sabato 24 marzo 2012

pm:24.3.12/ Fiabe padanine: firewall e’ una macchina portentosa che protegge gratis, l’Iva una medicina miracolosa che fa quadrare i conti, l’articolo 18 e’ una strega. - In Italia gli indicatori sono coerenti con una marcata flessione del Pil nel primo trimestre 2012 (-1,0%), in linea con le previsioni Csc e superiore a quella del quarto trimestre 2011 (-0,7%).---Si è dovuta mettere l'Iva da un certo punto per far quadrare i conti. L'impegno per evitare che succeda, anche se è quasi automatico se non troviamo altre fonti, riguarda tutti. Lo afferma il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, al Forum della Confcommercio a proposito dell'aumento dell'Iva.

Confindustria, Pil primo trimestre -1%
Aumento dell'Iva, l'annuncio di Passera: «Inevitabile se non ci sono altre fonti»
Industria: Csc, -2,3% caduta produzione acquisita in primo trimestre
Lavoro: Fornero, riforma perche' imprese non investano in Serbia
Parma, padania. Licenziamenti economici, niente reintegro
Finlandia scettica su aumento Fondo Ue
Germania: disoccupazione giovanile al minimo storico

Confindustria, Pil primo trimestre -1%
Le nuove stime del centro studi degli industriali
24 marzo, 12:30
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - ''In Italia gli indicatori sono coerenti con una marcata flessione del Pil nel primo trimestre 2012 (-1,0%), in linea con le previsioni Csc e superiore a quella del quarto trimestre 2011 (-0,7%)''. Questa la stima del Centro studi di Confindustria. ''L'occupazione e' destinata a diminuire - rileva inoltre il centro studi - perche' le imprese sono costrette a recuperare produttivita' a fronte della nuova recessione''.

Aumento dell'Iva, l'annuncio di Passera: «Inevitabile se non ci sono altre fonti»
Il ministro da Cernobbio: «L'impegno di tutti per evitarlo, ma senza altre entrate è quasi automatico che succeda»
CERNOBBIO (COMO) - «Si è dovuta mettere l'Iva da un certo punto per far quadrare i conti. L'impegno per evitare che succeda, anche se è quasi automatico se non troviamo altre fonti, riguarda tutti». Lo afferma il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, al Forum della Confcommercio a proposito dell'aumento dell'Iva.
SPESE ED EVASIONE - «È chiaro che si trovassero altre fonti strutturali per evitare questo sarebbe meglio per tutti», aggiunge il ministro. «Nei primi quattro mesi abbiamo preso iniziative strutturali, su riforma lavoro e produttività; oggi dobbiamo impegnarci sui capitoli della crescita, spending review (la revisione dei capitoli di spesa, ndr) e recupero dell'evasione perché da lì possono arrivare risorse. L'impegno è quello di evitare di usare la clausola Iva», conclude Passera.
SPREAD - «Il costo del debito - ha aggiunto Passera - è particolarmente importante e a volte ci dimentichiamo che tra debito pubblico e debito privato il nostro Paese ne ha per circa 3600 miliardi. Ogni un per cento sono quasi 40 miliardi. Abbassare lo spread attraverso la ricostruzione di credibilità del Paese a regime vale quasi 40 mld nelle tasche dello Stato e delle imprese. Ecco perchè la nostra attenzione deve essere altissima».
CAMUSSO - La possibilità di un nuovo incremento dell'Iva non piace alla leader della Cgil Susanna Camusso: «Abbiamo espresso in varie occasione la preoccupazione che si faccia maturare in autunno un nuovo aumento dell'Iva, che determinerebbe uno straordinario peggioramento delle condizioni dei lavoratori e delle imprese».
GRILLI - Il viceministro all'economia, Vittorio Grilli tenta di smorzare i toni: «Dobbiamo vedere, ad oggi l'aumento dell'Iva è previsto. È chiaro che se abbiamo risultanze molto positive, possiamo evitarlo Ma ad oggi non possiamo dare alcuna indicazione in proposito».

