giovedì 5 aprile 2012

am_5.4.12/ Acque territoriali padane. - Parma, padania: Quello indiano è uno dei mercati più interessanti, ma non sono poche le aziende che si interrogano su modalità e vantaggi di entrata in quella realtà commerciale. Per questo una delegazione di operatori indiani (provenienti dal retail e dall’Horeca) sarà presente all’Indian Desk, uno spazio dedicato situato nei pressi della Buyers’ Lounge, pronta a dialogare con le aziende italiane interessate.

Crisi: Bankitalia, sale al 22% quota famiglie con reddito insufficiente
Migliorano i conti pubblici, cala deficit-pil
Ue: Eurostat, commercio al dettaglio giu' dello 0,1 % in eurozona a febbraio
South stream importantissimo per i balcani occidentali, meno per la croazia
Parma, padania. Come entrare nel mercato indiano

Crisi: Bankitalia, sale al 22% quota famiglie con reddito insufficiente
04 Aprile 2012 - 12:51
(ASCA) - Roma, 4 apr - La quota delle famiglie con reddito insufficiente a coprire i consumi, nel 2010, e' salita al 22% a causa della crisi. Lo sottolinea un'indagine della Banca d'Italia, riportata dal vice direttore generale dell'istituto Anna Maria Tarantola a Genova nell'ambito del Convegno ''La famiglia un pilastro per l'economia del Paese''. ''Secondo i dati dell'Indagine - ha detto la Tarantola -, la crisi avrebbe anche comportato nel 2010 un aumento al 22 per cento della quota di famiglie che hanno un reddito insufficiente a coprire i consumi; per quelle a basso reddito la quota sale a piu' del doppio. In queste situazioni diviene fondamentale la possibilita' di utilizzare la ricchezza accumulata, finanziaria e reale''. ''Considerare la ricchezza, oltre al reddito, consente di mitigare solo parzialmente il quadro negativo circa la diffusione della poverta' in Italia - ha aggiunto la Tarantola -. Facendo riferimento solo al reddito equivalente, ovvero corretto per tenere conto della diversa dimensione e composizione dei nuclei familiari, in base ai dati dell'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane, i nuclei con un reddito ritenuto indicativo di una situazione di poverta' relativa rappresentavano nel 2010 il 13 per cento del totale; tra questi, solo la meta' aveva una ricchezza netta sufficiente a sostenerli per sei mesi in caso di perdita del reddito''. Confermato invece il basso livello di indebitamento delle famiglie italiane, con i debiti finanziari che ''rimangono, in rapporto al reddito disponibile, di un terzo piu' bassi del dato medio dell'area dell'euro: il 66 contro il 99 per cento nel 2011''. sen/

Migliorano i conti pubblici, cala deficit-pil
ultimo aggiornamento: 04 aprile, ore 11:38
Roma, 4 apr.(Adnkronos) - Nel quarto trimestre 2011 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stato pari al 2,8% del Pil, valore inferiore di 1,4 punti percentuali rispetto a quello registrato nel corrispondente trimestre del 2010. Lo comunica l'Istat nel conto trimestrale
Complessivamente nell'anno 2011, dunque, si legge nella nota, si è registrato un rapporto tra indebitamento netto e Pil pari al 3,8%, inferiore di 0,7 punti percentuali rispetto a quello del 2010.
Sempre nel quarto trimestre 2011 il saldo primario è stato positivo e pari a 10.483 milioni di euro (+2.017 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2010). Il saldo corrente 2011, invece, è risultato negativo e pari all'1,5%, invariato rispetto al 2010.
Quanto alle entrate totali dello Stato, queste nel 2011 sono cresciute dell'1,9% con una incidenza sul Pil del 46,1% rispetto al 46% del 2010 mentre le uscite sono aumentate dello 0,5% mostrando un'incidenza sul Pil del 49,9% rispetto al 50,5% del 2010.
Nel quarto trimestre 2011 le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dello 0,2%. Le uscite correnti sono invece aumentate dell'1,8%, mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 19,8%.
Sempre nel quarto trimestre, invece, le entrate totali sono cresciute, in termini tendenziali, del 2,9%, quelle correnti sono aumentate dello 0,4%.
Le uscite correnti hanno registrato, nel quarto trimestre 2011 un aumento tendenziale dell'1,8%, risultante da aumenti del 2,6% dei consumi intermedi, dell'1,9% delle prestazioni sociali in denaro e del 14,1% degli interessi passivi e da riduzioni dell'1,5% dei redditi da lavoro dipendente e dell'1,1% delle altre uscite correnti.
Le uscite in conto capitale sono diminuite del 19,8% in termini tendenziali; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono aumentati del 10,1% e le altre uscite in conto capitale sono diminuite del 57,5% . Per quest'ultime il valore negativo è dovuto alla contabilizzazione delle vendite dei diritti d'uso delle frequenze elettromagnetiche, prosegue la nota.
Le entrate correnti hanno registrato, nel quarto trimestre 2011, un aumento tendenziale dello 0,4%, come risultato di una riduzione delle imposte dirette (-2,2%) e di un aumento delle imposte indirette (+1,8%), dei contributi sociali (+0,5 %) e delle altre entrate correnti (+10,4%). In forte crescita sono risultate le entrate in conto capitale e in particolare le imposte in conto capitale, nelle quali sono stati contabilizzati i versamenti una tantum relativi all'imposta sostituiva di alcuni tributi .

