sabato 17 dicembre 2011

Federali_mattino_17.12.11. Rischiamo un'altra grande depressione come negli anni '30. Usa toni forti il capo del Fmi, Christine Lagarde, e mette in guardia che nessun paese al mondo potra' essere immune dalla crisi che non solo si sta sviluppando ma e' in crescendo.----Fitch minaccia di tagliare il rating di 6 Paesi fra cui l'Italia. Lo comunica l'agenzia, precisando che i Paesi sono Spagna, Belgio, Slovenia, Cipro e Irlanda.----Ecco un padano da Guinness dei primati, altro che storie: A Raccagni, clarense di origine e residente a Pontoglio, sono stati sequestrati 50 milioni di euro in 97 unità immobiliari, nove terreni tra Milano, Brescia, Bergamo, Pavia e Rimini. Nel Bresciano sono scattati i sigilli su tre stabili.

Ricchezza di Puglia 60 milioni di ulivi
Brescia, padania. Confisca da 50 milioni a un bresciano
Crisi: allarme del fmi, rischiamo un'altra depressione come anni '30
Crisi: Fitch, outlook su Francia scende a negativo
Crisi: Francia, prendiamo atto decisione Fitch e restiamo determinati
Crisi: Fitch minaccia taglio Italia
Spagna: debito pubblico al 66% del Pil in terzo trimestre
Spagna: 37.000 esercizi commerciali chiusi per crisi in 2011



Ricchezza di Puglia 60 milioni di ulivi
«Oggi più tutelati»
di GIUSEPPE ARMENISE
Sessanta milioni di piante d’ulivo, ovvero quattordici volte la popolazione pugliese. Il censimento delle piante simbolo della Puglia, o meglio di quante tra queste hanno le caratteristiche per potersi fregiare del titolo di piante secolari tocca quota 300mila. Tanti sono gli esemplari «raggiunti» attraverso la realizzazione di ortofoto che diventeranno altrettante mappe. Obiettivo toccare, nell’arco di sei mesi, quota 500mila. A quel punto, Incrociando i dati da ortofoto e rilevamenti direttamente sul campo ed elaborando uno specifico modello matematico, non ci saranno più segreti sulle estensione di piante d’ulivo nella nostra regione.
Quello dei censimenti era uno degli obiettivi, se non il principale obiettivo, dal quale peraltro dipendeva il destino della legge regionale sulla tutela dei «grandi vecchi», le piante secolari che danno anche un olio con qualità e caratteristiche organolettiche senza eguali. Senza censimento, si diceva nella precedente versione della legge di tutela, il 1° gennaio 2012 sarebbe venuto meno il divieto di espianto e nel settore sarebbe stata la deregulation. Il consiglio regionale, invece, all’unanimità, ha cassato la scadenza, facendo rivivere il divieto di espianto salvi i casi in cui viene espressamente autorizzato da un’apposita commissione in un arco temporale di 90 giorni dal deposito della richiesta. In nessun caso la mancata risposta in questo periodo funzionerà da silenzio-assenso.
Sulla platea stimata di ulivi secolari di Puglia, al momento gli esemplari censiti ed etichettati sono circa 13mila e 500. Per ciascuno esiste una scheda specifica con tanto di coordinate geografiche per poterlo individuare.
«È del tutto evidente - ha spiegato ieri alla presentazione dei primi dati sul censimento l’assessore regionale alla Qualità dell’Am - biente, Lorenzo Nicastro - che questa attenzione, questo lavoro di catalogazione e di studio, l'elaborazione di modelli e di database delle nostre piante, delle aree e delle loro morfologie, sono in netto contrasto con le fantasiose ricostruzioni di chi ha voluto far passare il messaggio che l'impegno normativo della Puglia, unica regione ad aver prodotto una norma specifica sulla materia degli ulivi monumentali e il cui operato viene apprezzato nel contesto internazionale del Mediterraneo, andasse contro il patrimonio arboreo. Ribadisco l'intenzione di tutelare il patrimonio degli ulivi monumentali – conclude Nicastro – unitamente alla possibilità per i pugliesi di vivere con essi in maniera armonica e senza subirli come un museo delle cere a cielo aperto. Il nostro compito, che sentiamo con forza e a cui non vogliamo sottrarci, è quello di stringere le maglie dei processi amministrativi e dei controlli tecnici perché gli ulivi siano tutelati».
16 Dicembre 2011

