mercoledì 28 dicembre 2011

Federali_sera_28.12.11. Per gli sputa sentenze verso l’alto (che poi gli ricasca in faccia) e magna a sbafo dell’associazione dei negozianti, la colpa di tutto e’ del Mezzogiorno, della mafia e della camorra; se no, i loro iscritti erano tutti milionari e loro molto felici. Ma perche’ non si occupano di buatte e scarpe?----Confesercenti: Quando la Merkel è salita a potere, non aveva un Mezzogiorno arretrato, non aveva la Mafia e la Camorra, non aveva infrastrutture arretrate o assenti, non aveva una struttura istituzionale che rispecchia più gli interessi dei partiti che quelli degli italiani, non aveva un fisco lunare come quello italiano, fatto di 62.500 norme tributarie che costano 18,3 miliardi l'anno, non aveva un debito pubblico così imponente. Per questo è necessario intervenire sul sistema Paese iniziando dai tagli alla spesa pubblica e dall'efficienza dello Stato.

Vaciago, l'Italia ha due anni per salvarsi. Confesercenti: "Ora tagli alla spesa"
Istat: in crescita indice dipendenza anziani, stabile quello giovanile
Fitoussi: "la manovra italiana non basta, serve l'Europa"
Crisi: Grecia; stipendio statali ridotto da gennaio
Gas: Putin, da Turchia via libera definitivo a South Stream



Vaciago, l'Italia ha due anni per salvarsi. Confesercenti: "Ora tagli alla spesa"
 "L'Italia ha due-tre anni d tempo per riprendere a crescere sul serio a tassi del 2%, altrimenti rischia di essere esclusa dall'Europa che conta". E' l'opinione dell'economista Giacomo Vaciago, che in un'intervista al Mattino fa il confronto tra l'approccio italiano e tedesco alla crisi. "Dieci anni fa, quando il Cancelliere tedesco era Schroeder", spiega l'economista, "la Germania se la passava davvero male. Ma lui mise a sedere intorno ad un tavolo gli industriali e i sindacati e gli fece firmare un patto. Il risultato fu che gli imprenditori tornarono a investire a casa propria e in cambio gli operai accettarono di lavorare di più a parità di stipendio. Più tardi arriva la Merkel che aumenta di tre punti l'Iva e riduce di un bel po' le tasse sull'industria tedesca. Risultato: il Paese adesso si gode i frutti dei suoi sacrifici. Questo dimostra che nei Paesi seri è la politica a governare. E poi distribuisce i buoni risultati. L'Italia invece ha fatto sempre e soltanto la parte della cicale mentre altri si davano da fare come formiche"
Confesercenti: "considerare anche le condizioni di partenza del Paese". Nel confronto però, sottolinea Confesercenti, non bisogna dimenticarsi di prendere in esame anche le condizioni di partenza del Paese. Quando la Merkel è salita a potere, non aveva un Mezzogiorno arretrato, non aveva la Mafia e la Camorra, non aveva infrastrutture arretrate o assenti, non aveva una struttura istituzionale che rispecchia più gli interessi dei partiti che quelli degli italiani, non aveva un fisco lunare come quello italiano, fatto di 62.500 norme tributarie che costano 18,3 miliardi l'anno, non aveva un debito pubblico così imponente. Per questo è necessario intervenire sul sistema Paese iniziando dai tagli alla spesa pubblica e dall'efficienza dello Stato".

