sabato 14 settembre 2013

XIV.IX.MMXIII – Lo cunto sbagliato: un padano-veneto dice che a Taranto non c’e’ disastro ambientale, pero’ a Milano, in padania: ''In Lombardia sono ancora da bonificare 818 siti contaminati, di cui 7 di interesse nazionale''. ''Dagli anni Novanta la Lombardia ha bonificato 1.396 siti'' e ha investito ''circa 230 milioni di euro''.---Letta: Italia in bilico ma può farcela se riparte dal Sud. E cita Ligabue e Gaber

Ilva. Riva: Zanonato, no commissariamento
Ilva. Riva, stop non scelta ma atto dovuto
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Lo cunto sbagliato
Letta: Italia in bilico ma può farcela se riparte dal Sud. E cita Ligabue e Gaber
Crisi: Cipro, via libera eurogruppo a nuova tranche aiuti




Ilva. Riva: Zanonato, no commissariamento
Governo lavora a sblocco attivita' produttive
13 settembre, 10:32
(ANSA) - ROMA, 13 SET - ''Si ragiona su cento cose e ho valutato anche un'ipotesi di commissariamento ma con la legge Ilva mi pare impossibile perché queste acciaierie non hanno una situazione di disastro ambientale''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato a Radio 24 parlando del blocco delle acciaierie Riva. ''L'ipotesi sulla quale sto lavorando'' è quella di verificare nei tribunali se sia possibile ''un sequestro che non blocca le attività produttive''.

Ilva. Riva, stop non scelta ma atto dovuto
Società, sequestro ci ha sottratto disponibilità stabilimenti
13 settembre, 17:50
(ANSA) - MILANO, 13 SET - Lo stop degli impianti di Riva Acciaio ''non si è trattato di una 'scelta' aziendale, bensì di un atto dovuto, cioè della tempestiva esecuzione del provvedimento del Gip che, ordinando il sequestro, ha sottratto alla proprietà la libera disponibilità degli impianti e dei saldi attivi di conto corrente''. Riva Acciaio sottolinea in una nota anche che ''in ottemperanza a tale provvedimento, l'azienda ha pertanto dovuto procedere con immediatezza alla messa in sicurezza degli impianti''.

In Lombardia 818 siti da bonificare
Assessore regionale, entro 2014 piano per le aree inquinate
13 settembre, 20:36
MILANO - ''In Lombardia sono ancora da bonificare 818 siti contaminati, di cui 7 di interesse nazionale''. Lo ha reso noto l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Maria Terzi, alla presentazione del Piano regionale di bonifica delle aree inquinate, che sarà approvato ''entro l'inizio del prossimo anno, come parte integrante del Piano regionale di gestione dei rifiuti''. Terzi ha spiegato anche che su altri 1.599 siti potenzialmente contaminati sono state avviate le verifiche e ''non sempre l'allarme è giustificato'', infatti ci sono stati anche 652 casi in cui i siti sono stati dichiarati non contaminati.
 ''Dagli anni Novanta la Lombardia ha bonificato 1.396 siti'' e ha investito ''circa 230 milioni di euro''.
 L'assessore ha inoltre illustrato i punti principali del Piano bonifiche: nuovi metodi di valutazione del rischio, finanziamenti per indagini ambientali e ricerca, strategie di marketing territoriale per le riqualificazioni e nuove procedure per gestire l'inquinamento delle acque sotterranee. ''L'obiettivo è evitare di intervenire solo nelle situazioni di emergenza, ma fare attività di prevenzione del rischio'' e di ''non avere mai più altre Caffaro'', ha affermato l'assessore, riferendosi al caso di inquinamento da prodotti tossici dello stabilimento chimico vicino Brescia.
                                                                                                                         
