sabato 2 giugno 2012

am_2.6.12/ Chi stampa gli euro circolanti in Italia? Oca giuliva assolta. La donna indiana gettata nel Po ha inquinato il nostro fiume sacro. Cosa direbbero se andassimo a fare lo stesso nel Gange? Non e’ genocidio. Questa comunicazione ha finalità esclusivamente informative. Slavo triesticoli. Perche’ non provi con il ravvedimento operoso? Se la risposta non è richiesta, cosa devo fare? Sussidio unico all’affitto. Nei primi cinque mesi del 2012 si è realizzato complessivamente un fabbisogno di 35,1 miliardi, a fronte di un fabbisogno del 2011 di 44,9 miliardi. L'illecito è stato registrato nel vicentino, ad Arzignano, nel settore della concia.

Caso Fiorita. Fitto assolto
Berlusconi e la sua "pazza idea", stampiamo euro
Il Fisco "avvisa" 300mila contribuenti
Conti pubblici sotto controllo, a maggio fabbisogno ancora in calo
Spagna: regioni, deficit zero grazie ad aiuti dello Stato
Ue: l'Irlanda dice si' al fiscal compact
Kosovo: scontri nord, feriti soldati
Srebrenica, non fu un genocidio
Bozen, oltrepadania. Casa, stop ai sussidi sotto i 50 euro
Treviso, padania. Evasione da 4,6 milioni di euro

Caso Fiorita. Fitto assolto
BARI – Il gup del Tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha assolto l’ex ministro Raffaele Fitto (Pdl) imputato per due episodi di falso nell’ambito del processo cosiddetto 'La Fiorita'. La sentenza è stata emessa al termine di un procedimento con rito abbreviato che rappresenta un stralcio del processo in corso dinanzi alla seconda sezione penale del Tribunale in cui Fitto è imputato insieme ad altre 60 persone. Fitto è stato assolto da un capo d’imputazione perchè il fatto non costituisce reato', dall’altro 'per non aver commesso il fatto'.
Si tratta di due delibere del 2004 – la prima di giunta regionale e la seconda dell’Ares (Agenzia regionale sanitaria), su un appalto da 198 milioni di euro per la gestione di 11 residenze sanitarie assistite – nel periodo in cui Fitto era presidente della Regione Puglia. «Il venir meno di questi reati – commenta il difensore di Fitto, Francesco Paolo Sisto – deve indurre ad una approfondita riflessione sulla fondatezza delle ulteriori accuse mosse a Fitto. È venuto meno un doppio presupposto fondamentale dell’impalcatura dell’accusa».
Le ulteriori accuse cui il difensore fa riferimento riguardano i due presunti episodi di corruzione, tra cui una presunta tangente da 500 mila euro ricevuta dall’editore romano Giampaolo Angelucci per l’illecito finanziamento al partito di Fitto La Puglia prima di tutto, per i quali è già sotto processo. Il procedimento in abbreviato, infatti, deriva dalla sentenza con cui la Cassazione, il 17 gennaio 2011, ha parzialmente accolto il ricorso della Procura di Bari contro il proscioglimento di Fitto e di altri 14 imputati. Per quanto riguarda la posizione di Fitto, il ricorso si riferiva alla sentenza con cui l’11 dicembre 2009 il gup del Tribunale di Bari, Rosa Calia Di Pinto, aveva prosciolto l’allora governatore dai reati di associazione per delinquere, concussione e falso, e lo aveva rinviato a giudizio per altre sei imputazioni. La Cassazione aveva confermato il proscioglimento dal reato associativo e dalla concussione, annullando con rinvio la sentenza limitatamente a due episodi di falso per un nuovo esame dinanzi al gup.

