giovedì 1 marzo 2012

News/am.1.3.12/ Padano vuol dir diffidare, il vento. - Rosario Battiato: La dipendenza del polo aretuseo è lampante: secondo dati Confindustria Siracusa nel petrolchimico del triangolo Priolo-Melilli-Augusta vengono raffinati oltre 25 milioni di tonnellate di greggio, pari al 26% del greggio raffinato in Italia e al 74% del greggio raffinato in Sicilia. Anche i dati sull’export sono esorbitanti, infatti vengono esportati oltre 15 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi pari al 45% delle esportazioni italiane di prodotti petroliferi e all’85% di quelle regionali.

Pil Sicilia, crescita al “lumicino”
Servizi, fatturato in calo per il commercio all'ingrosso
Il ritratto dell'Italia para-subordinata e "indigente": reddito medio sotto i 10mila euro
In Italia 180 miliardi di evasione, maglia nera in Ue
Bankitalia: Consiglio Superiore nomina Mario Draghi governatore onorario
Germania: raccoglie 3,25 mld collocando Bund decennali, rendimento 1,83%
Eurodeputati assenti, Italia esclusa dal fondo di garanzia Ue per tre voti
Grecia: Juncker, serve commissario Ue per la ricostruzione
Grecia, -10% anno su anno vendite al dettaglio dicembre
Asta Bce: a Unicredit poco meno 12,5 mld
Serbia: produzione industriale -2,7% in gennaio
Veneto, padania. Tesoreria unica, Zaia avvisa Unicredit



Pil Sicilia, crescita al “lumicino”
di Rosario Battiato
Nei giorni scorsi Confindustria Siracusa ha diramato una nota sullo stato di salute dell’economia siciliana. Nella provincia aretusea, in particolare, l’export del greggio è fondamentale
SIRACUSA – Confindustria Siracusa ha diramato nei giorni scorsi una nota sullo stato di salute del Pil siciliano e siracusano in particolare. I dati confermano un quadro complessivo abbastanza compromesso con una crescita al lumicino, così come ribadito anche dall’economia aretusea che si salva grazie alle esportazioni di greggio. Un risultato che non può non far riflettere sulla precarietà dell’economia del triangolo industriale, legata a doppio filo con il sistema petrolio, in termini di produzione e raffinazione. L’oro nero non ci sarà per sempre.
 Non ci vuole molto a capire che l’economia siracusana privata del petrolio entrerebbe in una fase di crisi storica senza precedenti. La dipendenza del polo aretuseo è lampante: secondo dati  Confindustria Siracusa nel petrolchimico del triangolo Priolo-Melilli-Augusta vengono raffinati oltre 25 milioni di tonnellate di greggio, pari al 26% del greggio raffinato in Italia e al 74% del greggio raffinato in Sicilia. Anche i dati sull’export sono esorbitanti, infatti vengono esportati oltre 15 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi pari al 45% delle esportazioni italiane di prodotti petroliferi e all’85% di quelle regionali.
 Sancita la dipendenza, la nota di Confindustria, diffusa la scorsa settimana, certifica una flessione per il 2012, prevista dall’Istat, del -2,2% del Pil rispetto all’anno precedente. La provincia di Siracusa si mantiene in linea visto che, lo scorso anno, ha fatto registrare, in aderenza con il dato regionale e nazionale, una variazione positiva del Pil di appena lo 0,5% (da 7.520 a 7.560 milioni di euro).
 Quello che gli industriali manifestano con orgoglio, ma che invece dovrebbe far preoccupare, è che una delle principali ragioni della tenuta del Pil provinciale è dovuta alle esportazioni di prodotti petroliferi, le quali sono cresciute più intensamente che nel resto del paese (da 6.277 milioni di euro del 2010 a 8.285 milioni di euro del 2011 con una variazione positiva del 31%). Si tratta di una cifra importante che ammonta a 9.800 milioni di euro, ovvero oltre il 60% dell’import complessivo siciliano e rappresenta il valore più elevato del Sud Italia. L’Ufficio Studi di Confindustria ha stimato che nel 2011 l’intero comparto industriale ha contribuito per il 56% al valore aggiunto della provincia di Siracusa con un numero di occupati diretti nella zona industriale pari a circa 3.900, cui si associano altri 2.200 circa, dell’indotto, per un totale di circa 6.000 lavoratori.
 Anche senza voler ribadire l’alto costo ambientale che l’area richiede per il suo mantenimento – mezzo secolo di industria petrolchimica ha praticamente compromesso il territorio intera con danni documentati alle persone e all’ambiente – appare chiaro come il petrolio non potrà durare per sempre. I nuovi investimenti, intanto, restano al palo, come scrivono dall’associazione degli industriali. Si tratta di circa 1,6 miliardi di cui la metà nel rigassificatore della Ionio Gas che tanti dubbi ha creato tra gli addetti ai lavori per la sua collocazione in un’area sismica tra strutture a rischio incidente rilevante.
Articolo pubblicato il 29 febbraio 2012

