Ilva. Riva, stop non scelta ma atto dovuto
InLombardia818sitidabonificare
Lo cunto sbagliato
Letta: Italia in bilico ma può farcela se
riparte dal Sud. E cita Ligabue e Gaber
Crisi: Cipro, via libera eurogruppo a nuova
tranche aiuti
Ilva. Riva: Zanonato, no commissariamento
Governo lavora a sblocco attivita'
produttive
13 settembre, 10:32
(ANSA) - ROMA, 13 SET - ''Si ragiona su
cento cose e ho valutato anche un'ipotesi di commissariamento ma con la legge
Ilva mi pare impossibile perché queste acciaierie non hanno una situazione di
disastro ambientale''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato a
Radio 24 parlando del blocco delle acciaierie Riva. ''L'ipotesi sulla quale sto
lavorando'' è quella di verificare nei tribunali se sia possibile ''un
sequestro che non blocca le attività produttive''.
Ilva. Riva, stop non scelta ma atto dovuto
Società, sequestro ci ha sottratto
disponibilità stabilimenti
13 settembre, 17:50
(ANSA) - MILANO, 13 SET - Lo stop degli
impianti di Riva Acciaio ''non si è trattato di una 'scelta' aziendale, bensì
di un atto dovuto, cioè della tempestiva esecuzione del provvedimento del Gip
che, ordinando il sequestro, ha sottratto alla proprietà la libera
disponibilità degli impianti e dei saldi attivi di conto corrente''. Riva
Acciaio sottolinea in una nota anche che ''in ottemperanza a tale
provvedimento, l'azienda ha pertanto dovuto procedere con immediatezza alla
messa in sicurezza degli impianti''.
In Lombardia 818 siti da bonificare
Assessore regionale,
entro 2014 piano per le aree inquinate
13 settembre, 20:36
MILANO - ''In
Lombardia sono ancora da bonificare 818 siti contaminati, di cui 7 di interesse
nazionale''. Lo ha reso noto l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Maria
Terzi, alla presentazione del Piano regionale di bonifica delle aree inquinate,
che sarà approvato ''entro l'inizio del prossimo anno, come parte integrante
del Piano regionale di gestione dei rifiuti''. Terzi ha spiegato anche che su
altri 1.599 siti potenzialmente contaminati sono state avviate le verifiche e
''non sempre l'allarme è giustificato'', infatti ci sono stati anche 652 casi
in cui i siti sono stati dichiarati non contaminati.
''Dagli anni Novanta la Lombardia ha
bonificato 1.396 siti'' e ha investito ''circa 230 milioni di euro''.
L'assessore ha inoltre illustrato i punti
principali del Piano bonifiche: nuovi metodi di valutazione del rischio,
finanziamenti per indagini ambientali e ricerca, strategie di marketing
territoriale per le riqualificazioni e nuove procedure per gestire
l'inquinamento delle acque sotterranee. ''L'obiettivo è evitare di intervenire
solo nelle situazioni di emergenza, ma fare attività di prevenzione del
rischio'' e di ''non avere mai più altre Caffaro'', ha affermato l'assessore,
riferendosi al caso di inquinamento da prodotti tossici dello stabilimento
chimico vicino Brescia.
Lo cunto sbagliato
CONTROSTORIE di Gigi Di Fiore
Quale strano scherzo trasforma un
territorio in inferno? Quali menti masochistiche stravolgono terreni, aria,
vita? Visitare l'area più violentata della terra dei fuochi è una scommessa con
la tolleranza degli occhi e del cuore: Taverna del Re, Resit, Masseria del
Pozzo, Cava Giugliano. Sembrano nomi usciti fuori da una delle novelle di
Giambattista Basile. Invece sono toponimi da paesaggio lunare.
Raccontai Taverna del Re e il suo cumulo
montagnoso e putrido di ecoballe tanti anni fa. Poi sono stato per Il Mattino
alle proteste contro le cave, ai sit in frequentati sempre da troppa poca
gente. Caivano, Giugliano, Parete, Villa Literno, Acerra. Le storie della
degenerazione sono state sin troppo raccontate per ripeterle: i rifuiti tossici
in arrivo dal nord, la scelta di insediare da queste parti discariche, luoghi
di stoccaggio di ecoballe, aree di compostaggio rifiuti.