Brescia, padania. Confisca da 50 milioni a un bresciano
Ore: 19:35 | venerdì, 16 dicembre 2011
Case, terreni, alberghi e auto di grossa cilindrata per un valore di 50 milioni di euro che vengono incamerati dallo Stato dopo la confisca.  È il risultato di mesi di indagini dei carabinieri di Milano che hanno messo i sigilli al patrimonio di un bresciano di 36 anni, dopo una decisione della Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano.
Si tratta di Stefano Raccagni, 36 anni, attualmente in Thailandia, coinvolto nel 2009 in un’operazione che portò all’arresto di una decina di persone per un traffico di permessi di soggiorno. A Raccagni, clarense di origine e residente a Pontoglio, sono stati sequestrati 50 milioni di euro in 97 unità immobiliari, nove terreni tra Milano, Brescia, Bergamo, Pavia e Rimini. Nel Bresciano sono scattati i sigilli su tre stabili.

Crisi: allarme del fmi, rischiamo un'altra depressione come anni '30
(ASCA) - Roma, 16 dic - ''Rischiamo un'altra grande depressione come negli anni '30''. Usa toni forti il capo del Fmi, Christine Lagarde, e mette in guardia che nessun paese al mondo potra' essere immune dalla crisi che ''non solo si sta sviluppando ma e' in crescendo''. I mercati mondiali archiviano una settimana difficile, con la delusione per i risultati del vertice europeo della scorsa settimana che ha lasciato scorie tra i partner eurppei. Tra Francia e Gran Bretagna fioccano le bordate. Il presidente della Banca centrale di Francia, Christian Noyer ha indicato che le agenzie di rating dovrebbero prendere di mira la mira piuttiosto che la Francia e il ministro delle finanze di Parigi ha rincarato la dose sostenendo che ''oggi prefrisco essere un francese piuttosto che un britannico perche' la situazione della Gran Bretagna e' molto preoccupante''.
 I mercati hanno reagito con nervosismo sul finale di seduta dopo una prima parte con indici azionari in recupero e soprattutto tensione in calo sui titoli di Stato. Al termine delle contrattazioni tuttavia il differenziale tra Btp decennale e bund tedesco si e' riportato sopora i 470 punti dopo aver toccato un minimo a 441. Anche Piazza Affari ha chiuso in calo anche se con un modesto -0,34%. Brillanti nel complesso i bancari nonostante l'agenzia di rating Fitch abbia declassato sei big del credito come Deutsche Bank, Barclays, Bnp Paribas, Bank of America, Credit Suisse e Goldman Sachs.
 Segnali di rassicurazione sul fronte dell'euro sono arrivati invece dal capo del fondo europeo salva stati Klaus Regling il quale ha rimproverato i mezzi di informazione oltre la Manica. ''Non capisco la stampa anglossasone che continua a scrivere che non abbiamo risorse sufficienti'' ha detto Regling, intervenendo a Roma alla Conferenza in memoria di Tommaso Padoa-Schioppa. ''Se Italia e Spagna non avessero piu' accesso ai mercati, cosa che non credo, disponiamo della possibilita' di mobilizzare risorse per 600 miliardi di euro, una cifra che e' superiore alle necessita' di finanziamento del debito pubblico dell'Italia e della Spagna per il 2012'', ha spiegato Regling, aggiungendo che tra risorse del Fondo, Fmi e Bce le munizioni per contrastare la crisi superano mille miliardi di euro. Regling ha poi chiarito che il fondo potrebbe impegnare fino a 50 miliardi nella ricapitalizzazione delle banche europee che avessero problemi di accesso al mercato dei capitali.
 Segnali di fiducia anche dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco. ''Ci vuole tempo'' affinche' le misure anticrisi funzionino ma ''abbiamo alcune ragioni di ottimismo fra cui la determinazione al mantenimento della moneta unica'', ha affermato Visco che considera positive le decisioni del vertice europeo della settimana scorsa. Dal presidente dell'autorita' bancaria europea, Andrea Enria, e' arrivata invece una replica alle critiche crescenti sul rafforzamento di capitale da parte delle banche stimato in 114 miliardi di euro. ''E' proprio questo il momento di chiedere alla banche europee di rafforzare il capitale. Non c'e' una scelta alternativa'' ha sottolineato Enria ricordando come la crisi del debito sovrano si sia ripercossa sui bilanci delle banche. I test condotti dall'Eba hanno evidenziato la necessita' di rafforzare il patrimonio delle banche a causa delle perdite sui titoli di Stato posseduti nei portafogli delle banche.
 Ma per il 2012 c'e' il rischio di un ingolfamento di raccolta di risorse sui mercati. Solo i paesi dell'area euro dovranno rifinanziare debito pubblico per 1.200 miliardi di euro.
did/mau/ss