Berlusconi e la sua "pazza idea", stampiamo euro
"Non ricordo nella mia vita un momento così difficile. Mai vista la gente così sotto shock, è sfiduciata". Lo avrebbe detto l'ex premier e presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, parlando all'assemblea dei gruppi del partito a Montecitorio. "Dobbiamo andare in Europa a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta. Così cambia l'economia.
In caso contrario dovremmo dire 'ciao ciao Europa' o dire alla Germania o alla Francia di uscire loro dalla crisi se non sono d'accordo. Non ricordo nella mia vita un momento così difficile. Mai vista la gente così sotto shock, è sfiduciata. La crisi economica - ha aggiunto Berlusconi - non è risolvibile dal nostro interno. Il Governo Monti deve riprendere da dove avevamo lasciato e cambiare la sua linea politica".
Berlusconi ha proseguito dicendo: "Ho idee pazze per la testa che per ora non voglio dirvi", svelandone poi una: "Vi dico l'idea pazza: cominciamo a stampare euro noi con la nostra Zecca". Per quanto riguarda il Pdl, Berlusconi ha detto: "Sono a disposizione del partito, se mi volete. Non come candidato alla presidenza del Consiglio, non come candidato al Colle, non come centravanti, ma come allenatore. Facciamo squadra o ciascuno di noi si perderà.
Noi siamo monolitici, e come dice il nostro segretario Alfano 'o si sta uniti, in squadra o ciascuno di noi si perdera' in proprio. Con i sondaggi di  cui disponiamo, in una competizione alla francese verrebbe fuori una maggioranza di centrodestra. Così come dimostrano le elezioni dal 1948 ad oggi". Infine, una battuta sulla necessità delle riforme: "Bisogna avere la consapevolezza che il Paese così è ingovernabile e lo dimostrano i 56 governi che ci hanno preceduto, durati in media 11 mesi".
Un appello all'unità del Pdl è arrivato anche dal segretario, Angelino Alfano. "Non c'è miglior modo per andare avanti che fare squadra e restare uniti. Siamo il partito che ha più pagato gli effetti della crisi. Noi non siamo mai proni. Non andiamo a elemosinare l'8% dei voti di nessuno. Può piacere o meno, ma il Pdl è, e sará sempre, il principale attore dell'area moderata e tutti dovranno fare i conti con il Pdl".
Alfano ha poi ribadito la necessità di un'alleanza tra moderati. "Se c'è uno bravo a fare subito un accordo con tutti i moderati, ci porti il risultato e lo candidiamo premier. Noi non siamo con il piattino in mano a chiedere alleanze. Noi offriamo una proposta politica forte. Non declamiamo alleanze moderate, ma formuliamo un'offerta politica seria e siamo arrivati al punto massimo dell'offerta. Le varianti politiche strutturate sono due - ha spiegato Alfano -: o quella della foto di Vasto e un'altra che vede come principale pilastro il Pdl. Senza di noi nessuna aggregazione moderata vince a meno che non vada con la sinistra".

