mercoledì 21 marzo 2012

am:21.3.12/ In vino veritas (Sotto l'effetto del vino, vien fuori la verità). – Treviso, padania, S. Ma.: Un peccato veniale l'evasione fiscale in città, minore di quella che invece avviene nel resto d'Italia dove invece è un peccato mortale. Secondo Giancarlo Gentilini i parametri devono essere distinti: è un peccatuccio quello degli esercenti trevigiani sanzionati dalla guardia di finanza per la mancata emissione di scontrini.---Tilmann Kleinjung: La feroce critica alla Merkel da parte del partito di Berlusconi ha una motivazione molto semplice: attualmente manca un modello chiaro di nemico, siamo costretti a sottostare ad una grande coalizione nel governo di Mario Monti, quindi l’enorme frustrazione del PdL si sfuma abbattendosi sulla cancelliera tedesca.

Germania. Mamma mia, la Merkel!
Ticino. Svizzera bocciata all'esame di italiano
Meran, oltrepadania. Sussidi casa, crescono gli stranieri
Treviso, padania. Gentilini: «L'evasione a Treviso? Peccato veniale. Altrove mortale»



Germania. Mamma mia, la Merkel!
di Tilmann Kleinjung – 21 marzo 2012
Pubblicato in: Germania
Traduzione di ItaliaDallEstero.info
Anche in Italia la Cancelliera è più temuta che amata
La Cancelliera si trova oggi a Roma con il suo omologo italiano, Mario Monti per un incontro sulla crisi dell’euro. Con le ricette tedesche – in particolare il rigore di bilancio – tutta l’Europa dovrebbe uscire rafforzata dalla crisi e assumere un ruolo più importante nel contesto internazionale. Gli italiani, invece, sono scettici.
E’ soprattutto sui giornali e nelle emittenti televisive del gruppo Berlusconi che la cancelliera tedesca viene presa regolarmente di mira. I soliti paragoni nazisti, non si sprecano anche gli insulti volgari. La campagna mediatica non perde l’effetto desiderato: “E’ troppo rigida, vuole comandare da sola in Europa”. “Sa quello che vuole quando si tratta di curare gli interessi tedeschi”. “Facciamo parte di un’unica Europa, se si deve pensare anche dei più deboli, allora non abbiamo più bisogno dell’Europa”.
La feroce critica alla Merkel da parte del partito di Berlusconi ha una motivazione molto semplice: attualmente manca un modello chiaro di nemico, siamo costretti a sottostare ad una grande coalizione nel governo di Mario Monti, quindi l’enorme frustrazione del PdL si sfuma abbattendosi sulla cancelliera tedesca. Inoltre, la si ritiene responsabile delle dimissioni dell’eterno primo ministro Silvio Berlusconi. Nicola Filippone del quotidiano “Il Sole 24 Ore” tiene in poco conto simili teorie di complotto. “Ha poco a che fare con la caduta di Berlusconi, ma questa è l’impressione che ne viene fuori: Questo cambiamento in Italia, ha naturalmente anche una dimensione europea e tedesca “.
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Flashback: Un anno fa, il Bel Paese era ancora entusiasta della Cancelliera tedesca, considerata una valida alternativa allo scandaloso primo ministro Berlusconi e a una classe politica che pensa, ad arricchire se stessi piuttosto che il proprio paese. Si è parlato con stima della “Merkel”. “Ciò che sta facendo la Merkel è molto sensato, l’Unione europea deve darsi da fare, dobbiamo fare più sacrifici e prima di tutto diventare più onesti”.
Con Mario Monti ha preso piede in Italia un nuovo stile politico. E mentre il nuovo primo ministro acquista sempre più popolarità tra la gente, i punti a favore della Merkel precipitano. No, in realtà in Italia la Cancelliera non gode della stessa simpatia. “Oh, non è che non mi piace, ma è troppo in gamba. Secondo me le piace troppo comandare.”
L’immagine tedesca della Merkel è ben diversa da quella italiana. In patria, la Cancelliera sembra più una che tentenna, in Italia invece appare come una energica. Mira con freddezza e velocità agli interessi tedeschi. “Ci piaceva più prima. Ma allora era dura soprattutto con la Grecia. Penso che avrebbe potuto fare qualcosa di più per aiutare la Grecia”. E ora gli italiani hanno paura. Tocca a noi la prossima volta. Anche se Monti ripete come un mantra: Non stiamo risparmiando per Bruxelles, ma per il futuro dei nostri figli, molti italiani vedono in Angela Merkel la vera responsabile delle drastiche misure di austerità, scrive il giornalista Nicola Filippone: “In Italia c’è l’opinione che molte misure sono da ricondurre a lei. E considerata come la regista che punta più sulla disciplina di bilancio e meno sulla crescita. E c’è effettivamente un motivo di base per cui i falchi del suo governo, per esempio Schäuble, fanno pressioni esattamente in questa direzione.”
Una vignetta vale più di mille parole. Nel “Corriere della Sera” Monti è seduto ad un tavolo apparecchiato, accanto alla seria Angela Merkel, più padrona di casa che cameriera che ordina: Ingoia, con i tedeschi non si scherza..
[Articolo originale "Mamma mia, la Merkel!" di Tilmann Kleinjung]

