobbiamo spendere altri 350 milioni di euro - ha aggiunto - finora ne abbiamo impegnati circa 700 milioni''.

Credito: Unimpresa, in 1 anno tagliati oltre 50 mld a famiglie e aziende
17 Agosto 2013 - 13:43
 (ASCA) - Roma, 17 ago - Non si arresta la stretta del credito: negli ultimi dodici mesi le banche hanno tagliato piu' di 50 miliardi di euro a imprese e famiglie. Per le aziende la riduzione dei finanziamenti e' stata di 42,8 miliardi (-4,85%), mentre per i cittadini il calo ha raggiunto 8,5 miliardi (-1,3%). Complessivamente, dunque, da giugno 2012 a giugno 2013 la diminuzione dei prestiti bancari al settore privato e' stata di 51,3 miliardi (-3,43%). Record a giugno scorso: i prestiti sono calati di oltre 8 miliardi rispetto al mese precedente. Questi i risultati principali di uno studio del Centro studi Unimpresa. Secondo l'analisi dell'associazione, basata su dati della Banca d'Italia, lo stock di finanziamenti al settore privato e' calato dai 1.497,9 miliardi di giugno 2012 ai 1.446,6 miliardi di giugno 2013 con una diminuzione di 51,3 miliardi. Grave il quadro per le imprese: nell'ultimo anno le imprese hanno assistito alla riduzione dei finanziamenti di tutti i tipi di durata. Sono calati i prestiti a breve termine (fino a 1 anno) per 15,4 miliardi (-4,63%) da 332,8 miliardi a 317,4 miliardi, i prestiti a medio periodo (fino a 5 anni) per 8,4 miliardi (-6,29%) da 134,8 miliardi a 126,4 miliardi e quelli di lungo periodo (oltre 5 anni) di 18,9 miliardi (-4,55%) da 415,4 miliardi a 396,5 miliardi. In totale lo stock di finanziamenti alle im

Saldi: consumatori, vendite giù del 9%
Federconsumatori-Adusbef, poco più di 100 euro a famiglia
17 agosto, 14:07
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Saldi estivi a picco del 9%, con punte fino a -17%. A tracciare un primo bilancio delle vendite a prezzo scontato - ''una vera debacle'' affermano - sono Federconsumatori e Adusbef. La flessione nazionale è stata temperata nelle grandi città dal turismo, ma dove tale flusso è inesistente il crollo è arrivato al 17%. Solo una famiglia su 3, sottolineano i consumatori, ha acquistato a saldo, con una spesa di circa 117 euro a nucleo, per un giro di affari vicino al miliardo (936 milioni di euro).

Auto: in 21 anni spese salite del 138%
In 2011 mantenere macchina costato 112,4 mld, 46% per carburanti
17 agosto, 11:55
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - In 21 anni la spesa per mantenere un'automobile è più che raddoppiata, arrivando nel 2011 a 112,474 miliardi di euro (dai 47,283 miliardi del 1990, +138%).
Ad incidere maggiormente sulla spesa degli italiani sono i carburanti (46% della spesa), per i quali si spende il 208% in più rispetto al 1990. Rilevante anche l'aumento della spesa per l'Rc Auto (+216,7%), che pesa per circa il 16% del totale. E' quanto emerge dal Conto nazionale delle infrastrutture e trasporti 2011-12 del Ministero.

Casa:mutui cari,compravendite giù -13,8%
Confartigianato, tasso medio 3,53%, sopra area Euro (2,87%)
17 agosto, 10:47
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Per le famiglie italiane comprare casa rimane un miraggio. Nel primo trimestre 2013 le compravendite immobiliari sono a picco del 13,8% rispetto a fine 2012. Colpa anche del costo dei mutui che, nonostante la diminuzione di 27 punti base registrata nell'ultimo anno, si confermano i più cari d'Europa con un tasso medio d'interesse, a maggio 2013, pari al 3,53%, superiore di 66 punti base rispetto al tasso del 2,87% dell'Area Euro. A rilevarlo e' un rapporto di Confartigianato.

Bozen, oltrepadania nord. Fondi Ue:Feasr;Alto Adige al primo posto in Italia per spesa
Assorbito l'83,14%; seguono Trentino, 74% e Lombardia 71%
14 agosto, 18:47
(ANSA) - BOLZANO, 14 AGO - Le Regioni italiane rischiano di perdere non meno di 600 milioni di euro di risorse comunitarie riferite ai programmi di sviluppo rurale a causa della lentezza nella spesa dei fondi Ue. Non però in Alto Adige: oltre l'83% dei mezzi per il Feasr sono già stati liquidati, un dato che pone la Provincia di Bolzano ai vertici nazionali.
 In una lettera al ministro per le politiche agricole Nunzia De Girolamo il commissario Ue Dacian Ciolos ha evidenziato il rischio per le Regioni italiane di perdere i finanziamenti comunitari sul fondo Feasr per 12 programmi di sviluppo rurale, a causa della bassa efficienza di spesa e del mancato avanzamento dei progetti.
 L'Ue ricorda che dovrà ridurre le risorse assegnate se entro fine anno le Regioni non saranno in grado di spendere circa 1,1 miliardi di euro per progetti legati allo sviluppo rurale. In Alto Adige la situazione è decisamente diversa: ''La lettera del commissario Ue non ci riguarda perché abbiamo già impegnato tutti i fondi assegnati e già liquidato oltre l'80% della spesa'', conferma il presidente della Provincia Luis Durnwalder.
 Lo stato di avanzamento della spesa in Alto Adige dei mezzi UE previsti nel settore fino al 2015 è dell'83,14% e colloca l'Alto Adige al primo posto tra le Regioni italiane, seguito dal Trentino (74%) e dalla Lombardia (71%). ''La Provincia di Bolzano, infatti, è stata con l'Emilia Romagna la prima a presentare il programma regionale in materia di sviluppo rurale e ha potuto attivarsi rapidamente per concretizzare i progetti'', spiega Paolo Fox, direttore dell'Ufficio fondi strutturali Ue in agricoltura.
 Inoltre si è fatto tesoro dell'esperienza del periodo di finanziamento precedente, di un'amministrazione il più possibile digitalizzata e dei controlli sulle singole misure. ''C'erano tutte le condizioni per investire anche di più, ma in base all'assegnazione statale dei fondi non ci spettano ulteriori risorse'', aggiunge Fox. Nessun problema neppure per il 17% di spesa ancora in sospeso: si tratta di progetti di investimento di grosse dimensioni che non sono ancora stati ultimati o contabilizzati. (ANSA).


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