lunedì 3 ottobre 2011

Federali.mattino_3.10.11. Per noleggiare Fantasy, Audacia e Vincent, le navi sulle quali sono trattenuti i migranti trasferiti da Lampedusa, il Ministero dell’interno spende novantamila euro al giorno.

Foggia. “Emergenza rifiuti al Comparto Biccari. Cumuli di rifiuti e ratti”
L'UNIONE SARDA - Economia: Start up innovative: contributi ai giovani
Salemi. E il sindaco Sgarbi organizza la fiaccolata anti-investigatori
Quanto pesa il noleggio delle Navi-Cie sul bilancio del Ministero dell’Interno?
Fincantieri sigla un nuovo contratto con la marina militare Emirati Arabi
Crisi greca, per Société Générale l'uscita dall'Eurozona potrebbe essere il male minore
Petrolio: record produzione in Russia


Foggia. “Emergenza rifiuti al Comparto Biccari. Cumuli di rifiuti e ratti”
Foggia – “STAVOLTA non si tratta di polemizzare contro l’aumento del 30% della Tarsu (per il quale il Comitato sostiene l’iniziativa di Movimento Consumatori e Adiconsum) ma si tratta di ripristinare decoro e dignità. Quella dignità e quel diritto al decoro che i residenti del Comparto Biccari non hanno”. Così il coordinatore del Comitato di quartiere Comparto Biccari commenta l’ennesima emergenza rifiuti che sta colpendo da giorni molte zone di Foggia compreso, ovviamente, il quartiere della zona 167. “E’ ormai mortificante elencare la sequela di richieste e segnalazioni del Comitato mai prese in considerazione dall’assessorato comunale all’Ambiente così come è ormai vergognoso dover guardare spettacoli indecenti come quelli di cassonetti stracolmi e rifiuti a cumuli tutt’intorno, aree verdi abbandonate, discariche a cielo aperto, disinfestazioni e derattizzazioni mai effettuate. Il caso Tarsu, le condizioni di cassa anemiche del Comune o disastrose dell’Amica non possono più giustificare l’indifferenza da parte di chi è deputato a fornire risposte concrete ad emergenze che riguardano la salute pubblica – prosegue Abbattista che evidenzia – Non eravamo visionari e non lo siamo oggi quando rileviamo in maniera ormai eloquente le emergenze sanitarie ed ambientali che attanagliano il Comparto Biccari”.
“La foto del ratto morto rinvenuto stamane (sabato, ndr) vicino ad un cassonetto di via Federico Spera, parla da sola. Ogni altro commento è superfluo. Ricordiamo, piuttosto, che sarebbe cosa gradita se i residenti delle strade limitrofe a quelle del Comparto Biccari gettassero i loro rifiuti nei loro cassonetti di pertinenza così come è bene spiegare che nonostante i rifiuti intorno, i cassonetti vengono svuotati regolarmente (alcuni sono ancora “praticabili”) e quindi è ancora possibile gettare dentro i rifiuti piuttosto che abbandonarli fuori”, conclude Abbattista.
Redazione Stato

L'UNIONE SARDA - Economia: Start up innovative: contributi ai giovani
03.10.2011
Per chi ha un'idea imprenditoriale ma non le risorse per realizzarla, c'è tempo fino al 14 novembre per partecipare al bando “Start Up Innovative 2011”, lanciato nell'ambito del progetto “Innova.Re”. Grazie alla regia della Regione e all'azione congiunta di Sardegna Ricerche e delle università di Cagliari e Sassari, sarà possibile - per imprese già costituite, professori, ricercatori e studenti - ricevere un contributo a fondo perduto di massimo 100mila euro per coprire le spese dei primi 12 mesi. Lunedì scorso la presentazione, nell'aula magna della facoltà di Ingegneria. Per 90 giorni - ha spiegato Sebastiano Baghino di Sardegna Ricerche - gli aspiranti imprenditori saranno seguiti da un gruppo di esperti che li aiuteranno. E il risultato che si cerca di raggiungere è di creare 8-10 nuove aziende. Lo scopo di Innova.Re, come ha chiarito Alessandro Caredda, del Centro regionale di programmazione, è quello di favorire l'innovazione in tutti i settori dell'economia, attraverso l'incontro fra il mondo della ricerca e quello dell'impresa. Una rete che può contare su un importo totale di 25,7 milioni di euro e che dal 2004 ha già dato vita a 50 start up.