Ue: Eurostat, commercio al dettaglio giu' dello 0,1 % in eurozona a febbraio
ultimo aggiornamento: 04 aprile, ore 11:11
Bruxelles, 4 apr. - (Adnkronos) - Commercio al dettaglio giu' dello 0,1% nell'eurozona a febbraio e dello 0,4% nell'Ue a 27. Lo riferisce Eurostat, ricordando che il mese precedente era stato registrato un aumento rispettivamente dell'1,1 e dello 0,9%. Su base annuale, rispetto a febbraio del 2011, l'indice e' sceso del 2,1% nell'area euro e dell'1,1% nell'Ue a 27.

South stream importantissimo per i balcani occidentali, meno per la croazia
Le dinamiche di sviluppo della regione dei Balcani Occidentali, si legge su ‘ Serbia-energy.com ‘, saranno fortemente influenzate dalla costruzione del gasdotto South Stream.
 I Paesi della regione sono infatti estremamente dipendenti dalla Russia riguardo al gas: la Serbia importa circa l’85% del gas russo, mentre la Bosnia e la Macedonia rispettivamente il 90 e il 100%.
 La Croazia, che aderirà all’UE il prossimo anno, è invece meno legata al gas russo: la quota di importazioni del Paese è infatti pari a meno del 40%.

Parma, padania. Come entrare nel mercato indiano
Sarà «una fiera delle aziende per le aziende». Cibus 2012  (7-10 maggio) proporrà lo spazio del “Cibus Export Desk”  tutto dedicato agli incontri tra gli operatori stranieri e quelle aziende alimentari che progettano di aumentare la propria quota di export ed, eventualmente, avvicinarsi a nuovi mercati.
Quello indiano è uno dei mercati più interessanti, ma non sono poche le aziende che si interrogano su modalità e vantaggi di entrata in quella realtà commerciale. Per questo una delegazione di operatori indiani (provenienti dal retail e dall’Horeca) sarà presente all’Indian Desk, uno spazio dedicato situato nei pressi della Buyers’ Lounge, pronta a dialogare con le aziende italiane interessate. E’ stato anche organizzato un workshop con la presenza degli operatori indiani nella mattina di mercoledì 9 maggio.
«I prodotti italiani più richiesti in India sono: pasta, olio d’oliva e formaggi – spiega Enrico Perego della società di consulenza “Octagona” che ha collaborato con Fiere di Parma per l’Indian Desk – ma il mercato si sta aprendo ulteriormente a nuovi gusti e nuove tipologie di prodotti, non dimentichiamo che esiste in India una classe media di almeno 300 milioni di persone attratte dal cibo internazionale ed italiano in particolare». Una fascia piuttosto giovane, con molti individui sotto i 40 anni, aperta agli stili di vita occidentali, ma ancorata alla tradizione vegetariana dell’India (il 65% della popolazione indiana è vegetariana).
Il settore food and beverage indiano sta cambiando rapidamente con un forte impulso alla realizzazione di impianti di food processing che possano ridurre la piaga dello spreco dei prodotti vegetali (il 30% di essi si deteriorano per cattiva conservazione e carenze dell’industria di trasformazione). L’altra novità è rappresentata da una forte espansione della rete del retail che può fungere da «ambasciatrice» dei prodotti del food made in Italy.

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