martedì 6 dicembre 2011

Federali_mattino_6.12.11. Oggi si festeggia San Scemo.----Sarko’ ha perso, anche la faccia da scemo: 1. Gli eurobond non sono in alcun caso una soluzione alla crisi: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il cancelliere tedesco Angela Merkel. 2. Vogliamo sanzioni automatiche per i Paesi che non rispetteranno la regola del deficit al 3% del Pil.----Mr. Biden propone ai greci di lavorare! Ma e’ scemo?: Biden ha sottolineato che nei momenti difficili, vengono alla luce le opportunità e con molto duro lavoro e un pò di fortuna, fra un anno non solo avremo superato la crisi, ma saremo persino in una posizione più solida.----I lucani sono basilischi o migranti; De Filippo e’ scemo.

Basilicata, è crisi per aziende agricole 19 mila in meno
Basilicata. Petrolio, De Filippo affida a D'Andrea «rilancio memorandum»
Manovra, Lombardo: non c'è nulla per il sud
Bozen, oltrepadania. La Provincia pensa a un'emissione di bond
Crisi: export record in Germania
Grecia, via libera del Fmi a tranche di aiuti da 2,2 miliardi
Grecia: Biden, pronti ad aiutare il Paese
Merkel-Sarkozy, vogliamo nuovo trattato Ue
Svizzera. Il tandem “Merkozy”: «Riformiamo i Trattati»



Basilicata, è crisi per aziende agricole 19 mila in meno
POTENZA – Alla fine dell’anno, in Basilicata vi saranno meno di 19 mila aziende agricole “attive” e sarà stato superato un “tetto storico minimo”: lo ha detto, in una dichiarazione, il presidente della Cia di basilicata, Donato Distefano.
Citando dati di Infocamere, Distefano ha spiegato che “al terzo trimestre 2011 secondo sono cessate in Basilicata 260 aziende agricole (di cui 185 in provincia di Potenza e 75 in quella di Matera) contro le 78 nuove iscrizioni. In raffronto al terzo trimestre 2010 la mortalità dell’impresa agricola lucana è in crescita: allo stesso periodo di un anno fa infatti le aziende cessate erano 154 contro 80 nuove iscritte. E' una situazione che ci preoccupa tanto più per l’avvicinarsi della scadenza dell’annualità del Psr 2007-2013 che, come dimostrato nella recente conferenza di monitoraggio, presenta una forte criticità di spesa con l’altrettanto forte rischio di disimpegno. L’emergenza 'disimpegnò non può diventare 'la febbre cronica di ogni fine annò. E’ necessario mettere a fuoco, senza preconcetti, l’origine dei problemi – ha concluso Distefano – e rimuovere le cause dei ritardi e le inefficienze”.

Basilicata. Petrolio, De Filippo affida a D'Andrea «rilancio memorandum»
De Filippo ha incontrato D'Andrea oggi. Ieri aveva parlato del memorandum, a Roma, anche col Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera
05/12/2011  Il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, ha «affidato» al sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Giampaolo D’Andrea (in foto), «il rilancio del memorandum» sul petrolio, e la questione che riguarda le estrazioni petrolifere sul territorio lucano, i proventi e la loro destinazione, e l’aumento della produzione dei barili di greggio.
 De Filippo ha parlato del «memorandum» anche ieri, a Roma, con il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera.
 «Serve un’azione di rilancio del documento, poichè si tratta – ha spiegato De Filippo – di una questione che rigurda tutti, non solo la Basilicata, perchè lo Stato avrebbe un enorme ritorno fiscale da questa operazione, e parte dei proventi maggiori potrebbero essere utilizzati per innovazione, infrastrutture e ricerca sul territorio lucano». Il sottosegretario ha assicurato il maggior impegno possibile su questo argomento: «Verificheremo quali elementi si potranno assumere – ha detto – per fare andare avanti il più rapidamente possibile quella che giudichiamo un’ottima idea, in particolare nell’attuale situazione economica, per un rapporto sempre più virtuoso tra la Regione e lo Stato».

Manovra, Lombardo: non c'è nulla per il sud
"Il primo incontro che avremo con l'assessore al Bilancio e con i tecnici sarà su come fare riquadrare i numeri, perché oltre al taglio di un miliardo della scorsa manovra purtroppo se ne aggiungono altri 400"
CATANIA. "Nella manovra non trovo iniziative che si ispirino a quella equità che, per quanto ci riguarda, dovrà voler dire misure a favore del Sud e dei più deboli. Magari ci saranno, o saranno oggetto di iniziative successive, ma per la crescita del Mezzogiorno, per le infrastrutture del Sud, non vedo nulla".
E' il commento alla manovra del governo Monti che il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha espresso rispondendo a Catania alle domande dei giornalisti, a margine di un incontro organizzato dopo l'atterraggio dell'aereo con Laura Salafia, la studentessa ferita, tornata oggi in città. "Dobbiamo rivedere di sana pianta i nostri conti - ha aggiunto Lombardo -. Abbiamo fato bene, ovviamente, a non cominciare parlarne. Vado a Roma oggi perché dobbiamo occuparci di alcuni temi importanti". "Domani pomeriggio - ha concluso Lombardo - il primo incontro che avremo con l'assessore al Bilancio e con i tecnici sarà su come fare riquadrare i numeri, perché oltre al taglio di un miliardo della scorsa manovra purtroppo se ne aggiungono altri 400".

