lunedì 28 maggio 2012

pm_28.5.12/ Still insufficient progress has been made in improving the recovery of unpaid taxes. - La classifica vede al primo posto le prostitute di Venezia con 97%, seguita da Genova con il 96%, Milano con il 95%, Aosta con il 94%, Roma con il 93%, Verona con il 91%, Napoli con il 90%; Palermo con il 88%, Torino con il 87% e Bari con il 85%.

Terzi, nuovo passo con Dehli su maro'
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Ft: «Evasione fiscale e lavoro sommerso»
Istat: a maggio fiducia in calo per imprese servizi e commercio
Fisco/contribuenti.it: +23,6% evasione da prostituzione
Turisti in fuga dalla Grecia, le prenotazioni calano di un terzo.
Grecia: Samaras, uscirà da euro se non rispetta piano

Terzi, nuovo passo con Dehli su maro'
Per liberta' su cauzione militari italiani
28 maggio, 11:55
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - ''Stamattina abbiamo fatto un passo con l'ambasciatore indiano per renderlo ancora più consapevole dell'importanza che noi diamo alla libertà su cauzione'' dei due maro' detenuti nel Kerala. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Giulio Terzi.
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Ft: «Evasione fiscale e lavoro sommerso»
I mali dell'Italia secondo l'Unione Europea
La Commissione Europea: «Il governo non ha fatto abbastanza per recuperare le tasse non pagate»
MILANO - La premessa: il governo Monti ha ottenuto significativi progressi in ambito economico. L'accusa: non «ha ancora fatto abbastanza sul fronte dell'evasione fiscale e del lavoro nero». In prima pagina sul Financial Times, il Sancta Sanctorum del giornalismo finanziario mondiale, l'atto di accusa all'Italia sommersa, secondo un report della Commissione Europea anticipato dal corrispondente da Bruxelles Peter Spiegel.
IL REPORT - Ventinove pagine - scrive dalle colonne del prestigioso quotidiano anglosassone - di analisi dettagliate sullo stato dell'economia italiana accusata di bassa crescita e produttività stagnante. Alle quali sarebbero allegate sei pagine di raccomandazioni, soprattutto in tema di evasione fiscale. "Still insufficient progress has been made in improving the recovery of unpaid taxes". Non serve un traduttore esperto per comprendere laddove l'azione politica di Monti si sia impantanata, al netto del decreto "Salva Italia" e dei tentativi di rimettere in carreggiata il Paese con la tanto auspicata fase 2. Il sommerso e la significativa evasione fiscale inciderebbero sulle finanze pubbliche, impoverendo le misure del governo e di fatto non innescando la crescita capace di rilanciare l'occupazione. I tentativi - seppur meritori - di aggredire la spesa pubblica improduttiva, su cui sta lavorando alacremente il super-commissario Bondi e il piano da 100 miliardi di euro per le infrastrutture di stampo keynesiano evocato dal ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, non sortirebbero gli effetti sperati se sul fronte dell'evasione fiscale non si raggiungono i target dalle grandi economie avanzate
Fabio Savelli

Istat: a maggio fiducia in calo per imprese servizi e commercio
28 Maggio 2012 - 10:20
 (ASCA) - Roma, 28 mag - Clima di fiducia in calo per imprese del commercio e dei servizi. Nel mese di maggio - secondo i dati dell'Istat -, l'indice destagionalizzato del clima di fiducia registra un calo significativo sia nelle imprese dei servizi, sia in quelle del commercio al dettaglio. In particolare, l'indice scende da 75,8 a 72,7 nei servizi di mercato e da 80,9 a 75,4 nel commercio al dettaglio.
 Nei servizi di informazione e comunicazione si registra un sensibile calo dei saldi sia dei giudizi sugli ordini (da -14 a -28), sia delle relative attese (da 12 a -7) . Nei servizi turistici peggiorano nettamente le attese sull'andamento generale dell'economia (il saldo cade da -58 a -73). Nei servizi alle imprese ed altri servizi migliorano le attese sull'andamento generale dell'economia (da -56 a -47) e peggiorano lievemente quelle riguardanti gli ordini. Nei trasporti e magazzinaggio, infine, risalgono i giudizi e le attese sugli ordini: i relativi saldi aumentano rispettivamente da -25 a -13 e da -14 a -2.
 Nel mese di maggio, la fiducia dei servizi scende nel Nord-est (da 78,6 a 70,9) e nel Nord-ovest (da 75,7 a 73,6) mentre risale al Centro (da 75,5 a 77,7) e nel Mezzogiorno (da 72,8 a 74,0). In particolare, i giudizi sugli ordini e le relative attese migliorano solo al Centro. Le aspettative sull'andamento generale dell'economia subiscono modeste variazioni dei saldi in tutte le ripartizioni territoriali, ad eccezione del Nord-est dove segnano un marcato calo.
 Nel commercio al dettaglio, l'indicatore di fiducia scende sia nella grande distribuzione (da 77,2 a 67,0) sia in quella tradizionale (da 90,1 a 86,8). Nel primo caso a peggiorare sono soprattutto i giudizi sulle vendite correnti, ma risultano in calo anche le attese su quelle future; in forte aumento e' giudicato, inoltre, il livello delle scorte di magazzino (i saldi di queste tre variabili passano, rispettivamente, da -30 a -49, da -22 a -25 e da 5 a 15).
Nella distribuzione tradizionale peggiorano fortemente i giudizi sulle vendite correnti (da -44 a -53 il saldo della variabile), mentre sono stazionari i saldi delle attese sulle vendite future e dei giudizi sulle scorte di magazzino.
red/glr

