L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture:
Corsica: paga lo Stato per ogni passeggero nei quattro aeroporti
Petrolio: consumi agosto -5,6%
Bankitalia, a luglio debito amministrazioni
pubbliche -2,3 mld
Crisi: -3.000 negozi luglio-agosto
Rehn, i conti italiani non sono buoni, serve
credibilita'
Slovenia, perdite banche semestre volano a
215,6 mln
Crisi:Ue,situazione Slovenia gestibile
Fincantieri. Pola produce pezzi di nave
Fincantieri
Realizzate dal
cantiere “Scoglio Olivi” alcune parti (fra cui la ciminiera) della futura
ammiraglia “Costa Diadema” in costruzione nello stabilimento di Marghera
POLA. Fincantieri
“delocalizza” una parte della produzione a Pola. Nel cantiere Scoglio Olivi (in
croato Uljanik) vengono costruite alcune parti della futura ammiraglia della
compagnia italiana. Stiamo parlando della Costa Diadema, la cui consegna è prevista
per l’ottobre 2014. Lo scrive il quotidiano Glas Istre senza citare la fonte
dei dati pubblicati a conferma che probabilmente la direzione dello
stabilimento non gradiva che la notizia venisse diffusa. Va considerato che mai
finora la commessa italiana era inclusa nelle conferenze stampa dei vertici
aziendali e assemblee degli azionisti, al massimo a qualche operaio era
scappata l’affermazione «fazemo qualcosa per i Taliani».
Niente di ufficiale
dunque. Tuttavia passando per la riva di Pola e sbirciando nello stabilimento
navalmeccanico non si può non notare la grande ciminiera gialla della nave
collocata su una maona che nei prossimi giorni verrà rimorchiata a Marghera. La
ciminiera inequivocabilmente è la stessa che appare sulle foto della simulazione
della Costa Diadema, pubblicate su Internet. Ed è facile intuire il motivo di
tanta riservatezza: come spiegare che in tempo di crisi dei cantieri anche in
Italia dove il lavoro scarseggia, vengono fatte delle commesse ai cantieri
stranieri? La risposta è una sola: perchè in Croazia la manodopera costa molto
meno, quindi una questione di costi e di profitti. Per essere precisi la
ciminiera e parte della sovracoperta sono stati costruiti nei reparti dislocati
di Dignano e trasportate allo Scoglio Olivi dove sono state assemblate. A Pola
sono state realizzate non meglio definite sezioni in acciaio della nave.
Probabilmente nel cantiere istriano vengono costruite anche altre parti della
Costa Diadema mentre c’è da chiedersi se sotto sotto non ci siano anche altre
commesse arrivate dai cantieri italiani. Sicuramente da apprezzare il lavoro
del management dello Scoglio Olivi che in questi tempi di “vacche magre” riesce
in qualche modo a tenere impegnate le sue maestranze, nell’attesa che ritornino
le commesse di navi intere. Da questo punto di vista il direttore dello
stabilimento polese Gianni Rossanda è ottimista. Non potrebbe non esserlo,
altrimenti non avrebbe acquisito il cantiere “3 maggio” di Fiume con tutti i
suoi debiti.
Ma come sarà la
Costa Diadema a lavori ultimati? Innanzitutto va precisato che viene costruita
nello stabilimento Fincantieri di Marghera per un investimento di 550 milioni
di euro. Avrà 1862 cabine su 17 coperte per un totale di 3.500 passeggeri.
Molte saranno le novità tra le proposte gastronomiche e di degustazione
presenti a bordo tra cui la Vinoteca, la Proseccheria, la Birreria in stile
bavarese, il Teppanyaki giapponese, la pizzeria di Piazza Pizza e la Gelateria.
(p.r.)
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/09/13/news/pola-produce-pezzi-di-nave-fincantieri-1.7731960
L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture:
Corsica: paga lo Stato per ogni passeggero nei quattro aeroporti
13.09.2013
IL MODELLO. A Parigi
con 156 euro (andata e ritorno) «Uh, sapesse quanti sardi arrivano qui, nel sud
della Corsica, comprano un biglietto per Parigi e, voilà, risparmiano un botto
di soldi». Parla Jean Pierre Montinì, con l'accento sulla i, cittadino corso di
origine ovviamente italiana che lavora molto con lo scalo di Figari, nel sud
dell'isola francese, uno dei tre aeroporti (gli altri sono Ajaccio, Bastia e
Calvi) dove la continuità territoriale è una cosa seria. Funziona davvero nel
nome del sacrosanto diritto alla mobilità di chi vive in un'isola, con tariffe
convenienti. È lo Stato che interviene, secondo quanto aveva stabilito con
fermezza a metà del suo mandato Valery Giscard D'Estaign, convinto sostenitore
del federalismo.
IL MODELLO Dal
momento della sua istituzione a oggi ci sono stati dei mutamenti (soprattutto
nelle tariffe), ma la ratio del sostegno alla condizione di insularità non è
mai mutata. A differenza della Sardegna, in Francia i fondi pubblici vengono
erogati per ridurre davvero il costo dei trasporti per i passeggeri e le merci.