Industria: Csc, -2,3% caduta produzione acquisita in primo trimestre
ultimo aggiornamento: 24 marzo, ore 11:52
Roma, 24 mar. (Adnkronos) - Il calo della produzione industriale in gennaio (-2,5% su dicembre) e febbraio (-1,0%, stima CSC) porta a -2,3% la caduta acquisita nel 1° trimestre. E' quanto emerge da 'Congiuntura Flash' del Centro Studi di Confindustria.

Lavoro: Fornero, riforma perche' imprese non investano in Serbia
ultimo aggiornamento: 24 marzo, ore 10:29
Cernobbio (Co), 24 mar. (Adnkronos) - La ''scommessa'' sul mercato del lavoro, lanciata con la riforma approvata dal governo, e' finalizzata ''a rendere la nostra economia piu' attrattiva'', anche ''rispetto ai disinvestimenti delle imprese italiane nel nostro Paese. Molte imprese stanno chiudendo qui e magari aprendo in Serbia, per esempio. E questo e' un disinvestimento preoccupante e noi vorremmo che queste uscite non fossero piu' giustificate dalla realta' del nostro Paese''.

Parma, padania. Licenziamenti economici, niente reintegro
Stretta sulla flessibilità in entrata nel mercato del lavoro con una vera e propria stangata sui contributi dei collaboratori e via libera sulla flessibilità in uscita con la revisione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e la previsione del solo indennizzo in caso di licenziamenti per motivi economici ritenuti dal giudice ingiustificati: sono solo alcune delle misure contenute nella riforma del mercato del lavoro approvata dal Consiglio dei ministri. Dieci capitoli e 26 pagine approvati dopo una riunione fiume del Consiglio dei ministri, ecco le misure:
 Contratti: si punta sull'apprendistato e sul suo valore formativo. Si collega l’assunzione di nuovi apprendisti alla stabilizzazione avvenuta in precedenza (50% nell’ultimo triennio), si prevede una durata minima di sei mesi per il contratto e si alza il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati (da 1 a 1 a 3 a 2). Il contratto a tempo determinato è perseguito fissando un intervallo di 60 giorni tra un contratto e l’altro (contro i 10 attuali) per un contratto inferiore a 6 mesi e di 90 giorni per una durata superiore (adesso 20).
 Stretta partite Iva:  stretta sulle partite Iva e sulle associazioni in partecipazione permesse solo in caso di associazione tra familiari entro il primo grado e il coniuge.
 Stangata Co.Co.Pro: ci sarà una definizione più stringente del progetto con la limitazione a mansioni non meramente esecutive o ripetitive. È vietato l’inserimento di clausole che consentono il recesso prima della fine del progetto. In caso di mancanza di un progetto specifico il contratto a progetto si considera di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Si prevede per i collaboratori un aumento dell’aliquota contributiva di un punto l’anno fino a raggiungere nel 2018 il 33% prevista per il lavoro dipendente (fino al 24% per chi è iscritto a gestione separata).
 Articolo 18: ci saranno tre regimi sanzionatori per il licenziamento individuale illegittimo: la reintegrazione nel posto di lavoro sarà disposta dal giudice solo nel caso di licenziamento discriminatorio e in alcuni casi di infondatezza del licenziamento disciplinare. Nel caso di licenziamento per motivi economici ritenuto illegittimo dal giudice il datore di lavoro potrà essere condannato solo al pagamento di un’indennità. L’indennizzo che dovesse essere deciso a fronte di un licenziamento illegittimo per motivi disciplinari o per motivi economici potrà variare tra le 15 e le 27 mensilità. Sarà sempre obbligatorio indicare i motivi del licenziamento. Se il licenziamento economico è strumentale e il lavoratore riesce a provarlo il giudice applica le relative tutele. E' prevista l’introduzione di un rito procedurale veloce per le controversie in materia di licenziamento.
 Aspi: la nuova assicurazione sociale per l’impiego è destinata a sostituire a regime, nel 2017, l’indennità di mobilità e le varie indennità di disoccupazione. Ne potranno usufruire oltre i lavoratori dipendenti anche gli apprendisti e gli artisti purché possano contare su 2 anni di anzianità assicurativa e 52 settimane di lavoro nell’ultimo biennio. Sarà pari al 75% della retribuzione fino a 1.150 euro e al 25% oltre questa soglia per un tetto massimo di 1.119 euro lordi al mese. E' prevista una fase transitoria per il passaggio del periodo dagli 8 mesi attuali (12 per gli over 50) ai 12 dell’Aspi (18 per gli over 55). La contribuzione è estesa a tutti i lavoratori che rientrino nell’ambito di applicazione dell’indennità. L’aliquota è pari a quella attuale per i lavoratori a tempo indeterminato (1,31%) ma sarà gravata di un ulteriore 1,4% per i lavoratori a termine.
 Contributo licenziamento: il datore di lavoro all’atto del licenziamento dovrà versare all’Inps mezza mensilità ogni 12 mensilità di anzianità aziendale negli ultimi tre anni (in vigore dal 2013).
 Cigs: la necessità di eliminare a decorrere dal 2014 i casi in cui la cassa integrazione straordinaria copre esigenze non connesse alla conservazione del posto di lavoro porta all’eliminazione della causale per cessazione di attività.
 Fondo solidarietà: per le aziende non coperte dalla cig straordinaria arriva un fondo di solidarietà. La contribuzione dovrà essere a carico del datore di lavoro (2/3) e del lavoratore (1/3).
 Tutela lavoratori anziani: sono possibili accordi per esodi di lavoratori anziani (che raggiungano la pensione nei 4 anni successivi al licenziamento) «con costi a carico dei datori di lavoro».
 Equità di genere: norme di contrasto alle dimissioni in bianco e il rafforzamento fino a tre anni di età del bimbo del regime di convalida delle dimissioni rese dalle lavoratrici madri.
 Papà obbligatorio: viene introdotto il congedo di paternità obbligatorio (tre giorni) e si approva il regolamento che disciplina le quote rosa nelle società controllate dalle pubbliche amministrazioni.
Finlandia scettica su aumento Fondo Ue
Bene rapidita' nel finanziamento, ma non andare oltre
24 marzo, 10:15
(ANSA) - SAARISELKA (FINLANDIA), 24 MAR - La Finlandia si dice ''scettica'' sull'aumento del fondo ''salva Stati''. ''Non abbiamo ancora deciso quale sara' la nostra linea politica'' ma ''siamo un po' scettici circa le dimensioni che dovrebbe avere il fondo'', ha detto il premier finlandese Jyrki Katainer. ''Abbiamo deciso - ha ricordato - che l'Esm sia anticipato e sia finanziato più rapidamente del previsto'' ma ci si ''interroga sulla necessità di andare oltre, aumentando le risorse dei 'firewall' finanziari''.

