giovedì 22 marzo 2012

am:22.3.12/ Cozze pelose international. - Grecia: Ue, fondi regionali a garanzia 1 mld prestiti imprese.---La Bosnia Erzegovina fara' domanda di adesione all'Ue, a giugno di quest'anno.---Andrea Tarquini: Il deficit federale tedesco, a causa dell'aumento dell'impegno in difesa dell'euro, salirà quest'anno a 34,8 miliardi rispetto ai 26,1 dell'anno scorso. E la cifra non comprende i deficit spesso alti dei sedici Stati della Federazione (Bundeslaender) e dei comuni.

Green economy, in Sicilia potenziale inespresso
Crisi: Merkel, non finita ma nuova fase
La Germania sblocca il Salva Stati
Grecia: Ue, fondi regionali a garanzia 1 mld prestiti imprese
Bosnia: a giugno domanda adesione Ue



Green economy, in Sicilia potenziale inespresso
di Rosario Battiato
Il ministro Clini incontra i rappresentanti di imprese ed associazioni, che chiedono maggiori certezze sullo sviluppo. In Sicilia, il grande potenziale espresso già in alcuni settori è spesso soffocato dalla burocrazia
ROMA – C'è un modo per uscire dalla crisi. Lo suggerirà alle imprese Corrado Clini, ministro dell'Ambiente, che oggi incontrerà a Roma le associazioni nel corso dell'incontro “La green economy per affrontare la crisi italiana”. Un sistema che altrove, vedi Germania determina una fetta importante dell'economia nazionale, e che in Italia sta lentamente trovando un'adeguata sponsorizzazione da parte del governo, nonostante complessivamente permanga in un atteggiamento schizofrenico dove esalta le rinnovabili e allo stesso tempo tempo promuove la produzione di idrocarburi sul territorio nazionale. Non che le due cose si debbano escludere necessariamente, o che l'una possa annullare l'altra, ma non di certo non è possibile puntare tutto e contemporaneamente su due settori così distanti in termini ambientali, ma anche ideologici, di impatto sull'ambiente.
 L'incontro, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, sarà coordinato dal presidente, Edo Ronchi e potrebbe anche dirimere alcuni di questi nodi. Organizzazioni e aziende della green economy italiana si soffermeranno con il ministro Clini sul loro “Manifesto per un futuro sostenibile per l'Italia”, sette punti per “affrontare la crisi economica e sociale insieme a quella ecologica, riqualificando il nostro sviluppo nella direzione di una green economy”.
 Insomma, lo sviluppo passerà dal sostegno allo sviluppo della raccolta differenziata nel sud alla promozione dei prodotti ricavati dal riciclo dei rifiuti, dalla gestione dei Raee (i rifiuti degli apparecchi elettrici ed elettronici) alla luce della nuova direttiva europea all'incentivazione dell'idroelettrico e dell'eolico, dalla regolazione dei servizi ambientali locali alla diffusione della mobilità elettrica.
 La Sicilia, secondo l'ultimo dossier di Fondazione Impresa, pur potendo contare su un potenziale di grande impatto, presenta già dei buoni valori negli indicatori sull’agricoltura biologica, (147 operatori ogni 100 mila abitanti) e tra le prime tre regioni italiane per superficie agricola destinata al biologico. In crescita anche la performance nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non idriche, tra le prime dieci con 316 KWh per abitante. Da migliorare decisamente i dati sulla produzione di energia elettrica da fonti idriche, sulla raccolta differenziata, ancora al di sotto del 10%, e sullo smaltimento dei rifiuti in discarica, dove raggiunge quasi il 90% del totale.
Articolo pubblicato il 22 marzo 2012

Crisi: Merkel, non finita ma nuova fase
Per cancelliera benessere Ue importante quanto quello tedesco
21 marzo, 16:58
(ANSA) - BERLINO, 21 MAR - ''Rispetto agli sviluppi della crisi, non possiamo dire che sia finita, ma che piuttosto ci troviamo in una fase differente''. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel, a un congresso Cdu e Csu a Berlino. Merkel ha poi ribadito l'importanza dell'euro per la Germania: ''La politica europea, ancor di piu' per quel che riguarda l'euro, e' una questione di politica interna'', perche' ''il benessere dell'Unione europea e' tanto importante quanto il benessere nel nostro Paese''.