Fisco/contribuenti.it: +23,6% evasione da prostituzione
ROMA - Prostitute, escort e hostess immagine: niente fattura in 9 casi su 10. Nel 2012 hanno evaso 2,4 MLD di euro, + 23,6% rispetto al 2011.
"In Italia il 92% delle prostitute non rilascia la ricevuta fiscale nonostante la Cassazione abbia ritenuto tassabili i proventi" - denuncia Vittorio Carlomagno presidente dell' Associazione Contribuenti Italiani - "Il fenomeno è in costante crescita e né il redditometro, né lo spesometro riusciranno ad arginare questo malcostume".
La classifica vede al primo posto le prostitute di Venezia con 97%, seguita da Genova con il 96%, Milano con il 95%, Aosta con il 94%, Roma con il 93%, Verona con il 91%, Napoli con il 90%; Palermo con il 88%, Torino con il 87% e Bari con il 85%.
Complessivamente la classifica della illegalità fiscale - relativa sia a coloro che non hanno emesso fattura, sia a coloro che, emettendola, ha! nno maggiorato del 21% il compenso pattuito - stilata da Lo Sportello del Contribuente, vede al primo posto le prostitute, con il 92,3% degli evasori, seguite dalle escort (90,9%) e dalle hostess immagine (87,4%).
"L'evasione fiscale è diventato lo sport più praticato dagli italiani. Nelle discussioni di tutti i giorni, supera finanche il calcio - continua Carlomagno - Abbiamo sempre sostenuto che i proventi della prostituzione devono essere tassati, così come stabilito dalla Cassazione con la sentenza n. 20528/10". Secondo l'indagine effettuata da KRLS Network of Business Ethics per conto di "Contribuenti.it Magazine" dell'Associazione Contribuenti Italiani, 9 su 10 chiedono più rigore nella lotta all'evasione fiscale: l'89% del campione giudica ancora insufficiente l'impegno del Governo nella lotta all'evasione fiscale, definendolo "poco" (47%) o "per niente efficace" (43%), a fronte del 10% di opinione contraria; un'azione inefficace è segnalata più diffusamente tra! le donne (88% rispetto all' 82% tra gli uomini), tra gli anziani (84%), e nel campione del Nord (91% rispetto al 78% nel Centro e al 86% nel Sud).
L'Associazione Contribuenti Italiani chiede al Premier Monti di istituire con urgenza "Lo Sportello del Contribuente" presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell'amministrazione finanziaria per combattere l'evasione fiscale.
Serve una riforma seria del sistema fiscale italiano, incentrata sul rispetto dei diritti del contribuente, l'introduzione di modelli di fiscalità dissociata e differenziata ed una contabilizzazione per cassa del recupero dell'evasione fiscale fatta al momento della sua effettiva riscossione e non prima.
Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani
L'ufficio stampa Infopress 3314630647 – 0642828753