Il Fisco "avvisa" 300mila contribuenti
"Il suo reddito incompatibile con le spese"
Una lettera dell'agenzia delle Entrate invita al "ravvedimento operoso", ma solleva perplessità e proteste per i toni e per alcune indicazioni poco chiare, dai metodi di accertamento all'acquisto di fabbricati
ROMA - "Gentile contribuente, dalla sua dichiarazione dei redditi 2011 risultano alcune spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati". Trecentomila italiani hanno letto questa frase, aprendo la lettera inviata loro in questi giorni dall'Agenzia delle entrate. Una lettera dalla forma ambigua e, come hanno segnalato alcuni lettori a Repubblica.it, dai toni vagamente "minacciosi".
In pratica, il Fisco ha messo a confronto la dichiarazione 2011 con le spese effettuate nel 2010 e, nel caso di 300 mila contribuenti, ha ritenuto che ci fosse qualche incongruenza tra le due voci, segnalandola per raccomandata ai diretti interessati. "Questa comunicazione ha finalità esclusivamente informative - si legge nella lettera - e pertanto non è necessaria da parte sua alcuna risposta". La filosofia dell'iniziativa è specificata qualche riga dopo: si sollecita il "ravvedimento operoso" di chi ha commesso qualche irregolarità e viene invitato a provvedere bonariamente all'integrazione di quanto "dimenticato" o dovuto allo Stato, dopo aver verificato la "compatibilità del reddito complessivo dichiarato per il 2010 con le spese indicate nel prospetto".
Il guaio è che tra coloro che hanno ricevuto la lettere ce ne sono molti che si sentono con la coscienza a posto e si chiedono: se la risposta non è richiesta, cosa devo fare? Nella sua ambiguità, qui la lettera lascia intendere che in assenza di chiarimenti anche da parte di chi  si ritiene in regola, l'Agenzia procederà ai "necessari approfondimenti".
Altre perplessità riguardano proprio le modalità di questi eventuali, successivi accertamenti. Ossia se verrà impiegato il metodo dell'accertamento puro - come specificato nella lettera - , dove il Fisco sommerà le spese effettuate nel 2010 e verificherà che non superino del 20% il reddito dichiarato (in caso contrario, il contribuente dovrà dimostrare come sono state finanziate); o se invece - come pare al contrario indicare l'allegato alla lettera-  verrà utilizzato l'accertamento tramite redditometro, un metodo statistico per determinare il reddito in base all'analisi di indici indicativi di capacità contributiva salvo prova contraria del contribuente.
Ma non è tutto. Tra "acquisto di autovetture" e "spese pe ril lavoro domestico" - alcune delle voci riportate sull'allegato - si trova anche "acquisto di un fabbricato". Proprio questo punto è fonte di altri dubbi. Se un immobile è stato acquistato nel 2010, in seguito alle modifiche all'articolo 38 del Dpr 600/73 che calcola il costo del fabbricato su un unico periodo di imposta e non più ripartito in cinque anni, la spesa per la casa in questione potrebbe essere stata erroneamente attribuita al solo 2010. Facendo risultare così come evasori tutti coloro che hanno comprato casa in quell'anno.
Gli avvisi fanno parte di un piano per la lotta all'evasione, concordato da Agenzia e ministero dell'Economia, che dovrà portare nelle casse dello Stato almeno 10 miliardi di euro. I controlli saranno 380 mila e non toccheranno solo i privati cittadini. Per le grandi imprese, con ricavi o compensi non inferiore a 100 milioni di euro, le verifiche saranno 2.000; 13.000 per le imprese di medie dimensioni, mentre sarano 130.000 per le piccole imprese, autonomi e professionisti.

Conti pubblici sotto controllo, a maggio fabbisogno ancora in calo
Nel mese di maggio 2012 si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 4,3 miliardi di euro, in calo rispetto allo stesso mese del 2011 in cui si registrò un fabbisogno di 5,1 miliardi.
Nei primi cinque mesi del 2012 si è realizzato complessivamente un fabbisogno di 35,1 miliardi, a fronte di un fabbisogno del 2011 di 44,9 miliardi.
Roma, 1 giugno 2012


Spagna: regioni, deficit zero grazie ad aiuti dello Stato
01 giugno, 14:38
(ANSAmed) - Madrid, 1 GIU - Le comunità autonome hanno registrato nel primo trimestre dell'anno un equilibrio di biancio di termini di contabilità nazionale, con un deficit di 4,787 miliardi di euro, pari allo 0,45% del Pil. E' quanto ha assicurato oggi il ministero delle Finanze, Cristobal Montoro, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.
In termini omogenei, tutte le regioni hanno registrato un deficit nel primo trimestre, meno i Paesi Baschi (+0.25%).
Quelle con deficit maggiore sono state Navarra (-1,44%), Murcia (-0,85%) e Comunità Valenciana (-0,70%).
"Le comunità autonome stanno facendo un grande sforzo per centrare i propri obiettivi di deficit pubblico, ha commentato Montoro. "Il piano del governo sta dando risultati dall'inizio dell'anno", ha aggiunto. La performance delle regioni lancia un messaggio positivo alle istituzioni europee che questa settimana avevano espresso dubbi sulla capacità di Madrid di controllare il deficit delle comunità autonome. L'evoluzione positiva si deve a un anticipo dei trasferimento di fondi realizzato dallo Stato: a gennaio 5,176 miliardi di euro, come liquidazione definitiva dei finanziamenti dell'esercizio 2010, che dovevano essere trasferiti le luglio scorso; e altri 4,6 miliardi attraverso i fondi di sufficienza e di garanzia previsti dal sistema di finanziamento alle regioni. In totale, l'esecutivo ha anticipato alle autonomie 10,118 miliardi, oltre il doppio di quello che avevano ricevuto nell'anno precedente. I trasferimenti alleggeriscono il deficit regionale, ma potrebbero compromettere l'obiettivo di stabilità dello Stato, che aveva accumulato ad aprile un deficit del 2,39% del Pil, rispetto all'obiettivo del 3,5% previsto per l'intero 2012. (ANSAmed) YK8