Lo cunto sbagliato
CONTROSTORIE di Gigi Di Fiore
Quale strano scherzo trasforma un territorio in inferno? Quali menti masochistiche stravolgono terreni, aria, vita? Visitare l'area più violentata della terra dei fuochi è una scommessa con la tolleranza degli occhi e del cuore: Taverna del Re, Resit, Masseria del Pozzo, Cava Giugliano. Sembrano nomi usciti fuori da una delle novelle di Giambattista Basile. Invece sono toponimi da paesaggio lunare.
 Raccontai Taverna del Re e il suo cumulo montagnoso e putrido di ecoballe tanti anni fa. Poi sono stato per Il Mattino alle proteste contro le cave, ai sit in frequentati sempre da troppa poca gente. Caivano, Giugliano, Parete, Villa Literno, Acerra. Le storie della degenerazione sono state sin troppo raccontate per ripeterle: i rifuiti tossici in arrivo dal nord, la scelta di insediare da queste parti discariche, luoghi di stoccaggio di ecoballe, aree di compostaggio rifiuti.
 Era la patria della mela annurca, è diventata il rifugio privilegiato del consumo avariato che non si sa dove portare. Era la patria delle fiabe di un illustre nativo giuglianese, Gianbattista Basile. E' diventata la città-territorio dove sempre più è vietato sognare. Basile è sepolto nella chiesa di Santa Sofia a Giugliano, chissà cosa scriverebbe oggi. Di certo, non fiabe.
 E chissà se Scipione l'Africano avrebbe il coraggio di scegliere questo territorio come suo luogo di ozi. Liternum, vicino al lago Patria, è ricco di reperti archeologici da scoprire. Pochi lo sanno, tanti lo hanno tenuto nascosto per trafugarvi oggetti antichi.
 Chissà come venne in mente a Massimo Troisi di girare le scene della disperazione di Lello Arena in "Scusate il ritardo", nella stazione di Giugliano-Qualiano. Allora, i Casalesi erano ancora roba per pochi giornalisti, le discariche e le ecoballe sembravano parole di fantasia.
 L'Istituto superiore della sanità dice che la bonifica nell'area che parte da Tre Ponti di Parete e arriva alla Resit è difficile da realizzare. Ma lì si muore di cancro a 40 anni, i bambini nascono con malformazioni e tanti sostengono che è difficile stabilire il rapporto di causa ed effetto tra l'aumento dei tumori e la presenza di diossina e sostanze inquinanti interrate da anni.
 Parlano gli alberi neri e rinsecchiti, le mele morte, i cavolfiori di colore innaturale. La camorra, le speculazioni di imprenditori, molti del nord, senza scrupolo, l'assenza di amministratori locali con la vista lunga. Qui si sversa di tutto e da tanti posti. Poi, ci si mette la gente, quella senza volto e nome indefinito. la gente che scarica amianto, carcasse di frigoriferi, vestiti, liquame per le strade. Terra dei fuochi, perchè chi non ne può più di vedere crescere quelle montagne di merda in putrefazione vi dà fuoco,
 Forse ci si è incartati, forse sarebbe necessaria un'evacuazione di massa e una bonifica costosissima. Giugliano, altra italia, città terza per popolazione in Campania. Qui è difficile riuscire ancora a pensare a "lo trattenemiento de peccerille". L'arte si è fatta cronaca, la prosa si è inquinata di brutture, male, puzza. Basile non aveva sbagliato il suo cunto. Ma non aveva immaginato che, cinque secoli dopo, la sua terra si sarebbe ridotta in un inferno. Con la mano degli uomini.
Pubblicato il 13 Settembre 2013 alle 17:36