Istat: in crescita indice dipendenza anziani, stabile quello giovanile
28 Dicembre 2011 - 10:40
 (ASCA) - Roma, 28 dic - Nel medio termine la popolazione residente in Italia in eta' lavorativa (15-64 anni) segnera' una lieve riduzione, passando dall'attuale 65,7% al 62,8% nel 2026. Nel lungo termine, invece, ci si aspetta una riduzione piu' accentuata, fino a un minimo del 54,3% nel 2056, anno dopo il quale l'indicatore si stabilizza, con un valore del 54,7% nel 2065, per un intervallo di stima compreso tra il 53,8% ed il 55,8%. E' quanto emerge dai dati relativi al futuro demografico del Paese elaborato dall'Istat.
 La trasformazione della struttura per eta' della popolazione comporta un marcato effetto sui rapporti intergenerazionali. Piu' critica, per via delle ripercussioni sulla sostenibilita' di lungo termine del Paese, risulterebbe l'evoluzione dell'indice di dipendenza degli anziani. Per quest'indicatore, oggi pari a 31 individui di 65 anni e piu' ogni 100 di eta' compresa tra i 15 e i 64 anni, si possono evidenziare differenti periodi di sviluppo. In una prima fase, che perdura fino al 2025 si avrebbe una crescita lineare, fino ad una valore del 38%. Negli anni successivi ci dovrebbe essere un'ulteriore fase di accelerazione fino al livello del 55% entro il 2040; e' in questo periodo, tra l'altro, che migrano dalla popolazione in eta' attiva, trasferendosi in quella anziana, le numerose generazioni del baby-boom, ossia i nati negli anni 1960-1975. Infine, una terza fase e' quella in cui si raggiungerebbe, per prevalente effetto inerziale, un massimo del 61% (nel 2055) e che tuttavia, via via che le generazioni baby-boomers perverranno a naturale estinzione, vedrebbe l'indice di dipendenza degli anziani avviarsi verso una lenta discesa, fino al livello del 59,7% entro il 2065.
com-elt/lus/alf

Fitoussi: "la manovra italiana non basta, serve l'Europa"
 "Da sola la manovra italiana non può risolvere la crisi. Ci vogliono una risposta e un'azione europee". Lo afferma l'economista francese Jean Paul Fitoussi in un'intervista al Messaggero. "Tutto può crollare - continua - la fiducia dei mercati anche nei confronti dell'Italia non dipende solo dalla politica economica italiana: soltanto la politica europea può riportare la fiducia dei mercati in Europa e dunque avere un'influenza sugli spread tra i paesi. Purtroppo la credibilità dell'azione europea resta molto limitata".
"Il vero problema non è certo la revisione dei trattati, l'urgenza è un'azione sui mercati finanziari. E da questo punto di vista, osserva Fitoussi, non è stato deciso assolutamente nulla. Anche quando la Bce propone di mettere a disposizione delle banche liquidità a basso tasso di interesse per i prossimi 3 anni, nessuno garantisce che le banche useranno questa liquidità per acquistare titoli di Stato".

Crisi: Grecia; stipendio statali ridotto da gennaio
28 dicembre, 12:11
(ANSAmed) - ATENE, 28 DIC - Il nuovo sistema salariale per i dipendenti pubblici greci è entrato in vigore martedì scorso con migliaia di lavoratori del settore pubblico che riceveranno uno stipendio notevolmente ridotto per i primi 15 giorni di gennaio.
La validità retroattiva del sistema, che interessa gli stipendi a partire dal primo novembre scorso, ha fatto si' che una considerevole quantità di denaro verra' trattenuta dagli stipendi degli impiegati statali e la loro paga per le prime due settimane del nuovo anno vedra' una riduzione tra i 206 e i 1.004 euro. E' questa la prima volta in Grecia che viene applicato un sistema salariale unico alla maggior parte degli impiegati pubblici, a differenza dei dipendenti del ministero delle Finanze che gia' in precedenza avevano visto le loro paghe adeguate al nuovo sistema unico. Anche senza i pagamenti retroattivi, i tagli sono notevoli su tutto il fronte del pubblico impiego: per esempio, gli impiegati del fisco laureati assunti di recente hanno avuto lo stipendio ridotto di 934 euro al mese, mentre i loro colleghi anch'essi laureati ma con 33 anni di servizio si vedranno ridurre la paga mensile di 1.410 euro. Dal canto suo, un dipendente del ministero per lo Sviluppo agricolo con sei anni di servizio nel 2010 ha ricevuto uno stipendio di 1.600 euro mentre dall'anno prossimo ricevera' il 23.4% in meno, ovvero 1.225 euro. (ANSAmed).

Gas: Putin, da Turchia via libera definitivo a South Stream
28 Dicembre 2011 - 12:01
 (ASCA-AFP) - Mosca, 28 dic - La Turchia ha dato alla Russia il permesso formale per far passare il gasdotto South Stream, diretto verso l'Europa, nelle sue acque territoriali. Lo ha rivelato il primo ministro russo Vladimir Putin. ''Voglio ringraziare la Turchia per la sua decisione di concedere il permesso finale per la costruzione del gasdotto South Stream'', che passera' ''attraverso la sua zona economica speciale'' ha affermato Putin durante l'incontro con ministro turco dell'Energia Taner Yildiz, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax.

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