venerdì 29 giugno 2012

am_29.06.12/ Stati Generali del Mezzogiorno d'Europa.

Sud: Sammarco, ItaliaCamp luogo d'incontro tra chi ha idee e chi ha mezzi
Marchionne: « Pomigliano folklore locale»
Napoli, riecco l’incubo rifiuti
Termini Imerese: Mise convoca il tavolo per il 16 luglio
Consiglio dei Ministri n.36 bis del 28 giugno 2012
Sondaggio, 61% italiani ritiene possibile scenario greco
Finlandia, difficile miracolo per Italia
Crisi: Finlandia propone Efsf e Esm per acquisto bond sovrani garantiti
Grecia: ispettori troika torneranno ad Atene la prossima settimana
Grecia: Atene smentisce assunzioni in deroga a condizioni prestito
Crisi: Spagna, gruppo Bankia in rosso per 13 miliardi
Spagna: tasso su bonos decennale al 7%
Vertice Ue: Van Rompuy, accordo parziale ma no blocco discussione
The first part of the summit: good discussion on growth and jobs
Bosnia: Commissione Ue, via road map per domanda adesione
Bosnia: Karadzic assolto da una delle accuse di genocidio
Trst, oltrepadania. Sappada e Cinto Caomaggiore passano al Fvg: ok del Veneto
Secondo Durnwalder Mario Monti vuole soltanto fare cassa

Sud: Sammarco, ItaliaCamp luogo d'incontro tra chi ha idee e chi ha mezzi
ultimo aggiornamento: 28 giugno, ore 18:34
Roma, 28 giu. (Adnkronos) - "Un luogo di incontro tra chi ha buone idee e chi ha i mezzi economici e politici per far si' che questa idea venga concretamente realizzata". E' quanto afferma il presidente dell'associazione ''ItaliaCamp'' Fabrizio Sammarco, intervenuto alla conferenza stampa che si e' svolta a Palazzo Alemanni con il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, in vista degli 'Stati Generali del Mezzogiorno d'Europa'.

Marchionne: « Pomigliano folklore locale»
 Il Pd insorge: «Non insulti l' Italia»
L'amministratore delegato Fiat parla in Cina all'inaugurazione del nuovo stabilimento: «Rispettiamo la legge, faremo appello»
La sentenza che dà ragione alla Fiom sulle discriminazioni e obbliga Fiat all' assunzione di 145 lavoratori nello stabilimento di Pomigliano «è un evento unico che interessa un particolare paese che ha regole particolari che sono folcloristicamente locali». Sergio Marchionne- choc sulla difficile vicenda dei lavoratori della fabbrica campana del Lingotto. L'amministratore delegato di Fiat rompe un silenzio durato sette giorni - la sentenza durante la missione in Cina, da Changsha, dove giovedì è stata inaugurato il primo stabilimento del gruppo nel paese asiatico. «Questa legge non esiste in nessuna parte del mondo, da quanto ne so. Focalizzare l'attenzione su questioni locali ignorando il resto è attitudine dannosa», ha detto precisando successivamente che in ogni caso la legge «sarà rispettata». Le reazioni, da questa parte del pianeta, non si sono fatte attendere.
I PARTITI: NON SIAMO IL PAESE DI PULCINELLA - «Parlare di una sentenza di un tribunale della Repubblica che applica le leggi dello Stato e la Costituzione associandolo ad un fenomeno di folklore è un insulto al Paese che mi auguro si voglia al più presto correggere», ha affermato Andrea Orlando, presidente del Forum Giustizia del Pd. «Nemmeno un importante imprenditore può permetterselo. Ricorrere contro la decisione del giudice - conclude - è un diritto previsto dal nostro ordinamento; delegittimare chi li formula è un errore». Dura anche l'Italia dei Valori: «Evidentemente Marchionne pensa di vivere nel Paese di Pulcinella», ha detto la senatrice Giuliana Carlino.
 IL MANAGER: FAREMO APPELLO - «Nel corso della sua storia Fiat non si è mai scostata dai suoi obblighi nei confronti del rispetto delle leggi, e continueremo a farlo. Fiat rispetterà la decisione del tribunale. Posso dire che la questione è in mano al nostro staff legale e che presenteremo appello contro la pronuncia della Corte. Quello che io penso su questa pronuncia non conta» ha poi precisato Marchionne
Paola Pica@paolapica

