lunedì 9 aprile 2012

pm_9.4.12/ Il disastro del Belpaese padanino e’ camuffato dai pennucoli del piu’ e del meno, a beneficio dei fessi che non sanno leggere: gli indici socio-economici della Campania sono il vostro incubo. - Anche uno studio sulla frequenza dei fallimenti, cioé il numero di imprese chiuse ogni 10mila attive (Insolvency ratio, Ir), conferma il dato: dall'inizio della crisi la Lombardia è prima con un tasso di oltre 27 aziende chiuse per 'crack' ogni 10mila, Milano è prima tra le province con un Insolvency ratio di 34. Quasi la metà dei 33mila fallimenti totali (oltre 15mila) ha riguardato imprese che operano nel terziario, il 23% aziende dell'edilizia (7.535), il 21% società manifatturiere (poco meno di 7mila).---Gli acquisti di titoli di Stato da parte delle banche spagnole e italiane «sono preoccupanti. Basta guardare alla Grecia per vedere come è finita», afferma al New York Times Michelle Bradley, analista di Crédit Suisse.

Vela: Coppa America, cerimonia a Napoli con uno show di luci
Crisi: fallimenti attaccano nord, 17mila da inizio recessione
Il New York Times: preoccupano gli acquisti di titoli di stato da banche italiane e spagnole

Vela: Coppa America, cerimonia a Napoli con uno show di luci
Spettacolo in piazza del Plebiscito tra fuochi e scenografie
09 aprile, 14:43
Vela: cerimonia di apertura dell'America's Cup a Napoli
(ANSAmed) - NAPOL - Un panorama surreale va in scena a piazza del Plebiscito: un cielo scuro fa da sfondo ai tanti giochi di colore che animano il colonnato della chiesa di San Francesco di Paola, trasformato per l'occasione prima in uno specchio di acqua calma e poi in un tumultuoso mare in tempesta, per proiettare il pubblico in un habitat marino fatto di fondali suggestivi. Meduse multicolor trampoliere e ballerine-onda anticipano la solenne cerimonia che vede salire sul palco - accompagnato da un fragoroso sottofondo di onde, e da un forte e reale scroscio di pioggia - Peppe Servillo, che interpreta il brano poetico 'O Mare', di Eduardo de Filippo. A seguire, l'ingresso sul palco della bandiera italiana portata da Alessandra Sensini, quattro volte campionessa olimpica di windsurf, e alzata dagli uomini della Marina Militare sulle note dell'inno di Mameli. La cerimonia, alla quale hanno preso parte gli equipaggi delle sette nazioni partecipanti, e' stata preceduta da un videomessaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato lo slancio necessario per la valorizzazione delle qualita' della citta'. Poi il saluto del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha puntato l'attenzione sul momento che sta vivendo la citta' e su cosa si sta facendo per far conoscere il suo mare, grazie anche allo sport, ed ha augurato tutti 'buon vento'. Tra i protagonisti della serata anche Ian Murray, il direttore di regata dell'America's Cup e Management Ceo. Poi c'e' stato l'ingresso solenne della Coppa America, il piu' antico trofeo sportivo del mondo, tra giochi di fuoco e d'artificio. La cerimonia e' stata l'occasione per presentare i sette equipaggi che si sfideranno nella acque del golfo: America, Svezia, Cina, Nuova Zelanda, Francia, Italia, Corea del Sud. A chiudere la sfilata la bandiera della America's Cup che ha dato il via ai fuochi di artificio, anticipati a causa della pioggia. La serata e' stata ideata e organizzata da Marco Balich, presidente di Filmmaster Events, che tra l'altro si e' aggiudicata la produzione delle cerimonie degli Europei di Calcio 2012 e le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici di Rio 2016. (ANSAmed).

Crisi: fallimenti attaccano nord, 17mila da inizio recessione
Cerved: prime Lombardia e Milano, boom per la Campania
09 aprile, 15:12
MILANO - I fallimenti stanno colpendo il cuore produttivo dell'Italia, le Regioni del Nord. Lo affermano dati Cerved analizzati dall'ANSA secondo i quali dal 2009, quando i crack sono esplosi con la crisi mondiale, sono 17mila i fallimenti al Nord, con l'area Occidentale (Lombardia con Milano, Piemonte e Liguria) in difficolta' mentre 'tiene' meglio il Nord Est, anche se il Veneto fatica. Un quarto delle chiusure sono di imprese meridionali (8.358, con un 'boom' per la Campania nel 2011), il 22% del Centro Italia (7.284).
Anche uno studio sulla frequenza dei fallimenti, cioé il numero di imprese chiuse ogni 10mila attive (Insolvency ratio, Ir), conferma il dato: dall'inizio della crisi la Lombardia è prima con un tasso di oltre 27 aziende chiuse per 'crack' ogni 10mila, Milano è prima tra le province con un Insolvency ratio di 34. Quasi la metà dei 33mila fallimenti totali (oltre 15mila) ha riguardato imprese che operano nel terziario, il 23% aziende dell'edilizia (7.535), il 21% società manifatturiere (poco meno di 7mila). Ma, confrontando le procedure al numero di imprese operative, è evidente che i crack hanno colpito con maggiore intensità l'industria (con un Insolvency ratio nei tre anni pari a 38,7) e le costruzioni (28,5), rispetto ai servizi (16,9) e gli altri settori (9,1). Secondo le rilevazioni Cerved, gruppo specializzato nell'analisi delle imprese e nella valutazione del rischio di credito, la situazione è in fase di radicamento: nel solo anno scorso la Lombardia è arrivata a un Insolvency ratio di 30,7, Milano di 39. Ma nel 2011 il trend peggiore è stato accusato da altre due Regioni: per maggior numero di fallimenti in assoluto la prima rimane la Lombardia (2.673, +9,8%), ma in Campania la crescita è stata quasi del 30% (esattamente del 29,6%, oltre quota mille) e nel Lazio del 23,4%, a un totale di 1.253 crack aziendali.

Il New York Times: preoccupano gli acquisti di titoli di stato da banche italiane e spagnole
Gli acquisti di titoli di Stato da parte delle banche spagnole e italiane alimentano i timori sul livello di rischio: anche se la paura è diminuita rispetto ad alcuni mesi fa, «spie luminose» si sono accese di nuovo su Spagna e Italia, i «due Paesi considerati più suscettibili di un secondo round di problemi», in seguito agli acquisti di titoli di Stato di Spagna e Italia da parte delle banche spagnole e italiane. Lo riporta il New York Times. Il quotidiano sottolinea che fra «novembre e febbraio, periodo durante il quale la Bce ha prestato oltre mille miliardi di euro a 800 banche europee, i titoli di Stato in capo alle banche spagnole sono aumentati di 68 miliardi di euro mentre, quelli a capo alle banche italiane di 54 miliardi di euro. Le banche spagnole e italiane hanno acquistato soprattutto titoli dei loro Paesi».
«Le condizioni nell'area euro non sono così negative come alcuni mesi fa. Il presidente del consiglio, Mario Monti, ha calmato i timori del mercato mettendo in atto un piano di austerity da 30 miliardi di euro. Alcuni economisti - mette in evidenza il New York Times - si attendono che l'area euro entri in una lieve recessione e non più in una profonda recessione come precedentemente temuto, soprattutto ora che l'economia americana mostra segnali di ripresa».
Gli acquisti di titoli di Stato da parte delle banche spagnole e italiane «sono preoccupanti. Basta guardare alla Grecia per vedere come è finita», afferma al New York Times Michelle Bradley, analista di Crédit Suisse.
 9 aprile 2012

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