Servizi, fatturato in calo per il commercio all'ingrosso
In ascesa comunicazione e trasporti marittimi
 L'Istat pubblica gli indici destagionalizzati del fatturato dei servizi. Variazioni congiunturali positive per i servizi di informazione e comunicazione, che mettono a segno un +0,9%, e per il trasporto marittimo (+0,2%). In calo, invece, l'indice per il trasporto aereo (-2,8%), i servizi postali e le attività di corriere (-0,9%) e il commercio all'ingrosso (-0,5%).
 "All'interno del settore del commercio all'ingrosso, - si legge nella nota dell'Istat - nel quarto trimestre del 2011 il fatturato segna, in termini tendenziali, l'incremento maggiore per le materie prime agricole e di animali vivi (+3,8%) e la diminuzione piu' marcata per il commercio di apparecchiature IT (-6,2%). All'interno della sezione dei servizi di informazione e comunicazione, nel quarto trimestre 2011, solo il comparto delle telecomunicazioni presenta una variazione tendenziale positiva (+5,3%)".
 Notizia del 29/02/2012

Il ritratto dell'Italia para-subordinata e "indigente": reddito medio sotto i 10mila euro
Oltre il 35% dei collaboratori a progetto ha meno di 30 anni. E più di otto su dieci non ha altra occupazione: rischio-povertà
MILANO - L'identikit del nuovo povero lo fornisce senza remore Aviana Bulgarelli, direttore Isfol, a Corriere.it : «E' donna, è giovane, è una parasubordinata (nelle sue declinazioni co.co.pro e co.co.co se lavora per il pubblico impiego, ndr.), lavora principalmente al nord. Il suo reddito? Circa 7.400 euro all'anno». In soldoni circa 600 euro al mese, il rimborso-spese di uno stagista, cento euro in più del reddito da "sfigati" (500 euro), come ha detto recentemente il senatore Giorgio Stracquadanio (Pdl). Ma anche il sesso maschile non è che se la passi meglio (retribuzione media sui 12mila euro, da perfetto "milleurista"). L'autentica questione giovanile è tutta qui - al netto di quelli (e sono il 30% degli under 30 il lavoro non lo hanno proprio) - e conferma quanto questa enorme zona grigia di lavoratori ai margini della contrattazione collettiva, spesso dimenticati dai sindacati (anche se stanno nascendo forme avveniristiche di categorie confederali principalmente deputate alle istanze dei parasubordinati) sia al centro del dibattito sulla riforma del lavoro.
IL DIBATTITO - L'indicazione che sembra emergere anche dall'esecutivo è che questo tipo di lavoro - lontano anni luce dalle considerazioni ideologiche o meno sull'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori - debba costare di più alle aziende (e alle amministrazioni pubbliche che ne fanno però un uso minore). Scoraggiandone così gli abusi, in modo da scindere la cosiddetta flessibilità buona (che alcuni osservatori individuano la sua esemplare rappresentazione nei contratti di tipo somministrato) da quella cattiva: appunto le collaborazioni a progetto e le finte- partite Iva in regime di mono-committenza. Eppure assicura Bulgarelli la questione è anche un'altra e segue pedissequamente l'andamento dell'economia. Sembrerebbe paradossale ma dal 2005 ad oggi i contratti di collaborazione continuativa o a progetto sono scesi di 50mila unità. Come dire: la flessibilità sembra essere meno richiesta da parte delle aziende. «La realtà - osserva Bulgarelli - è che è diminuita anche la domanda di lavoro a seguito della crisi. Ovvio che venga penalizzata anche questa particolare forma contrattuale». Ma ciò che lo studio Isfol mette in evidenza è che il 70% dei collaboratori è tenuto a garantire la sua presenza presso la sede di lavoro, smascherando così a tutti gli effetti un rapporto di tipo dipendente. E circa il 67% ha concordato un orario di lavoro prestabilito con il suo datore. Una riforma in un'ottica di contratto di inserimento (o di apprendistato) per i primi tre anni o persino di contratto a tempo indeterminato da subito (con la smobilitazione in toto dell'articolo 18) può disincentivare la forma di lavoro parasubordinato? «Chissà - dice Bulgarelli - dipende dove avviene il travaso, perché il rischio è che manchi la domanda». Quello che avviene nelle regioni meridionali, dove i contratti di collaborazione sono una piccola quota del montante complessivo. Perché qui trionfa la disoccupazione o il sommerso.
Fabio Savelli

