martedì 7 febbraio 2012

Federali_mattino_7.2.12. Sgarbi, tra il serio e l'ironico ringrazia di esser stato tutelato. Ero sotto scorta - aggiunge - e tutti vedevano quello che facevo. Penso che la Sicilia non abbia possibilità di fare qualcosa di nuovo, di ipotizzare un futuro diverso.---Alla fine del terzo trimestre 2011, il rapporto piu' elevato fra debito pubblico e Pil nell'Ue si registra in Grecia (159,1%), Italia (119,6%), Portogallo (110,1%) e Irlanda (104,9%). La Francia tocca l'85,2%, Malta il 70,3%, Cipro il 67,5%, la Spagna il 66% e la Slovenia il 44,4%.---Secondo Fitch l'andamento dell'Italia, produrrà probabilmente un ulteriore peggioramento della qualità degli asset e più alte perdite su crediti, mettendo la già debole redditività della maggior parte delle banche ancora più sotto pressione. Nonostante le aste a tre anni della Bce abbiano allentato la pressione sulla raccolta e la liquidità degli istituti italiani, Fitch ritiene che le banche italiane affrontino un accesso al mercato wholesale meno prevedibile e costi strutturalmente più alti del funding.

Salemi, Sgarbi: mi sono dimesso da sindaco
Sommersi dai rifiuti proteste dai quartieri Foggia è una pattumiera
Fornero: promettere il posto fisso vuol dire dare illusioni
Lavoro: Marcegaglia, articolo 18 va rivisto in modo serio
Fitch declassa cinque banche italiane e stima un Pil italiano in contrazione
Ue: A Grecia, Italia e Portogallo record debito-Pil
Grecia:governo tagliera' 15.000 posti
Merkel: default Grecia inaccettabile



Salemi, Sgarbi: mi sono dimesso da sindaco
La scelta dopo la notizia della proposta di scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose da parte degli ispettori del ministero dell'Interno
SALEMI. "Mi sono dimesso da sindaco di Salemi. Grazie agli ispettori del ministero che hanno mostrato cose di cui non mi ero accorto". Lo dice all'ANSA, il critico d'arte Vittorio Sgarbi, dopo la notizia della proposta di scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose da parte degli ispettori del ministero dell'Interno. "Mi sentivo - aggiunge - in pericolo e me ne torno al Nord. Incontrerò il ministro Cancellieri alle 9 di mercoledì prossimo per riferire il mio compiacimento per questa scelta".
Sgarbi, tra il serio e l'ironico ringrazia di "esser stato tutelato". "Ero sotto scorta - aggiunge - e tutti vedevano quello che facevo. Penso che la Sicilia non abbia possibilità di fare qualcosa di nuovo, di ipotizzare un futuro diverso. Invito il consiglio comunale a dimettersi prima che i consiglieri vengano smobilitati, sarebbe una cosa non onorevole". "Io ho creato il museo della mafia - prosegue - ho portato Picasso, Rubens, Caravaggio stavo portando Van Gogh e hanno trovato infiltrazioni mafiose ignari delle infiltrazioni culturali. Non ho alternative devo ringraziarli..." L'ex sindaco ha annullato anche la conferenza stampa prevista per domani e ha detto che la nomina di Giammarinaro a vicesindaco era una risposta alla notizia dei risultati dell'ispezione ministeriale. "Poi - dice - ho riflettuto e ho deciso di dimettermi".