Ue: l'Irlanda dice si' al fiscal compact
01 Giugno 2012 - 16:17
 (ASCA) - Roma, 1 giu - L'Irlanda dice si' al Patto di bilancio: con 40 sezioni scrutinate su 43 i voti referendari al Trattato di stabilita' europeo contano il 60,2% dei consensi contro i 'no', fermi al 39,8%. Ne da' notizia l'emittente nazionale Rte.
rba/mau/ss

Kosovo: scontri nord, feriti soldati
Un altro militare americano rapito da gruppi criminali
01 giugno, 15:37
(ANSA) - PRISTINA, 1 GIU - Quattro soldati americani della Kfor e 11 serbi sono rimasti feriti negli scontri avvenuti stamane nel nord del Kosovo, presso una barricata eretta dai serbi a Zvecan. Lo ha riferito il portale kosovaro Koha.net, che cita imprecisate fonti internazionali. Stando a tali fonti, i militari Usa sarebbero stati feriti da colpi d'arma da fuoco. Un altro soldato Usa, sempre secondo le stesse fonti, sarebbe stato rapito da quelli che vengono definiti ''gruppi criminali serbi''.

Srebrenica, non fu un genocidio
 E' bufera sul neo-presidente serbo
Il neo presidente serbo nazionalista Tomislav Nikolic ha affermato che a Srebrenica, nella Bosnia orientale dove nel 1995 furono uccise migliaia di persone, «non è stato genocidio». Lo ha detto in un’intervista ad una tv montenegrina diffusa oggi sul sito Internet della stessa televisione.

Bozen, oltrepadania. Casa, stop ai sussidi sotto i 50 euro
Vertice di Theiner e Tommasini con i sindacati sul nuovo sistema di contributo all’affitto: «Evitare ingiustizie»
di Francesca Gonzato
BOLZANO. Sussidio unico all’affitto. Vertice ieri degli assessori Richard Theiner e Christian Tommasini con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Asgb per discutere il nuovo modello, che dal gennaio 2013 unificherà il sistema finora gestito da Ipes (sussidio casa) e distretti sociali (contributo alle spese di locazione).Il disegno di legge sull’edilizia agevolata approderà la prossima settimana in consiglio provinciale, ma il testo prevede solo la soppressione del sussidio casa (per le nuove richieste a partire dal 2013. Gli attuali beneficiari proseguiranno il rapporto con l’Ipes fino a scadenza dei contratti) e la gestione unificata nei distretti sociali. «Cosa accadrà dopo? Con quali parametri verrà assegnato il sussidio unificato all’affitto? Questi i dubbi dei sindacati che ieri sono stati ribaditi agli assessori. Proprio per questo erano presenti sia Tommasini, titolare dell’edilizia agevolata, che Theiner, titolare delle politiche sociali. I sindacati hanno espresso una prima valutazione positiva, ponendo però alla giunta alcune richieste «per evitare ingiuste penalizzazioni e spingere su una maggiore equità del sistema».
Consapevole della preoccupazione dei cittadini, Theiner ha garantito il massimo ascolto ai sindacati. «Vorrei scrivere con voi questa riforma», ha sottolineato.
Lorenzo Sola (Cgil) riassume: «Abbiamo detto agli assessori che per noi è essenziale che nella legge che arriva in aula sia specificato che, soppresso il sussidio casa Ipes, verrà modificata la norma sui sussidi sociali, per evitare che in questi mesi si crei un vuoto normativo».
Tra le novità ricordate ieri, il fatto che verrà introdotta una soglia minima di 50 euro per il contributo. Ciò comporterà uno sfoltimento della platea degli aventi diritto. Lo conferma Sola: «Ci sono decine, se non centinaia di casi di persone con un sussidio Ipes da 30 e 40 euro. Probabilmente questa fascia verrà ridotta». Oggi l’Ipes gestisce 8980 sussidi casa, i distretti 5000 contributi all’affitto. 3000 sono i casi di persone che ricevono la doppia prestazione. In tutto, 37 milioni. Ieri non è emersa una stima di quante persone in futuro avranno accesso al nuovo sussidio. Buonerba: « Possono cambiare le situazioni di alcune categorie come i padri separati oggi titolari di doppio contributo perché impoveriti, famiglie numerose con appartamenti di medie-grandi dimensioni (la metratura non rientra più tra i criteri)». La svolta è rappresentata dal fatto che le domande verranno valutate in base al Durp (la situazione reddituale e patrimoniale). Buonerba riassume così i principali problemi posti ieri dai sindacati: «Sul Durp c’è una questione fondamentale: le sue regole prevedono il mancato conteggio dei primi centomila euro di beni mobili. Ma questa cifra è troppo alta, si rischia di garantire il sussidio all’affitto a famiglie con un discreto patrimonio . La franchigia andrebbe dimezzata». Altro tema, sottolinea Buonerba, è la valutazione del patrimonio immobiliare della famiglia allargata (nucleo del richiedente e genitori): «Il Durp non prevede, a differenza del sussidio Ipes, la penalizzazione per i nuclei familiari che possiedono appartamenti in numero superiore al numero dei familiari. Anche di questo si deve tenere conto per evitare privilegi». (fr.g.)

Treviso, padania. Evasione da 4,6 milioni di euro
Denunciato imprenditore conciario
Il titolare dell'azienda importava pelli dall'America e aggirava il versamento dell'Iva. La Guardia di finanza sequestra terreni, immobili, società e 2,8 milioni di euro
VICENZA - Terreni, immobili, due società di capitali e 2,8 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza ad un imprenditore conciario a carico del quale le Fiamme Gialle hanno accertato false fatturazioni per 23 milioni di euro, con una conseguente evasione delle tasse per circa 4,6 milioni di euro. L'illecito è stato registrato nel vicentino, ad Arzignano, nel settore della concia. Il titolare dell'azienda è domiciliato a Rovigo. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri l'imprenditore, attraverso una sere di società «cartiere» importava pelli dall'America latina aggirando il versamento dell'Iva per poi rivendere il prodotto sotto costo.
Le fatture false complessivamente individuate dagli uomini della Gdf ed utilizzate dalla società conciaria tra il 2003 e il 2009 ammontano a circa 23 milioni di euro. Attraverso tali fatture l'impresa sarebbe riuscita a conseguire indebiti risparmi fiscali: ai soli fini Iva (ma il problema investe anche le imposte sui redditi), l'evasione accertata è risultata pari a circa 4,6 milioni di euro. (Ansa)

