giovedì 1 dicembre 2011

Federali_mattino_1.12.11. Storica balla. Marchionne: La storia italiana è fatta di capitoli scritti da uomini che sono stati in grado di combattere per il cambiamento invece di proteggere lo status quo. Ho grande fiducia, il premier Mario Monti può essere fra questi.----Depredazione del Mezzogiorno: Come Poste italiane da sempre siamo impegnati nella raccolta del risparmio con libretti e buoni fruttiferi. Il denaro versato sui conti corrente, 40 miliardi, e' investito tutto in titoli di Stato. Lo ha detto l'amministratore delegato, Massimo Sarmi, sottolineando la forma virtuosa del contributo che gli italiani stanno dando al Paese.----Potenza, Antonella Inciso: Una vera e propria emorragia. Una situazione da collasso. Dal 2008 ad oggi in Basilicata nel settore edile si sono persi 5mila posti di lavoro, di cui mille solo nell’ultimo anno. Ottantaquattro, invece, sono state le imprese che solo nell’ultimo semestre hanno chiuso le attività.----Cottura lenta: Termini: 2 anni cigs per 1.564.

Allarme edilizia in Basilicata 5mila posti perduti dal 2008
Fiat: Termini: 2 anni cigs per 1.564
Poste: investiti 40 mld in titoli stato
Marchionne, default Italia e' scomparsa euro
Dopo un 2011 al minimo degli ultimi quindici anni, il mercato italiano dell'auto si prepara a una nuova frenata nel 2012
Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 1 anno scende sotto lo zero
Svizzera. Scendono in campo le banche centrali




Allarme edilizia in Basilicata 5mila posti perduti dal 2008
di Antonella Inciso
POTENZA - Una vera e propria emorragia. Una situazione da collasso. Dal 2008 ad oggi in Basilicata nel settore edile si sono persi 5mila posti di lavoro, di cui mille solo nell’ultimo anno. Ottantaquattro, invece, sono state le imprese che solo nell’ultimo semestre hanno chiuso le attività. Il grido d’allarme delle imprese edili lucane è stato lanciato, ieri, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il segretario regionale della Fillea-Cgil, Angelo Vaccaro, i presidenti dell’Ance lucana e dell’Efmea, Antonio Giuzio e Luigi Santarsiero. In particolare, secondo quanto emerso - escludendo i lavori sul tratto lucano della Salerno - Reggio Calabria - «nell’ultimo anno gli investimenti privati in edilizia sono diminuiti del 40 per cento, e quelli pubblici del 30 per cento».
Ma non solo, perché il salario medio procapite è fortemente diminuito, spingendo gli operai verso il lavoro nero, e nell’ultimo semestre sono state 84 le imprese del comparto che hanno chiuso le attività. «Sono ricadute gravi per la tenuta del reddito e del lavoro - commenta Angelo Vaccaro della Cgil - per questo chiediamo di occupare uno spazi con con una proposta che ci permetta di elaborare un’idea di governance nella politica industriale. Vogliamo un tavolo permanente sulla crisi per elaborare le diverse misure». A chiedere di ottimizzare il sistema è anche il presidente dell’Ance, Luigi Santarsiero. «Chiediamo che si ottimizzi il sistema - dice - e che si realizzi il primo osservatorio regionale sulle opere pubbliche. Non è possibile che in Basilicata, ad esempio, vi siano 250 stazioni appaltanti».
Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche gli «Stati generali delle costruzioni in Basilicata» che si terranno a Potenza il prossimo 5 dicembre. Un appuntamento in cui si discuterà della situazione del comparto e delle cose da fare per superare la crisi.

Fiat: Termini: 2 anni cigs per 1.564
Tute blu in cassa integrazione ordinaria fino a fine anno
30 novembre, 18:51
(ANSA) - PALERMO, 30 NOV - Con una lettera alle Rsu di Fim Fiom e Uilm, la Fiat ha comunicato l'avvio delle procedure di cassa integrazione straordinaria per cessazione attivita' per i 1.564 dipendenti dello stabilimento di Termini Imerese (Pa) a partire dal 1 gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2013. Lo rendono noto i sindacati. Le tute blu fino a fine anno sono in cassa integrazione ordinaria.

Poste: investiti 40 mld in titoli stato
Raccolta in linea con gli altri anni
30 novembre, 18:49
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - ''Come Poste italiane da sempre siamo impegnati nella raccolta del risparmio con libretti e buoni fruttiferi. Il denaro versato sui conti corrente, 40 miliardi, e' investito tutto in titoli di Stato''. Lo ha detto l'amministratore delegato, Massimo Sarmi, sottolineando la ''forma virtuosa'' del ''contributo che gli italiani stanno dando al Paese. Quanto alla raccolta, Sarmi ha affermato che quest'anno non e' in calo, ''e' in linea con gli anni scorsi.

Marchionne, default Italia e' scomparsa euro
30 novembre, 20:13
NEW YORK - "Il default di un paese come l'Italia è troppo pericoloso anche solo da contemplare". Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, sottolineando che sarebbe "ingestibile e metterebbe a serio rischio l'intero sistema bancario europeo, per non menzionare che causerebbe l'inevitabile scomparsa dell'euro"
UE NEL PERIODO PIU' DIFFICILE SUA STORIA - "L'Europa come comunità si trova ad affrontare uno dei periodi più difficili dalla formazione dell'Unione Europea. La priorità per gli stati membri è risolvere i loro problemi interni". Lo ha detto Marchionne.
ITALIA MOSTRI DETERMINAZIONE,ORA RIFORME  - "L'Italia deve mostrare la determinazione e il rigore per risanare i conti pubblici e deve fare le riforme strutturali su pensioni e mercato del lavoro, gettando le basi su cui il paese può iniziare a crescere".
FIDUCIA IN MONTI, PUO' FARE STORIA - "La storia italiana è fatta di capitoli scritti da uomini che sono stati in grado di combattere per il cambiamento invece di proteggere lo status quo. Ho grande fiducia, il premier Mario Monti può essere fra questi".

Dopo un 2011 al minimo degli ultimi quindici anni, il mercato italiano dell'auto si prepara a una nuova frenata nel 2012
Dopo un 2011 al minimo degli ultimi quindici anni, il mercato italiano dell'auto si prepara a una nuova frenata nel 2012. "Dopo gli 1,75 milioni del 2011 prevedo 1,65 milioni" dice Gaetano Thorel numero uno della Ford Italia, a una tavola rotonda alla vigilia dell'apertura del 36° Motor Show di Bologna con la prima delle giornate stampa. I numeri previsti da Thorel equivalgono a un ribasso del 6%, che sconta soprattutto un calo delle vendite a privati poco al di sopra del milione di unità.
Più ottimista del manager Ford sul mercato italiano è Gian Primo Quagliano, del centro studi Promotor, il quale spera in 1,73 milioni, ovvero appena al disotto del 2011, ma ammette che "potremmo anche non arrivare a 1,7 milioni". Entrambi avvertono però che non è possibiie stimare eventuali scenari catastrofici dal punto di vista macroeconomico, quali una forte recessione in Italia o addirittura un collasso dell'euro.
Per quanto riguarda le immatricolazioni del mese di novembre, che verranno rese note giovedì sera dal ministero dei Trasporti, la previsione di Promotor è di 135mila, stima sostanzialmente condivisa da Ford (134mila); dicembre dovrebbe chiudersi con 110-112mila unità, con un bilancio finale di 1,74-1,75 milioni.
L'Italia e più in generale il mercato europeo rimangono la sfida più difficile anche per quei gruppi, come Ford, che negli ultimi due anni hanno rimesso in sesto i conti (con un utile di 7,6 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2011) e hanno portato in attivo la posizione finanziaria. Ford, come la rivale Opel ma anche quasi tutti i costruttori generalisti, è in rosso in Europa."Non credo che il mercato europeo nel suo complesso tornerà ai livelli di prima della crisi" dice Thorel, secondo il quale "nei prossimi anni dipenderemo ancora dall'America".
La casa americana ha perso quota quest'anno in Europa e in Italia, soprattutto per l'effetto incentivi sui primi 3 mesi del 2010; la quota è invece leggermente salita a livello globale. Per il 2012 Ford punta sulle novità in arrivo nella seconda metà dell'anno, in particolare la media B-max e il Transit, con l'obiettivo di portare la quota al 9% (dall'8,6% dei primi 10 mesi del 2011).
 30 novembre 2011

Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 1 anno scende sotto lo zero
Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 1 anno è sceso fin sotto lo zero per la prima volta da almeno il 1995, in base alle serie storiche di Bloomberg. Il tasso del bond con scadenza dicembre 2012 ha segnato un calo di 12 punti base a -0,04%. In calo anche il rendimento dello Schatz biennale che scende di 9 punti base allo 0,35%.
 30 novembre 2011

Svizzera. Scendono in campo le banche centrali
di Corrado Bianchi Porro
Di fronte al deteriorarsi della situazione, alle 14 di ieri sono entrate in campo le banche centrali di Inghilterra, Canada, Giappone, la Fed, la BCE e la BNS per accrescere la liquidità del sistema e contrastare le tensioni cui sono sottoposti i mercati, riducendo in tal modo i problemi di liquidità di famiglie e imprese, per stimolare l’attività economica. Hanno abbassato di 50 punti base i tassi applicati agli accordi swaps (scambio reciproco di divise). Gli accordi arriveranno a scadenza il 1° febbraio 2013. Immediato il balzo delle borse con il Dax che è salito del 5% e lo Smi del 2%. Nel mercato dei cambi, l’euro ha riacquistato vigore rispetto al dollaro, ma è rimasto invariato sul franco. Il problema a monte, è la crisi della moneta unica. Sentiamo in proposito il commento di Giorgio Cortiana, managing director di UBS Wealth Management.
Perché questo problema di liquidità?
Sono stati tutti contagiati dalla paura: dall’Italia, alla Germania. Si preoccupano di una possibile involuzione.
Si andrà verso un Big Bang?
Le possibilità che succeda sono ancora limitate. Un anno fa erano però addirittura nulle mentre oggi se ne discute. Una piccola probabilità che le cose implodano, c’è. Il buon senso fa pensare che sia una possibilità ancora remota. Certo poi ognuno si chiede se debba assicurarsi contro un eventuale incidente. Come l’assicurazione sulla casa, la si fa sapendo che c’è una minima possibilità che scoppi un incendio. È quanto vale la pena di considerare. Ci sono ancora un paio di misure che potrebbero essere clamorosamente prese per evitare la fine dell’euro. Tutti guardano alla BCE aspettando che faccia un’inversione di marcia “alla Fed” e ceda.
Ceda la BCE o la Merkel?
Probabilmente devono cedere tutti e due. Non so chi per primo o se in tandem. Devono avere però in contropartita qualcosa. A me preoccupa più la contropartita perché si potrebbero spacciare misure prese alla chetichella non come parte di un programma studiato nell’arco di mesi di integrazione fiscale che resterebbe a macchia di leopardo, rimandando il problema. La contropartita la vuole la Germania e la BCE in maniera più indiretta. Sono tante le incognite, che ben si comprende il nervosismo.
Sarà decisivo il summit di dicembre?
Di summit decisivi ne abbiamo visti troppi in questi due anni... Sono sempre stati insufficienti. Il summit non sarà la svolta, ma caso mai un passettino in più verso una convergenza d’intenti. «Resto rigoroso, ma ti vengo incontro: io rischio maggiore inflazione se mi porti delle garanzie ulteriori». Sono comunque passi che possono diventare storici, mentre quelli visti finora erano puri interventi per spegnere delle emergenze e guadagnare tempo. Se si inizia a parlare di integrazione fiscale, poi bisognerebbe anche parlare di quella politica e l’affare diventa assai complesso. Magari la paura farà accelerare il tutto. Ma dai partner non c’è una grande convinzione di "germanizzare" l’Europa. Le premesse fino a poco tempo fa, non c’erano. Oggi, presi dagli eventi, si va in questa direzione. Sarà storica la fase dei prossimi 3-6-12 mesi.
Il patto segreto Parigi-Berlino?
Apparentemente hanno in mano la situazione. Ma a me pare l’abbia in mano la Merkel. La Francia si è accodata anche per nascondere i suoi mali, assumendo un ruolo di leadership in una fase in cui è pure parte del problema. I numeri sono impietosamente testimoni del fatto che la Francia non stia così bene. Rischia la tripla A e ha un debito pubblico importante.
01.12.2011

Nessun commento: