sabato 17 dicembre 2011

Federali_sera_17.12.11. Prima manovra di Deus ex machina: parkeggiare in retromarcia e magnarsi il pagnettone

Il «pagnettone» lucano scalza il panettone
Manovra, le ultime novità
Svizzera. La farsa grottesca dei padani in trincea



Il «pagnettone» lucano scalza il panettone
di Massimo Brancati
POTENZA - A Milano il panettone, a Verona il pandoro. E a Potenza il «pagnettone». Città che giri, usanza (e sapori) che trovi. Sulle tavole imbandite, il Natale lucano trova un «simbolo» gastronomico inedito che in pochi giorni dal suo battesimo ha già suscitato interesse e apprezzamento. L’idea è di un pasticcere potentino, Franco Bitetto, che nel suo locale di corso XVIII Agosto, a Potenza, ha dato vita a un prodotto (con relativa variante) prettamente natalizio, nato con l’ambizione di diventare una valida alternativa al panettone tradizionale. Il «pagnettone lucano» si presenta come una comune panella uscita da uno dei tanti forni di Potenza e dintorni: è il frutto di un impasto che prevede, tra gli altri ingredienti, uvetta, noci, noccioline, uova e burro. Il risultato è un prodotto originale per gusto e forma che, come dicevamo, sta letteralmente andando a ruba. Tanto che lo stesso Bitetto ha registrato uno sbilanciamento dei suoi clienti a favore del «pagnettone» a discapito dei panettoni tradizionali, sempre realizzati all’interno della sua pasticceria.
Come la versione classica del pandoro ha tante varianti, ecco che anche il «pagnettone», magistralmente rivisitato da Bitetto, si trasforma in «pan-ghiotto». La forma è simile a un «tronchetto» ed è leggermente più dolce. Dentro all’impasto - che si differenzia per quantità di ingredienti e per lavorazione - oltre a noci, noccioline, mandorle e uvetta si trovano anche «brandelli» di fichi secchi per un mix convincente al primo assaggio.
Il Natale in Basilicata, insomma, può contare su nuovi sapori che reinterpretano la tradizione. Ma com’è nata l’idea di questi due «panettoni» innovativi? «Per la verità - dice Bitetto - sono stato in qualche modo influenzato da un prodotto che ho notato a Lecce. Si chiama «panterrone». Partendo da quell’esperienza pugliese ho cominciato a ragionare sulla possibilità di creare un qualcosa di «nostro», di locale». Nel suo laboratorio si è messo al lavoro miscelando i vari ingredienti. Il «pagnettone» è uscito quasi al primo colpo: «L’anno scorso - precisa Bitetto - siamo rimasti in una fase di sperimentazione del prodotto per vedere come andava, mentre quest’anno lo abbiamo lanciato. E i risultati ci stanno dando ragione».
È già stato avviato il percorso burocratico per brevettare l’idea e «confezionarla» in una dimensione industriale, con tanto di logo. Nel frattempo su Facebook è stata pubblicata una pagina della pasticceria di corso XVIII Agosto per promuovere il prodotto anche fuori dai confini potentini. Per un Natale all’insegna della lucanità.

Manovra, le ultime novità
Deregulation per edicole, rincari ‘bionde’ fai da te
Edicole sul piede di guerra: sono le uniche ad incappare in pieno nelle liberalizzazioni. Le banche intanto non potranno imporre clausole sul massimo scoperto ai clienti (saranno nulle) e per gli sconfinamenti arriverà una 'commissione veloce' che sarà parametrata all'entità' del conto (la deciderà il Cicr). Non a tutti i manager della P.a. sarà applicato il 'tetto' allo stipendio: una deroga potrebbe arrivare in casi particolari, ma solo attraverso un apposito Dpcm. E i fumatori di sigarette di 'marca' possono tirare un sospiro di sollievo: stavolta a pagare di più saranno i consumatori di sigarette fai da te. Altre novita' emergono dalla manovra tra le molte approvate nell'ultima 'tumultuosa' seduta delle commissioni alla Camera.
Ecco in sintesi tutte le novità inserite a Montecitorio. Le ultime dato che al Senato la manovra sarà 'blindata'.
- PENSIONI: Sono salve, cioe' avranno un'indicizzazione del 100%, quelle sotto 3 volte il minimo (circa 1400 euro). Anche per il 2013.
- MAXI-PRELIEVO SU PENSIONI D'ORO: Sarà del 15% per quelle oltre i 200.000 euro.
- PENALITA' PER CHI ANTICIPA: Chi andrà in pensione prima dei 62 anni avrà una riduzione delle quote di trattamento pari al 2%. Salta l'ammorbidimento all'1%.
- FRENATA SU FARMACI: Non si liberalizza la vendita di quelli di fascia C. Deciderà l'Aifa.
- MENO TASSA LUSSO, A RISCHIO SIGARETTE FAI DA TE: Diventa più leggera la tassa sulle auto e le barche di lusso e le mancate entrate potranno arrivare da un aumento del tabacco per le sigarette fai da te.
- EDICOLE LIBERALIZZATE: Gli edicolanti sono gli unici che affronteranno una liberalizzazione piena. A causa degli articoli 31 e 34 della manovra. Annunciano una serrata di 3 giorni.
- PIU' CONTRIBUTI PER GLI AUTONOMI: più contributi per artigiani e commercianti: fino al 25% nel 2018.
- ICI, DETRAZIONE FINO A 400 EURO (CON FIGLI): La detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro. L'aumento è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni.
- I 'FURBETTI' DEL CONDONO: Il Fisco avrà un anno in più, fino al 31 dicembre 2013, per le attività di accertamento legate al recupero delle somme non riscosse con i condoni e le sanatorie previsti dalla legge finanziaria 2003.
- BOLLO SCUDATI: I capitali 'scudati' sono soggetti ad un'imposta di bollo speciale del 10 per mille negli anni 2012 e 13,5 per mille nel 2013, l'aliquota ordinaria è al 4 per mille.
- NO TASSA C/C SOTTO 5.000 EURO: La tassa sui conti correnti (34 euro) non ci sarà su depositi sotto 5.000 euro. Aumenta a 100 euro per le societa'.
- STOP CLAUSOLE MASSIMO SCOPERTO: Stop alle clausole delle banche sul massimo scoperto. Sono 'nulle'. Per gli sconfinamenti arrivera' una 'commissione veloce' parametrata all'entità del conto che sarà decisa successivamente dal Cicr.
- CASH P.A.: La pubblica amministrazione potra' pagare cash fino a 1.000 euro, incluse dunque le pensioni piu' basse.
- COMMISSIONI PER NEGOZI A 1,5%: La commissione massima che i negozianti dovranno d'ora in poi alle banche per i pagamenti con carte di credito non potrà superare l'1,5%.
- TETTO CON DEROGA A STIPENDI P.A.: Per gli stipendi della pubblica amministrazione ci sarà un tetto massimo: il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione. Ma sarà possibile una deroga attraverso un Dpcm.
- TETTO STIPENDI MANAGER: Arriva un tetto ai compensi dei manager delle societa' pubbliche non quotate.
- STIPENDI PARLAMENTARI: Saranno le Camere a provvedere al taglio delle indennita' di deputati e senatori. La Camera annuncia il passaggio al sistema contributivo.
- SALVI STIPENDI CIRCOSCRIZIONI: I Consiglieri delle Circoscrizioni o quelli delle Comunità montane oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato.
- STOP ASTE EQUITALIA: I beni espropriati da Equitalia ai debitori verso il Fisco, non saranno più messi all'asta dall'Agenzia ma saranno venduti dal contribuente. Il debitore vendera' il bene pignorato o ipotecato e consegnera' l'intera somma ad Equitalia, che interverrà all'atto della cessione e che restituirà al contribuente la somma che eccede il debito.
- PIU' RATE PER FISCO: Le aziende in difficolta' a causa della crisi che sono in ritardo nel pagamento delle cartelle ad Equitalia, potranno ottenere una ulteriore proroga di 72 mesi.
- EQUITALIA RISCUOTE PER COMUNI: Slitta di un anno (a fine 2012) l'uscita di Equitalia dalla riscossione dei Comuni.
- PROVINCE A SCADENZA NATURALE: Le province continueranno a esistere fino alla loro scadenza naturale (e non fino al 31 marzo 2013 come previsto da un emendamento del Governo).
- PIU' FAMIGLIA IN NUOVO ISEE: Il nuovo Isee dovra' tenere conto ''delle quote di patrimonio e reddito dei diversi componenti della famiglia nonché dei pesi dei carichi familiari, in particolare dei figli successivi al secondo''.
- SCUOLE PIU' SICURE CON FONDI FAS: Si punta a velocizzare l'impiego dei Fondi Fas per mettere in sicurezza le scuole sul fronte dell'edilizia antisismica.
- EDITORIA IN FONDO LETTA: Nel cosiddetto 'Fondo Letta' rientreranno gli interventi di sostegno all'editoria e al pluralismo dell'informazione.
- LSU NAPOLI E PALERMO: I lavori socialmente utili per Napoli e Palermo vengono rifinanziati.
- AUTORITA' VIGILANZA TRASPORTI: La mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti e le infrastrutture e le reti stradali e autostradali sono sottoposti alla vigilanza.
- CNEL: Scende a 64 il numero dei Componenti del Cnel.