Germania: disoccupazione giovanile al minimo storico
(AGI) - Berlino, 24 mar. - La Germania e' il Paese dell'Ue con il piu' basso tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il livello record minimo dal giorno della riunificazione tedesca.
   Holger Schaefer, esperto del mercato del lavoro dell'Istituto per l'Economia tedesca (Iw), dichiara al settimanale 'Focus' che la percentuale di disoccupati tra i giovani con meno di 25 anni "entro l'autunno scendera' sotto il 5%". Nel mese di febbraio erano 293 mila i giovani tedeschi senza un lavoro, per una percentuale pari al 6,3%. Secondo Schaefer, in diverse regioni del Paese molte imprese artigiane hanno gia' adesso difficolta' nel reclutare apprendisti. Secondo una statistica dell'Ue, in Germania a gennaio il 7,8% dei giovani era ancora senza un lavoro, il tasso piu' basso tra i 27 Paesi membri, mentre in Spagna quasi un giovane su due (49,9%) non ha un occupazione ed in Francia la percentuale e' di un quarto (23,3%). Raimund Becker, dell'Agenzia federale per il lavoro, spiega al settimanale che l'eccellente risultato della Germania sull'occupazione giovanile e' dovuto al fatto che anche chi lascia la scuola senza aver terminato gli studi, oppure e' in possesso di un diploma con voti mediocri, viene poi formato adeguatamente per trovare un impiego.

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