lunedì 16 settembre 2013

XVI.IX.MMXIII – Joint council===Sia per i legami storici che per la vicinanza geografica - dichiara Zanonato - il Montenegro rappresenta un mercato cruciale nella strategia di espansione commerciale italiana sulla sponda orientale dell'Adriatico. Con il governo montenegrino ci siamo confrontati per sviluppare la cooperazione e gli investimenti nei settori piu' diversificati e favorire gli insediamenti delle aziende italiane.----La strada del Psd'Az è tracciata da quasi cent'anni e porta all'indipendenza della Sardegna---Trst, oltrepadania est: “We, the people of the free territory of Trieste”.---Bozen. Oltrepadania nord: Ultime notizie: l'Alto Adige è indipendente.

Ilva. Tamburi, come prima… più di prima
L'UNIONE SARDA - Politica: Indipendenza, il resto è noia
Lavoro: in 3 anni 1 mln under 35 in meno
istat. Commercio con l’estero
Fisco: nei primi 7 mesi entrate tributarie +1,9%
Energia: Zanonato, Montenegro mercato cruciale per sviluppo Italia
Bozen, oltrepadania nord. Ultime notizie: l'Alto Adige è indipendente. Nuova provocazione video della Klotz
Trst, oltrepadania est. Trieste Libera, il corteo sfila per le vie cittadine




Ilva. Tamburi, come prima… più di prima
Ore 8.00 di venerdì mattina: i bambini, accompagnati dalle loro mamme e da qualche papà, giungono alla spicciolata verso la «Grazia Deledda» del rione Tamburi per il loro primo giorno di scuola. Con il passare dei minuti la calca all’esterno si fa più pressante. Non si ode il consueto vociare dei bambini: il loro primo risveglio mattutino per l’inizio dell’anno scolastico li ha resi assonnati e un po’ insofferenti. Non si ode il chiacchiericcio delle loro mamme, insolitamente taciturne.
 Regna un silenzio surreale. Ore 8.10: suona la campanella, richiamo che decreta l’inizio dell’anno scolastico. Gli alunni entrano all’interno del plesso e, come consuetudine, sono accompagnati sino alla soglia della porta della propria classe, ultimo momento prima del congedo dai genitori. Nessun mormorio, nessuna protesta. A catalizzare l’attenzione dei genitori vi è la lettura degli orari d’ingresso per le lezioni, in quanto le classi del plesso scolastico sono state suddivise in giorni ed orari diversi d’inizio delle lezioni per evitare il sovraffollamento della struttura.
 È la cronaca di un nuovo inizio d’anno scolastico che non riserva alcuna novità alla scuola Deledda. Nei giorni precedenti si era diffusa la voce di un’eventuale protesta delle mamme, in relazione al mancato inizio dei lavori di bonifica della scuola per mezzo dei fondi stanziati dallo Stato. Ma non c’è stata alcuna protesta, né lamentela. In compenso hanno fatto nuovamente capolino, all’interno della scuola, i nastri e le barriere di plastica a delimitare la terra che, in conseguenza della nota ordinanza del sindaco dell’inverno scorso, è stata considerata off limits per l’alto tasso di minerali inquinanti presenti nel terreno. Nastri che sembrerebbero delimitare una scena del crimine o un incidente ma che invece delimitano un semplice giardino scolastico che in teoria dovrebbe essere fruibile alle attività ginniche dei bambini. La dirigente della Deledda, Scalera, assicura che “la scuola è in ottime condizioni, resa pulita ed efficiente sia all’interno che all’esterno”. Parlando con le mamme degli alunni, però, affiorano i malumori. “Il dirigente scolastico, in una riunione svolta nei giorni scorsi, ci ha rassicurato che le bonifiche inizieranno a febbraio dell’anno prossimo”. È la dichiarazione di Maria, madre di un alunno della Deledda.
 “Le bonifiche sarebbero dovute partire – ha proseguito – a giugno. È pertinenza del Comune provvedere alle bonifiche e non ha senso prendersela con il dirigente scolastico. Ci tocca solo – ha concluso – aspettare fino a febbraio”.
 Persistono, quindi, i dubbi che hanno caratterizzato il precedente anno scolastico, come la questione delle gallerie dell’Ilva che passano al di sotto della scuola Deledda. “La presenza delle gallerie – spiega Domenica, madre di un’alunna della Deledda – rende la struttura scolastica a rischio, perché così come si è aperta la voragine al mercato rionale, potrebbe aprirsi anche all’interno della scuola…”. Restano forti, inoltre, come sostenuto da Carla, “le preoccupazioni delle mamme degli alunni della Deledda per quanto riguarda l’imminente apertura del centro di accoglienza per gli immigrati nella struttura adiacente alla scuola Deledda. La presenza di questa struttura a ridosso della scuola Deledda – spiega – ci rende perplesse”.
 Un’altra mamma spiega che “c’è stato un incontro tra don Nino Borsci che gestirà, tramite la Caritas, il futuro centro di accoglienza, e la Scalera. In questa riunione il parroco – afferma – ha dato rassicurazioni alla Scalera sul fatto che gli immigrati accolti nel centro saranno in prevalenza ragazze madri”.