Letta: Italia in bilico ma può farcela se riparte dal Sud. E cita Ligabue e Gaber
«L'Italia è in bilico e ho preferito fare un ragionamento con spigoli e asprezze», ma credo che «per farcela si debba partire dal Sud». Lo ha detto il premier Enrico Letta nel suo intervento all'inaugurazione a Bari della Fiera del Levante. Il Sud «spinge i più attivi ad andarsene e abbandona nel limbo chi resta. Il Sud può essere non il freno del Paese, ma la marcia: i ragazzi chiedono strada, non per sorpassare con sentimento di rivalsa i più vecchi, ma per costruire», ha sottolineato il premier. «Un giovane meridionale su tre oggi non studia o non ha un lavoro», aggiunge Letta, che ricorda i provvedimenti presi dal suo Governo per una legge sul diritto allo studio e per le risorse destinate alla scuola, alla «cultura e al turismo».
Continuerò a combattere con tutte le mie forze
«Io continuerò a combattere con tutte le mie forze» per «cambiare questo Paese» e rilanciarlo, a partire dal Sud, ha concluso il premier Enrico Letta nel suo intervento alla Fiera del Levante di Bari.
Sono qui per cambiare il Paese
«Io non sono qui a fare manutenzione ordinaria. Non ho accettato un ruolo del genere in questa logica», ma per «cambiare il Paese». L'Italia «ha bisogno di cambiamento», ha sottolineato il premier.
La legge di stabilità la scriviamo noi, non Bruxelles
«La legge di stabilità la scriviamo noi, non viene più scritta in Europa perchè siamo usciti dalla procedura per deficit eccessivo», ha sottolineato il premier Enrico Letta.
I fondi europei vengano spesi tutti
Il premier Enrico Letta è tornato a chiedere un impegno concreto affinché i fondi europei destinati al rilancio del Sud vengano spesi tutti. E nel corso del suo intervento alla Fiera del Levante di Bari, ha ringraziato per il lavoro svolto in questa direzione gli ex ministri Fitto e Barca e l'attuale ministro per la Coesione sociale, Trigilia.
Dietro all'arretratezza cronica di alcuni territori c'è un problema di classe dirigente
«Dietro alla arretratezza cronica di certi territori, dietro le opportunità mancate, vecchi sperperi e nuove forme di disperazioni, dietro queste cose c'é un problema di classe dirigente, politica e non politica», ha detto Letta. «Nessuno di noi può sentirsi assolto, perché non riusciamo a operare come comunità nazionale», ha aggiunto.
Basta con la sindrome dello struzzo, raccontiamoci la verità
«Le scorciatoie portano sempre e solo da una parte: dentro un vicolo cieco», ha detto il premier parlando dei problemi del Mezzogiorno e scusandosi anche per «la crudezza» del suo intervento sul Sud. «Basta con la sindrome dello struzzo: raccontiamoci la verità», é l'invito del presidente del Consiglio.
Le donne del mio Governo meglio degli uomini
«Le donne del mio governo sono meglio degli uomini», ha detto Letta, rivendicando non solo l'alto numero di donne nel suo esecutivo ma anche la loro qualità. «Non é possibile- dice anche guardando al tavolo della presidenza della fiera- che le donne siano la metà», ma «nelle istituzioni« non abbiano il ruolo che meritano. Letta ha elogiato le sue ministre che «stanno facendo bene il loro lavoro per il bene del paese».
No agli annunci choc e agli uomini della provvidenza
«Per farcela - ha detto Letta - serve la serietà di dire che non servono annunci choc, ricette miracolistiche e soprattutto uomini della provvidenza». Il premier si è chiesto «Quanti uomini della provvidenza il Mezzogiorno ha coltivato e quante delusioni?».
Le citazioni
Il premier Enrico Letta nel suo intervento ha anche citato anche Ligabue e Gaber. Il primo, quando ha parlato del Sud, una terra di «bellezza senza navigatore». «Tutte le eccellenze che ci sono in Italia hanno bisogno di una guida, di un navigatore. Accettiamo con umiltà che il navigatore siano i giovani del Sud», ha detto il presidente del Consiglio. Un discorso sulla fiducia, il Mezzogiorno - per dirla con Ligabue - come una «bellezza senza navigatore». Poi la citazione della Canzone di Gaber «Il conformista» a proposito di «chi vola sempre a bassa quota, in superficie» e di chi «parla per sentito dire» nel voler criticare un governo «di fatti e non di promesse».
 14 settembre 2013

Crisi: Cipro, via libera eurogruppo a nuova tranche aiuti
1,5 miliardi in arrivo entro settembre
13 settembre, 17:08
(ANSA) - BRUXELLES, 13 SET - Via libera dell'eurogruppo alla nuova tranche di aiuti per Cipro: si tratta di 1,5 miliardi di euro che saranno erogati entro fine settembre, dopo l'approvazione formale da parte del board dell'Esm. Il Fmi invece deciderà sulla sua tranche da 86 milioni il 16 settembre.(ANSA).

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