Napoli, riecco l’incubo rifiuti
 Giovedì 28 Giugno 2012 01:11  Gianmaria Roberti
Ritardi su tutti i fronti. In arrivo una maxi-multa da 500mila euro al giorno
 Alla fine, prevale sempre la «sindrome Nimby», ossia discariche e termovalorizzatori mai «nel mio giardino». Eppure, «fa più male il fumo di sigarette di un inceneritore» dice Umberto Tirelli, primario di Oncologia medica al Centro di Riferimento Oncologico (Cro) dell’Istituto nazionale Tumori di Aviano (Pordenone).
Chi protesta contro gli inceneritori dovrebbe pensare a quanto fuma lui? 
Il problema è di che qualità è quell’inceneritore: se è di ultima generazione, ha delle emissioni molto molto basse. Ma del resto, come delle automobili non possiamo farne a meno, pur considerando problemi come inquinamento ed incidenti, allo stesso modo non si può fare a meno dei termovalorizzatori. Tutto il mondo li adotta.
C’è chi però ribatte: meglio puntare tutto sulla differenziata.
Nemmeno se ci fosse un’altissima percentuale di differenziata si risolverebbe il problema, perché una parte da smaltire rimarrebbe. La gente non ne vuol sentire parlare sempre perché non vuole che si faccia nulla nel proprio giardino.
In Campania però Nimby fa sempre proseliti.
I campani affrontino i problemi in modo razionale senza lasciarsi prendere da tante storie. Oltre a quello di Acerra, bisogna fare altri inceneritori. È una gran cosa, ed è sicuramente un vantaggio rispetto a prima. Non si può presentare la città come Napoli in quelle condizioni, a chi viene da fuori. E bisogna convincersi del fatto che gli altri Paesi fanno già così da tanto tempo. Non si può credere che Paesi come Germania e Svezia non tengano conto di certe cose.
La Campania però ha pagato un prezzo altissimo, anche epidemiologico, all’emergenza rifiuti.
I dati epidemiologici confermano certi dati: la popolazione vicina a discariche abusive registra un aumento di patologie tumorali e malformazioni. Ma non bisogna confondere una cosa con l’altra. Nel nostro Paese spesso ci sono state discariche abusive. Se fossero quelle legali sarebbe un conto. Ma se sono illegali, è facile che vi sversino del materiale tossico: si confonde tra discariche abusive e legali.
E i termovalorizzatori qualche nocività l’avranno pure.
Come le macchine per riscaldare 30 anni fa potevano inquinare l’atmosfera e causavano epidemie di problemi respiratori, così facevano gli inceneritori di vecchia concezione. Ma quelli di ultima generazione sono molto più sicuri, nel senso che producono molta meno diossina. Del resto, in una città ci sono tanti agenti inquinanti, che vengono dalle auto o dal riscaldamento. Se poi vogliamo portare i rifiuti all’estero, coi nostri rifiuti producono un sacco di energia e ci costa tantissimo portarli fuori.
Qual è la differenza tra impianti di vecchia e nuova generazione?
Le diossine nel nostro Paese sono passate da un massimo di 4.000 nanogrammi per metro cubo a un massimo di 0,1 nanogrammi in 20 anni, questa è la differenza tra un impianto di vecchia generazione e uno di nuova. Ma ripeto: anche le auto provocano problemi.
E queste percentuali non sono dannose?
Tutti dicono che l’organismo umano è in grado di assorbire quella quantità di diossine in modo non nocivo. Il mondo di oggi ci permette di vivere molto più rispetto al passato, quelli che nascono oggi vivranno 100 anni. Evidentemente quelle sostanze non sono così dannose.