L'UNIONE SARDA - Politica: Indipendenza, il resto è noia
16.09.2013
Giacomo Sanna: «Con Cappellacci il discorso è chiuso a doppia mandata Con il centrosinistra si può fare. Una donna presidente? Sarebbe ora» Non si è smosso di un millimetro. Giacomo Sanna, presidente e leader del Psd'Az, ha ribadito il concetto sabato a Tramatza: «Aspettiamo di confrontarci col tavolo del centrosinistra, ma i punti fermi per i sardisti restano i programmi». Onorevole Sanna, dove va il Psd'Az? «La strada del Psd'Az è tracciata da quasi cent'anni e porta all'indipendenza della Sardegna». Sicuro che ora guardate solo a sinistra? «Guardiamo agli interessi dei sardi e da tempo ci confrontiamo con tutte le forze politiche solo sui programmi». A prescindere dal candidato? «L'affidabilità e la credibilità di chi sarà il garante del programma non è un dettaglio». E se la prescelta fosse Francesca Barracciu? «Ho fiducia che le primarie del centrosinistra confermino quanto sostengo da mesi, cioè che è tempo di avere una donna alla guida della Regione». Ricordi i punti su cui baserebbe l'accordo. «Il Psd'Az non può permettersi mediazioni al ribasso in materia di trasporti, energia, credito, Zona franca e lingua». Con il centrodestra e con Cappellacci il discorso è chiuso? «Col centrodestra di Cappellacci il discorso è chiuso a doppia mandata». Ma l'assessorato ai Trasporti era vostro. «Abbiamo fatto la nostra parte, ma nel centrodestra hanno prevalso altre poco nobili dinamiche. Basti considerare che la continuità territoriale merci, a due anni di distanza dagli stanziamenti in Finanziaria, non è decollata perché manca ancora il regolamento di attuazione». Lo chiedereste anche al centrosinistra? «Non lo abbiamo mai chiesto neppure al centrodestra e il cambio di assessorato dai Lavori pubblici ai Trasporti è stata un'iniziativa personale e non concordata assunta a suo tempo da Cappellacci che, come Udc e Riformatori, predilige altro tipo di deleghe». Come giudica la nuova continuità territoriale? «La continuità aerea con la tariffa unica e lo sconto ai milanesi a carico dei sardi non è un progetto del Psd'Az. La nostra proposta prevedeva la gara con oneri a carico dello Stato e tariffe scontate ma differenziate tra residenti e non residenti. Cappellacci ha imposto la tariffa unica e lo sconto per tutti e, mentre chiede che nel futuro paghi lo Stato, i sardi sborsano 50 milioni di euro». Se il filo col centrosinistra si spezzasse che succederà? «Conosco solo il filo che mi lega indissolubilmente al Psd'Az». Siete pronti anche ad andare da soli? «Lo abbiamo fatto tante volte e mai l'ho considerato un ripiego». Rischiereste però di restare fuori dal Consiglio? «Nessuno è mai riuscito a smacchiare i Quattro Mori: nel prossimo Consiglio ci saremo in ogni caso». Quando scioglierete il nodo delle alleanze? «Siamo una delle poche forze politiche che si chiama “partito”. Vuol dire che abbiamo sedi e tempi opportuni per compiere le nostre autonome scelte». Dialogherebbe con l'area indipendentista? «Il Psd'Az dialoga con gli indipendentisti». Che cosa pensa di Michela Murgia? «Non ho il piacere di conoscerla». E dei comitati per la Zona franca? «Molti vi aderiscono in buona fede ma ci sono pochi e influenti agitatori che strumentalizzano in vista delle Regionali». A proposito, la Zona franca è davvero una chimera? «Si fa con la legge che la commissione Autonomia ha approvato all'unanimità e che ora deve arrivare in Consiglio». I grillini confermeranno il risultato delle Politiche? «Non credo che i loro voti possano evaporare. Ritengo che con il M5S ci si debba confrontare sulle servitù militari e su un'idea di Sardegna senza padroni e padronati». Chi vincerà a febbraio? «Chi saprà offrire ai sardi un programma credibile e politicamente realizzabile, incentrato sui temi sardisti e in grado di affrontare l'emergenza lavoro e la crisi che sta uccidendo famiglie, imprese e, purtroppo, anche la speranza».