Crisi: Fitch, outlook su Francia scende a negativo
Agenzia minaccia taglio rating Italia e altri 5 paesi
16 dicembre, 19:46
(ANSAmed) - ROMA, 16 DIC - L'agenzia di rating Fitch ha deciso di abbassare l'outlook della Francia da stabile a negativo. Viene invece confermata la tripla A.
 L'oulook negativo, spiega Fitch nella nota, "indica che ci sono poco più del 50% delle possibilità di un abbassamento del rating da qui a due anni". Secondo Fitch, in particolare, la Francia è più esposta alla crisi rispetto agli altri Paesi dell'area euro che vantano una tripla A. Inoltre il rapporto debito-Pil del Paese dovrebbe salire al 92% nel 2014.
 Fitch inoltre potrebbe decidere di tagliare il rating di sei Paesi fra cui Italia e Spagna. Lo ha annunciato la stessa agenzia di rating precisando che gli altri Paesi coinvolti sono Belgio, Slovenia, Cipro e Irlanda.
 I timori che aleggiano su Eurolandia restano "pressanti e non sono stati attenuati" dall'ultimo vertice Ue, spiega Fitch, sottolineando che "desta particolare preoccupazione l'assenza di un piano finanziario credibile". Secondo l'agenzia di rating "é necessario un coinvolgimento più attivo della Bce" per venire a capo della crisi. Fitch prevede di concludere la revisione dei sei Paesi messi sotto osservazione entro la fine del mese prossimo.(ANSAmed).

Crisi: Francia, prendiamo atto decisione Fitch e restiamo determinati
(ASCA-AFP) - Parigi, 16 dic - La Francia prende atto della decisione di Fitch di tagliare l'outlook del paese a negativo e resta determinata a proseguire nella strada della crescita e della competitivita'. Lo ha detto il ministro francese dell'Economia e delle Fiananze, Francois Baroin.
 ''Il governo - ha detto Baroin - e' determinato a continuare la sua azione per la crescita, la competitivita', l'occupazione e la riduzione dei deficit pubblici''.

Crisi: Fitch minaccia taglio Italia
Outlook Francia scende da stabile a negativo
16 dicembre, 19:45
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - Fitch minaccia di tagliare il rating di 6 Paesi fra cui l'Italia. Lo comunica l'agenzia, precisando che i Paesi sono Spagna, Belgio, Slovenia, Cipro e Irlanda. L'agenzia ha anche deciso di portare l'outlook della Francia da stabile a negativo. I timori che aleggiano su Eurolandia restano ''pressanti e non sono stati attenuati'' dall'ultimo vertice Ue, dice Fitch, preoccupata per ''l'assenza di un piano finanziario credibile''. Inoltre ''serve un coinvolgimento piu' attivo della Bce''

Spagna: debito pubblico al 66% del Pil in terzo trimestre
16 dicembre, 14:48
(ANSAmed) - Madrid, 16 DIC - Il debito dell'insieme delle amministrazioni pubbliche spagnole è cresciuto nel terzo trimestre del 14,89% su base annua, fino ai 706,340 miliardi, pari al 66% del Pil, secondo i dati diffusi oggi dalla Banca di Spagna. Come già nel secondo trimestre, il debito pubblico supera così di 6 punti il limite fissato dal Patto di stabilià e crescita dell'Unione Europea del 60% del Pil.
Il debito delle comunità autonome ha rallentato la sua crescita, avendo registrato nel terzo trimestre un incremento di un decimo rispetto al trimestre precedente, fino al 12,6% del Pil; dato che tuttavia segna un nuovo record del passivo delle amministrazioni pubbliche negli ultimi due anni. (ANSAmed)

Spagna: 37.000 esercizi commerciali chiusi per crisi in 2011
16 dicembre, 17:15
(ANSAmed) - Madrid, 16 DIC - Oltre 37.000 piccoli e medi esercizi commerciali hanno chiuso i battenti nel 2011 in Spagna, a causa della contrazione dei consumi provocata dalla crisi economica, secondo i dati diffusi oggi dalla Confederazione spagnola del commercio (Cec). Gli esercizi chiusi sono pari al 6% del tutale, tuttavia la Cec si dice ottimista, in quanto prevede un aumento delle vendite durante le prossime festività natalizie compreso fra il 5 e il 7%. Il piccolo e medio commercio registra complessivamente 617.548 esercizi commerciali in Spagna e rappresenta il 14% del Pil e il 25% del settore autonomo, che dà complessivamente lavoro a 1,8 milioni di persone, il 60% delle quali donne. (ANSAmed).

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