venerdì 24 febbraio 2012

News/am.24.2.12/ Due fatti storici antinomici, e forse antitetici. – A) La crisi dell'area euro mostra come il modello sociale europeo è morto. Lo afferma il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi, in un'intervista al Wall Street Journal.---B) Il parlamento di Atene ha approvato l'accordo per la riduzione del debito concordato con i rappresentanti del settore privato.

Draghi: 'Modello sociale e' morto'. 'In Ue essenziale la riforma del lavoro'
Crescita, solo Grecia e Portogallo peggio di Italia in 2012
Draghi: piano salvataggio Grecia presenta rischi di implementazione
Grecia: Parlamento approva accordo scambio bond
Crisi: Grecia, approvata legge per scambio titoli di Stato
Grecia: nonostante crisi aziende italiane puntano su Paese
Draghi: Portogallo non ha bisogno di nuovo piano salvataggio






Draghi: 'Modello sociale e' morto'. 'In Ue essenziale la riforma del lavoro'
23 febbraio, 18:10
NEW YORK - La crisi dell'area euro mostra come il modello sociale europeo è morto. Lo afferma il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi, in un'intervista al Wall Street Journal
'IN UE ESSENZIALE RIFORMA LAVORO' - Le riforme strutturali importanti per l'Europa sono quelle del mercato e dei servizi. Lo afferma il presidente Bce Mario Draghi in un'intervista al Wall Street Journal, sottolineando che alcuni mercati del lavoro scaricano tutta la flessibilità sui giovani e tutelano gli occupati con salari che seguono l'anzianità più che la produttività

Crescita, solo Grecia e Portogallo peggio di Italia in 2012
Secondo le interim forecast della Commissione europea l'Italia metterà a segno nel 2012 la performance economica peggiore dopo quella di Grecia e Portogallo. Le autorità europee stimano perl'Italia una caduta del Pil dell'1,3%. Peggio faranno, nelle previsioni dell'Ue, solo Grecia e Portogallo, le cui economie si contrarranno rispettivamente del 4,4% e del 3,3%. Restando nell'ambito dei cosiddetti Piigs, la Spagna subirà una contrazione del Pil dell'1% mentre l'Irlanda dovrebbe mettere a segno una crescita dello 0,5%.

Draghi: piano salvataggio Grecia presenta rischi di implementazione
23 Febbraio 2012 - 17:47
 (Asca) - Roma, 23 feb - L'accordo raggunto sul salvataggio della Grecia, ''potrebbe essere l'inizio di un nuovo mondo'' cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, in una intervista al Wall Street Journal.
 ''Mi sembra che il piu' grande rischio risieda nella mancanza di implementazione'' del piano, spiega il numero uno dell'Eurotower, ''alcune misure sono indirizzate a migliorare crescita e creazione di posti di lavoro. Altre sono tese a un radicale consolidamento fiscale. Sono complementari per assicurare il ritorno alla crescita dopo l'inevitabile contrazione dell'attivita' economica''.
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Grecia: Parlamento approva accordo scambio bond
ultimo aggiornamento: 23 febbraio, ore 16:33
Atene, 23 feb. - (Adnkronos) - Il parlamento di Atene ha approvato l'accordo per la riduzione del debito concordato con i rappresentanti del settore privato. L'intesa prevede un taglio del 53,5% del valore delle obbligazioni emesse dallo Stato greco e lo scambio con titoli a scadenza piu' lunga con una cedola del 3% fino al 2014, 3,75% fino al 2020 e 4,3% dopo il 2020. Lo swap dei titoli e' volontario, e permettera' di abbattere di 107 miliardi l'enorme massa di debito pubblico greco in mano ai privati.

Crisi: Grecia, approvata legge per scambio titoli di Stato
23 febbraio, 17:51
(ANSAmed) - ATENE, 23 FEB - Il Parlamento greco ha approvato oggi a maggioranza semplice (non era richiesta la votazione nominale) il disegno di legge presentato dal ministero delle Finanze sullo scambio dei titoli di stato della Grecia in mano ai privati. A favore del disegno di legge hanno votato i parlamentari del Pasok (socialista), quelli di Nea Dimocratia (centro destra) e Dora Bacoyiannis di Alleanza Democratica.
Contro hanno votato i parlamentari del partito comunista (Kke), quelli di Syriza (l'altro partito di sinistra) e di Laos (estrema destra).
 Il ''no'' al Psi (Private sector involvement - ha detto il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos -, ci avrebbe riportato agli anni '50 e saremmo diventati come l'Albania e la Moldavia''. Venizelos ha quindi invitato coloro che non sono d'accordo a ''dire apertamente che non vogliono che il Paese si liberi da 130 miliardi di euro e di 50 punti percentuali del debito''. (ANSAmed).

Grecia: nonostante crisi aziende italiane puntano su Paese
Investimenti da grandi societa' di innovazione tecnologica
23 febbraio, 15:31
(ANSAmed) - ATENE, 23 FEB - Malgrado la grave situazione economica che la Grecia sta attraversando e l'incertezza che circonda il suo futuro a lungo termine nell'eurozona, gli investitori italiani continuano a puntare su questo Paese in cui sono convinti che ancora vi siano buone opportunita' di investimento. E' quanto emerge da un lungo servizio che il quotidiano Kathimerini ha dedicato all'argomento ricordando che, in base ai dati della Banca di Grecia, nel 2010 l'Italia era il sesto principale Paese investitore in Grecia con 17,6 milioni di euro, mentre la Francia era il primo con 570 milioni di euro.
 Tra i principali investori italiani in Grecia vi sono le grandi societa' di innovazione tecnologica. Una delle opere piu' importanti in corso nel Paese e' la realizzazione della metropolitana di Salonicco, la seconda maggiore citta' greca dopo Atene, che disporra' di un sistema di guida dei treni completamente automatizzato e senza macchinista. Nel progetto e' cointeressato un gruppo di societa' che fanno parte del gigante industriale italiano Finmeccanica e della compagnia ellenica AEGEK. L'opera, per un valore di 798 milioni di euro, e' stata quesi interamente finanziata dalla Comunita' Europea e, sino and oggi, ha contribuito a creare 1.000 posti di lavoro a Salonicco.
 ''Il progetto del metro' di Salonicco e' attualmente il piu' grande che Ansaldo ha in Grecia. Questo e' un mercato importante per la nostra azienda e non abbiamo alcuna intenzione di lasciare questo Paese'', ha dichiarato Antonio Liguori, project manager di Ansaldo STS in Grecia, una delle aziende italiane coinvolte nel progetto. ''Siamo rimasti a fianco del governo greco in questo periodo difficile e continueremo cosi'. Quando la nuova metropolitana di Salonicco sara' finita speriamo di cogliere altre opportunita' su questo mercato''. Un'altra societa' italiana attiva in Grecia e' Pieralisi, un importante costruttore mondiale di apparecchiature per la produzione di olio d'oliva, ma anche uno dei primi produttori di centrifughe utilizzate in altri settori industriali come la lavorazione del latte, del vino e dei succhi di frutta. Negli ultimi anni, Pieralisi ha investito fra i 20 e i 30 milioni di euro in Grecia dove dispone di impianti sull'isola di Creta, nel Peloponneso, nella Grecia centrale e in Macedonia. Nel settore dell'energia, da una joint-venture tra l'italiana Edison e l'Hellenic Petroleum e' nata l'azienda italo-greca Elpedison che e' oggi uno dei principali gruppi commerciali e industriali dell'Europa sudorientale. Elpedison Power, che e' proprietaria delle centrali termoelettriche a gas naturale di Salonicco e Thisvi, che hanno una capacita' totale installata di 820 megawatt, e' stata nel 2011 la maggiore azienda produttrice privata di energia in Grecia coprendo il 9% della produzione nazionale. Per quanto riguarda gli investimenti di Edison nel gas, Elpedison collabora con DEPA, l'azienda nazionale ellenica del gas, e sta sviluppando l'Interconnettore Grecia-Italia (IGI) attraverso il gasdotto IGI Poseidon SA, una joint-venture tra Edison e DEPA. Nonostante il fatto che gli investimenti diretti esteri in Grecia siano in calo negli ultimi anni, le imprese italiane sembrano essere tra quelle che ancora intravedono notevoli opportunita' nel Paese, in particolare nei settori dell'energia, turismo, trasporti, nuove tecnologie e delle infrastrutture. ''La comunita' imprenditoriale italiana ha fiducia nella Grecia'', sostiene l'avvocato Yiannis Tsamichas, presidente della Camera di Commercio italo-ellenica ad Atene. ''Le grandi aziende italiane stanno aumentando i loro investimenti. Vogliono restare in Grecia e non pensano affatto di lasciare''.
 Tradizionalmente inoltre, la vicinanza geografica tra i due Paesi favorisce le relazioni economiche e commerciali e nel corso degli anni ha prodotto una presenza italiana consolidata in Grecia. Ad esempio, l'azienda alimentare Barilla e' diventata leader nel mercato agroalimentare locale dopo l'acquisto dell'azienda greca Misko. Barilla ha una fabbrica a Tebe, da cui esporta anche verso i Balcani e produce molti prodotti venduti sui mercati europei. Inoltre, la compagnia di assicurazioni Generali e' diventata una delle aziende leader in Grecia dove e' presente da 125 anni.
Oggi e' la decima piu' grande compagnia assicuratrice attiva nel Paese, con una quota di mercato del 2,2%. Secondo l'agenzia ufficiale italiana di investimenti, Investire in Grecia, in questo Paese sono presenti 155 imprese italiane, di cui 22 con piu' del 50% di azioni nei progetti. La maggior parte sono piccole e medie imprese che naturalmente sono meno visibili rispetto alle grandi aziende, come Fiat, che e' la terza in termini di vendite di autovetture in Grecia. (ANSAmed).

Draghi: Portogallo non ha bisogno di nuovo piano salvataggio
23 Febbraio 2012 - 18:17
 (ASCA) - Roma, 23 feb - Il risanamento delle finanze pubbliche e dell'economia portoghese marcia ''sul giusto binario, il Portogallo non ha bisogno di un secondo piano di salvataggio'', cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, nell'intervista al Wall Streety Journal.
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