La Germania sblocca il Salva Stati
L'esposizione sale a 280 miliardi
Via libera dalla cancelliera Angela Merkel e dal ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble. Il deficit tedesco salirà a 34,8 miliardi, ma il governo è convinto di arrivare al pareggio di bilancio nel 2016
 dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
BERLINO - Sul fondo Salva Stati siamo alla svolta, la Germania ha fatto cadere le sue riserve a un suo aumento. Lo riferiscono la Sueddeutsche Zeitung e il Financial Times Deutschland. Secondo il primo quotidiano, il peso sopportato dal bilancio federale per le garanzie in difesa dell'euro e degli Stati più indebitati salirebbe dal limite di 211 miliardi, finora ritenuto invalicabile dalla cancelliera Angela Merkel e dal ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, ad almeno 280 miliardi. E a detta dell'edizione in tedesco del quotidiano globale della City, Merkel e Schaeuble avrebbero, inoltre, accettato di far coesistere l'attuale Fondo europeo salvastati Efsf con il futuro Esm, il meccanismo di stabilità monetaria che dovrebbe entrare in vigore da giugno. Finora, si prevedeva di sostituire il Efsf con lo Esm.
La scelta tedesca sembra segnare sia una concessione decisiva di Merkel e Schaeuble al crescente pressing della Commissione europea, degli Stati Uniti e delle maggiori nuove potenze, dal Brasile alla Cina, sia la vittoria delle correnti più europeiste nella coalizione di centrodestra al potere a Berlino. "Ce la faremo a far digerire l'aumento di spese e garanzie ai nostri deputati?", hanno detto alla Sueddeutsche fonti governative. Minimizzando quindi il rischio di una rivolta di franchi tiratori euroscettici nella CduCsu, il partito della Cancelliera e del ministro delle Finanze, e di tirades euroscettiche da parte del partner minore liberale nel disperato tentativo di salvarsi dal crollo (nei sondaggi  è attorno al 2 per cento, largamente sotto la soglia di rappresentanza del 5 per cento e un quarto rispetto ai consensi attribuiti al nuovo Partito dei pirati).
Il deficit federale tedesco, a causa dell'aumento dell'impegno in difesa dell'euro, salirà quest'anno a 34,8 miliardi rispetto ai 26,1 dell'anno scorso. E la cifra non comprende i deficit spesso alti dei sedici Stati della Federazione (Bundeslaender) e dei comuni. L'aumento del deficit è un segnale tangibile di solidarietà europea, dicono le fonti governative. Ma Merkel e Schaeuble assicurano che con un mix di misure fiscali, tagli, privatizzazioni e scommessa sulla crescita il governo riuscirà a ridurre il disavanzo nel 2013, a portarlo nel 2014 entro la "regola d'oro" iscritta nella Costituzione, cioè attorno allo 0,35 per cento del prodotto interno lordo, e grosso modo al pareggio di bilancio nel 2016.
(21 marzo 2012)

Grecia: Ue, fondi regionali a garanzia 1 mld prestiti imprese
Commissario Hahn, nuovo strumento in accordo con Bei
21 marzo, 17:47
 (ANSAmed) - BRUXELLES, 21 MAR - Nuovo passo per far ripartire la crescita economica in Grecia: il commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn, ha lanciato oggi ad Atene un nuovo fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Lo annuncia la Commissione Ue, secondo cui questo nuovo strumento, in collaborazione con la Banca europea d'investimenti, aiutera' le Pmi piu' colpite dalla crisi di accesso al credito, dando alle banche greche sufficiente liquidita'. Si tratta di una misura per assistere il paese nell'ottimizzare l'uso dei fondi strutturali dell'Ue: circa 500 milioni dal fondo di sviluppo regionale europeo garantiranno i prestiti, con circa un miliardo di finanziamenti attesi dalla Bei.
 ''La decisione di oggi - afferma Hahn - e' cruciale per rimettere sulla rotta giusta l'economia greca e dare al paese una nuova speranza. La Commissione europea e la Banca europea d'investimenti hanno agito in grande collaborazione per trovare soluzioni su misura per la Grecia e mettere al sicuro il finanziamento di piccole imprese''.(ANSAmed)

Bosnia: a giugno domanda adesione Ue
Consenso nel paese su integrazione europea
21 marzo, 18:02
(ANSA) - BRUXELLES, 21 MAR - La Bosnia Erzegovina fara' domanda di adesione all'Ue, ''a giugno di quest'anno''. Lo ha annunciato oggi a Bruxelles il presidente della presidenza tripartita bosniaca, Bakir Izetbegovic, al termine del suo incontro con il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.

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