Per essere più chiari, l'entità dell'intervento statale è determinata da un
contributo pro capite per ogni abitante della Corsica (i residenti sono
250mila). A seconda del numero dei passeggeri trasportati su ogni tratta, la
compagnia riceve un importo dallo Stato. Per fare un esempio limitato ai
collegamenti tra la Corsica e Parigi, il vettore incassa al massimo 25,50 euro
per le tratte da Marsiglia, Bastia e Ajaccio; 48,50 per i voli tra Nizza,
Ajaccio Bastia e Figari e 68,50 per quelli tra Nizza e Calvi. Insomma, esiste
un obbligo di rendiconto del tutto assente nelle norme italiane. E la richiesta
di contributo da parte delle compagnie va fatta per ogni singola tratta.
RESIDENTI La legislazione còrsa è molto articolata, e prevede obblighi precisi
sul numero dei voli giornalieri in funzione del traffico riferito a tre periodi
dell'anno. In ogni caso, i residenti, per biglietti con destinazione Parigi
acquistati in Corsica, e validi per un periodo di 40 giorni tra l'andata e il
ritorno, pagano 156 euro per le due tratte. I non residenti debbono sborsare
186 euro per la sola andata, che diventano 216 per dieci settimane (dalla fine
di giugno all'inizio di settembre). Le norme poi prevedono facilitazioni per i
giovani di età inferiore ai 25 anni, gli anziani con più di 60 anni, gli
studenti con meno di 27 anni, le famiglie di almeno due persone che viaggiano
assieme e gli invalidi. Per queste fasce di passeggeri è prevista una tariffa
di 91 euro per tratta che diventano 102 nelle dieci settimane di estate piena.
È ovvio che per le altre località della Francia, come Marsiglia e Nizza, le
tariffe per residenti e non residenti vengono modulate in funzione della
lunghezza del volo e dell'importanza della destinazione.
LA SICILIA Una
rapida indagine ci ha consentito di capire meglio il motivo per cui Meridiana
ha deciso di applicare tariffe scontate (meno di 50 euro a tratta) sui voli da
e per Catania (è solo questo l'aeroporto di riferimento per il vettore dell'Aga
Khan). Lo scalo di Fontanarossa infatti è servito principalmente da Alitalia e
il gradimento dei passeggeri non è entusiasmante per via dell'esiguo numero dei
voli, sempre pieni. Nell'isola maggiore la continuità territoriale non esiste:
il mercato è libero, e Meridiana conta così di soffiare clienti all'ex
compagnia di bandiera. Le uniche agevolazioni (ma è difficile sapere a quanto
ammontano) riguardano i collegamenti con le isole di Lampedusa e Pantelleria.
Proprio ieri l'Enac ha prorogato l'ok ai voli fino alla fine dell'anno.
Petrolio: consumi agosto -5,6%
Benzina in calo del 5,9%, gasolio del 3%
12 settembre, 16:30
(ANSA) - ROMA, 12 SET - Ancora in calo i
consumi petroliferi italiani ad agosto. Secondo i dati diffusi dall'Unione
petrolifera sono infatti ammontati a poco più di 5 milioni di tonnellate, con
una diminuzione del 5,6% rispetto ad agosto 2012. Con un giorno di consegna in
meno la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 5,9%, mentre il gasolio
autotrazione del 3%. La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel
mese di agosto è così risultata pari a 2,5 milioni di tonnellate, in calo del
3,8%.
Bankitalia, a luglio debito amministrazioni
pubbliche -2,3 mld
13 settembre 2013
ROMA (ITALPRESS) – A
luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche e’ diminuito di 2,3 miliardi
rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.072,9 miliardi. E’ quanto
emerge dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia. La
riduzione e’ riconducibile al significativo decremento (8,1 miliardi) delle
disponibilita’ liquide del Tesoro che ha piu’ che compensato il fabbisogno del
mese (5,5 miliardi). Nel mese di
luglio la quota di competenza dell’Italia dei
prestiti erogati dall’EFSF ai paesi in difficolta’ dell’area dell’euro e’
stimabile in 0,5 miliardi (complessivamente tale quota ha raggiunto 32,7
miliardi). Nei primi sette mesi dell’anno l’incremento del debito
(84,2 miliardi) riflette principalmente il
fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (50 miliardi) e l’aumento delle
disponibilita’ liquide del Tesoro (33,8 miliardi).
Nei primi sette mesi dell’anno, invece, le
entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a
225 miliardi, in aumento dell’1,4% (3,2 miliardi) rispetto a quelle dello
stesso periodo del 2012.
(ITALPRESS).
Crisi: -3.000 negozi luglio-agosto
Boom ambulanti, in
un anno +6.000 unita'
13 settembre, 10:25
(ANSA) - ROMA, 13
SET - La crisi non allenta la presa sul commercio: nonostante la presenza di
segnali di miglioramento rispetto al 2012, l'estate 2013 segna l'ennesimo
momento nero del settore. Secondo l'Osservatorio Confesercenti, tra luglio e
agosto hanno aperto 2.656 nuove imprese commerciali in sede fissa e hanno
cessato l'attività 5.574, per un saldo negativo di 2.918 unità. A fronte di un
calo del commercio tradizionale crescono gli ambulanti con 6.396 imprese in
piu' ad agosto rispetto a un anno prima.
