domenica 5 dicembre 2010

Si vota non si vota? Parte la corsa ai manifesti: un affare da 20 milioni di euro


Fra chi le scongiura e chi le invoca, le elezioni sembrano sempre più vicine ai futuri candidati: lo confermano le concessionarie di pubblicità leader nel settore dell’outdoor, rivelando che la corsa alle affissioni per la campagna elettorale è già iniziata.


Quasi tutti i partiti si sono mossi per riempire le strade del Paese con i volti degli aspiranti leader. Una partita da 20 milioni, secondo gli esperti della materia, attesa come una benedizione dal mercato pubblicitario, che esce da un trimestre nero. Il Pdl si sarebbe mosso addirittura a settembre: l’informazione trapela da una concessionaria che in Italia gestisce un considerevole parco-impianti.

Le opzioni per una campagna nazionale di media copertura sarebbero arrivate, insomma, ben prima che i futuristi smontassero definitivamente il partito. Il Pdl non conferma, ammettendo che le opzioni sono partite sì, ma soltanto da qualche giorno. Intanto, se opzionare gli spazi non è vincolante, per un partito che si faccia avanti manifestando interesse per le cosiddette ‘quindicine’, solo i piu’ veloci conquistano le ‘prime file’: perché il valore e l’impatto dei 6 x 3 dipende dal luogo in cui si trovano.
I prezzi oscillano da 400 a 2000 euro a ‘pezzo’: variano per posizione e data di acquisto, in un mercato da molti definito una ‘giungla’, dove i partiti trattano come in un suk, spuntando sconti, a certe condizioni, fino all’80%. Se la politica italiana insegue il successo di Obama, ed è certamente trendy annunciare una campagna elettorale economica e alternativa, tutta web e scaricabile su iPad, i politici nostrani non rinunceranno a captare l’attenzione dei lettori con i loro faccioni, neanche stavolta: dalle autostrade, le grandi stazioni, le arterie cittadine a scorrimento veloce, le fiancate degli autobus, e le cosiddette vele, i mezzi di trasporto prenotati proprio per far circolare slogan, loghi e sorrisi.

In pole position nelle trattative, secondo Clear Channel, è l’Udc; ma concrete ”manifestazioni di interesse” sono arrivate anche da Pd e Pdl, e ”primi movimenti” si registrano anche da Fli. Anche Igpdecaux, forte sui trasporti pubblici, rivela che si sono fatti gia’ avanti Udc, Pd e un partito della sinistra non ben identificato, che due giorni fa, pero’, avrebbe ridimensionato la sua richiesta. “Per ‘coprire’ bene una citta’ – spiega l’amministratore delegato di Clear Channel Italia, Francesco Celentano – servono circa 600 poster a Roma, 300 a Milano, sotto i cento a Napoli. I partiti si affidano, in molti casi, a un centro-media, che pianifica la campagna, e compra spazi coperti dalle diverse concessionarie”.

L’obiettivo è avere ‘pacchetti misti’, perché le concessionarie sono forti, nel territorio, in ambiti differenti. Ma fino a quanto sono in grado di investire i partiti, sulle affissioni? Secondo i dati forniti da un centro media che fornisce prezzi da listino (senza considerare l’impatto dei fortissimi sconti) il Pdl avrebbe speso ben 21 milioni di euro di pubblicita’ visiva (le cifre comprendono anche i giornali) alle ultime politiche; il Pd 16 milioni, e 12 alle europee; Udc avrebbe speso invece 8 milioni di euro alle politiche e 6 alle europee; Idv 1,6 milioni alle politiche e 1,2 alle europee. Si tratta di costi calcolati sui prezzi di listino. Va detratto quel trattamento più che speciale riservato alla politica. Il vero terreno di gioco dei partiti, sono gli sconti. Piu’ bravi a trattare non sarebbero, però, i pesci piu’ grandi. L’Udc riesce a ottenere sconti fino al 50%; mentre Pdl e Pd spunterebbero non piu’ del 30-40% di sconto.
5 dicembre 2010 | 17:22
Fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/voto-manifesti-elettorali-soldi-667619/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blitzquotidiano+%28Blitzquotidiano%29


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