sabato 23 giugno 2012

am_23.6.12/ Dichiarazioni di guerra. - La procura generale del Lazio della Corte dei Conti ha aperto un'istruttoria sui declassamenti del debito pubblico italiano effettuati tra Maggio e Novembre del 2011 da parte delle agenzie di rating Moody's, Standard&Poor's e Fitch.---Il titolo spiega la forzatura: "Ecco il leader più pericoloso d'Europa", nonché il politico tedesco più insidioso "dopo Adolf Hitler". Segue un editoriale al vetriolo.---La Banca centrale tedesca non condivide le scelte del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi sull'apertura del credito alle banche europee in difficoltà. Per avere fondi, le banche potranno mettere a garanzia anche i prestiti nel credito al consumo

L'UNIONE SARDA - Economia: Nasce la prima rete cerealicola
De Magistris: «Il brand di Napoli schizzato alle stelle dopo l'America's cup»
Coldiretti: il cibo in Italia costa +6% rispetto alla media Ue
La Corte dei Conti contro le agenzie di rating: "Danno erariale da 120 miliardi di euro"
Bce: allenta criteri su qualita' garanzie fornite da banche
UE: Merkel, "noi quattro appoggiamo tassa su transazioni"
Merkel il tedesco più pericoloso dopo Hitler
La Bundesbank contro la Bce

L'UNIONE SARDA - Economia: Nasce la prima rete cerealicola
22.06.2012
Il territorio diventa il punto di partenza per condividere progetti e mercati: nasce con questi presupposti la prima rete dei cerealicoltori sardi. Ieri, è stato firmato a Cagliari l'accordo fra i partner, vale a dire produttori, trasformatori e pastificatori isolani. Gli obiettivi dell'operazione, unica in Italia, sono la tutela e la valorizzazione dell'intera filiera. In tutta la Penisola, secondo un'indagine di Intesa Sanpaolo, le reti (specializzate prevalentemente nei servizi e nell'industria) sono 305 a fronte di 1338 società coinvolte.
I PROTAGONISTI Alla rete, promossa dalla cooperativa Madonna d'Itria e sostenuta da Banca di credito sardo e Agriventure (società di consulenza del gruppo), hanno aderito sedici imprese, tra cui sei cooperative, per un totale di 250 imprenditori agricoli. Gli ettari coltivati dai membri della rete sono 2500 in totale per circa 90 mila quintali di grano prodotti. «Partiamo per questa iniziativa con grande entusiasmo, consapevoli che solo aggregandoci saremo in grado di competere all'estero», ha dichiarato Efisio Rosso, rappresentante della cooperativa Madonna d'Itria di Villamar.
L'INTESA L'accordo firmato ieri mattina nella sede cagliaritana della Banca di credito sardo prevede lo sviluppo - nell'ambito della filiera cerealicola regionale - di sinergie tra tutti i partner, finalizzate a favorire l'integrazione, la crescita di nuovi canali di vendita, il sostegno dell'offerta attraverso l'avvio di azioni promozionali coordinate e progetti di ricerca innovativi. Ma non solo. Le imprese della rete potranno partecipare anche al bando multimisura per “Progetto integrato di filiera”, emanato dalla Regione, con l'obiettivo di migliorare la performance sui mercati internazionali.
IL DIRETTORE «Abbiamo assistito le imprese durante tutto il percorso di costituzione della rete, perché siamo convinti che questo sia un modello operativo e gestionale innovativo, di successo e necessario per attenuare i limiti e i rischi della dimensione troppo piccola di tante nostre aziende», ha detto Pierluigi Monceri, direttore generale di Banca di credito sardo, alla sua prima uscita ufficiale dopo l'uscita di Giuseppe Cuccurese (approdato alla direzione del Banco di Sardegna). «Siamo infatti convinti che nell'Isola - come in altre realtà regionali - sia fondamentale promuovere i contratti di rete quale modalità di aggregazione utile per sostenere e far crescere le aziende. Nell'Isola, come nel resto d'Italia, più del 90% delle imprese non supera i dieci dipendenti. Con la rete», ha concluso Monceri, «questo svantaggio potrà essere abbattuto». Lanfranco Olivieri

