venerdì 25 maggio 2012

am_25.5.12/ Il marciume antropologico di questa Grande Nazione non ha fischiato la vittoria del pizzaiolo marchigiano Marcello D'Erasmo. Napoletani! Perche’ facite sti’ dispietti?===Poi lo sapete, spesso le agenzie di rating non sono fonti attendibili. Cosi' il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, rispondendo, a margine dell'assemblea annuale di Confidustria, sull'allarme lanciato ieri dall'agenzia di rating Fitch su una fuga degli investitori esteri dal debito pubblico italiano.

Caso maro': Terzi, Ban sorpreso per mancata soluzione negoziale
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Il campione del mondo per le pizze? È marchigiano
Calcio: Spagna; polemiche indipendentiste accendono Coppa re
Spagna: cresce tensione per nuovo incidente acque Gibilterra
"Provenzano trattò la resa con un messaggero"
Quanto costerà la parata del 2 giugno? Per quest’anno la parola d’ordine è sobrietà
Banca Mezzogiorno: 1* trim utile pretasse a 200mila euro. D'Anzi Ad
Grecia: Grilli, fuori dall'euro? Dobbiamo essere sempre pronti
Crisi: Grilli, nessun allarme su fuga da debito
Ankara rompe con Standard and Poor's e guarda a Pechino: sì all'agenzia di rating nazionale
Rom e sinti sono due lingue «Quando toccherà al Veneto?»

Caso maro': Terzi, Ban sorpreso per mancata soluzione negoziale
ultimo aggiornamento: 24 maggio, ore 14:55
Roma, 24 mag. - (Adnkronos) - Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e' "apparso oggettivamente sorpreso" della mancata soluzione negoziale della vicenda che vede coinvolti in India i due maro' italiani. Lo riferisce il ministro degli Esteri Giulio Terzi che negli ultimi due giorni ha avuto alle Nazioni Unite una serie di incontri nei quali, anche con il segretario generale ha "parlato diffusamente" della questione.
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Il campione del mondo per le pizze? È marchigiano
Marcello D’Erasmo di Fermo ha vinto il Trofeo Caputo: «Devo ringraziare i maestri napoletani»
NAPOLI - Macché napoletano: è marchigiano il nuovo campione del mondo dei pizzaioli, vincitore dell'undicesimo «Trofeo Caputo», che si è svolto a Nola.
I RINGRAZIAMENTI - Marcello D'Erasmo, 54 anni, gestisce infatti la pizzeria «Mamma Rosa» a Ortezzano, in provincia di Fermo. «Faccio il pizzaiolo da 35 anni - ha detto - e il premio per me è veramente un onore troppo grande. Non me lo aspettavo». Un po’ frastornato, ha ringraziato Napoli e i «maestri napoletani che mi hanno insegnato il mestiere. Grazie a loro, alla loro tecnica, ai loro consigli, svolgo il lavoro più bello del mondo».
DA TUTTO IL MONDO - Alla gara, durata tre giorni, hanno partecipato 427 pizzaioli provenienti da Italia, Giappone, Francia, Svizzera, Ucraina, Marocco, Germania, Romania, Brasile, Norvegia, Spagna, Canada, Brasile, Usa. Vive negli Usa, ma è di origine napoletana, il secondo classificato: Gennaro Nasti della Pizzeria Via Tribunali di Portland, nell'Oregon. Terzo il giapponese Takehiko Chiba della pizzeria Padrino Del Shozan della città Sendai, provincia di Miyagi.
ECCO LE «PIZZAIOLE» - I giapponesi sono arrivati a Napoli con una folta delegazione, a dimostrazione che il mestiere di bravo pizzaiolo non è appannaggio esclusivo dei napoletani o degli italiani, sempre più stranieri infatti, e sempre più donne, si cimentano con successo con Margheritè e Pizze Napoli. In gara anche Elisabeth Falkner, Iron chef californiana, che si è aggiudicata il primo posto nella categoria 'Pizza ClassicA’ ed è stata insignita del titolo chef Internazionale Trofeo Caputo.
Marco Perillo