Termini Imerese: Mise convoca il tavolo per il 16 luglio
(AGI) - Roma, 28 giu. - Dopo una serie di consultazioni tenute in questi giorni, il ministero dello Sviluppo economico, sentito il ministero del Lavoro e l'advisor Invitalia, ha stabilito la convocazione del tavolo su Termini Imerese per il giorno 16 luglio. L'incontro, informa una nota, servira' a fare il punto della situazione per quanto riguarda l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e l'individuazione di nuovi investitori in grado di garantire un efficace piano industriale. Parte integrante del confronto sara' anche la questione dei cosiddetti esodati. "Confermiamo - afferma il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti - la ferma volonta' del Governo di trovare una soluzione alla gravissima situazione occupazionale che si e' determinata in un'area gia' duramente colpita dalla crisi".

Consiglio dei Ministri n.36 bis del 28 giugno 2012
28 Giugno 2012
La riunione del Consiglio dei Ministri sospesa alle ore 12,25 di martedì 26 giugno, è ripresa oggi alle ore 13,10.
Ha svolto funzioni di Presidente, quale Ministro più anziano, Piero Giarda.
Segretario il Sottosegretario di Stato Antonio Catricalà.
Considerato che stamane la Corte dei Conti ha espresso giudizio di parificazione sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2011, il Consiglio ha approvato il relativo disegno di legge.
Su proposta del Ministro della salute Renato Balduzzi, il Consiglio ha completato l’esame, già avviato martedì scorso, di un decreto legislativo sul riordino degli Enti vigilati dal Ministero della salute (Istituto superiore di sanità, Istituti zooprofiltattici sperimentali, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Lega italiana per la lotta contro i tumori).
Il decreto legislativo, che non comporta nuovi oneri, ha ricevuto i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari di merito.
Sempre su proposta del Ministro Balduzzi, è stato approvato in via preliminare, per essere immediatamente trasmesso al parere delle Camere, uno schema di decreto legislativo per la riorganizzazione della Croce Rossa italiana.
La riorganizzazione, che segue i principi della semplificazione, economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, mira a quattro obiettivi:
1) valorizzare l’attività dei volontari della CRI;
2) garantire un assetto della CRI più corrispondente ai principi di autonomia e indipendenza del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa;
3) completare il risanamento della gestione;
4) modulare il contributo pubblico alla CRI agli obblighi di servizio, favorendo nel contempo la crescita del finanziamento privato.
Per raggiungere questi obiettivi è previsto un processo di graduale trasformazione in associazione privata di interesse pubblico, così come previsto in tutti i Paesi europei, distinto in tre fasi. Nel corso della prima fase, che si conclude il 31 dicembre 2013, in cui cessa il commissariamento, la CRI assume un ordinamento democratico provvisorio e si predispongono gli atti preparatori alla fase successiva.
La seconda fase, che avrà inizio a gennaio 2014, porta alla costituzione di una nuova associazione privata di interesse pubblico della CRI, da qualificarsi come associazione di promozione sociale. A questa si trasferiscono tutti i compiti svolti prevalentemente da volontari, mentre l’”Ente Croce Rossa” rimane limitato, cambiando denominazione, a funzioni di supporto tecnico-logistico dell’attività dell’Associazione. Durante questa fase il nuovo Ente gestisce il patrimonio per ripianare i debiti e provvede a ricollocare il personale in eccedenza (salvo quello assunto con contratto di diritto privato dall’Associazione).
La terza fase, che inizierà a gennaio 2016, prevede la soppressione e messa in liquidazione dell’”Ente”, mentre all’Associazione sono trasferite tutte le funzioni attualmente esercitate dalla CRI in qualità di ente pubblico.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta di martedì 26 giugno, un decreto-legge con il quale ha prorogato al 31 ottobre 2012 l’attuale regime dell’esercizio dell’attività professionale intramuraria. Nello stesso decreto vengono altresì prorogate al 31 dicembre 2012 gli organismi e le commissioni istituite presso il Ministero della salute in vista del loro riordino. Inoltre, sempre nello stesso decreto, si dà facoltà al Ministro della salute, con proprio decreto, di rinnovare la composizione del Consiglio Superiore di Sanità, fatti salvi i componenti di diritto previsti dalla normativa vigente, nominando il presidente e i membri non di diritto, ma riducendone il numero a quaranta.
La riunione è terminata alle 13,35.

