domenica 31 luglio 2011

Federali.Mattino_31.7.11. Sant'Agata di Puglia (Foggia). Oggi è riuscito a realizzare il sogno della vita: dopo essersi sposato ha accompagnato la moglie al ricevimento a bordo del suo Tir, guidando per circa 60 chilometri la carovana con gli invitati.

Avellino. De Mita contro la Fiat: "Non può chiudere l'Iribus Siamo pronti ad occupare lo stabilimento"
Rifiuti, l'ordinanza di Caldoro: ok allo sversamento fuori Napoli
Capua Vetere, differenziata in carcere
Foggia. Autotrasportatore si sposa e va al ricevimento col tir
Monfalcone, Oltrepadania. Fincantieri: limato il premio, slitta il varo della nave Breeze


Avellino. De Mita contro la Fiat: "Non può chiudere l'Iribus Siamo pronti ad occupare lo stabilimento"
La multinazionale torinese intende dismettere la produzione di autobus in provincia di Avellino, a rischio 700 posti di lavoro. Protesta dei sindaci di tutta la provincia
Avellino, 30 luglio 2011 - ‘’Se necessario, siamo pronti a occupare lo stabilimento Irisbus’’: a parlare della vertenza per lo stabilimento Irisbus della Fiat-Iveco di Valle Ufita, che occupa 700 addetti, non è un sindacalista, ma Ciriaco De Mita, che lancia un chiaro segnale alla multinazionale torinese che intende dismettere la produzione di autobus in provincia di Avellino, e al governo.
De Mita negli anni Settanta è stato tra i più convinti sostenitori del sostegno finanziario pubblico agli imprenditori privati che decidevano di insediarsi nel Mezzogiorno: ‘’Non può pensare di disimpegnarsi unilateralmente da una realtà industriale che è nata grazie all’impegno di risorse pubbliche. Queste decisioni - sottolinea - segnano la fine di ogni relazione industriale e, per quanto mi riguarda, conferiscono legittimità ad ogni strumento di difesa, compreso quello di occupare la fabbrica’’.
Ieri 15 sindaci irpini, dopo un'assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento, hanno consegnato le fasce tricolori al prefetto di Avellino, Ennio Blasco, e hanno deciso che da oggi le sedi municipali saranno listate a lutto, per protesta contro l’annunciata dismissione dello stabilimento.
Una lettera sottoscritta dai 119 sindaci della provincia di Avellino sarà inviata ai 60 deputati e senatori eletti in Campania per sollecitarli ad approvare un ddl bipartisan per il finanziamento del trasporto pubblico locale.
 Nel corso dell’assemblea, il sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, ha proposto le dimissioni di sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali dell’Irpinia per costringere il governo a prendere una posizione netta e precisa sulle scelte della Fiat nel Mezzogiorno ed in Irpinia.

Rifiuti, l'ordinanza di Caldoro: ok allo sversamento fuori Napoli
La frazione umida proveniente dagli impianti stir potrà essere trasferita nel Casertano e in Irpinia
NAPOLI - Rifiuti fuori dal territorio di Napoli, il governatore della Campania, Stefano Caldoro firma l'ordinanza che permetterà di sversare oltre i confini provinciali. Era attesa da giorni e alla fine è arrivato l'ok del governatore per i flussi extraprovinciali. Il provvedimento, firmato dopo aver accertato le criticità degli impianti stir di Napoli che sono quasi saturi, è operativo già dalla serata di oggi, sabato.

LE DISCARICHE - La frazione umida tritovagliata, proveniente dagli stir napoletani, sarà dunque sversata nelle discariche di Savignano Irpino, in provincia di Avellino e San Tammaro, in provincia di Caserta. Il nuovo provvedimento, il terzo, consentirà di continuare con le operazioni di svuotamento degli stir che accoglieranno, così, i rifiuti del capoluogo campano alle prese con l'emergenza.