De Magistris: «Il brand di Napoli schizzato alle stelle dopo l'America's cup»
Il sindaco: «In tantissimi ora vogliono organizzare
eventi a Napoli. Stiamo già pensando all'edizione 2013»
NAPOLI - «Dopo l'America's Cup il brand di Napoli è schizzato alle stelle. Ce ne stiamo già rendendo conto e ce ne renderemo conto sempre di più» afferma il sindaco de Magistris. «Sono tantissime le richieste di eventi che si vogliono organizzare in città, così tante che molte le abbiamo dovute rifiutare». E quindi «se prima c'era diffidenza rispetto al fatto che Napoli potesse organizzare un grande evento, abbiamo dimostrato che invece lo sappiamo fare e che stiamo volando in questa direzione». Tanto che, dice il primo cittadino, «a Napoli stiamo dimostrando che gli eventi stanno diventando l'ordinarietà».
FONDI EUROPEI - Sull'utilizzo dei fondi europei sostiene che sarebbe «una falsa idea» quella di chi dice che i fondi europei andavano investiti per fare altro, «questa è una misura di fondi europei prevista per eventi di questo tipo, se non si faceva questo evento i soldi non si spendevano». E poi, «si è riusciti a qualificare diverse zone della città», e ancora di più, un invito, «a smettere di fare polemiche e a lavorare tutti insieme».
TAPPA 2013 - Intanto si è già a lavoro per la tappa del 2013, laddove ci potrebbe essere spazio anche per il Molo San Vincenzo. «Stiamo già in una fase di riorganizzazione perchè dobbiamo far tesoro delle cose che sono andate bene e di quelle da migliorare».

Coldiretti: il cibo in Italia costa +6% rispetto alla media Ue
(AGI) - Roma, 22 giu. - In Italia rispetto alla media dell'Unione europea i prodotti alimentari e le bevande costano il 6 per cento in piu', mentre ristoranti e hotel sono piu' cari dell'8 per cento. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurostat relativa al livello dei prezzi nei Paesi dell'Unione Europea nel 2011. Se in generale i prezzi in Italia sono superiori alla media del 3 per cento a quelli comunitari, a essere a piu' buon mercato - sottolinea la Coldiretti - e' solo l'abbigliamento (-1%). Piu' costosi anche gli apparecchi elettronici (+7%), alcolici e tabacchi (+3), mentre in media sono i costi per i mezzi di trasporto. La ragione del fatto che il differenziale piu' elevato si registri per i prezzi dei prodotti alimentari e per i ristoranti va ricercata anche - sostiene la Coldiretti - nelle distorsioni presenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola considerato che i prezzi alla produzione agricola sono spesso determinati a livello comunitario se non addirittura internazionale come nel caso dei cereali. Esiste peraltro - conclude Coldiretti - una forte variabilita' di prezzi dei prodotti alimentari al consumo all'interno dell'Unione con in testa la Danimarca dove costano il 36 per cento in piu' rispetto alla media e la Bulgaria dove costano invece il 33 per cento in meno. (AGI) .