Era
la patria della mela annurca, è diventata il rifugio privilegiato del consumo
avariato che non si sa dove portare. Era la patria delle fiabe di un illustre
nativo giuglianese, Gianbattista Basile. E' diventata la città-territorio dove
sempre più è vietato sognare. Basile è sepolto nella chiesa di Santa Sofia a
Giugliano, chissà cosa scriverebbe oggi. Di certo, non fiabe.
E
chissà se Scipione l'Africano avrebbe il coraggio di scegliere questo
territorio come suo luogo di ozi. Liternum, vicino al lago Patria, è ricco di
reperti archeologici da scoprire. Pochi lo sanno, tanti lo hanno tenuto
nascosto per trafugarvi oggetti antichi.
Chissà come venne in mente a Massimo Troisi di
girare le scene della disperazione di Lello Arena in "Scusate il
ritardo", nella stazione di Giugliano-Qualiano. Allora, i Casalesi erano
ancora roba per pochi giornalisti, le discariche e le ecoballe sembravano parole
di fantasia.
L'Istituto superiore della sanità dice che la
bonifica nell'area che parte da Tre Ponti di Parete e arriva alla Resit è
difficile da realizzare. Ma lì si muore di cancro a 40 anni, i bambini nascono
con malformazioni e tanti sostengono che è difficile stabilire il rapporto di
causa ed effetto tra l'aumento dei tumori e la presenza di diossina e sostanze
inquinanti interrate da anni.
Parlano gli alberi neri e rinsecchiti, le mele
morte, i cavolfiori di colore innaturale. La camorra, le speculazioni di
imprenditori, molti del nord, senza scrupolo, l'assenza di amministratori
locali con la vista lunga. Qui si sversa di tutto e da tanti posti. Poi, ci si
mette la gente, quella senza volto e nome indefinito. la gente che scarica
amianto, carcasse di frigoriferi, vestiti, liquame per le strade. Terra dei
fuochi, perchè chi non ne può più di vedere crescere quelle montagne di merda
in putrefazione vi dà fuoco,
Forse ci si è incartati, forse sarebbe
necessaria un'evacuazione di massa e una bonifica costosissima. Giugliano,
altra italia, città terza per popolazione in Campania. Qui è difficile riuscire
ancora a pensare a "lo trattenemiento de peccerille". L'arte si è
fatta cronaca, la prosa si è inquinata di brutture, male, puzza. Basile non
aveva sbagliato il suo cunto. Ma non aveva immaginato che, cinque secoli dopo,
la sua terra si sarebbe ridotta in un inferno. Con la mano degli uomini.
Pubblicato il 13 Settembre 2013 alle 17:36
Letta: Italia in bilico ma può farcela se
riparte dal Sud. E cita Ligabue e Gaber
«L'Italia è in
bilico e ho preferito fare un ragionamento con spigoli e asprezze», ma credo
che «per farcela si debba partire dal Sud». Lo ha detto il premier Enrico Letta
nel suo intervento all'inaugurazione a Bari della Fiera del Levante. Il Sud
«spinge i più attivi ad andarsene e abbandona nel limbo chi resta. Il Sud può
essere non il freno del Paese, ma la marcia: i ragazzi chiedono strada, non per
sorpassare con sentimento di rivalsa i più vecchi, ma per costruire», ha
sottolineato il premier. «Un giovane meridionale su tre oggi non studia o non
ha un lavoro», aggiunge Letta, che ricorda i provvedimenti presi dal suo
Governo per una legge sul diritto allo studio e per le risorse destinate alla
scuola, alla «cultura e al turismo».
Continuerò a
combattere con tutte le mie forze
«Io continuerò a
combattere con tutte le mie forze» per «cambiare questo Paese» e rilanciarlo, a
partire dal Sud, ha concluso il premier Enrico Letta nel suo intervento alla
Fiera del Levante di Bari.