Calcio: Spagna; polemiche indipendentiste accendono Coppa re
Domani finale Barcellona-Bilbao. Rischio fischi inno e incidenti
24 maggio, 14:07
(ANSAmed) - MADRID, 24 MAG - Vigilia della finale della Coppa del Re fra Barcellona e Athletic Bilbao segnata delle polemiche sull'indipendentismo, mentre oltre 50.000 tifosi delle due squadre cominciano ad arrivare a Madrid per l'incontro, che sara' disputato domani alle 21.30 nello stadio Vicente Calderon, dove gioca abitualmente l'Atletico Madrid (il Real Madrid ha rifiutato l'uso del piu' grande e prestigioso Santiago Bernabeu, a motivo di lavori in corso nell'impianto). Ad accendere la scintilla nei giorni scorsi, la presidente della Comunita' di Madrid, Esperanza Aguirre (PP), che ha evocato i fischi all'inno nazionale e al re Juan Carlos che tre anni turbo' la finale fra le due stesse squadre allo stadio Mestalla di Valencia. E ha chiesto, in caso di nuove manifestazioni di oltraggio ai simboli nazionali, che la finale venga sospesa o giocata a porte chiuse. Le reazioni non si sono fatte attendere: dall'opposizione politica allo stesso Partito Popolare, e praticamente dall'intero ambito sportivo, si sono levate voci contrarie alla Aguirre. A cominciare dal presidente del Barcellona, Sandro Rosell, e dal vicepresidente Carles Vilarrubi, che in dichiarazioni ai media hanno sottolineato: ''Andiamo a giocare a calcio, non a fare politica''. Tutto questo avviene dopo che nei giorni scorsi i partiti politici nazionalisti e indipendentisti, sia baschi sia catalani, hanno chiesto davanti al Congresso che le nazionali delle comunita' autonome possano competere a livello internazionale, seppure senza incitare in alcun modo a fischiare l'inno nazionale nella finale di Coppa del Re. Chi lo ha fatto e' stata, invece, la piattaforma basca Esait, che attraverso la sua pagina web ha esortato alla ''rivendicazione piu' sonora possibile durante l'intera partita, soprattutto mentre suona l'inno di chi ci nega l'ufficialita'''. A questo clima infuocato si aggiunge la manifestazione 'in difesa della bandiera', convocata per domani nel centro di Madrid da vari gruppi di estrema destra, autorizzata dal Tribunale superiore di giustizia, dopo essere stata vietata dalla Prefettura. Per l'evento sportivo, dichiarato ad alto rischio, la polizia ha preparato un imponente dispositivo di sicurezza, con oltre 2.300 agenti, vigili urbani, poliziotti a cavallo ed elicotteri, schierati in citta' e in prossimita' dello stadio. Il ministro dell'Interno, Jorge Fernandez Diaz, ha lanciato un appello alla calma e ha annunciato che sta considerando di far pagare le altre spese della sicurezza, in tempi di grave recessione come questi, ai club di calcio o si privati: una sorta di canone, sul tipo di quello gia' applicato per gli eventi sportivi ciclistici. (ANSAmed).