Bozen, oltrepadania. La Provincia pensa a un'emissione di bond
La Provincia autonoma di Bolzano sta valutando la possibilità di emettere dei bond provinciali
che potrebbero essere acquisiti dal fondo di previdenza complementare provinciale Pensplan per garantire una maggiore liquidità agli istituti bancari locali. Lo ha confermato il governatore Luis Durnwalder, rispondendo ai cronisti.
 ''Attualmente un miliardo di euro versati nel fondo dai dipendenti e lavoratori altoatesini sono investiti fuori provincia, sarebbe auspicabile se questi soldi restassero in Alto Adige'', ha evidenziato Durnwalder, ipotizzando una garanzia della Provincia per i suoi titoli, che verrebbero
acquisiti da Pensplan a condizione di mettere la liquidità a disposizione delle banche locali, dandole in questo modo un po' di respiro.
5 dicembre 2011

Crisi: export record in Germania
Supera 1.000 mld euro. Per 2011 previsto +12%, +14% per import
05 dicembre, 15:29
(ANSA) - BERLINO, 05 DIC - Il valore complessivo delle esportazioni tedesche superera' questa notte, per la prima volta, la quota di mille miliardi di euro. Lo ha reso noto l'Associazione federale tedesca per il commercio all'ingrosso, le esportazioni e i servizi (Bga). Nel 2011 la Bga prevede che il complesso delle esportazioni salira' del 12%, arrivando a 1.075 miliardi. Nell'anno record 2008 il valore si era fermato appena sotto i mille miliardi. Anche l'import crescera', del 14%, per raggiungere i 919 miliardi.

Grecia, via libera del Fmi a tranche di aiuti da 2,2 miliardi
Il Comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale ha dato il via libera alla tranche da 2,2 miliardi di euro alla Grecia nel quadro dell'accordo sul salvataggio raggiunto con l'Ue, dopo aver completato la quinta revisione della performance economica della Grecia nell'ambito del programma sostenuto dal piano Stand-by Arrangement (Sba) triennale
Il versamento odierno fa parte della sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro di un prestito da 30 miliardi concesso nel maggio 2010 e che aveva come condizione il varo da parte di Atene delle misure di austerità concordate con la troika formata da Fmi, Ue e Bce.
Con lo sblocco della somma odierna il totale dei versamenti dell'Fmi ad Atene ha raggiunto i 20,3 miliardi di euro. Il prossimo 16 dicembre (non più il 12 dicembre come previsto originariamente) una missione del Fondo si recherà ad Atene per fare il punto della situazione greca sul fronte delle riforme e del risanamento dei conti col nuovo governo guidato dall'ex numero due della Bce, Lucas Papademos.
 5 dicembre 2011

Grecia: Biden, pronti ad aiutare il Paese
Gli Stati Uniti "sono pronti ad aiutare in ogni modo" la Grecia, ha dichiarato Joe Biden, vice presidente degli Stati Uniti, durante un incontro con il primo ministro ellenico, Lucas Papademos, aggiungendo che l'Europa può uscire rafforzata dalla crisi del debito. Biden ha sottolineato che "nei momenti difficili, vengono alla luce le opportunità" e con "molto duro lavoro e un pò di fortuna, fra un anno non solo avremo superato la crisi, ma saremo persino in una posizione più solida".

Merkel-Sarkozy, vogliamo nuovo trattato Ue
Il presidente francese, eurobond non soluzione a crisi. Con Germania pieno accordo
05 dicembre, 15:55
SARKOZY, CON MERKEL ACCORDO COMPLETO - "Credo di poter dire che l'accordo franco-tedesco è il più completo possibile, invieremo una lettera congiunta al presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy mercoledì": lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con Angela Merkel.
SARKOZY, EUROBOND NON SONO LA SOLUZIONE - "Gli eurobond non sono in alcun caso una soluzione alla crisi": lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il cancelliere tedesco Angela Merkel.
SARKOZY-MERKEL, VOGLIAMO NUOVO TRATTATO, SIA A 27 - "Vogliamo un nuovo trattato" europeo, che sia "un trattato a 27, perché nessuno si senta escluso". Lo ha affermato il presidente francese Nicolas Sarkozy, dopo un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel. (ANSA)
SARKOZY-MERKEL,BCE SIA INDIPENDENTE,FIDUCIA IN AZIONE - "Indipendenza della Bce, fiducia nella Bce, e nessun commento, positivo o negativo, sul suo operato" da parte dei singoli Paesi. E' quanto auspicato dal presidente francese Nicolas Sarkozy, in un incontro con la stampa dopo un colloquio con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
SARKOZY-MERKEL, SANZIONI AUTOMATICHE SU DEFICIT - "Vogliamo sanzioni automatiche per i Paesi che non rispetteranno la regola del deficit al 3% del Pil". Lo ha affermato il presidente francese Sarkozy dopo un incontro con la Merkel. I due hanno ribadito la richiesta di introdurre in tutti i Paesi membri dell'Unione monetaria una regola sul pareggio di bilancio nella Costituzione.