In Italia 180 miliardi di evasione, maglia nera in Ue
29 febbraio, 19:15
BRUXELLES - Italia maglia nera nell'Ue per l'economia sommersa e quindi anche per l'evasione fiscale. Secondo i dati raccolti da 'Tax research London' per il gruppo parlamentare S&D, nel 2009 il 'valore' dell'economia sommersa in Italia era pari a 418,23 mld per un'evasione fiscale stimata in 180,257 mld, quasi un terzo delle entrate totali

Bankitalia: Consiglio Superiore nomina Mario Draghi governatore onorario
29 Febbraio 2012 - 17:33
 (ASCA) - Roma, 29 feb - Il Consiglio Superiore della Banca d'Italia, nel corso della riunione ordinaria di oggi, ha deciso di nominare Mario Draghi, gia' Governatore della Banca d'Italia e attualmente Presidente della Banca Centrale Europea, Governatore Onorario.
 Lo annuncia la stessa Bankitalia ricordando che Draghi affianca cosi' in questa qualifica l'ex Governatore Carlo Azeglio Ciampi, Presidente Emerito della Repubblica.
 La decisione, spiega il Consiglio Superiore, ''intende testimoniare la stima e la riconoscenza dell'Istituto nei confronti del prof. Draghi per il suo contributo all'ammodernamento dell'Istituto e per la capacita' dimostrata nel guidare la Banca d'Italia, mantenendone salda l'autonomia nel perseguimento dell'interesse generale''.
com-fgl/

Germania: raccoglie 3,25 mld collocando Bund decennali, rendimento 1,83%
29 Febbraio 2012 - 11:46
(ASCA) - Roma, 29 feb - La Germania ha raccolto 3,25 miliardi di euro collocando Bund decennali, cedola 2%, scadenza 2022, rendimento 1,83%, domanda pari a 1,4 volte l'importo offerto.
Red

Eurodeputati assenti, Italia esclusa dal fondo di garanzia Ue per tre voti
Rivellini (Pdl): «Vergognoso, tutti i colleghi italiani mancavano alla votazione in commissione Cont»
NAPOLI - Per soli tre voti (mancanti) l'Italia di fatto «rinuncia» ai finanziamenti del fondo di garanzia europeo previsto per i paesi in difficoltà con risorse non utilizzate. Indovinate di chi sono i voti mancanti? Degli eurodeputati italiani che in blocco hanno disertato la seduta in commissione Cont (controllo bilancio) e non hanno chiesto di essere sostituiti. Unico rappresentante tricolore presente è Enzo Rivellini del Pdl, che aveva sponsorizzato la presentazione dell'emendamento utile a far rientrare anche l'Italia tra i paesi destinatari, e cioè Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda.
GLI ASSENTI - A mancare all'appello sono nominalmente Andrea Cozzolino e Rosario Crocetta del Pd e Aldo Patriciello del Pdl. Coi loro voti l'emendamento sarebbe passato. C'è da aggiungere però che se la pattuglia italiana a Bruxelles avesse fatto squadra sarebbe stato semplice rimpiazzare con altri eurodeputati gli assenti (magari assenti per legittimi impedimenti). Invece gli italiani fanno ognuno squadra a sé. E la mozione è stata rigettata.
SCAPPATOIA IN AULA - Bisogna ora sperare che l'Europarlamento, nonostante il parere contrario della commissione, riammetta l'Italia tra i beneficiari del fondo. Bocciatura che arriva nel giorno in cui il ministro Corrado Passera è a Bruxelles.
EMENDAMENTO - È andata così: oggi, mercoledì, in Commissione "Cont" si é votato sulla creazione di un fondo di garanzia con tutte le risorse comunitarie non utilizzate; soldi per realizzare infrastrutture anche nel campo dei rifiuti, impianti che, a occhio, nella città costretta a spedire monnezza in Olanda via nave potrebbero tornare utili. Fatto sta che la Commissione europea aveva proposto che tale fondo fosse destinato ai soli paesi sotto assistenza finanziaria, escludendo l'Italia. L'eurodeputato napoletano Rivellini ha spinto per la presentazione di un emendamento che riportava in gioco il Belpaese. Mozione poi presentata dalla collega bulgara Ivanova. «Per rimarcare l'importanza di tale voto - spiega l'europdeputato -nelle ultime settimane ho provveduto ad avvertire, data l'importanza del dossier, tutti i potenziali ed autorevoli attori a livello europeo, nazionale e regionale». E quindi, tra gli altri, i colleghi italiani di stanza a Bruxelles e il governatore campano Stefano Caldoro «Tutto ciò perché avevo il timore, cosa che poi si é puntualmente verificata, che i parlamentari esteri, al di là delle indicazioni di partito, cercassero di eliminare l’Italia da tale incredibile opportunità». Morale: italiani quasi tutti assenti, emendamento bocciato 14 a 11.
PASSERA OGGI È A BRUXELLES - Il bello è che proprio oggi il ministro dello Sviluppo Corrado Passera è al Parlamento europeo. Rivellini: «Ho incrociato Passera e non ho avuto remore a dirgli che facciamo solo "chiacchiere" o passerelle mediatiche inutili». Strali indirizzati non contro i singoli assenti quanto piuttosto «contro la capacità di fare squadra nei momenti che contano». Ora il dossier andrà in aula con parere della commissione a noi sfavorevole. «Mi domando - conclude - riuscirà il Governo Monti, che ama definirsi europeista, a ribaltare questa palese ingiustizia ed a convincere tutti i parlamentari italiani, al di là della loro appartenenza partitica, a "fare squadra"?».
Alessandro Chetta