Spagna: cresce tensione per nuovo incidente acque Gibilterra
24 maggio, 18:59
(ANSAmed) - MADRID, 24 MAG - Nuove tensioni per un incidente avvenuto la notte scorsa nelle acque al largo di Gibilterra fra imbarcazioni britanniche e quelle della Guardia civile spagnola, riferito oggi dai media iberici.
 Secondo la direzione generale della Guardia Civile, una pattuglia di Gibilterra e' entrata in collisione, seppure lieve, con un'imbarcazione dell'arma spagnola intervenuta nella zona su richiesta di tre pescherecci con base ad Algesiras, in Andalusia, ai quali era stato impedito di pescare nelle acque circostanti la Rocca, oggetto del contenzioso territoriale fra Londra e Madrid sulla ex colonia. ''Momenti di tensione'', secondo le fonti, si sono vissuti quando due lance pneumatiche della polizia di Gibilterra sono uscite dal porto a grande velocita', dirette verso i pescherecci spagnoli e scortate da una pattuglia della Royal Navy armata di mitragliatrice in poppa. Secondo la versione dei pescatori, le autorita' britanniche non hanno impedito loro di pescare ma, nei fatti, hanno reso impossibile calare le reti, continuando a scorazzare a tutta velocita' nella zona. La Guardia Civile spagnola, che ha compiti di scorta dei pescherecci per evitare incidenti in quelle acque, si sarebbe interposta con i propri Zodiac e ne sarebbe nata una forte discussione con la polizia di Gibilterra e l'equipaggio della Royal Navy. Un incidente sul quale il governo del Regno Unito sta indagando, secondo un portavoce del Foreign Office citato dall'agenzia Efe. Da parte sua, l'Unione di ufficiali della Guardia Civile ha chiesto l'intervento dell'Armada spagnola, la Marina militare, per difendere gli interessi iberici a Gibilterra.
 A marzo il governo di Madrid ha presentato una protesta a quello di Londra per la decisione delle autorita' di Gibilterra di impedire alle imbarcazioni spagnole di pescare in un perimetro di tre miglia delle acque circostanti la Rocca. A causa delle tensioni, la regina Sofia ha annullato la scorsa settimana la sua partecipazione alla celebrazione del 60/esimo anniversario del regno di Elisabetta II. Per martedi' prossimo e' previsto un incontro a Londra fra il ministro spagnolo degli esteri, Jose' Manuel Garcia-Margallo e il suo collega britannico, William Hague. Col Trattato di Utrecht del 1713, la Spagna passo' alla Corona britannica la citta' e il castello di Gibilterra, assieme al porto e alle fortificazioni, ma non l'ismo di Gibilterra, ne' le acque territoriali, la cui gestione e' fonte di tensioni fra Madrid e Londra. (ANSAmed)

"Provenzano trattò la resa con un messaggero"
Tre incontri per trattare una resa. E oltre due milioni di euro per costituirsi. Queste le richieste che il boss avrebbe fatto arrivare alla Direzione nazionale antimafia
PALERMO. Tre incontri per trattare una resa. E oltre due milioni di euro per costituirsi. Queste le richieste che Bernardo Provenzano, tramite un «messaggero», avrebbe fatto arrivare alla Direzione nazionale antimafia. A raccontare per primo questa storia era stato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, durante un'audizione al Consiglio superiore della magistratura. E a confermarlo - in una lunga intervista in onda questa sera a Servizio Pubblico - è proprio il «messaggero», cioè l'uomo che intavolò, tra il 2003 e il 2005, per conto del capo dei capi, la trattativa per la sua resa dopo quarant'anni di latitanza. Nel corso della trasmissione verrà intervistato anche l'ex sindaco di Castelvetrano Tonino Vaccarino, già inquisito per mafia, che per conto dei servizi segreti avrebbe aperto un canale con il boss latitante utilizzando nelle lettere scambiate con il boss il soprannome di Svetonio.