Udin oltrepadania. Donna indiana nel Po Il leghista Dordolo: «Inquinato il fiume»
Frasi choc su Facebook del capogruppo al Comune di Udine E ce n’è pure per i triestini, «barcaioli puzzolenti», e per l’Unione
di Maurizio Cescon
 UDINE. Provocatore lo è sempre stato. Basti ricordare la foto, inviata a tutti i giornali, di una donna araba che passeggiava in centro a Udine indossando il burqa oppure marcia, con tanto di fiaccole, contro il cimitero islamico di Paderno. Ma adesso Luca Dordolo, 46 anni, capogruppo della Lega in Comune, pare abbia proprio passato il segno, vista la valanga di reazioni indignate contro la sua ultima “sparata”.
 Nel mirino, tanto per cambiare, gli immigrati. «La donna indiana gettata nel Po ha inquinato il nostro fiume sacro. Cosa direbbero se andassimo a fare lo stesso nel Gange?». Questo il testo del “post”, pubblicato da Dordolo sulla sua pagina di Facebook. L’esponente leghista si riferisce a un drammatico fatto di cronaca nera, avvenuto nei giorni scorsi in Emilia, dove un indiano ha ucciso la consorte, incinta, e ne ha poi effettivamente gettato il cadavere nel corso d’acqua. E così Dordolo ha pensato di “commentare” la vicenda a modo suo, scatenando un vespaio. Di lui si è accorta la trasmissione di Radio 24 “La Zanzara”, che lo ha intervistato, riservandogli punzecchiature e stroncature. «Il capogruppo della Lega Nord al comune di Udine Luca Dordolo - si legge nella bacheca Internet della trasmissione radio - , mette in mostra tutta la sua non moderazione su Facebook sfogando i suoi sentimenti anti immigrati a suon di mestolate e fiumi sacri». Facebook, come si sa, è una vetrina pubblica e nulla sfugge all’attenzione della gente, in particolare su temi tanto sensibili. Dordolo però non si scompone, nè si pente dell’infelice dichiarazione sul Po inquinato dal corpo di una povera donna assassinata. «La mia era una battuta di umore nero - spiega -, volevo dire che questi qua possono fare quello che vogliono a casa nostra. E poi ero arrabbiato per come trattano le donne, così mi sono innervosito. Io detesto la violenza sulle mogli, sulle madri, come si fa a uccidere in modo così brutale? Io non sono d’accordo che lo Stato italiano sia costretto a mantenere in carcere un uxoricida e delinquente. Propongo uno scambio: noi restituiamo all’India l’assassino della moglie incinta, loro ci rimandano finalmente a casa i due marò in prigione da mesi».
 Ma se Dordolo al momento non demorde, su blog, social network e siti Internet, un’onda altissima di indignazione (fatta anche di insulti assortiti) rischia di travolgerlo. C’è già chi pretende le sue dimissioni da rappresentante del popolo e perfino sulla sua pagina Facebook i commenti a quella frase sono tutti negativi. «Ma io rispondo ai miei elettori - ribatte lui - che per me hanno benevolenza. Sanno che a volte vado fuori dalle righe, ma sanno anche che sono una persona ragionevole. Nessuno mi ha telefonato per dirmi che sbaglio. Che piaccia o no io sono stato votato, rappresento una parte della città». Altra grana, per il capogruppo del Carroccio a Udine, il suo incarico nella segreteria del presidente del consiglio regionale Maurizio Franz. «Con il presidente abbiamo sensibilità diverse su questi argomenti - ammette Dordolo -. Lui rappresenta la Regione, io parlo in veste di eletto dei cittadini, mica di segretario di Franz. E di tutte le dichiarazioni, anche di quelle considerate più scabrose, mi assumo la responsabilità. Non voglio mettere in mezzo nessuno, ci mancherebbe». Tanto per non farsi mancare niente, Dordolo nella sua pagina si è concesso anche alcune considerazioni sui triestini («Slavo triesticoli», oppure «puzzolenti barcaioli») e la Triestina («Una società ingloriosa da estinguere con una sottoscrizione affinché sparisca per sempre, così per schiacciarli (sempre i triestini) sotto i piedi». In serata la richiesta di dimissioni da parte di Massimiliano Fedriga a nome della Lega. «È d’accordo anche il neosegretario Piasente», dice il deputato triestino.

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