Grecia: Juncker, serve commissario Ue per la ricostruzione
ultimo aggiornamento: 29 febbraio, ore 11:44
Bruxelles, 29 feb. (Adnkronos/Aki) - Serve un "commissario Ue delegato alla ricostruzione" della Grecia. E' la richiesta che fara' il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker al numero uno dell'esecutivo di Bruxelles Jose' Manuel Barroso, secondo quanto si legge in un'intervista rilasciata al quotidiano belga "La libre Belgique". "Non devo ingerire nei meccanismi della Commissione, ma vorrei che incaricasse specificatamente un commissario della ricostruzione di questo paese", ha affermato il premier lussemburghese, annunciando che parlera' "ora" della questione a Barroso.

Grecia, -10% anno su anno vendite al dettaglio dicembre
Il volume delle vendite al dettaglio in Grecia a dicembre è diminuito del 10% anno su anno. Lo ha reso noto l'ufficio di statistica nazionale. L'indicatore, che è aggiustato per l'inflazione e non comprende le vendite di carburanti, a novembre aveva registrato un calo del 6,6% anno su anno. L'economia ellenica è nel quinto anno di recessione e il dato sulle vendite al dettaglio mostra che i consumatori hanno ridotto considerevolmente la spesa su una vasta gamma di prodotti.
Tenendo conto delle vendite di carburante, l'indicatore registra un calo del 12,7% anno su anno a dicembre, rispetto al -8,9% anno su anno fatto segnare un mese prima, ha sottolineato l'ufficio di statistica.

Asta Bce: a Unicredit poco meno 12,5 mld
Lo ha comunicato l'istituto milanese
29 febbraio, 15:21
(ANSA) - ROMA, 29 FEB - Unicredit ha partecipato all'asta straordinaria triennale della Bce per poco meno di 12,5 miliardi di euro. Lo ha fatto sapere l'istituto di Piazza Cordusio.
(ANSA).

Serbia: produzione industriale -2,7% in gennaio
29 febbraio, 16:05
(ANSAmed) - BELGRADO, 29 FEB - In Serbia la produzione industriale ha registrato in gennaio un calo del 2,7% rispetto allo stesso mese del 2011. Lo ha reso noto l'Ufficio nazionale di statistica, precisando che il calo e' stato del 16% rispetto alla media del 2011. (ANSAmed)

Veneto, padania. Tesoreria unica, Zaia avvisa Unicredit
«Richiesta danni se trasferite i soldi»
Il governatore ha diffidato la banca che ha in gestione la liquidità del Veneto
VENEZIA - Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, torna sulla questione della tesoreria unica nazionale e in particolare sull'intimazione data al tesoriere regionale, Unicredit Banca, ad astenersi dal dare esecuzione alle disposizioni dell'articolo 35 del decreto legge dello scorso 24 gennaio. «Siamo in attesa di conoscere le determinazioni della nostra tesoreria - spiega Zaia - a proposito della diffida a cui siamo stati costretti nei giorni scorsi affinché non sia trasferita alcuna risorsa dalle nostre giacenze. Sono certo che nella valutazione di Unicredit entreranno sia considerazioni di natura legale sia la naturale prudenza che deve informare su scelte così importanti». «Credo - aggiunge il presidente - sia consapevole il nostro tesoriere che nell'eventualità dovesse decidere di disattendere il rapporto fiduciario con la Regione del Veneto, si aprirebbe inevitabilmente, nostro malgrado, uno scenario nuovo, determinato da quella che per noi risulterebbe essere una inadempienza contrattuale, di fronte alla quale non esiteremmo ad avviare una adeguata richiesta di danni». (Ansa)

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