Quanto costerà la parata del 2 giugno? Per quest’anno la parola d’ordine è sobrietà
Di Roberto Cicchetti  | 24.05.2012 18:52 CEST
Tagli, tagli e ancora tagli. Forse il Governo vuole attrarre simpatie cavalcando l'onda dei social network, dove ultimamente è di moda osteggiare la parata ed i suoi sprechi. D'altronde il patriottismo non è più di casa in un Paese che si sente preso in giro ormai da troppo, ne è la prova lo scarso entusiasmo in quasi tutto il Bel Paese per il 150enario.
Il mondo pacifista, reduce dalla campagna contro i jet F-35, chiede di rinunciare alla parata per risparmiare denaro anche in virtù della spending review che il Governo sta mettendo a punto, ma la manifestazione militare è voluta con forza dal Quirinale e dalla Difesa per la rappresentatività e la solennità che deve suscitare. Una certezza c'è: la parata si farà. A sfilare in Via dell'Impero vi saranno meno militari, meno mezzi e persino meno cavalli garantendo così consistenti risparmi rispetto alle precedenti edizioni, in particolare in confronto a quella dell'anno scorso in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia.
Quanto costerà ai contribuenti? "Il Sole 24 Ore" ha le idee chiarissime: i costi complessivi saranno compresi tra i 2,6 e i 2,9 milioni di euro. Si tratta di un bilancio preventivo, destinato a subire qualche lievitazione in fase di consuntivo, ma che al momento prevede un risparmio consistente rispetto ai 3,5 milioni spesi nel 2010 e ai 4,4 della maxi-parata dell'anno scorso. L'allestimento delle tribune costerà 593 mila euro contro gli 877 mila del 2011. Cifre che hanno sollevato qualche polemica ma che sono proporzionali ai costi sostenuti in occasione dei concerti del primo maggio o di altre manifestazioni.  Quest'anno le truppe caleranno da 4.919 a 2.584 (- 47%) mentre i mezzi militari scendono da 196 a 93 (- 52%). I quadrupedi sono stati ridotti da 120 a 98 con un calo del 18,3% rispetto al 2011 e del 46,1% rispetto ai 182 cavalli dell'edizione 2010. Tagliate anche due delle 12 bande musicali che avevano partecipato alle due precedenti edizioni. Secondo le fonti per la parata di quest'anno si prevedono risparmi per quasi un milione di euro rispetto al 2010 e di oltre 1,5 milioni rispetto all'anno scorso.

Banca Mezzogiorno: 1* trim utile pretasse a 200mila euro. D'Anzi Ad
24 Maggio 2012 - 18:39
 (ASCA) - Roma, 24 mag - Il Cda di Banca del Mezzogiorno- Mediocredito Centrale, controllata da Poste Italiane, ha approvato la prima relazione trimestrale del 2012, con un risultato ante imposte pari a 0,2 milioni di euro.
 Integrato anche il Consiglio di Amministrazione nominando Pietro D'Anzi, con decorrenza 4 giugno 2012, Consigliere di Amministrazione e Amministratore Delegato, conferendogli i relativi poteri.
 La situazione economico-patrimoniale al 31 marzo 2012 presenta Impieghi in attivita' finanziarie disponibili per la vendita a 548 milioni di euro; Crediti verso la clientela a 113 milioni di euro; Crediti verso le banche a 43 milioni di euro; Raccolta da prestiti obbligazionari quotati a 549 milioni di euro.
 Dati economici Margine di intermediazione a 9,6 milioni di euro, di cui 6,9 milioni di euro per l'Attivita' di gestione dei Fondi Pubblici; Spese amministrative a 9,1 milioni di euro. Coefficienti patrimoniali Tier 1 pari al 47,53%; Total capital ratio pari al 47,55%. Lo comunica una nota della societa'.
com/men

Grecia: Grilli, fuori dall'euro? Dobbiamo essere sempre pronti
24 Maggio 2012 - 12:48
(ASCA) - Roma, 24 mag - ''Dobbiamo essere pronti, sempre e in ogni caso. Cerchiamo di esserlo''. Lo ha detto il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, dopo l'assemblea di Confindustria, rispondendo alla domanda se l'Italia si sta preparando ad un'eventuale uscita della Grecia dall'euro. glr/sam/

Crisi: Grilli, nessun allarme su fuga da debito
24 Maggio 2012 - 12:42
 (ASCA) - Roma, 24 mag - ''Non c'e' nessun allarme. La volatilita' sui mercati e' alta e gli spread vanno su e giu'.
Poi lo sapete, spesso le agenzie di rating non sono fonti attendibili''. Cosi' il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, rispondendo, a margine dell'assemblea annuale di Confidustria, sull'allarme lanciato ieri dall'agenzia di rating Fitch su una fuga degli investitori esteri dal debito pubblico italiano.
men/sam/