Lavoro: in 3 anni 1 mln under 35 in meno
Istat, -750.000 tra i 25 e i 34 anni
15 settembre, 11:26
(ANSA) - ROMA, 15 SET - Tra il 2010 e il 2013 e' crollato il numero degli under 35 al lavoro, passati da 6,3 a 5,3 milioni (-1 milione): e' quanto si legge sulle tabelle dell'Istat riferite al secondo trimestre dalle quali emerge la difficolta' nella quale si trova soprattutto la fascia tra i 25 e i 34 anni per la quale si e' registrato un calo di 750.000 unita'.

istat. Commercio con l’estero
Rispetto al mese precedente, a luglio 2013 si registra una diminuzione dell'export (-2,3%) e un aumento dell'import (+0,4%).
La diminuzione congiunturale delle esportazioni è determinata da una flessione delle vendite sia verso i paesi Ue (-2,5%) sia verso quelli extra Ue (-2,0%). Sono in forte diminuzione le esportazioni di beni di consumo durevoli (-6,0%), beni strumentali (-4,4%) e beni di consumo non durevoli (-3,3%).
L'aumento congiunturale dell'import è la sintesi di un aumento degli acquisti dai paesi extra Ue (+1,6%) e di una diminuzione da quelli dall'area Ue (-0,6%). Sono in crescita i prodotti energetici (+3,5%), i beni di consumo non durevoli (+1,6%) e i beni di consumo durevoli (+0,8%).
Rispetto al trimestre precedente, nel periodo maggio-luglio 2013, le esportazioni sono in crescita (+0,9%) mentre l'import è in lieve diminuzione (-0,2%).
Rispetto allo stesso mese del 2012, l'aumento dell'export (+3,0%) e la flessione dell'import (-0,3%) sono più marcate per l'area extra Ue, che registra un aumento delle vendite del 3,5% e una flessione degli acquisti dell'1,9%.
Al netto delle differenze nei giorni lavorati (23 a luglio 2013 contro i 22 a luglio 2012), la variazione tendenziale dell'export e dell'import risultano entrambe in diminuzione (rispettivamente -1,6% e -4,1%).
A luglio 2013 il saldo commerciale (+5,9 miliardi) è più ampio di quello conseguito a luglio 2012 (+4,7 miliardi). L'avanzo complessivo è la somma dei surplus conseguiti sia con i paesi Ue (+3,1 miliardi) sia con quelli extra Ue (+2.8 miliardi). Al netto dell'energia, la bilancia risulta in attivo per 11,0 miliardi.
Nei primi sette mesi del 2013 si rileva un contenuto aumento tendenziale per l'export (+0,2%) mentre l'import è in marcata diminuzione (-6,0%). Il saldo positivo del periodo raggiunge i 18,2 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, supera i 50 miliardi.
A luglio l'aumento tendenziale dell'export è particolarmente accentuato verso Cina (+23,4%) e Belgio (+19,3%). Rilevante è l'aumento delle vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi e altro (+12,5%) e di articoli in pelle, escluso abbigliamento (+11,8%).
Sono in forte diminuzione le importazioni da paesi OPEC (-27,9%) e gli acquisti di prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere (esclusi petrolio e gas) (-33,1%).
A partire dal primo luglio 2013, con l'ingresso della Croazia nell'Ue, i dati grezzi, destagionalizzati e gli indici sono stati rielaborati per le aree Ue28 ed extra Ue28 al fine di consentire il confronto temporale.