Capua Vetere, differenziata in carcere
Novità al consorzio unico: i lavoratori entrano in Gisec
CASERTA — Raccolta differenziata anche nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Un accordo in tal senso è stato raggiunto nel corso di un incontro tra il sindaco, Biagio Di Muro, l'assessore comunale all'Ambiente, Donato Di Rienzo, la direzione del carcere sammaritano e la Ecological Service, che ha in appalto il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. «Si tratta di un passo di notevole rilievo - ha spiegato Di Rienzo - se solo si considera che il carcere di Santa Maria Capua Vetere ospita attualmente circa novecento detenuti, ai quali vanno aggiunti il personale e i visitatori. E questi numeri aumenteranno quando sarà completata la nuova casa circondariale sammaritana, in avanzato stato di costruzione». In base all'accordo nelle prossime settimane - ha precisato l'assessore - l'azienda che si occupa dei servizi ecologici fornirà alla casa circondariale tutti gli strumenti adatti alla selezione dei rifiuti e quindi potrà essere compiuto - dopo l'avvio della raccolta differenziata nell'area mercatale, che già sta dando ottimi risultati - un altro passo verso l'obiettivo di entrare nei cosiddetti comuni virtuosi per il rispetto e la tutela dell'ambiente».

Intanto, parallelamente, la Provincia ha impresso una netta accelerazione anche per il passaggio degli altri lavoratori del Consorzio di bacino, quelli impegnati nei diversi cantieri del servizio di igiene urbana, assicurato a 58 comuni. «Dal primo gennaio 2012— osserva l’assessore— se la legge attuale non dovesse essere modificata (e al momento non sembra esserci in Parlamento un orientamento in tal senso), siamo obbligati a subentrare con la nostra società provinciale all’attività svolta dal Cub. Stiamo lavorando, quindi, per non farci trovare impreparati: ed immaginiamo di assumere in carico il personale già ai primi di novembre». Anche in questo caso le verifiche saranno capillari, per evitare che possa finire nel calderone chi non abbia titolo, come gli assunti dopo il 31 dicembre 2008. (fonte Ansa)

Foggia. Autotrasportatore si sposa e va al ricevimento col tir
SANT'AGATA DI PUGLIA (FOGGIA) – Oggi è riuscito a realizzare il sogno della vita: dopo essersi sposato ha accompagnato la moglie al ricevimento a bordo del suo Tir, guidando per circa 60 chilometri la carovana con gli invitati. Angelo Genova, 26enne autotrasportatore di Sant'Agata di Puglia, dopo essersi unito in matrimonio con Giusy Maruotti, di 24 anni, ha utilizzato l’autotreno di sua proprietà, debitamente abbellito e messo a nuovo proprio per la particolare circostanza.
“Sono particolarmente felice – ha detto lo sposo - perchè mi sono sposato e l’ho fatto nel modo che ho sempre sognato”. Dopo la funzione religiosa, svoltasi nella chiesa San Nicola, Angelo ha infatti fatto salire la sua Giusy sulla motrice del Tir e l’ha portata ad Orsara di Puglia, mettendosi a capo di una lunga teoria di auto.

“Dopo la cena – ha detto ancora Angelo – lasceremo il Tir a casa e andremo per qualche giorno in Sardegna, a Cagliari, ma il vero viaggio di nozze lo faremo a Natale, concedendoci una quindicina di giorni.

Monfalcone, Oltrepadania. Fincantieri: limato il premio, slitta il varo della nave Breeze
Fim, Fiom e Uilm riannodano i fili del dialogo e fanno un accordo.”Abbiamo discusso con l’azienda ed è stato riconosciuta l’inefficienza di entrambi. Dovremo affrontare l’organizzazione del lavoro”.
MONFALCONE. Anche il premio di fine agosto era perduto, non si riuscirà infatti a rispettare la data del 31 agosto per il varo della Breeze, nave gemella della Carnival Dream. Il sindacato però in extremis è riuscito a riannodare, con grande senso di responsabilità e tenacia, il dialogo con Fincantieri, assieme all’azienda sono state riconosciute inefficienze da entrambe le parti. E alla fine c’è stato l’accordo: il varo è stato spostato al 16 di settembre, i lavoratori riceveranno il premio ma sarà limato in minima parte (322 euro invece che 338) per far sentire a tutti la responsabilità dei comportamenti in un momento di grande difficoltà. Ma quello che conta è che a settembre si riapre un tavolo tutto dedicato all’organizzazione del lavoro e all’efficienza. Un punto su cui sta insistendo, lo ha fatto pure giovedì, lo stesso ad Giuseppe Bono che ha più volte lanciato appelli ai lavoratori.