Sono qui per
cambiare il Paese
«Io non sono qui a
fare manutenzione ordinaria. Non ho accettato un ruolo del genere in questa
logica», ma per «cambiare il Paese». L'Italia «ha bisogno di cambiamento», ha
sottolineato il premier.
La legge di
stabilità la scriviamo noi, non Bruxelles
«La legge di
stabilità la scriviamo noi, non viene più scritta in Europa perchè siamo usciti
dalla procedura per deficit eccessivo», ha sottolineato il premier Enrico
Letta.
I fondi europei
vengano spesi tutti
Il premier Enrico
Letta è tornato a chiedere un impegno concreto affinché i fondi europei
destinati al rilancio del Sud vengano spesi tutti. E nel corso del suo
intervento alla Fiera del Levante di Bari, ha ringraziato per il lavoro svolto
in questa direzione gli ex ministri Fitto e Barca e l'attuale ministro per la
Coesione sociale, Trigilia.
Dietro
all'arretratezza cronica di alcuni territori c'è un problema di classe
dirigente
«Dietro alla
arretratezza cronica di certi territori, dietro le opportunità mancate, vecchi
sperperi e nuove forme di disperazioni, dietro queste cose c'é un problema di
classe dirigente, politica e non politica», ha detto Letta. «Nessuno di noi può
sentirsi assolto, perché non riusciamo a operare come comunità nazionale», ha
aggiunto.
Basta con la
sindrome dello struzzo, raccontiamoci la verità
«Le scorciatoie
portano sempre e solo da una parte: dentro un vicolo cieco», ha detto il
premier parlando dei problemi del Mezzogiorno e scusandosi anche per «la
crudezza» del suo intervento sul Sud. «Basta con la sindrome dello struzzo:
raccontiamoci la verità», é l'invito del presidente del Consiglio.
Le donne del mio
Governo meglio degli uomini
«Le donne del mio
governo sono meglio degli uomini», ha detto Letta, rivendicando non solo l'alto
numero di donne nel suo esecutivo ma anche la loro qualità. «Non é possibile-
dice anche guardando al tavolo della presidenza della fiera- che le donne siano
la metà», ma «nelle istituzioni« non abbiano il ruolo che meritano. Letta ha
elogiato le sue ministre che «stanno facendo bene il loro lavoro per il bene
del paese».
No agli annunci choc
e agli uomini della provvidenza
«Per farcela - ha
detto Letta - serve la serietà di dire che non servono annunci choc, ricette
miracolistiche e soprattutto uomini della provvidenza». Il premier si è chiesto
«Quanti uomini della provvidenza il Mezzogiorno ha coltivato e quante
delusioni?».
Le citazioni
Il premier Enrico Letta
nel suo intervento ha anche citato anche Ligabue e Gaber. Il primo, quando ha
parlato del Sud, una terra di «bellezza senza navigatore». «Tutte le eccellenze
che ci sono in Italia hanno bisogno di una guida, di un navigatore. Accettiamo
con umiltà che il navigatore siano i giovani del Sud», ha detto il presidente
del Consiglio. Un discorso sulla fiducia, il Mezzogiorno - per dirla con
Ligabue - come una «bellezza senza navigatore». Poi la citazione della Canzone
di Gaber «Il conformista» a proposito di «chi vola sempre a bassa quota, in
superficie» e di chi «parla per sentito dire» nel voler criticare un governo
«di fatti e non di promesse».
14 settembre 2013
Crisi: Cipro, via libera eurogruppo a nuova
tranche aiuti
1,5 miliardi in
arrivo entro settembre
13 settembre, 17:08
(ANSA) - BRUXELLES,
13 SET - Via libera dell'eurogruppo alla nuova tranche di aiuti per Cipro: si
tratta di 1,5 miliardi di euro che saranno erogati entro fine settembre, dopo
l'approvazione formale da parte del board dell'Esm. Il Fmi invece deciderà sulla
sua tranche da 86 milioni il 16 settembre.(ANSA).
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