giovedì 27 ottobre 2011

Federali.mattino_27.10.11. Giro di boa/2.----Cambiare i trattati europei e sanzionare in modo più forte chi viola sistematicamente il patto di stabilità. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel suo intervento nel Bundestag a Berlino.-----Nel suo discorso al Bundestag, la signora Merkel ha ricordato che la posizione tedesca, ormai largamente accettata dai partner europei, è di chiedere ai creditori privati della Grecia di sopportare perdite pari al 50% della loro esposizione (contro il 21% dell'accordo di luglio) per riportare il debito di Atene al 120% del prodotto interno lordo. Si tratta di una proposta cui le banche stanno resistendo in ogni modo e che rischia di creare un "credit event" sulla Grecia con possibili effetti di contagio sugli altri Paesi in crisi.----Pompei, piove a dirotto: salta la visita di Hahn.

Pompei. Piove a dirotto: salta la visita di Hahn
Napoli. Gli industriali «vestono» i vigili urbani.
Tremonti, avere piu' fiducia in noi
Merkel, cambiare trattati Ue; sanzionare chi viola
Da Bundestag mandato alla Merkel per negoziare il Fondo salva stati
Grecia, Ifi ha proposto nuovo piano ieri sera
Bce: inietta quasi 57 miliardi di euro per banche Ue
Crisi, Portogallo esclude ristrutturazione del debito



Pompei. Piove a dirotto: salta la visita di Hahn
Pompei, il nubifragio costringe il governo a rinviare l'incontro con il commissario utile a sbloccare i fondi
NAPOLI - Salta la visita del commissario Ue Hahn agli Scavi di Pompei. A riferirlo è il ministro ai rapporti col Parlamento Raffaele Fitto. A causa delle forti piogge che si stanno abbattendo sul capoluogo campano e sulla provincia, il ministero ha deciso di rinviare la visita al 7 novembre. L'attesa per l'arrivo di Hahn era forte. L'uomo di Bruxelles deve decidere se sbloccare o meno i 105 milioni da destinare ad investimenti per il sito archeologico più bello e disastrato del mondo.
I CONTROLLI - «La commissione europea eserciterà un controllo costante sulla realizzazione del piano per Pompei». Lo assicura il commissario europeo Johannes Hahn sottolineando che il progetto '«andra' avanti per almeno 4 anni'». Il commissario si e' detto certo anche che 4 anni non basteranno: ''sara necessario prevedere ulteriori finanziamenti per portare avanti un progetto cosi' importante'', ha detto. Lo scopo del piano che parte ora- ha sottolineato- ''e' occuparsi dell'emergenza''
GALAN: I FONDI LI ABBIAMO GIA' IN TASCA - «Vivo questa giornata come un esame», aveva detto il ministro dei beni culturali Giancarlo Galan poco prima della rinuncia al tour pompeiano del commissario. «Hahn i 105 milioni li ha in tasca - ha affermato Galan - ma non ce li ha dati ancora formalmente. Però io credo che il piano messo a punto dal ministero sia in grado di convincere anche il più scettico».
I CROLLI DEGLI ULTIMI GIORNI - Ieri si sono registrati altri crolli, riguardanti però solo due manufatti d'epoca moderna. Si tratta di un muro nell'area fuori Porta Ercolano lungo la via dei Sepolcri e di un altro nella zona occidentale del sito. Venerdì scorso invece ha ceduto parte dell'antico opus incertum di un muro in zona porta di Nola.
Al. Ch.

Napoli. Gli industriali «vestono» i vigili urbani.
Soldi per comprare divise (e armi)
Patto del Comune con Palazzo Partanna. È dal 2006  che la polizia municipale soffre un deficit di vestiario
NAPOLI - Saranno gli industriali ad acquistare armi e divise nuove ai vigili urbani partenopei. L'Unione industriali di Napoli avvierà un'attività di sensibilizzazione del mondo imprenditoriale napoletano e nazionale per assicurare al corpo della Polizia municipale, nel 2012, «l'opportuna e completa dotazione delle divise e delle armi di ordinanza». Lo prevede un accordo firmato dall'assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, Giuseppe Narducci, e dal presidente dell'Associazione di Palazzo Partanna, Paolo Graziano. Fornitura considerata necessaria dal Comune visto che l'ultima dotazione di divise risale al 2006 e attualmente vi sono circa 600 agenti privi di un vestiario adeguato.

Tremonti, avere piu' fiducia in noi
Non ottimista su Pil ma no grande differenza con Ue
26 ottobre, 13:30
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Credito deriva dalla parola credere e questo deve portarci a credere nel bene comune e pensare ad avere un po' piu' di fiducia in noi, per noi e tra di noi'': e' l'invito del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che a proposito della crescita italiana ha anche detto di non voler ''sembrare ottimista ma non esiste un grandissimo problema di differenziale'' con i paesi europei. Tremonti ha anche precisato che ''l'Italia offre ai giovani la fiscalita' piu' bassa e favorevole in Europa''.

Merkel, cambiare trattati Ue; sanzionare chi viola
'Crisi ci occuperà per anni, non c'è una mossa vincente'
26 ottobre, 12:59
BERLINO  - "Cambiare i trattati europei e sanzionare in modo più forte chi viola sistematicamente il patto di stabilità". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel suo intervento nel Bundestag a Berlino.
AL G20 MI BATTERO' PER TOBIN TAX - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato l'intenzione di "battersi al G20 per l'introduzione di una Tobin Tax". La Merkel lo ha detto nel suo intervento nel Bundestag a Berlino. La cancelliera si è setta soddisfatta della proposta della Copmmissione europea a riguardo
CI OCCUPERA'PER ANNI;NON C'E'UNA MOSSA VINCENTE - "La situazione è molto seria e non ci sarà una sola mossa vincente. Questi temi ci impegneranno per anni". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel al Bundestag

Da Bundestag mandato alla Merkel per negoziare il Fondo salva stati
di Alessandro Merli
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ottenuto dal Parlamento a larghissima maggioranza (503 voti a favore, 89 contrari e 4 astenuti) il mandato a negoziare questa sera a Bruxelles una soluzione per la crisi del debito sovrano nell'area dell'euro. Il fatto stesso che a Berlino si sia dovuto votare, e quindi che il vertice europeo abbia dovuto sdoppiarsi fra domenica e oggi, mostra come il margine di manovra del Governo tedesco sia molto limitato dopo la pronuncia della Corte costituzionale del mese scorso, secondo cui ogni decisione sugli aiuti europei dev'essere sottoposta all'approvazione parlamentare.
Il Bundestag ha tuttavia deciso anche, con un accordo fra i partiti, la creazione di una mini-commissione, composta di soli 9 nove deputati, che possa in casi di emergenza decidere molto rapidamente e anche in segreto per evitare che la macchinosità dele procedure parlamentari impedisca di adottare in tempi brevissimi le misure richieste dalla crisi europea.
Nel suo discorso al Bundestag, la signora Merkel ha ricordato che la posizione tedesca, ormai largamente accettata dai partner europei, è di chiedere ai creditori privati della Grecia di sopportare perdite pari al 50% della loro esposizione (contro il 21% dell'accordo di luglio) per riportare il debito di Atene al 120% del prodotto interno lordo. Si tratta di una proposta cui le banche stanno resistendo in ogni modo e che rischia di creare un "credit event" sulla Grecia con possibili effetti di contagio sugli altri Paesi in crisi.
Il cancelliere ha indicato anche che il fondo salva-Stati europeo Efsf potrà sfruttare risorse addizionali rispetto ai 440 miliardi di euro della sua dotazione, ma senza versamenti aggiuntivi da parte dei contribuenti tedeschi: utilizzando i fondi per garantire le prime perdite sui titoli di Stato dei Paesi dell'eurozona in difficoltà oppure con la creazione di un veicolo finanziario ad hoc che attiri finanziamenti anche da fonti esterne, come Fondo monetario e fondi sovrani. Le due opzioni sono complementari, ha detto la signora Merkel, la quale ha ribadito ancora una volta che «se l'euro fallisce, l'Europa fallisce». Una frase ricorrente nei suoi discorsi sulla crisi dell'eurozona, ma dalla quale nelle prossime ore a Bruxelles i Governi europei dovranno trarre le conseguenze con soluzioni concrete
 26 ottobre 2011

Grecia, Ifi ha proposto nuovo piano ieri sera
L'Istituto di finanza internazionale (Ifi) ha avanzato ai governi dell'area euro una nuova proposta sulla Grecia, con l'obiettivo di rompere lo stallo delle trattative sull'haircut sul debito di Atene.
Lo riporta una fonte vicina ai negoziati, precisando che nella proposta formulata ieri è previsto un tasso di sconto superiore al 9% concordato dai leader europei il 21 luglio
L'aumento del tasso di sconto limiterebbe l'impatto di ogni nuova riduzione del valore netto attuale dei bond greci, cioè di ogni aumento dell'haircut per ora fissato al 21%.
L'Ifi ha sempre sottolineato che l'accordo sui titoli di Stato greci deve essere volontario, perché ogni svalutazione dei bond greci superiore al 40% sarebbe impossibile da sostenere per le banche. I Governi dell'Eurozona sembrano pero' propendere per un haircut compreso tra il 50 e il 60%.

Bce: inietta quasi 57 miliardi di euro per banche Ue
La Banca centrale europea ha iniettato 56,9 mld di euro di liquidità nel sistema finanziario con un'asta ad un anno. Secondo quanto riferisce un portavoce dell'Eurotower, all'operazione di prestito, che inizia il 27 ottobre e termina nel novembre 2012, hanno partecipato 181 banche europee.

Crisi, Portogallo esclude ristrutturazione del debito
Il ministro portoghese delle Finanze Vitor Gaspar ha escluso oggi la possibilità che il suo paese ristrutturi il debito. Tale opzione, allo studio per la Grecia, è una "illusione" e un "miraggio", ha affermato, intervenendo davanti ad una commissione economica parlamentare.
Una ristrutturazione del debito, ha aggiunto, porterebbe infatti ad una "interruzione del finanziamento al paese", mettendo a rischio l'accesso "ai beni fondamentali e ai servizi" e perfino la capacità di pagare salari e pensioni. Gaspar ha così risposto all'opposizione di estrema sinistra che accusa il governo di essere troppo intransigente, con rischio di dover poi accettare comunque una ristrutturazione del debito a condizioni peggiori.
Il Portogallo sta attualmente applicando una serie di misure di austerità concordate con l'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale in cambio di un prestito da 78 miliardi di euro. Il Portogallo è stato il terzo paese europeo a beneficiare di questo intervento di salvataggio dopo Grecia e Irlanda.

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