La Corte dei Conti contro le agenzie di rating: "Danno erariale da 120 miliardi di euro"
22.06.2012 13:22 CEST
Redazione IBTimes
La procura generale del Lazio della Corte dei Conti ha aperto un'istruttoria sui declassamenti del debito pubblico italiano effettuati tra Maggio e Novembre del 2011 da parte delle agenzie di rating Moody's, Standard&Poor's e Fitch. Ad affermarlo è Angelo Raffaele de Dominicis, procuratore generale del Lazio, all'agenzia di stampa Reuters.
"Ho aperto un'inchiesta sulle agenzie di rating perché non ritengo corretto che si possano esprimere in modo superficiale sul debito sovrano italiano creando una serie di conseguenze a catena che conosciamo tutti" ha affermato de Dominici. Il procuratore generale ha quantificato il danno erariale provocato dai report delle agenzie di rating in 120 miliardi euro. La cifra "riflette il totale delle due manovre, peraltro legittime, del governo prima della crisi parlamentare".
"Il caso verte sull'ipotesi di un pregiudizio finanziario con conseguenze dannose sui conti pubblici, che hanno spinto ad incrementare la leva tributaria a carico dei contribuenti italiani" ha poi aggiunto de Dominicis.
Pronta la risposta di una delle agenzie di rating prese in considerazione, Standard&Poor's. S&P, infatti, ha pubblicato una nota in cui riferisce di ritenere "che le accuse siano senza fondamento e non supportate da alcuna prova". "Continueremo a difendere vigorosamente le nostre azioni e la reputazione della nostra società e dei nostri dipendenti" aggiunge successivamente la nota.
Bisogna ricordare che già nei mesi scorsi la procura di Trapani aveva aperto un'inchiesta penale sulle tre agenzie di rating con l'accusa di manipolazione del mercato ma le società avevano sempre respinto ogni accusa.

Bce: allenta criteri su qualita' garanzie fornite da banche
22 Giugno 2012 - 15:30
 (ASCA) - Roma, 22 giu - La Banca centrale europea ha deciso di allentare in modo significativo le regole sulle garanzie fornite dalle banche a fronte dei prestiti ricevuti dall'Eurotower. Le misure varate dalla Bce consentono una maggiore capacita' di finanziamento degli istituti di credito dell'area euro, e in particolare di quelli spagnoli, presso l'Eurotower.
did/

UE: Merkel, "noi quattro appoggiamo tassa su transazioni"
17:45 22 GIU 2012
(AGI) - Roma, 22 giu. - "Noi quattro appoggiamo l'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie". Lo ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel al termine del vertice di Roma. "Abbiamo deciso di agire in modo efficace", ha aggiunto.
   La Francia lavorera' per "introdurre la tassa sulle transazioni finanziarie il prima possibile" ha ribadito il presidente francese Francois Hollade.

Merkel il tedesco più pericoloso dopo Hitler
Provocazione di un settimanale GB. Berlino, non reagiremo a paragoni fra governo e nazionalsocialismo
22 giugno, 19:06
 (di Mattia Bernardo Bagnoli)
LONDRA - Se l'obiettivo era quello di lanciare una provocazione, missione compiuta. La copertina dell'ultimo numero del New Statesman, storico settimanale della sinistra britannica, non lascia spazio a nessun dubbio. Angela Merkel compare infatti nei panni di Terminator, occhio bionico incluso. Il titolo spiega la forzatura: "Ecco il leader più pericoloso d'Europa", nonché il politico tedesco più insidioso "dopo Adolf Hitler". Segue un editoriale al vetriolo. "Quale capo di Stato o di governo pone il rischio più grande alla stabilità e alla prosperità globale?", si domanda Mehdi Hasan, responsabile del desk politico del New Statesman. "Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad? Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu? Il coreano Kim Jong-un? La risposta giusta è il cancelliere tedesco Angela Merkel, la cui soluzione alla crisi finanziaria europea ha portato il continente, per non dire il mondo intero, sull'orlo di una seconda grande depressione". L'attacco del settimanale britannico è senza precedenti quanto lapidario. "L'insistenza della Merkel nell'auto-flagellazione e l'opposizione a ogni forma di stimolo dell'economia o di alleggerimento monetario da parte della Bce ha spinto Paesi depressi come la Grecia ancora più a fondo", prosegue Hasan. Ma non è tutto. "L'annuncio recente che la Merkel sarebbe ora disposta a permettere l'acquisto di titoli di stato delle nazioni indebitate da parte delle istituzioni dell'eurozona è un passo troppo piccolo che viene troppo tardi". "Il cancelliere tedesco - conclude Hasan - nega la realtà, vittima del suo 'austerity ueber alles', e così facendo sta distruggendo il progetto europeo, sta impoverendo i Paesi vicini e sta rischiando una nuova depressione globale: deve essere fermata". A rincarare la dose, sebbene con toni più posati, ci pensa poi l'editoriale non firmato, quello che nella tradizione del giornalismo britannico esprime la linea del giornale. "Se si vuole salvare la prosperità dell'Europa, non c'è alternativa alle politiche rivolte alla crescita. E' ora che la signora Merkel agisca di conseguenza". Insomma, da Londra viene un fuoco di sbarramento completo proprio nel giorno in cui a Roma, ospite del Presidente del Consiglio italiano Mario Monti, il cancelliere tedesco incontra i colleghi Francois Hollande e Mariano Rajoy per trovare la quadratura del cerchio. Una polemica, questa, che è rimbalzata fino a Berlino. Il portavoce del governo tedesco Georg Streiter, incalzato da un giornalista proprio a proposito dei paragoni, sempre più frequenti, fra il governo Merkel e il nazionalsocialismo, ha infatti risposto gelido che l'esecutivo non intende reagire "in alcun modo".