Turisti in fuga dalla Grecia, le prenotazioni calano di un terzo.
Paura di scioperi e disordini, ma la vacanza è low cost
Ad Atene gli albergatori sono in fermento e scrutano con apprensione le liste dei nuovi arrivi. Le prenotazioni, a maggio, sono scese di un terzo rispetto a quelle dell'anno scorso: conseguentementemente i prezzi calano con offerte speciali ma centomila posti di lavoro stagionali sono a rischio in una situazione occupazionale già esplosiva con la disoccupazione al 21,7%.
La crisi economica che ha colpito la Grecia negli ultimi mesi sta mettendo a rischio anche gli introiti provenienti dal turismo nella stagione estiva che pesa per il 20% sul Pil. Secondo i dati diffusi dall'Associazione delle imprese turistiche greche (SETE), quest'anno le prenotazioni sono scese del 15% rispetto all'anno scorso, mentre, a maggio sarebbero scese di un terzo rispetto allo stesso periodo del 2011.
La causa di questa crisi della richiesta verso un paese come la Grecia, da sempre nella classifica dei top 20 più visitati al mondo, è da collegare ai timori, da parte dei turisti e delle agenzie di viaggio, che gli scioperi dei traghetti, le tensioni sociali e le proteste di piazza di questi ultimi mesi e in vista del voto politico del 17 giugno e l'incertezza politica di Atene possano far esplodere di nuovo le violenze incendiarie degli anarchici e gli scontri di piazza con la polizia in Grecia. Inoltre ci sarebbe un calo di presenze anche da parte dei turisti tedeschi il cui Governo è sempre più in attrito con la Grecia, ricambiati da un senso di insofferenza dei greci. In particolare la tensioene tra i due paesi è salita da quando la rivista Focus ha pubblicato un articolo che indicava i «greci come i truffatori d'Europa» e una copertina della Venere di Milo in atteggiamento di sfida.
Comunque per cercare di risollevare la tendenza di un calo di presenza, gli operatori turistici greci hanno abbassato i prezzi rispetto a quelli, già ribassati, dell'anno scorso. Secondo il SETE i prezzi degli hotel e dei tour operator sono scesi in media del 15 per cento rispetto a quelli dell'anno scorso, già inferiori di circa il 10 per cento rispetto al 2010. Una stagione turistica fallimentare sarebbe un brutto colpo per la Grecia, che basa un quinto delle sue attività economiche sul turismo. Il settore dà lavoro a circa un quinto degli occupati, concentrati nella capitale, nei siti archeologici della Grecia continentale e nelle centinaia di isole nel mar Mediterraneo. Quest'anno ci sono stati anche numerosi pellegrinaggi provenienti dall'Italia sui luoghi visitati da San Paolo in Grecia. Lo scorso anno la Grecia ha avuto 16,4 milioni di turisti ma quest'anno rischia di perderne 1,5 milioni se il calo delle prenotazioni dovesse continuare.
Se la crisi delle prenotazioni continuerà con questo ritmo, vorrebbe dire che quest'estate potrebbero esserci circa 1 milione e mezzo di turisti in meno e, di conseguenza, circa 100 mila posti di lavoro stagionali a rischio. Un fatto che farebbe partire un pericolosa spirale: oltre alla perdita di posti di lavoro, una stagione turistica del genere porterebbe a molte meno entrate per il fisco provenienti dal settore. L'economia greca rischia il collasso già il mese prossimo, con conseguente mancato pagamento di stipendi e pensioni, se dalle elezioni del 17 giugno non uscirà un governo stabile. E' questo il monito contenuto in un documento dell'ex premier Lucas Papademos pubblicato ieri dal quotidiano greco To Vima.
 28 maggio 2012

Grecia: Samaras, uscirà da euro se non rispetta piano
La Grecia andrà in bancarotta e uscirà dall'euro se non rispetterà il suo accordo di salvataggio con i creditori internazionali. Lo ha dichiarato il leader di Nuova Democrazia Antonis Samaras, in un discorso trasmesso sul canale televisivo Net Tv, e riportato da Bloomberg. "La fine del memorandum porterà la Grecia fuori dall'euro", ha osservato Samaras, aggiungendo che in questo caso il Paese ellenico dovrebbe affrontare una "bancarotta incontrollata, con un taglio degli standard di vita di un quarto rispetto a quello attuale". Un ritorno alla dracma comporterebbe infatti la riduzione dei redditi, del valore dei depositi e delle proprietà in Grecia di almeno la metà in pochi giorni, ha sostenuto il leader di Nuova Democrazia specificando che i prezzi aumenterebbero del 25% e il rapporto debito Pil del Paese raddoppierebbe.

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