Svizzera. Il tandem “Merkozy”: «Riformiamo i Trattati»
La Borsa di Milano ha premiato la manovra “salva-Italia” varata dal governo Monti registrando la migliore performance tra le piazze finanziarie europee: l’indice Ftse Mib ha infatti guadagnato il 2,91% a 15.926 punti. A Parigi l’indice Cac 40 ha messo a segno un progresso dell’1,15,%, a Londra il Ftse 100 dello 0,44% mentre a Francoforte il Dax è avanza dello 0,49% e a Zurigo lo SMI è salito dello 0.37%. Gli investitori hanno ritrovato fiducia in attesa del Consiglio Europeo che si terrà l’8 e il 9 dicembre. Buone notizie anche dal fronte obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund è calato a 375 punti base e il rendimento del bond decennale è sceso sotto il 6%. A Piazza Affari il Monte dei Paschi è volato con un +10,68% dopo aver raggiunto un accordo tombale con l’Agenzia delle Entrate, in base al quale pagherà 260 milioni di euro (più altri 30 milioni come interessi) per chiudere il contenzioso relativo ad alcune operazioni di finanza strutturata.
IL VERTICE FRANCO-TEDESCO
E’ stata anche la giornata del summit franco-tedesco a Parigi. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha dichiarato che Francia e Germania vogliono un nuovo Trattato europeo e desiderano anticipare l’introduzione del meccanismo europeo di stabilità al 2012 dal 2013. Questo incontro è stato il primo round di una settimana decisiva per il futuro dell’euro che si concluderà con il Consiglio Ue. La Francia ha dovuto ingoiare il rifiuto della Germania agli eurobond e così Sarkozy e la Merkel hanno ribadito all’unisono che la creazione di euro obbligazioni europee non rappresenta "in alcun caso" una soluzione alla crisi. Dal canto suo Angela Merkel ha fatto parziale marcia indietro sulla partecipazione dei privati al salvataggio della Grecia, sotto forma di una adesione volontaria al taglio del loro valore per i titoli posseduti dalle banche, sostenendo che la Grecia costituisce un “unicum” irripetibile. Lo scarto tra i titoli francesi e tedeschi è sceso ieri sotto i 100 punti base. Lo spread franco tedesco che negli ultimi anni oscillava attorno ai 40 punti base, negli ultimi giorni aveva superato quota 200, il picco più alto dalla creazione del sistema monetario europeo. Il rapporto euro/franco si è assestato a fine giornata a 1.2329 (-0.09%). La cautela non manca sul mercato dei cambi.
Parigi e Berlino vogliono sanzioni automatiche per chi non rispetta i criteri che limitano i deficit pubblici al 3% del Pil con il pareggio di bilancio inserito nella Costituzione. Parigi e Berlino vogliono un nuovo trattato per i 27 Paesi europei o (se non si riesce) per quelli aderenti all’euro (17) che dovrebbe essere elaborato entro fine marzo. Ma Sarkozy e Angela Merkel hanno fatto i conti senza l’oste. Subito si sono levate voci critiche: «sì» ad una modifica dei Trattati, ma solo se fatta a 27, senza creare un club ristretto di Paesi: lo hanno ribadito ieri fonti comunitarie capitanate da Londra. Una modifica che «protegga le istituzioni comunitarie a 27, non escludendo nessuno e senza creare un’Europa a due velocità non contrasta con quello che si sta discutendo già in seno alle istituzioni», spiegano le fonti. Del resto, lo stesso presidente della Commissione Ue José Barroso si è più volte detto aperto ad una modifica limitata del Trattato, se necessario e fermo restando che la decisione venga presa a 27. Su tutti gli altri punti della proposta franco-tedesca, la Commissione ha già dato in passato il suo disco verde: la regola d’oro del pareggio di bilancio, l’anticipo del fondo salva-Stati permanente (Esm) al 2012 invece del 2013, le sanzioni automatiche (che proprio la Francia non voleva) e un vertice al mese per il controllo del cammino.

Nessun commento: