sabato 15 ottobre 2011

Federali.mattino_15.10.11. Bruxelles, 14 ott - La Commissione europea ha deciso oggi di chiedere all'Italia la restituzione di 78,5 milioni di euro, soprattutto a causa di ritardati controlli nel settore del latte fra il 2005 e il 2007.----Melfi, Mimmo Sammartino: In sintesi, il consulente tecnico d’ufficio, professor Fracassi, a giudizio del Gip, «ha accertato, tramite la documentazione consegnatagli, sia la contaminazione della falda già diversi anni addietro, che le omissioni poste in essere da Arpab e Fenice».----Vittorio Da Rold: Il fallimento greco ha due facce: la prima quella di un sistema che vede l'80% delle spese statali destinate a salari e pensioni del settore pubblico; la seconda, meno nota ma altrettanto devastante dal punto di vista dell'equità sociale, un mancato gettito per evasione fiscale calcolata dal premier George Papandreou in 30 miliardi di euro l'anno, su un Pil di appena 280 miliardi.

Melfi. Nichel, mercurio & C. la contaminazione in cifre
Trapani. Sgarbi furioso: demolite decorazioni di uno storico palazzo in stile liberty
Trieste, oltrepadania. Regione, nuovi fondi per lo sport e l'organizzazione di convegni
Quote Latte: Ue, Italia renda 78,5 mln
Grecia: accertata evasione per 37 miliardi di euro. Gogna mediatica per 15mila evasori


Melfi. Nichel, mercurio & C. la contaminazione in cifre
di MIMMO SAMMARTINO
Gli accusati respingono le contestazioni. Ma qual è stato l’elemento che ha indotto il pubblico ministero prima, e il giudice per le indagini preliminari poi, a ipotizzare la presenza di responsabilità della società Fenice Spa, rispetto alla contaminazione ambientale, con rischi potenziali per la salute pubblica, avvenuta da anni, ma anche da parte di un’Arpab «che, negli anni, seppur a conoscenza del fenomeno, non ha mai indagato gli effetti dell’inquinamento in falda sulla salute umana fino all’anno 2009»?
LE ANALISI - Certamente molto è basato sulle valutazioni del consulente d’ufficio, il chimico Francesco Fracassi, docente dell’università di Bari. Rispetto a quanto accaduto presso il laboratorio di Potenza, il Ctu ha evidenziato che le prime analisi, a lui consegnate, «sono datate gennaio 2002». Dunque, «nulla è presente per il periodo antecedente, né per il 2003». Tra l’altro, si osserva che «i referti contemplano solo alcuni dei parametri necessari a caratterizzare la qualità dell’acqua (neanche i più importanti per il caso in esame). I referti del 2004, 2005 e 2007 sono privi di firma e quelli sino al 2007 sono privi di unità di misura ». Inoltre, «nel 2005 e 2006 spesso non viene dosato il mercurio e i composti organici clorurati (alcuni) sono analizzati solo a partire dal rapporto di prova relativo al campionamento del 10 dicembre 2007».
NICHEL, AMMONIACA E PIOMBO - Quanto al merito dei valori, si osserva che «il tenore di nichel di alcuni pozzi supera le concentrazioni massime previste già dal primo prelievo in atti (10 gennaio 2002) e con continuità in tutti i seguenti. Il superamento del limite massimo di nichel è elevato. Ad esempio nel campionamento del 10 dicembre 2007, la concentrazione di nichel è di circa 1600 ppb contro un massimo ammesso (Csc) di 20 ppb. Spesso è presente l’ammoniaca che, sebbene non parametrata dalla legge sui siti contaminati, è sintomo di immissione di rifiuti o liquami in falda. Superamenti della Csc di piombo (non sempre dosato, purtroppo) appaiono a partire dal 17 ottobre 2002 e con maggiore continuità dal 2006, per poi rientrare nei limiti del 2008».
CROMO, CADMIO, FLUORO E MERCURIO - I dati di Arpab, osserva il Gip, «evidenziano anche un superamento del tenore di cromo dal 31 gennaio 2004, di cadmio dal 25 luglio 2006 e di fluoro dal maggio 2004. Per quanto concerne il mercurio, valori in eccesso sono presenti già dal campionamento del 3 marzo 2004, ma la situazione si aggrava in maniera molto preoccupante, per il pozzo P6, a partire dal 21 maggio 2007».
CONTAMINAZIONE - Per il consulente tecnico d’ufficio, professor Francesco Fracassi, dalle analisi chimiche, eseguite da Fenice Spa e dall’Arpab, emerge «senza alcun dubbio che il sito è potenzialmente contaminato. Il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione per mercurio e sostanze organiche alogenate è tale che l’eventuale analisi di rischio sito specifica sicuramente dimostrerebbe che il sito è anche contaminato». Inoltre, «nonostante nei referti Arpab il tenore di nichel di alcuni pozzi superasse le concentrazioni massime già dal primo prelievo in atti (10 gennaio 2002) e nonostante il consistente peggioramento anche con il superamento dei limiti delle sostanze organiche clorurate, a partire dal campionamento del 10 dicembre 2007, non risulta che sino al 3 marzo 2009 Arpab abbia inviato alcuna comunicazione». Inoltre, sempre secondo l’accusa, «anche i responsabili della piattaforma Fenice di Melfi, che erano a conoscenza dell’eccessiva presenza di inquinanti in falda sin dal 29 giugno 2000 (o dal maggio 2002), non hanno mai informato della situazione di potenziale contaminazione gli enti competenti o la Procura della Repubblica di Melfi». La comunicazione di Fenice, infatti, «porta la data del 12 marzo, 9 giorni dopo la nota di Arpab».
SOMMATORIA - Inoltre si sottolinea «la scelta di Fenice di riportare, nei rapporti di prova, la sommatoria degli organoalogenati e non la concentrazione dei singoli composti. Caratterizzati, questi ultimi, da limiti molto più bassi». In sintesi, il consulente tecnico d’ufficio, professor Fracassi, a giudizio del Gip, «ha accertato, tramite la documentazione consegnatagli, sia la contaminazione della falda già diversi anni addietro, che le omissioni poste in essere da Arpab e Fenice».

Trapani. Sgarbi furioso: demolite decorazioni di uno storico palazzo in stile liberty
È accaduto ieri durante lavori di manutenzione in un edificio. Il critico: «In questa città inciviltà e incultura»
TRAPANI - Ieri, durante i lavori di manutenzione in un edificio di Piazza Libertà, a Salemi, sono state demolite alcune parti delle decorazioni in stile liberty. Sul posto è intervenuto l'assessore al Centro storico Bernardo Tortorici, ma nonostante le sue rimostranze e la richiesta di sospensione dei lavori, la ditta non si è fermata. Per il sindaco Vittorio Sgarbi, «in Piazza Libertà, dove i cospiratori contro l'amministrazione si trastullano sulle infiltrazioni mafiose, una ditta di demolizioni, incaricata dai proprietari di un immobile che hanno agito su una intimazione degli uffici del Comune, dietro una segnalazione dei vigili del fuoco, davanti agli occhi di tutti - indifferenti peggio che mafiosi - ha distrutto le decorazioni liberty di uno storico palazzo, nella totale impotenza, davanti a quella che è una palese violazione della legge di tutela del patrimonio artistico, dei carabinieri e dei vigili urbani che hanno consentito la distruzione con il pretesto della messa in sicurezza dell'edificio».
«È questa», continua Sgarbi, «l'inerzia e la condizione di umiliazione che vive la città, non inventate infiltrazioni mafiose, ma l'inciviltà, l'incultura, l'insensibilità. Le forze dell'ordine si preoccupano di inseguire fantasmi e consentono però ai vandali di agire indisturbati in nome di una sicurezza da nessuno minacciata. Mi riservo di agire in sede penale contro i proprietari dell'edificio e le forze dell'ordine che hanno omesso di intervenire».

Trieste, oltrepadania. Regione, nuovi fondi per lo sport e l'organizzazione di convegni
Su proposta dell'assessore a Cultura e Sport Elio De Anna l'esecutivo ha approvato l'assegnazione di 176.000 euro a favore delle società per finanziare 49 manifestazioni di interesse regionale nonché 9 corsi di aggiornamento e convegni in ambito sportivo
TRIESTE. Nuovi fondi per il sostegno alle manifestazioni sportive e ai convegni sono stati stanziati dalla Giunta regionale. Su proposta dell'assessore a Cultura e Sport Elio De Anna l'esecutivo ha approvato quest'oggi l'assegnazione di 176.000 euro a favore delle società per finanziare 49 manifestazioni di interesse regionale nonché nove corsi di aggiornamento e convegni in ambito sportivo. Il riparto di quest'oggi, che si somma a 1.150.000 euro già assegnati nei mesi scorsi, è stato reso possibile grazie ai fondi reperiti dall'assestamento di bilancio. In quell'occasione 150.000 euro erano stati destinati allo sport a cui si sono aggiunti altri 26.000 euro quale storno da un altro capitolo. Con questi ulteriori 176.000 euro sarà quindi possibile finanziare alcune iniziative inizialmente riconosciute ammissibili dall'elenco originariamente stilato dal gruppo di lavoro sulla governance dello sport in base a criteri oggettivi a suo tempo definiti, ma rimaste fuori dall'elenco dei beneficiari per carenza di fondi.
 Alla quasi totalità dei 49 beneficiari, che nell'elenco originario avevano ottenuto un punteggio pari a 13, verranno assegnati 3.000 euro ciascuno. Quattromila euro invece verranno destinati al Comitato regionale FISO di Duino, al settore scolastico della FIGC-Federazione Italiana Giuoco Calcio e al comitato regionale della UISP-Unione Italiana Sport per Tutti per tre singole iniziative convegnistiche, mentre altri 3.000 euro andranno ad altre sei federazioni per simili iniziative.
 "Con questo ulteriore riparto - spiega l'assessore regionale allo Sport Elio De Anna - prosegue il sostegno della Regione alle manifestazioni di interesse che si realizzano nel segno della continuità e della qualità. Proprio perché le risorse non sono infinite, il riparto tiene conto anche della progettualità e della professionalità delle proposte presentate. Ad oggi, comunque, le società sportive che hanno potuto beneficiare dei fondi regionali sono state complessivamente 327, di cui 55 nella sezione "Top", 214 nel "ripartone" e altre 58 in occasione di questo ulteriore stanziamento. Come avevamo annunciato già in occasione del riparto più sostanzioso avvenuto a giugno, ci saremmo impegnati per reperire nuove risorse a favore di chi, avendo raggiunto un punteggio pari a 13, è risultato allora escluso dai benefici. Tutto ciò è stato reso possibile poiché, interpretando anche il pensiero della Giunta e del Consiglio - conclude Elio De Anna - il settore dello sport non è considerato un centro di spesa quanto invece un'opportunità di investimento".
14 ottobre 2011

Quote Latte: Ue, Italia renda 78,5 mln
Bruxelles recupera fondi per ritardi controlli settore
14 ottobre, 14:35
(ANSA) - BRUXELLES, 14 OTT - La Commissione europea ha deciso oggi di chiedere all'Italia la restituzione di 78,5 milioni di euro, soprattutto a causa di ritardati controlli nel settore del latte fra il 2005 e il 2007. Gli Stati membri sono responsabili infatti dei pagamenti nell'ambito della politica agricola comune e spetta a loro controllare la spesa, mentre la Commissione Ue deve assicurare che i paesi beneficiari abbiano fatto un uso corretto dei fondi.

Grecia: accertata evasione per 37 miliardi di euro. Gogna mediatica per 15mila evasori
di Vittorio Da Rold
I greci, con un debito pubblico di 357 miliardi di euro, pari al 165% del Pil, devono allo Stato circa 37 miliardi di euro. Non sono stime sull'economia nera del paese ma dati certi e ufficiali sull'evasione fiscale diffusi oggi dal ministro delle Finanze Evangelos Venizelos. Il responsabile delle Finanze elleniche ha detto che farà di più: ha previsto di «rendere pubblici» i nomi degli evasori. Una sorta di lista della vergogna, un gogna mediatica per 15mila persone, ha aggiunto il ministro che spera così di convincere i suoi recalcitranti cittadini a pagare le tasse, un obbligo visto con scarso senso civico a quelle latitudini.
Il governo Papandreou ha ridotto il limite di esenzione fiscale da 12mila euro a 8mila e infine a 5mile euro, su consiglio della troika che vuole ridurre l'evasione fiscale.
Il fallimento greco ha due facce: la prima quella di un sistema che vede l'80% delle spese statali destinate a salari e pensioni del settore pubblico; la seconda, meno nota ma altrettanto devastante dal punto di vista dell'equità sociale, un mancato gettito per evasione fiscale calcolata dal premier George Papandreou in 30 miliardi di euro l'anno, su un Pil di appena 280 miliardi.
La diagnosi del Brookings Institution è impietosa: c'è un'economia sommersa pari al 27% del Pil e una corruzione pari all'8 per cento. Non solo. Secondo l'Fmi «il 75% dei lavoratori autonomi greci dichiarava fino al 2010 meno di 12mila euro, limite sotto il quale scatta l'esenzione fiscale». Una evasione di massa, spudorata, che genera a sua volta corruzione e mancanza di senso dello Stato. Il fisco greco sembra un groviera tanto è pieno di buchi e scappatoie.
Ma ora il governo Papandreou ha deciso di cambiar musica (su pressione di Ue e Fmi) e tornare ai vecchi sistemi di caccia all'evasore sul campo. Così nei giorni scorsi il ministero delle Finanze ha multato sei medici ateniesi per 1,9 milioni di euro per evasione fiscale e per quattro di loro ha fatto scattare l'inchiesta penale. Altri cinque medici sono stati multati per frode fiscale per un totale di 2,5 milioni di euro.
Per dodici ortopedici è scattata anche l'accusa di aver riscosso bustarelle dalla DePuy, società della Johnson&Johnson, per favorire l'acquisto di forniture della società americana. I controlli bancari hanno rivelato che i redditi dei dodici medici sono stati pari a 12 milioni di euro dal 2001 al 2008 mentre il totale dei loro depositi nello stesso periodo è ammontato a 31 milioni di euro (trasferimenti all'estero compresi).
Negoziati con la Svizzera. Svizzera e Grecia avvieranno inoltre prossimamente discussioni in vista della possibile apertura di un negoziato per la conclusione di un accordo fiscale. Un primo incontro tra esponenti dei due paesi si svolgerà tra una decina di giorni nella Confederazione elvetica.
Atene aveva già espresso nei mesi scorsi l'intenzione di concludere con la Svizzera un accordo fiscale sul modello di quelli raggiunti con Germania e Gran Bretagna, nell'ottica di combattere con maggiore efficacia l'evasione fiscale, un fenomeno che danneggia profondamente i conti pubblici greci già ampiamente disastrati.
Da parte elvetica, tuttavia, si manifesta prudenza: pur confermando i prossimi colloqui, infatti, le autoritá di Berna hanno fatto sapere che negoziati concreti tra i due paesi non sono per il momento previsti.
 14 ottobre 2011

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