Rehn, i conti italiani non sono buoni, serve
credibilita'
Lette , il deficit
e' un incubo
"Gli ultimi
dati economici sull'Italia non sono buoni, per assicurare il ritorno della
ripresa è essenziale la stabilità politica": così il commissario Ue agli
affari economici Olli Rehn entrando all'Eurogruppo e rispondendo a chi gli
chiedeva se è preoccupato per la situazione politica italiana.
"L'Italia è
scossa da turbolenze politiche, siamo tutti consapevoli che il governo di
recente ha preso chiari impegni e sta andando avanti, ma ora è importante che
eviti l'instabilità politica e si concentri sulle riforme economiche, perché
questo è quello che le serve", ha detto Rehn. Soprattutto "perché
abbiamo visto gli ultimi dati dell'Italia che non sono buoni", cioé il
calo del pil del secondo trimestre (-0,2%) che l'Eurostat ha pubblicato di
recente.
"Per l'Italia
la cosa più importante è la stabilità politica": così il presidente
dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem risponde a chi gli chiede che qual sia la
cosa più importante per l'Italia in questo momento.
"Il nostro
Paese si salva solo se ci sarà fiducia e la fiducia passa per la responsabilità
di ciascuno di noi e la capacità di ognuno di fare la sua parte", ha detto
il Presidente del Consiglio Enrico Letta da Torino. "Siamo qui per
lavorare perchè la speranza e il futuro si declina con un Paese, che riprende
ad avere una dinamica demografica diversa".
"Il debito - ha
detto Letta - è un incubo per chi governa il Paese". Secondo il premier
"le famiglie italiane hanno attutito l'impatto della crisi, hanno fatto sì
che impatto sia stato meno invasivo e meno intrusivo rispetto ad altri Paesi
europei pur essendo più pesante che in altri Paesi". "Qualcuno ogni
tanto dice che non stiamo facendo nulla ma vi assicuro che la fatica che stiamo
facendo in questo momento per mantenere in piedi il governo e mantenere insieme
il Paese e le istituzioni è enorme", ha spiegato Letta tra gli applausi.
"I mesi che abbiamo davanti - ha aggiunto - sono molto importanti per la
credibilità del nostro Paese. Manterremo gli impegni sui debiti, li pagheremo e
per farlo bisogna essere seri e non dare l'impressione che siamo sempre
sull'orlo di un vulcano in ebollizione". "Il debito", ha detto
il premier, "e' mangiarsi il futuro e se l'Italia fatica oggi e' perche'
in passato si e' voluto risolvere i problemi di ieri con i soldi di oggi. Per
pagare i debiti - ha osservato ancora - bisogna essere credibili".
"Siamo una societa' sterile, che non fa figli e che sulla demografia sta
perdendo la scommessa della vita", ha poi osservato il prmier. "Oggi
la demografia ci dice che solo perche' ci sono bambini immigrati noi teniamo un
livello minimo, ci deve dire che c'e' un campanello d'allarme sul futuro che
sta suonando. Un campanello a cui dobbiamo dare delle risposte".
13/9/2013
Slovenia, perdite banche semestre volano a
215,6 mln
Bad loans per 7,54 mld euro
12 settembre, 15:42
(ANSA) - LUBIANA - Le perdite del settore
bancario sloveno nel primo semestre dell'anno in corso ammontano a 215,6
milioni di euro, come reso noto oggi dalla banca centrale slovena. A confronto,
le perdite dell'anno scorso nello stesso periodo erano risultate di parecchio
inferiori, attestandosi a 24 milioni di euro. Un altro dato preoccupante è
quello della massa dei bad loans (prestiti con ritardi sui pagamenti di oltre
90 giorni) che è salita dai 7 miliardi di fine 2012 a 7,54 miliardi registrati
a fine giugno di quest'anno. Dall'analisi della Banca centrale slovena si può
constatare un calo dei ricavi dagli interessi sui prestiti e un aumento dei
costi, dovuto soprattutto alle sofferenze sui crediti e agli accantonamenti.
Crisi:Ue,situazione Slovenia gestibile
Autorità Lubiana stanno reagendo
rapidamente
12 settembre, 15:02
(ANSA) - BRUXELLES, 12 SET - La Slovenia si
trova davanti sfide serie ma la situazione resta gestibile purché le autorità
reagiscano rapidamente e prendano azioni decise, e questo è quel che sta
succedendo. Così il portavoce del commissario Ue agli Affari economici Olli
Rehn, invitando a ''non fare diventare fatti interpretazioni di parole di fonti
anonime'', secondo cui Lubiana è pronta a chiedere aiuto all'Esm. ''Siamo in
stretto contatto con le autorità slovene - ha aggiunto - e le sosteniamo''.
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