Sondaggio, 61% italiani ritiene possibile scenario greco
I tedeschi si sentono meno colpiti dalla crisi economica e sono anche i più restii a garantire aiuti ai Paesi dell'Unione europea più in difficoltà, come la Grecia, la cui situazione spaventa di più spagnoli e italiani. E' quanto emerge da sondaggio realizzato tra il 18 e il 21 giugno scorso da Ifop-Fiducial per Le Figaro in quattro Paesi europei, ossia Francia, Germania, Italia e Spagna. Solo il 41% dei tedeschi si dice molto colpito dalla crisi, contro l'87% degli spagnoli, il 90% degli italiani e il 75% dei francesi.
Questo non vuol dire che in Germania regni la serenità, precisa il quotidiano, perché anche tra i tedeschi è forte il livello di preoccupazione per il deficit pubblico, come negli altri Paesi Ue: il timore riguarda l'87% dei tedeschi, il 94% dei francesi e il 96% di spagnoli e italiani. Tuttavia, i tedeschi hanno maggiore fiducia di spagnoli, italiani e francesi nelle loro capacità di poter controllare il deficit, tanto che solo il 39% di loro ritiene possibile che possa verificarsi nel proprio Paese una crisi come quella greca. Al contrario, in Spagna e Italia rispettivamente il 73% e il 61% degli intervistati ritengono possibile tale scenario.
Riguardo agli aiuti, il 64% dei tedeschi si dice contrario all'assistenza alla Grecia (nel marzo 2010 erano il 76%), mentre gli spagnoli (54%) e soprattutto gli italiani (64%) considerano necessaria la solidarietà finanziaria con la Grecia. Ma anche in questi due paesi, l'aggravarsi della crisi ha visto aumentare il numero di quanti rifiutano l'aiuto europeo ad Atene, pari rispettivamente a un +4% in Spagna e un +9% in Italia.
La prospettive di una maggiore integrazione sono accolte con maggior favore in Spagna e Italia rispetto a Francia e Germania: se in questi ultimi due Paesi l'opinione pubblica appare divisa (51% e 50%), in Spagna il 67% degli intervistati è favorevole e in Italia il 70%. Infine, la prospettiva di un'Europa a due velocità appare molto probabile per gli spagnoli (75%), i tedeschi (70%) e i francesi (67%), al contrario degli italiani (42%).

Finlandia, difficile miracolo per Italia
Vertice Ue.Premier Katainen,abbiamo regole, dobbiamo rispettarle
28 giugno, 13:00
(ANSA) - BRUXELLES, 28 GIU - ''E' difficile fare miracoli, abbiamo le nostre regole e dobbiamo rispettarle''. Lo ha detto il premier finlandese Jyrki Katainen a poche ora dall'inizio del vertice europeo, riferendosi all'ipotesi di meccanismi anti-spread richiesti tra l'altro da Italia e Spagna.

Crisi: Finlandia propone Efsf e Esm per acquisto bond sovrani garantiti
28 Giugno 2012 - 15:04
 (ASCA) - Roma, 28 giu - I fondi salva Stati Efsf e Esm potrebbero essere utilizzati per acquistare sul mercato primario titoli di Stato garantiti. E' quanto propone il premier finlandese, Jyrki Kaitanen che in un comunicato sottolinea che tale pratica e' stata introdotta in Finlandia negli anni '90 ed oggi e' diventata una pratica standard nel settore bancario. Ad esempio i fondi europei potranno essere impiegati per acquistare titoli di Stato garantiti da asset o da incassi fiscali aiutando cosi' la discesa degli spread.
did/