Ticino. Svizzera bocciata all'esame di italiano
Solo il 13% degli studenti svizzeri si cimenta con la lingua di Dante
di Redazione
Dopo la votazione grigionese di lunedì, che ha sancito che l’italiano sarà la lingua straniera insegnata ai bambini, a scapito dell’inglese, non possiamo non constatare che il tema dell’italianità e dell’insegnamento (o del mancato insegnamento) della nostra bella lingua è un tema che ciclicamente ritorna. Le stesse problematiche si sono presentate anche quando la Commissione svizzera di maturità (CSM) ha presentato ieri i risultati della propria indagine. L’italiano non viene insegnato a sufficienza nei licei svizzeri dove, da questo profilo, la situazione è alquanto insoddisfacente. Soltanto il 13% degli studenti segue corsi di questa lingua in vista della maturità. È quanto emerge dall’indagine della CSM che ha esaminato lo scorso anno il quadro dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole di maturità riconosciute dalla Confederazione. Di fronte a questa situazione, la CSM ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc incaricato di studiare misure per promuovere e rendere più attrattivo lo studio della lingua di Dante.
Secondo l’ordinanza sulla maturità, i Cantoni devono proporre l’italiano come disciplina fondamentale (come seconda o terza lingua) e come materia facoltativa; l’italiano può inoltre essere offerto come opzione specifica durante il percorso di studi. Dall’indagine svolta dalla CSM risulta che solo in 17 Cantoni (escludendo ovviamente il Ticino) l’italiano è proposto come disciplina fondamentale, in 19 è previsto come materia facoltativa e in 23 come opzione specifica.
Nel 55% delle scuole di maturità questa lingua è offerta come disciplina fondamentale, nel 51% come materia facoltativa e nel 68% come opzione specifica. Le percentuali superano quindi di poco la metà. In media, gli studenti che scelgono l’italiano come disciplina fondamentale, materia facoltativa oppure opzione specifica sono solo il 13%. A eccezion fatta dei Cantoni Ginevra e Grigioni (Cantone in parte italofono), dove questo valore sale a oltre il 30%, ha precisato ieri la commissione in un comunicato.
Considerando il risultato deludente, la CSM ha istituito un gruppo di lavoro che avrà l’oneroso compito di analizzare più approfonditamente la situazione e riflettere su come rafforzare lo studio dell’italiano e renderlo più attrattivo nelle scuole che preparano alla maturità. Questo gruppo di lavoro sarà guidato da Mario Battaglia, responsabile dell’insegnamento del livello secondario alla Direzione della pubblica educazione del Cantone di Berna.
Cosa aggiungere? Il tempo è galantuomo e ci chiarirà quanto saranno utili questi sforzi nel rendere l’italiano più attrattivo oltralpe. Certo è, come argomentava il Comitato di Coscienza Svizzera in occasione della revisione della legge scolastica grigionese di lunedì, che si parla di una «lingua d’identità e di coesione cantonale e nazionale», il cui apprendimento nel resto della Nazione porterebbe sicuramente ad una miglior mobilità interna.
21.03.2012

Meran, oltrepadania. Sussidi casa, crescono gli stranieri
Nel 2011 è del 33% la quota di aiuti concessa agli immigrati
Simone Facchini
  MERANO. Cresce in termini percentuali la quota di sussidi per la casa assegnati a cittadini stranieri a discapito della quota di concessioni agli italiani. Nel corso del 2011 sono state approvate complessivamente 1.175 domande provenienti da Merano, 345 delle quali di stranieri. Si tratta dunque del 33%, due punti percentuali in più rispetto all'anno precedente.  È sempre alto il numero di persone che per pagare l'affitto ha bisogno di un aiuto e si rivolge alla Provincia, che nel frattempo sta mettendo mano profondamente alla materia (dal 2013 le richieste verranno gestite solamente dai distretti sociali). Con riferimento a Merano, le richieste presentate nel 2011 sono state 1.489, delle quali 1.175 approvate, quota pari al 79% e quindi in decisa diminuzione rispetto all'anno precedente quando furono ammesse quasi l'87% delle domande.  Scorporando le statistiche, dal raffronto fra 2010 e 2011 emerge soprattutto un dato: sono in crescita le quote di domande approvate provenienti da cittadini stranieri. L'anno scorso sono state 345, ovvero il 33%, per un aumento del 2% sull'anno precedente. Gli stranieri residenti in città nel 2011 erano 6.125: sette su cento ha fatto domanda, quota nettamente superiore al resto della popolazione.  A diminuire nel 2011 sono stati dunque i sostegni economici destinati a italiani e tedeschi. Entrando nel dettaglio, ai cittadini di lingua italiana è andato il 30% dei sussidi, il 37 è stato assegnato a quelli di lingua tedesca: entrambi hanno subito un calo di circa l'1%.  I dati sono scaturiti dalla risposta a un'interrogazione presentata da Mauro Minniti, consigliere provinciale del Pdl, che commenta: «Pensando alla crisi che ha investito anche molte famiglie meranesi, questa realtà che emerge dall'Ipes stride, poiché lascia ingenerare la sensazione che il sussidio non risponda compiutamente alle necessità economiche della popolazione locale, evidentemente tenendo troppo bassi alcuni parametri che non fotografano l'esatta situazione di povertà a Merano».  Il vicepresidente del consiglio provinciale stringe poi l'obiettivo su alcune cifre: «Nei due anni presi in esame - afferma - la domanda è stata la stessa (circa il 30% per gli italiani) e si è addirittura ridotta per gli stranieri, passando dal 35 al 33%. Stranieri che però vedono crescere, appunto, il beneficio. Se la riforma dell'edilizia sociale intende rivedere la formula del sussidio casa è bene anche che si tengano maggiormente in considerazione alcuni indici valoriali capaci di rappresentare più correttamente la necessità della popolazione di lingua italiana».

Treviso, padania. Gentilini: «L'evasione a Treviso? Peccato veniale. Altrove mortale»
Il vicesindaco: «Stanno facendo del terrorismo fiscale. Stesse ispezioni anche nel meridione»
TREVISO – Un peccato «veniale» l'evasione fiscale in città, minore di quella che invece avviene nel resto d'Italia dove invece è un «peccato mortale». Secondo Giancarlo Gentilini i parametri devono essere distinti: è un peccatuccio quello degli esercenti trevigiani sanzionati dalla guardia di finanza per la mancata emissione di scontrini. «Stanno facendo del terrorismo fiscale» ha detto ieri il vicesindaco di Treviso «ho scritto al comandante della guardia di finanza e al Presidente della Repubblica perché voglio che le stesse leggi vengano applicate da nord a sud, pretendo le stesse ispezioni senza avviso anche nelle zone del meridione, soprattutto in quelle turistiche.
I miei cittadini mi segnalano locali senza acqua, né servizi igienici, ci sono attività che non sanno neanche cosa sia un registratore di cassa». Lui si definisce ancora un uomo che crede nel rispetto della legge, «uno stretto osservatore delle regole, e mi fa arrabbiare che anche qui vengano trovati evasori, ma le verifiche si concentrano troppo al nord».
S. Ma.

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