Salemi. E il sindaco Sgarbi organizza la fiaccolata anti-investigatori
«È per spiegare l’impostura dell’operazione Salus Iniqua firmata dal maresciallo dei carabinieri e dal questore»
SALEMI - Una «fiaccolata per la verità». Così la chiama il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi. Una fiaccolata, per dirla ancora con le parole del primo cittadino, volta a«spiegare ai cittadini l’impostura contenuta in alcuni atti investigativi dell’operazione Salus Iniqua firmati dal maresciallo dei carabinieri della locale stazione, e dal questore di Trapani».
L'iniziativa è prevista per mercoledì prossimo, subito dopo l’incontro sul tema «Verità e Giustizia», in programma alle 21 al castello in Piazza Alicia e promosso anch'esso dal sindaco Sgarbi. Il corteo partirà dal castello e raggiungerà piazza Libertà attraversando via D’Aguirre, Piazza Dittatura e via Amendola. Alla fiaccolata parteciperà anche Nicola Mannino, presidente del «Parlamento della Legalìtà» che giovedì 6 ottobre consegnerà a Vittorio Sgarbi la tessera di socio onorario nel corso di una cerimonia in programma alle 10,30 al liceo artistico di Bagheria.
La guerra fra il critico d'arte e le forze di polizia del comune trapanese non è scoppiata certamente oggi. Già verso le metà di settembre, Sgarbi denunciò il maresciallo Teri e il questore Esposito presentando un esposto in Procura nel quale si leggeva: «Sono abituato a riconoscere i falsi e le opere non autentiche; per questo, dopo tre anni di impegno di Sindaco a Salemi, mi vedo costretto a denunciare la sistematica falsificazione, a mio danno, della realtà amministrativa del Comune di Salemi da parte di rappresentanti delle Forze dell'Ordine come il questore di Trapani Carmine Esposito e il maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Salemi Giovanni Teri. I due, per finalità a me non chiare, ma di evidente efficacia politica, hanno rappresentato un'immagine totalmente distorta e infedele delle realtà politica ed amministrativa di Salemi. A margine di un'inchiesta per riciclaggio su un noto esponente politico locale, l'ex deputato Giuseppe Giammarinaro, sulle cui vicende penali non voglio entrare, hanno arbitrariamente e mendacemente ipotizzato una "regia occulta" e "un vero e proprio condizionamento mafioso di tutta l'attività amministrativa del Comune di Salemi».
Stefano Piedimonte

Quanto pesa il noleggio delle Navi-Cie sul bilancio del Ministero dell’Interno?
Per noleggiare Fantasy, Audacia e Vincent, le navi sulle quali sono trattenuti i migranti trasferiti da Lampedusa, il Ministero dell’interno spende novantamila euro al giorno.
Comunicato del 03/10/2011
Le navi traghetto sono state noleggiate fino al 31 dicembre dal Viminale, data fino a cui è previsto il prorogarsi dell’emergenza profughi e fino a cui verranno probabilmente trattenuti i migranti tunisini in attesa di rimpatrio.
La Fantasy, noleggiata alla Compagnia Moby Spa con un contratto di fornitura fissa che scade il 31 dicembre, costa 30mila euro al giorno. Al prezzo del noleggio vanno aggiunti 20 euro a persona per i pasti, 85 euro di carburante per miglio marino e i diritti portuali.
Per l’Audacia, della Grimaldi Holding Spa, il costo giornaliero è di 33mila euro al giorno a cui vanno aggiunti 16 euro a persona per i pasti e 70 euro di carburante per miglio marino. Il contratto di servizio con la Compagnia è del tipo a chiamata e scade anch’esso il 31 dicembre.
La Vincent, anch’essa della Compagnia Moby Spa, è stata assegnata in dotazione con contratto di fornitura fissa che, a differenza dell’altra nave della Compagnia, non ha scadenza. Ha un costo di 27mia euro al giorno, più 20 euro a persona per i pasti e 85 euro di carburante per miglio marino.
Fonte: StranieriinItalia.it

Fincantieri sigla un nuovo contratto con la marina militare Emirati Arabi
Le tre navi, commissionate nel 2009 e 2010, saranno consegnate tra seconda metà del 2012 e inizio del 2013
PALERMO - Ulteriori attività per la qualifica e test della nave integrata con i sistemi d'arma, sia di superficie sia subacquei saranno fornite alla corvetta anti sommergibile, derivata dalla Classe Cigala Fulgosi della marina militare italiana e ai due pattugliatori «Stealth», in costruzione nei cantieri liguri del gruppo. È il risultato del nuovo contratto integrativo siglato tra Fincantieri e la marina militare degli Emirati Arabi Uniti in occasione della visita del ministro dello sviluppo economico Paolo Romani. Le tre navi, commissionate nel 2009 e 2010, saranno consegnate tra la seconda metà del 2012 e l'inizio del 2013. Previsti, inoltre, in opzione, una seconda corvetta e quattro ulteriori pattugliatori, con relativo supporto logistico.
«Fincantieri rappresenta un'eccellenza dell'industria italiana e sono contento di poter essere testimone di un nuovo successo» ha dichiarato il ministro Romani. «Invito l'azienda a proseguire nella ricerca di una sempre maggiore efficienza, al fine di poter raggiungere nuovi traguardi in un mercato che si fa sempre più competitivo». Il gruppo guidato da Giuseppe Bono, che lavora con successo da tre anni con la marina militare emiratina, ha anche realizzato nel paese una joint venture con il cantiere di Al Fattan, allo scopo di accrescere le possibilità di accesso ai mercati dell'area del Golfo attraverso la costruzione di unità navali in loco e nel contempo fornire servizi di supporto alla Marina.

Crisi greca, per Société Générale l'uscita dall'Eurozona potrebbe essere il male minore
Il Governo greco e i capi della delegazione Ue-Fmi-Bce hanno raggiunto un accordo preliminare sul programma che prevede il taglio di trentamila dipendenti pubblici e una nuova tranche di aiuti. Nel frattempo però Alexander Dobridnt, un funzionario della coalizione di Angela Merkel, ha detto che «affinché la Grecia torni ad essere economicamente stabile, ha bisogno di uscire dalla zona euro, almeno temporaneamente». In questo contesto Société Generale ha proposto tre possibili scenari per il futuro della Grecia.
In primo luogo, il Paese potrebbe apportare modifiche al coinvolgimento del settore privato. Le opzioni suggerite da SocGen prevedono l'aumento dell'haircut o l'ampliamento della gamma dei titoli oltre il 2020. Si potrebbe però creare una situazione in cui le banche greche necessitano di essere ricapitalizzate: questo potrebbe riaprire il fronte dei credit default swap e trasformarsi da un "default guidato" a un "default disordinato". In secondo luogo si potrebbe abbassare il tasso di interesse sui titoli di nuova emissione, anche se gli effetti di questa misura non sarebbero immediati.
D'altro canto, l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale potrebbero rifiutarsi di rilasciare la nuova tranche di prestiti e la Grecia potrebbe essere costretta a lasciare la zona euro, con un impatto complessivo pari a circa il 25% del Pil. L'impatto immediato sarebbero una perdita di governabilità, un incremento delle proteste con particolare impatto sull'economia, un aumento del deficit e la necessità per il governo di avviare - de-facto - una nuova moneta, anche se gravemente svalutata. I funzionari europei possono essere disposti ad offrire una certa stabilizzazione al settore bancario greco (con ricapitalizzazione parziale) a condizione che quest'ultimo rimanga solvente. Questa sarebbe solo una misura per limitare il contagio al resto dell'area dell'euro. Tutto ciò porterebbe comunque l'Europa a chiedersi se la Grecia debba o meno rimanere nell'Unione europea. Se dovesse lasciare l'Unione avrebbe perso l'accesso al mercato unico e ad altri programmi europei.
Infine, la Grecia potrebbe essere costretta a lasciare la zona Euro e l'Unione europea, anche se questo non sembra essere un rischio immediato. Un fondo di privatizzazione potrebbe vendere beni greci e utilizzare la liquidità per ridurre il debito, anche se il tema delle privatizzazioni si è già dimostrato impopolare in Grecia.
Un'altra soluzione è un aumento degli aiuti dai fondi strutturali dell'Ue, che sarebbe meglio di un default per i contribuenti europei. E, infine, il tasso di interesse sui finanziamenti per la Grecia potrebbe essere abbassato.
 2 ottobre 2011

Petrolio: record produzione in Russia
Iran gela Opec su possibili aumenti output
02 ottobre, 12:34
(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Nuovo record per la produzione di petrolio in Russia, salita dell'1,2% a settembre rispetto allo stesso mese del 2010, e confermando il ruolo del Paese come principale produttore di greggio al mondo. L'output e' salito a 10,3 milioni di barili al giorno, mentre l'export vola a 5,47 milioni di barili al giorno, con un +7,2% sul 2010. Anche per questo l'Iran gela le colombe dell'Opec su un possibile aumento di produzione: ancora troppo incerte le prospettive sulla domanda.

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