Grecia: ispettori troika torneranno ad Atene la prossima settimana
28 Giugno 2012 - 12:55
 (ASCA-AFP) - Atene, 28 giu - Gli ispettori della troika internazionale torneranno ad Atene la prossima settimana per valutare le riforme adottate dalla Grecia, condizione per lo sblocco della nuova tranche di aiuti. Lo ha annunciato la Commissione europea.
 Il team, formato da personale della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale, arriveranno ad Atene ''all'inizio della prossima settimana'' ha dichiarato il portavoce del commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn.
 ''Per quanto riguarda la durata - ha aggiunto il portavoce - , e' sempre molto difficile dirlo quando si tratta della Grecia''.
sen/

Grecia: Atene smentisce assunzioni in deroga a condizioni prestito
ultimo aggiornamento: 28 giugno, ore 15:52
Atene, 28 giu. (Adnkronos) - Atene smentisce di non aver rispettato i patti in materia di assunzione di funzionari pubblici concordati con la Troika in cambio del bailout, come scriveva invece il settimanale ellenico To Vimas, denunciando 70mila assunzioni fra il 2010 e il 2011. Una nota diffusa dal ministero per le Riforme amministrative e la e-governance ha riferito che nel 2011 sono stati assunte 5.633 persone nei ministeri, a cui si aggiungono 3.425 trasferimenti da altre amministrazioni per un totale di 9.057 persone.

Crisi: Spagna, gruppo Bankia in rosso per 13 miliardi
28 giugno, 12:14
(ANSAmed) - MADRID, 28 GIU - Il gruppo bancario spagnolo Bankia, controllato dal Banco Financiero de Ahorros (BFA), ora pubblico al 100%, vale meno di zero. Il suo saldo è infatti negativo, -13 miliardi e 635 milioni di euro, come si legge nei dati presentati dalla banche indipendenti - HSBC, Credit Agricole e Rotschild - incaricate di valutarne il bilancio prima della nazionalizzazione. Come riporta El País, la notizia ha provocato le dimissioni in blocco dell'attuale consiglio di amministrazione. La valutazione presentata si riferisce al periodo anteriore all'immissione di capitale pubblico (4 miliardi in bond contingenti convertibili e 19 miliardi richiesti dal nuovo presidente). Lo Stato, unico azionista di BFA grazie alla nazionalizzazione voluta dall'attuale Governo, controllerà ora attraverso il Fondo per la Ristrutturazione Ordinata delle Banche (FROB) il 100% del BFA, quindi il 45% di Bankia. Le sette casse unitesi per dare vita all'ente rimangono quindi escluse dall'azionariato.(ANSAmed).

Spagna: tasso su bonos decennale al 7%
Spread iberico a 543 punti base
28 giugno, 12:23
(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Vola al 7% il tasso sui titoli spagnoli a 10 anni per la seconda volta negli ultimi otto giorni. Lo spread Madrid-Berlino sale a 543 punti base.

Vertice Ue: Veto di Italia e Spagna
Si' a pacchetto crescita solo con misure immediate su debito
29 giugno, 00:31
(ANSA) BRUXELLES, 28 GIU - Italia e Spagna puntano i piedi al vertice Ue condizionando il loro si' al pacchetto crescita ad un meccanismo di solidarieta' dei partner in funzione anti-spread, in grado cioe' di mettere i Paesi piu' vulnerabili nelle condizioni di finanziare il proprio debito con rendimenti sostenibili. La svolta e' arrivata a sei ore dall'avvio del vertice, piu' o meno nel momento in cui l'Italia aveva gia' messo in tasca la vittoria calcistica sulla Germania. Le trattative tra i leader proseguono.