Sommersi dai rifiuti proteste dai quartieri Foggia è una pattumiera
FOGGIA - Dal Cep alla zona 167 del rione Biccari; dall’area di San Pietro al quartiere Ordona sud al villaggio artigiani. Ancora una domenica vissuta con i rifiuti abbandonati ormai da quasi due settimane per i problemi di Amica dopo il fallimento dell’ex municipalizzata: prima la rottura del trituratore dei rifiuti; dopo la pala meccanica in avaria e il conseguente blocco dell’impianto di trattamento; poi la flotta dei mezzi a terra per via del problema della copertura assicurativa, poi risolta. Tutto risolto tranne la situazione dei rifiuti accumulati fuori dai cassonetti e che in questi giorni sotto la neve sono stati come dire «camuffati». Ma la sostanza non cambia. Intere zone della città sono sommerse dai rifiuti e gli stessi cittadini cominciano ora a capirci davvero poco perché l’Amica, sotto curatela fallimentare ma con le risorse per espletare il servizio, aveva assicurato che la copertura assicurativa per i mezzi era stata ottenuta. Ma di mezzi in giro se ne vedono sempre pochi, diciamo sempre i soliti, quelli acquistati recentemente dal Comune e quelli aziendali per lo svuotamento meccanico dei cassonetti che, va detto, in alcune zone della città procede regolarmente.
La vera emergenza è l’arretrato che comincia a diventare sempre più pericoloso perché invece di diminuire «lievita». Di qui la protesta di numerosi cittadini che, nei giorni scorsi, hanno affidato anche ai comitati di quartiere il proprio dissenso: dal comitato civico «Gente di Foggia» ai comitati di quartiere del rione Diaz-Martucci per finire a quello del comparto Biccari nella zona 167 dove, in viale la Torre, all’altezza delle case costruite dall’Istituto autonomo case popolari, si presenta una scena da film dell’orrore.
Ora bisogna capire se le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel confermano o meno lo sciopero indetto per la giornata di domani, pur in presenza del tavolo tecnico avviato con l’Amministrazione comunale e con il manager individuato dal Comune, Raphael Rossi. Le parti si sono date appuntamento al prossimo 16 febbraio per discutere appunto del piano industriale dell’Amica e della newco che, secondo quanto deciso dal consiglio comunale con voto unanime, dovrebbe comunque prendere in carico tutti i lavoratori dell’Amica e della Daunia ambiente.
E’ evidente che questo del futuro dei dipendenti è uno dei «fronti» della discussione, ma è altrettanto vero che il confronto potrà essere anche più «lineare» se l’azienda risponde almeno alle esigenze minime di pulizia. In questo momento non è così con la città messa davvero in una condizione di degrado che non si era vista neanche nei peggiori giorni dell’emergenza rifiuti.

Fornero: promettere il posto fisso vuol dire dare illusioni
Il ministro del Lavoro: “Bisogna spalmare le tutele su tutti”. Sui licenziamenti: “Vogliamo che chi ha perso l’impiego sia aiutato dalle istituzioni e dall'azienda a trovare in tempi ragionevoli una nuova occupazione”
TORINO. "Bisogna spalmare le tutele su tutti, non promettere il posto fisso che non si può dare. Questo vuol dire fare promesse facili, dare illusioni". Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Elsa Forneno, all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università degli Studi di Torino. E ancora: "Non vogliamo che non esista la possibilità di licenziare, ma che chi è stato licenziato sia aiutato dalle istituzioni e dall'azienda di trovare in tempi ragionevoli una nuova occupazione". "Stiamo lavorando - ha spiegato Fornero - per eliminare le flessibilità cattive e limitare quelle forme di abuso che ci sono state. Ma c'é un'altra parte di flessibilità, quella buona, che implica che un'azienda possa avere bisogno di un alleggerimento del personale per motivi di riorganizzazione". "La riforma del mercato del lavoro non è fatta per mettere gli uni contro gli altri. Nessuno vuole usare la clava, ma vogliamo usare la parte positiva e propositiva del dialogo". "La riforma - ha aggiunto - non è una bacchetta magica che può dare lavoro immediato a quanti oggi non ce l'hanno, ma vogliamo restituire prospettive al paese".

Lavoro: Marcegaglia, articolo 18 va rivisto in modo serio
06 Febbraio 2012 - 13:50
 (ASCA) - Milano, 6 feb - ''L'articolo 18 va rivisto in modo serio perche' dobbiamo diventare europei in tutto''. Questo il 'paletto' piantato dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, nell'ambito della trattativa avviata tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. La presidente degli industriali, che ha parlato a margine della Mobility Conference 2012 promossa da Assolombarda, si e' espressa a favore di un meccanismo di ''indennizzo economico'' per i dipendenti che perdono il posto di lavoro per motivi non previsti dalla cosiddetta ''giusta causa''.
fcz/cam/bra

Fitch declassa cinque banche italiane e stima un Pil italiano in contrazione
La casa di rating ha ridotto il merito di credito di cinque istituti italiani: il Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Banca Intesa, Ubi Banca, Iccrea.Si tratta di una conseguenza del declassamento del rating sull'Italia
MILANO - L'agenzia Fitch ha operato il downgrade di alcune tra le maggiori banche italiane, quale conseguenza automatica del declassamento del debito sovrano del Paese deciso il 27 gennaio scorso. Si tratta in particolare di Monte dei Paschi di Siena e Banco Popolare, le cui emissioni a lungo termine passano a BBB da BBB+; di Iccrea Holding e Ubi Banca, che passano a BBB+ da A-; di Intesa Sanpaolo, ad A- da A. Fitch ha invece confermato il rating A- per Unicredit, Banca Popolare di Sondrio e Banco di Desio e della Brianza. E' stato al contempo rimosso il rating watch con implicazioni negative che fu apposto alle banche il 20 dicembre scorso.
La situazione economica delle banche è strettamente legata allo scenario del Paese in cui operano. E le prospettive non sono entusiasmanti. Secondo l'agenzia, il Prodotto interno lordo dell'Italia dovrebbe segnare una contrazione dell'1,7% quest'anno e "solo una modesta crescita dello 0,2% nel 2013". L'attesa è per un "un marcato peggioramento dell'outlook dell'economia italiana a breve termine". Secondo Fitch l'andamento dell'Italia, "produrrà probabilmente un ulteriore peggioramento della qualità degli asset e più alte perdite su crediti, mettendo la già debole redditività della maggior parte delle banche ancora più sotto pressione". Nonostante le aste a tre anni della Bce "abbiano allentato" la pressione sulla raccolta e la liquidità degli istituti italiani, "Fitch ritiene che le banche italiane affrontino  un accesso al mercato wholesale meno prevedibile e costi strutturalmente più alti del funding".
(06 febbraio 2012)

Ue: A Grecia, Italia e Portogallo record debito-Pil
Ma Italia ha anche calo piu' forte fra 2/o e 3/o trimestre
06 febbraio, 13:19
(ANSAmed) - BRUXELLES, 6 FEB - Alla fine del terzo trimestre 2011, il rapporto piu' elevato fra debito pubblico e Pil nell'Ue si registra in Grecia (159,1%), Italia (119,6%), Portogallo (110,1%) e Irlanda (104,9%). La Francia tocca l'85,2%, Malta il 70,3%, Cipro il 67,5%, la Spagna il 66% e la Slovenia il 44,4%.
E' questo il quadro mostrato oggi dai dati di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Ue, secondo cui rispetto al secondo trimestre dell'anno scorso, nel periodo successivo quattordici Stati membri hanno segnato un aumento del rapporto debito pubblico-Pil, mentre tredici una riduzione.
 Gli aumenti piu' elevati sono quelli di Ungheria (+4,8%), che non rientra nell'Eurozona, poi Grecia (+4,4%) e Portogallo (+3,6%). I cali piu' marcati invece sono stati registrati in Italia e Malta (-1,6%), mentre la Francia ha segnato una diminuzione piu' modesta (-0,8%) e la Spagna e' rimasta stabile.
 Considerando i dati del terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010, venti Stati membri hanno visto una crescita del rapporto debito pubblico-Pil e sette una diminuzione. Gli aumenti piu' forti sono stati osservati in Grecia (+20,3%), Portogallo (+18,9%) e Irlanda (+16,5%).
Rilevanti anche gli aumenti di Cipro (+7,6%), Spagna (+7,3%), Slovenia (+6,1%)e Francia (+3,2%), piu' contenuto invece quello dell'Italia (+0,5%). (ANSAmed).

Grecia:governo tagliera' 15.000 posti
Ministro Reppas, Atene procedera' come richiesto da istituzioni
06 febbraio, 19:32
(ANSA) - ROMA, 6 FEB - La Grecia procedera', come chiesto dalle istituzioni internazionali creditrici, al taglio di 15.000 dipendenti pubblici.
 Lo ha detto il ministro dell'Amministrazione, Dimitris Reppas, secondo la Bloomberg che cita un comunicato.

Merkel: default Grecia inaccettabile
Cancelliera, rifiutiamo di riconoscere fallimento
06 febbraio, 19:26
(ANSA) - BERLINO, 6 FEB - ''Noi ci rifiutiamo di riconoscere il fallimento della Grecia. Non possiamo accettarlo''. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel in un'intervista rilasciata all'emittente televisiva ZDF assieme al presidente francese Nikolas Sarkozy.

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