Ankara rompe con Standard and Poor's e guarda a Pechino: sì all'agenzia di rating nazionale
Ankara è sulle orme di Pechino che si è creata un'agenzia di rating chiamata Dagong Global Credit Rating Co, un'agenzia che dopo aver declassato, uno dopo l'altro, Stati Uniti, Gran Bretagna, Portogallo, Italia e Francia, è riuscita a farsi conoscere dagli addetti ai lavori anche fuori dai confini nazionali, rompendo il monopolio delle tre sorelle, S&P's appunto, Moody's e Fitch.
Tutto nasce dal un braccio di ferro tra il governo islamico moderato di Recep Tayyip Erdogan e l'agenzia di rating americana Standard and Poor's, che a inizio del mese di maggio ha tagliato da "positive" a "stabili" le prospettive economiche sul rating del paese della Mezzaluna che peraltro ha un'economia che corre a ritmi cinesi, sebbene con il tallone d'Achille di un defici delle partite correnti che viaggia al 10% del Pil.
Ieri il vicempremier con delega economica, Ali Babacan, ex ministro degli Esteri ed abile regista del miracolo economico turco, ha dichiarato che il governo dell'Akp potrebbe cancellare il suo contratto con l'agenzia americana S&P in ogni momento. «Se necessario - ha detto Babacan - possiamo cancellare il contratto con S&P in ogni momento. Non abbiamo in mente questa decisione per il momento, ma potremmo prendere provvedimenti in futuro. E non abbiamo un contratto con Fitch». La minaccia di Babacan arriva a poche ore di distanza dalle dichiarazioni dello stesso premier Erdogan che, visibilmente irritato, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe e ha accusato le agenzie di rating di avere «un'agenda politica e idelogica» annunciando che la Turchia, ormai potenza regionale di area, «potrebbe creare una sua propria agenzia di rating nazionale e sarebbe un gran beneficio».
Babacan ha voluto precisare il senso delle affermazioni di Erdogani spiegando che Ankara dispone del quadro legale per creare una propria agenzia di rating, così come hanno fatto i cinesi. A inizio mese S&P's ha annunciato un taglio dell'outlook sul debito turco motivandolo con la minor affidabilità creditizia del paese, dovuta all'alto livello del debito e al peggioramento della bilancia commerciale, a sua volta dovuto al calo della domanda per l'export della Mezzaluna. Oltre a S&P, che dà alla Turchia un rating di BB, Moody's assegna al debito sovrano turco un voto di Ba2, due livelli sotto l'investment grade, mentre Fitch ha un rating di BB+, un livello sotto l'investment grade. Così è scattata la "vendetta" di Ankara.
 24 maggio 2012

Rom e sinti sono due lingue «Quando toccherà al Veneto?»
Passa l'emendamento del Pd nella Commissione Esteri alla Camera. Il voto contrario della Lega Nord: prima si dovevano tutelare i nostri idiomi
ROMA - La commissione Affari esteri ha approvato quasi all'unanimità l'emendamento del Partito democratico sul riconoscimento delle lingue rom e sinti nel nostro Paese. L'unico voto contrario in merito è stato espresso dalla Lega Nord. «La Lega Nord si è sempre battuta in favore delle lingue locali intese come strumento di riconoscimento delle diverse identità territoriali, ma riteniamo che a dover essere tutelate siano le nostre lingue, come il piemontese e il veneto, e non quelle di minoranze che nulla hanno a che vedere con la cultura e le tradizioni dei nostri territori», scrivono in una nota congiunta il capogruppo della Lega Nord in commissione Affari esteri alla Camera, Stefano Allasia, e il deputato Davide Cavallotto. «A questo punto abbiamo chiesto di calendarizzare la proposta di legge Dozzo per il riconoscimento della lingua veneta e la proposta di legge Cavallotto per il riconoscimento di quella piemontese che, a detta di tutti, dovrebbero passare all'unanimità. Adesso vedremo se anche gli altri gruppi passeranno dalle parole ai fatti». (Ansa)


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