Svizzera. La farsa grottesca dei padani in trincea
di Erminio Ferrari - 12/17/2011
Ci sono più motivi per criticare la manovra di Mario Monti, di quanti possa concepirne la mente usurata di Umberto Bossi. Ma anche la condotta scomposta della Lega Nord in queste settimane può spiegare perché a Monti si è arrivati.
Dove non l’ignavia o l’opportunismo, ma un minimo senso di dignità e responsabilità avrebbero suggerito di mantenere un profilo basso, la Lega ha scelto (o forse è un riflesso condizionato) il chiasso. Che è pur un metodo di lotta politica, magari sgradevole ma plausibile. Solo che in questo caso è il rivelatore di schiettissima malafede, aggravata dal fatto che i casinisti di oggi hanno attivamente concorso (lautamente beneficiati) a precipitare l’Italia nello stato in cui si trova. Perché se la crisi è generale, l’Italia è il luogo in cui ha assunto un aspetto grottesco ineguagliabile.
Prima di rispolverare la secessione, il farsesco parlamento padano, una fantomatica moneta padana, prima di denunciare il governo dei banchieri, e prima di accusare il presidente Napolitano di essere il mittente dei proiettili inviati a Monti, Bossi e i suoi sono stati altro.
Sono stati, di volta in volta, sodali, servitori (infidi ma zelanti), truppe d’assalto, complici del Berlusconi che oggi fingono di non voler più incontrare, prima di tutto ciò hanno fondato banche presto fallite insieme ai risparmi degli incauti che ci avevano creduto, hanno preso i soldi di banchieri gaglioffi, hanno gustato e goduto dei benefici che uno squallido potere scambiato per autorità assicurava loro. Accomodandosi al tavolo del padrone e agendo da padroncini nella provincia di cui erano figli e d’un tratto ras. Tronfi come un Bertoldo nei panni della festa. Più furbi che intelligenti, in altre parole.
Gente, il loro voto in parlamento è storia, per la quale Ruby è nipote di Mubarak.
Verrebbe da capirli, se il disgusto non superasse la clemenza. Il volume della loro canea è direttamente proporzionale alla disperata necessità di far dimenticare ciò che sono stati e camuffare ciò che sono, ma soprattutto è proporzionale alla loro pochezza. La confusione di cui sono preda è la stessa che si ode quando parla Bossi. Credono di essere il Nord, ma del Nord Italia (compreso quello che li segue sulla via del razzismo) sono solo la parte più micragnosa e becera, illusi di essere quella “popolare”. Confondendo, leggerezza gravissima se non altro su un piano utilitaristico, se stessi con il proprio elettorato.
Tanto che la deputata leghista Emanuela Munerato, travestitasi da operaia per leggere la propria dichiarazione di voto contraria al decreto Monti, è apparsa poco più di una insultante macchietta. Più dell’abisso in termini retributivi, la separano dalla “classe operaia” le innumerevoli volte che ha premuto il pulsante fingendo di credere che in Italia la crisi non c’era.

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