Fisco: nei primi 7 mesi entrate tributarie +1,9%
16 settembre 2013
ROMA (ITALPRESS) – Le entrate tributarie nel periodo gennaio-luglio 2013, secondo o dati del Dipartimento delle Finanze, evidenziano un aumento del gettito pari a 4.748 milioni (+1,9%). Crescono rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente le imposte contabilizzate al bilancio dello Stato (+2.770 milioni, +1,2%) e in misura ancora piu’ significativa le imposte degli enti locali (+2.909 milioni, +10,7%) e i ruoli incassati (+287 milioni, +7,2%). Aumentano le poste correttive, che nettizzano il bilancio dello Stato (-1.218 milioni, -7%). Nei primi sette mesi dell’anno le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 234.703 milioni (+2.770 milioni rispetto allo stesso periodo in crescita del +1,2%. La dinamica delle entrate erariali e favorevole nei primi sette mesi del 2013, trainata nel periodo dall’andamento positivo delle imposte versate in autoliquidazione. In particolare risultano pari a 133.052 milioni (+6.003 milioni pari a +4,7%) le imposte dirette e a 101.651 milioni (-3.233 milioni, pari a -3,1%) le imposte indirette. Tra le imposte dirette, il gettito Irpef si e attestato a 97.212 milioni (+1.059 milioni, pari a +1,1%). In crescita i ruoli incassati nel periodo gennaio-luglio 2013 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente che ammontano a complessivi 4.256 milioni (+287 milioni, +7,2%). Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nei primi
 sette mesi del 2013 ammontano a 224.961 milioni e crescono rispetto allo stesso periodo del 2012 di +3.286 milioni (+1,5%).

Energia: Zanonato, Montenegro mercato cruciale per sviluppo Italia
16 Settembre 2013 - 18:20
 (ASCA) - Roma, 16 set - Consolidare la cooperazione nel settore elettrico, particolarmente strategico per i due Paesi, e rafforzare le relazioni in campo industriale e delle infrastrutture. Le nuove priorita' nei rapporti economici tra Italia e Montenegro sono state individuate nel corso degli incontri che il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha avuto in occasione della missione a Podgorica con i ministri Vladimir Kavaric (Economia e Sviluppo economico), Ivan Brajovic (Trasporti e Affari Marittimi), Radoje Zugic (Finanze). Nel corso degli colloqui, si legge in una nota, Zanonato ha ricordato che il settore dell'energia continua a rivestire un ruolo di rilievo con la presenza di aziende che gia' operano nel territorio balcanico, tra cui Terna e A2A. Sono state inoltre esaminate le possibilita' di collaborazione nei settori dell'industria, delle infrastrutture, dei trasporti, del turismo, della pesca, del legname e dell'agroalimentare. ''Sia per i legami storici che per la vicinanza geografica - dichiara Zanonato - il Montenegro rappresenta un mercato cruciale nella strategia di espansione commerciale italiana sulla sponda orientale dell'Adriatico. Con il governo montenegrino ci siamo confrontati per sviluppare la cooperazione e gli investimenti nei settori piu' diversificati e favorire gli insediamenti delle aziende italiane. Anche a questo scopo e' stata firmata la dichiarazione per istituire un joint council per la cooperazione economica, industriale e finanziaria. Sara' utile per sviluppare il dialogo tra i due Paesi e per migliorare i rapporti tra le imprese''. com-drc/mau

Bozen, oltrepadania nord. Ultime notizie: l'Alto Adige è indipendente. Nuova provocazione video della Klotz
In un filmato di 5 minuti Südtiroler Freiheit mette in scena i festeggiamenti in provincia «dopo l’annuncio dell’indipendenza»
Ennesimo video provocatorio degli attivisti di Südtiroler Freiheit, che in un video di cinque minuti fanno vedere ciò che accadrebbe in provincia di Bolzano se venisse approvato il referendum sull’autodeterminazione. Si inizia con una casalinga che apprende la notizia alla radio per passare ad un falegname che viene informato da un amico via sms e poi scende in strada. Nel finale un’altoatesina di lingua tedesca urla felice in mezzo alla folla: «Non sono più italiana. Iche freue mich». Ci sono anche le dichiarazioni di Eva Klotz e Sven Knoll che invitano gli altoatesini ad adoperarsi per arrivare, con il referendum, al distacco dall’Italia.

Trst, oltrepadania est. Trieste Libera, il corteo sfila per le vie cittadine
Da piazza della Libertà la manifestazione del Movimento conclusa in piazza della Borsa. Il dato fornito dalla Questura sul numero dei partecipanti: 3.500. In mattinata 250 persone al raduno organizzato da Trieste Pro Patria per ribadire che "questa città è italiana"
«We, the people of the free territory of Trieste». È lo striscione, rosso con scritta bianca, che ha aperto il corteo del movimento Tlt, Territorio Libero di Trieste, che si rifà al Trattato di pace di Parigi del 15 settembre 1947 di cui oggi cade il 66.o anniversario. L'atto sancì l'istituzione del Territorio Libero, area secondo il Tlt occupata dall’Italia.
 Il corteo, cui prendono parte anche varie organizzazioni slovene sia i rappresentanti della Liga veneta, è partito da piazza della Libertà e si è concluso in piazza della Borsa. Secondo i dati forniti dalla Questura i partecipanti sono 3500, un numero decisamente importante.
 Non ci sono stati disordini: a sorvegliare la fiumana un imponente cordone di forze dell'ordine, che però non anno avuto bisogno di effettuare interventi.
 Sull'altro fronte, si è svolta di mattina la manifestazione organizzata dal Comitato Pro Patria con l’adesione di Pli, Psi, Un’Altra Gioventù, associazioni culturali riconducibili al mondo della destra, associazioni degli esuli e Associazione degli alpini. Circa 250 (secondo i deti forniti dalla Questura) persone si sono ritrovate in largo Bonifacio per poi arrivare fino alla chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo.
 Nel corteo vari esponenti del centrodestra locale, con molti esponenti Pdl (come Piero Tononi) e Fli; ma senza i volti più noti (non avvistati Roberto Menia né Piero Camber né Fabio Scoccimarro, per esempio). Nessun esponente del centrosinistra presente, molte le bandiere e gli inni sentiti. Presenti polizia e carabinieri, ma tutto si è svolto in modo tranquillo.
 Davanti alla chiesa Antonio Martelli, portavoce di Pro Patria, ha sottolineato che il Comitato non si esprime “contro” nessuno - riferendosi al Movimento Trieste Libera - ma non può accettare che venga infangato il ricordo di quanti combatterono per Trieste italiana.


Nessun commento: