venerdì 14 ottobre 2011

Federali.sera_14.10.11. A rendere piu delicata la situazione della Spagna anche alcuni tra gli indicatori chiave del settore economico: la paralisi del mercato immobiliare, l’alto tasso di disoccupazione, il rallentamento dei consumi e il quadro negativo che riguarda le prospettive dei principali partner economici di Madrid.----L'assessore trentino Tiziano Mellarini si rigira nelle mani il dispaccio d'agenzia con le parole di Bonazza Buora e sorride. Pigricoltori noi? Respingo al mittente le parole, qui c'è solo eccellenza. Con i colleghi altoatesino e tirolese abbiamo messo insieme una vera e propria "lobby delle Alpi", e a Bruxelles ci hanno dato ascolto.

L'UNIONE SARDA - Economia: «Le imprese facciano rete»
«L'Italia uno dei problemi più seri per l'Europa»
Bozen, oltrepadania. Censimento: Heimatbund, gli over 90 si dichiarino austriaci
Trento, oltrepadania. Pioggia di milioni sull'agricoltura
Standard and Poor’s e Fitch tagliano il rating della Spagna
Svizzera. Kosovo: crisi nel nord, la Kfor chiede la rimozione delle barricate


L'UNIONE SARDA - Economia: «Le imprese facciano rete»
14.10.2011
Il manager mette al centro della mission dell'Istituto lo sviluppo della Sardegna Piccini (Unicredit): agevolazioni per chi si aggrega Obiettivo: «Tenere alta l'attenzione sulla Sardegna». Copyright: Gabriele Piccini, numero uno (Country chairman) di Unicredit per l'Italia. Lo ribadisce, Piccini, alla vigilia del suo viaggio verso Cagliari dove oggi presenterà il nuovo Responsabile di Territorio Centro, Felice Delle Femine. Che fotografia scatta, a un anno di distanza dalla sua ultima visita ufficiale, delle imprese sarde? «La congiuntura per le imprese e per le famiglie non è semplice, qui in Sardegna come nel resto del paese». Accesso al credito: la situazione ad oggi? «I prossimi mesi su quel fronte saranno delicati, stanti le difficoltà riscontrate da tutto il sistema creditizio italiano, grandi e piccoli istituti, nelle azioni di funding. Tuttavia fino ad oggi noi non abbiamo fatto mancare il nostro supporto alle imprese sarde». I numeri? «Eccoli: +19% gli impieghi rilevati a maggio 2011 rispetto all'anno precedente. Su cosa dovrebbe concentrarsi il tessuto produttivo sardo? «Sull'internazionalizzazione, che oggi è una necessità». E il vostro ruolo in questo nuovo processo? «Supportare le aziende locali nella ricerca di nuovi sbocchi commerciali sui mercati esteri». Il prossimo passo in questo senso? «Sardegna Export: è una iniziativa (19 e 20 ottobre, Alghero) in collaborazione con le Camere di Commercio di Sassari, Cagliari e Oristano per fare incontrare le imprese sarde dell'agroalimentare con alcuni buyer polacchi. Ma c'è molto altro». Ce lo può anticipare? «Le aggregazioni di rete: abbiamo studiato un modello che consentirà di migliorare i rating assegnati alle aziende che fanno rete, agevolandole nell'accesso a nuovi finanziamenti». Continua quindi la vostra vocazione "territoriale"? «La nuova Unicredit è una banca locale, senza dimenticare la sua vocazione internazionale. Il 90% delle decisioni sul credito viene preso dai nostri uomini che lavorano in loco». Quanto stanno pesando gli scossoni di Borsa? «Il rally del titolo Unicredit può essere spiegato con la sua liquidità, superiore all'80%, e con gli strumenti derivati collegati, che amplificano le oscillazioni. Nell'ultimo mese il nostro titolo ha registrato complessivamente un +27%». Crede che l'Italia si risolleverà? «Il problema è il debito». Da superare come? «Contenimento delle spese, liberalizzazioni, privatizzazioni e lotta all'evasione. Poi tornare anche a investire in infrastrutture, innovazione e sui giovani». Emanuela Zoncu

«L'Italia uno dei problemi più seri per l'Europa»
14/10/2011«Stiamo vivendo un momento particolarmente critico, non soltanto per le banche, ma per l'intera società civile. È un momento difficile che riguarda il mondo, in particolare l'Europa. E naturalmente l'Italia, una delle forze portanti dell'Unione anche monetaria rappresenta uno dei problemi più seri per l'intera comunità».
È QUANTO sostiene il presidente della Febaf (Federazione delle banche, delle assicurazioni e della finanza), Corrado Faissola (è anche leader del Cds di Ubi banca) per il quale l'attuale situazione «ha un impatto non positivo per la credibilità generale del Paese. Ma scaricare tutto sulla classe politica lo trovo un po' semplicistico».

Bozen, oltrepadania. Censimento: Heimatbund, gli over 90 si dichiarino austriaci
Gli ultranovantenni sudtirolesi che nacquero quando l'Alto Adige era ancora Austria si dichiarino stranieri al censimento. Lo chiede la Lega Patria (Heimatbund)
BOLZANO. Gli ultranovantenni sudtirolesi che nacquero quando l'Alto Adige era ancora Austria si dichiarino stranieri al censimento. Lo chiede la Lega Patria (Heimatbund). Come afferma il presidente dell'associazione separatista Roland Lang, "chi è nato prima dell'ottobre 1920 era a tutti gli effetti cittadino austriaco, e soltanto successivamente è stato costretto ad assumere la cittadinanza italiana. Perciò gli anziani sudtirolesi dovranno dichiararsi cittadini stranieri".14 ottobre 2011

Trento, oltrepadania. Pioggia di milioni sull'agricoltura
Cambiano i criteri: i contributi europei passerebbero da 22 a 113 milioni
TRENTO. Mentre l'Italia agricola prepara le barricate, il Trentino e l'Alto Adige del vino e delle mele sorridono: l'Unione Europea sta per far arrivare nelle casse dei contadini locali qualcosa come 91,2 milioni di euro in più. Ma l'assessore Hans Berger gela gli entusiasmi. La rivoluzione si chiama, in gergo tecnico, "riforma della Pac", e cioè il nuovo progetto di politica agricola comunitaria che la Commissione europea ha presentato ieri. Prevede una modifica sostanziale nelle modalità di erogazione degli aiuti diretti ai coltivatori, che verranno versati sulla base degli ettari e non più sulla produzione. In soldoni, a sorridere assieme al Trentino Alto Adige saranno, tra gli altri, l'Abruzzo (69,6 milioni in più), la Toscana (+67,3 milioni), la Sicilia (+108,2 milioni) e Sardegna (192,4 in più), mentre si fa fonda la situazione di Veneto e Lombardia, che avranno rispettivamente 186,7 e 220,5 milioni di euro in meno. E subito il presidente della Commissione agricoltura del Senato, il veneto Paolo Scarpa Bonazza Buora (ve il ricordate? Fu eletto proprio in Trentino al proporzionale sulla Camera nell'ormai lontano 2001) ha parlato di «inaccettabile delusione», aggiungendo poi - piccato - che «l'Ue preferisce gli agricoltori estensivi, improduttivi, cacciatori di contributi, insomma i "pigricoltori"». L'assessore trentino Tiziano Mellarini si rigira nelle mani il dispaccio d'agenzia con le parole di Bonazza Buora e sorride. «Pigricoltori noi? Respingo al mittente le parole, qui c'è solo eccellenza. Con i colleghi altoatesino e tirolese abbiamo messo insieme una vera e propria "lobby delle Alpi", e a Bruxelles ci hanno dato ascolto». Più prudente e realista l'assessore provinciale all'agricoltura altoatesino Hans Berger: «Francamente sarebbe troppo bello - sottolinea - anche perché quelli di Bruxelles sono dei calcoli teorici che giustamente ci premierebbero, ma bisogna anche fare i conti con la loro applicazione che è poi demandata ai singoli stati che possono scegliere fra un premio nazionale unico oppure una sua regionalizzazione. E allora non dobbiamo farci grandi illusioni: le regioni forti come Veneto e Lombardia non accetteranno mai la nuova impostazione. Insomma adesso possiamo avere una speranza, ma non dobbiamo neppure pronunciarla a voce alta. Sinceramente mi accontenterei della metà, tuttavia non voglio andare incontro ad una delusione».

Standard and Poor’s e Fitch tagliano il rating della Spagna
14/10 04:54 CET
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha ridotto da AA ad AA- il livello del rating spagnolo.
La decisione è stata giustificata facendo riferimento a “incerte prospettive di crescita” dell’economia nazionale, e al probabile ulteriore deterioramento del sistema finanziario, che dovrà affrontare “rischi crescenti”.
La stessa agenzia nei giorni scorsi aveva ridotto la qualificazione del debito di lungo termine anche di 15 istituti bancari spagnoli tra cui le due principali banche, il Banco Santander e la BBVA.
A rendere piu delicata la situazione della Spagna anche alcuni tra gli indicatori chiave del settore economico: la paralisi del mercato immobiliare, l’alto tasso di disoccupazione, il rallentamento dei consumi e il quadro negativo che riguarda le prospettive dei principali partner economici di Madrid.

Svizzera. Kosovo: crisi nel nord, la Kfor chiede la rimozione delle barricate
PRISTINA/BELGRADO - La Kfor, la Forza Nato in Kosovo, ha chiesto ai serbi nel nord del Kosovo di rimuovere le barricate e i posti di blocco che impediscono ai militari di svolgere il loro regolare lavoro quotidiano. Come ha detto in un comunicato il comandante della Kfor, il generale tedesco Erhard Drews, ai serbi è stata data la possibilità di togliere i blocchi nel corso del fine settimana. La richiesta, riferisce la Tanjug, è stata fatta in un incontro che i responsabili della Kfor hanno avuto con i capi di quattro municipalità del nord del Kosovo, che è a larga maggioranza di popolazione serba.Nella riunione è stato fatto presente come i blocchi stradali e le barricate impediscano ai militari Nato di operare liberamente e svolgere i compiti ai quali sono stati assegnati, e non consentano l'arrivo dei rifornimenti.I serbi, che non riconoscono l'indipendenza del Kosovo e che respingono l'estensione dell'autorità di Pristina anche nel nord, hanno eretto le barricate nelle scorse settimane per protesta contro la presa di controllo dei due posti di frontiera con la Serbia di Jarinje e Brnjak da parte di poliziotti e doganieri kosovari albanesi, appoggiati dalla missione europea Eulex.Nei giorni scorsi il generale Drews aveva già invitato a più riprese i serbi a rimuovere i blocchi stradali, affermando che non sarebbero rimasti in eterno.
ATS

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