 Una giornata che definire intensa è davvero poco quella di ieri per le segreterie provinciali di Fim Fiom e Uilm che hanno incontrato i vertici del cantiere di Monfalcone nella sede di Confindustria. La riunione è iniziata poco dopo le 9 di mattina a Gorizia ed è terminata quando mancava poco alle 16 e dopo un momento inziale in cui ha prevalso la tensione sono prevalsi il dialogo e l’intesa e i lavori sono andati avanti in maniera serrata in un clima rasserenato. Un tentativo, andato bene, di riannodare il dialogo dopo gli oltre 10 giorni di sciopero, proteste e picchetti per il mancato pagamento del premio di programma di fine giugno (erano 290 euro) che non è stato raggiunto. Anche a causa delle agitazioni pure quello di agosto era a rischio. Anzi, era praticamente perduto: è stata la prima cosa che Fincantieri ha annunciato ai segretari provinciali appena seduti e accompagnati dalle Rsu interne. «Alla fine però siamo riusciti a riannodare i fili del dialogo e abbiamo chiuso un accordo - commenta soddisfatto il segretario provinciale Fiom, Thomas Casotto - e anche i timori sul premio sono stati fugati. Abbiamo parlato a lungo con l’azienda e convenuto sul fatto che ci sono state, e ci sono, comuni inefficienze, nostre e loro. Il varo viene spostato di 16 giorni, il premio non viene perso e sarà pagato, ma i lavoratori ne rimetteranno una piccola parte». Ma al di là del sollievo per aver riannodato il dialogo e salvato il premio, la soddisfazione per Casotto è soprattutto un’altra: «Da settembre infatti si apre un tavolo sull’efficienza da valutare nei parametri dell’integrativo - spiega - e si affronteranno alcuni temi nodali su come deve essere riorganizzato il lavoro e ci sarà un confronto. Abbiamo chiuso con successo la vertenza, e con l’azienda ora si apre un nuovo capitolo. O noi rilanciamo o restiamo nelle secche: bisogna far andare avanti l’azienda».

 Casotto lo spiegherà ai lavoratori assieme ai segretari di Fim, Gianpiero Turus e della Uilm, Luca Furlan, nelle assemblee (una al mattino e l’altra il pomeriggio) che si terranno martedì in cantiere a Panzano. E lo stesso Turus tira un sospiro di sollievo: «È stato molto positivo riallacciare il dialogo dopo il difficile momento degli scioperi - commenta lo stesso Turus - era importante riprendere il contatto con l’azienda più importante che abbiamo sul territorio. E siamo riusciti a fare un accordo che salvaguarda un premio che a causa delle inefficienze era perso. È stata la prima cosa che ci hanno detto quando ci siamo seduti “ad oggi il premio non c’è e il varo slitta”. Abbiamo discusso, abbiamo detto che ci rendiamo conto della situazione e capiamo che l’azienda a causa dello slittamento subirà un aggravio di costi. Ma alla fine c’è stata l’intesa e questo è molto positivo». Nessun commento da parte dell’azienda che ha lasciato ai sindacati il compito di spiegare quanto successo, Fincantieri è concentrata a guidare la nave nella tempesta della crisi e ha già parlato giovedì sera per bocca del suo ad, Bono: «Rinnovo l'appello al sindacato: dobbiamo ritornare a ragionare in termini di competitività, certe sacche di inefficienza non se le possono permettere nè l'azienda nè il Paese. Con il sindacato ci parliamo tutti i giorni, non sono andato via dal tavolo».

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