La Bundesbank contro la Bce
Critiche per i crediti facili alle banche
La Banca centrale tedesca non condivide le scelte del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi sull'apertura del credito alle banche europee in difficoltà. Per avere fondi, le banche potranno mettere a garanzia anche i prestiti nel credito al consumo
MILANO - La Bundesbank tedesca critica le misure annunciate dalla Banca centrale europea che intende allentare le condizioni per i crediti alle banche. "Posso solo dire che la Bundesbank assume una posizione critica", ha detto un portavoce dell'istituto guidato da Jens Weidmann. I banchieri tedeschi sono preoccupati per la decisione della Banca centrale europea di concedere criteri meno rigidi per i collaterali che vengono chiesti alle banche commerciali in cambio di fondi.
In effetti la Bce permetterà alle banche di depositare in cambio di soldi freschi i prestiti che le stesse banche hanno concesso ai propri clienti per comprare case, automobili, televisori o altro, purché il cliente abbia un merito di credito elevato, certificato dalle agenzie di rating. La paura della Bundesbank è che si tratti di un credito facile e che la solidità di chi poi dovrà restituire i prestiti, prima alle banche e poi alla stessa, Bce non è poi così valutabile come spesso hanno dimostrato gli stessi giudizi emessi dalle agenzie
Il tutto è avvenuto nella riunione del 20 giugno a Francoforte, quando Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso "ulteriori misure" per "migliorare l'accesso del settore bancario alle operazioni dell'eurosistema così da favorire il flusso di credito alle famiglie e alle imprese". Come precisa una nota, il Consiglio ha ridotto la soglia di rating sul collaterale ammesso alle aste di rifinanziamento e modificato i requisiti per l'ammissioni  di alcuni titoli Abs (asset-backed securities). Oltre agli Abs già ammessi, come da decisione dell'8 dicembre scorso, ora saranno accettati anche titoli con sottostante in prestiti al consumo, leasing, finanziamenti per l'acquisto di auto nonché Abs con sottostante in mutui commerciali (Cmbs). Saranno ammessi titoli con rating 'second-best' di almeno 'single A' nel sistema armonizzato di valutazione del credito dell'Eurosistema (almeno 'a3' per Moody's, 'a-' per S&p, 'al' da Dbrs) al momento dell'emissione e successivamente. Questo tipo di Abs saranno sottoposti a un taglio di valore del 16%. Il prossimo 28 giugno verranno stabiliti criteri aggiuntivi e le misure saranno effettive dalla pubblicazione appena verrà successivamente pubblicato l'atto giuridico.

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