Vertice Ue: Van Rompuy, accordo parziale ma no blocco discussione
00:06 29 GIU 2012
(AGI) - Bruxelles, 28 giu. - La conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy avrebbe dovuto annunciare il raggiungimento di un accordo sul patto per la crescita era prevista per le 19 circa, prima di cena, e molto prima anche dell'inizio della semifinale degli Europei che avrebbe distratto la sala stampa. Ma l'aut-aut di Italia e Spagna ha costretto il presidente belga a cambiare programma, e la conferenza stampa e' cominciata quanto l'Italia stava gia' vincendo 2 a 0 e mancava un quarto d'ora alla fine della partita. "Abbiamo avviato la discussione per l'agenda sulla crescita e l'occupazione", ha esordito, ostentando un sorriso che contrastava pero' con le facce scure del presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso, e della presidente di turno danese, Helle Thorning Schmidt. "Non c'e' ancora accordo sulla parte che riguarda la stabilita' finanziaria", ha aggiunto, per spiegare successivamente che "due paesi tengono molto che ci sia un accordo sia sulle misure a lungo termine che su quelle a breve": i due paesi sono Spagna e Italia e quello che chiedono sono misure che contrastino l'aumento degli spread fra i loro titoli pubblici, sotto tiro della speculazione, e quelli tedeschi. La Germania pero' continua ad opporsi a tali misure, che prevedono l'acquisto di bond da parte di un'istituzione finanziaria come la Bce, o l'Esm o l'Efsf. "La discussione non e' bloccata, e i lavori vanno avanti", cerca di rassicurare Van Rompuy, ricordando che l'accordo e' gia' stato raggiunto "sul pacchetto per la crescita da 120 milioni, che spiana la strada agli stimoli per la crescita e non e' solo un'iniezione di risorse".

The first part of the summit: good discussion on growth and jobs
29/06/2012
The first part of the European Council meeting on 28 June was dedicated to discussion on the draft Compact for Growth and Jobs and on Europe's next Multiannual Financial Framework, focusing on how it could contribute to boosting economic growth in Europe.
The leaders agreed on the principal lines of the Compact for Growth and Jobs, outlining actions designed to stimulate growth, investment and employment and improve Europe's competitiveness. Discussions on the financial stability aspects of the compact will continue during this summit
"We will boost the financing of the economy by mobilising around 120 billion euro for immediate growth measures", said President of the European Council Herman Van Rompuy at the press conference.
The European Investment Bank will see its capital increased by 10 billion euro, which will expand the bank's overall lending capacity by 60 billion euro. Unused structural funds (55 billion euro) will be reallocated to measures for small and medium-sized enterprises and youth employment.
The pilot phase of the Project Bonds (almost 5 billion euro) will be launched this summer for initiatives in energy, transport and broad-band infrastructure.
The first discussion among the leaders on Europe's next Multiannual Financial Framework for 2014-2020 centred on two questions: what are the priority areas for investment and how to make sure that these investments give the best value for money.
The EU budget is 50 times smaller than all the budgets of EU member states, but it is an investment budget and therefore these MFF negotiations are a unique opportunity to make the EU budget a tool for growth.
"The MFF discussions are always interesting political negotiations. They are not just about how much we can spend and where the money comes from, but also where we spend it and how we spend it. They are about more than just money", said President Van Rompuy.
He thanked Danish Prime Minister Helle Thorning-Schmidt for the excellent groundwork done by the Danish Presidency of the Council of the EU in these negotiations.
The leaders agree it is necessary to conclude the MFF negotiations before the end of 2012. The European Council will continue the MFF debate at the meeting in October this year.
After the press conference, the leaders discussed the report "Towards a genuine Economic and Monetary Union", drafted by the President Van Rompuy together with the President of the European Commission, José Manuel Barroso, the President of the European Central Bank, Mario Draghi, and the President of the Eurogroup, Jean-Claude Juncker.

Bosnia: Commissione Ue, via road map per domanda adesione
Sannino, importante per negoziati parlare con unica voce
28 giugno, 13:00
(ANSAmed) - BRUXELLES, 28 GIU - Arrivare entro l'anno a presentare una domanda ''credibile'' di adesione all'Ue della Bosnia Erzegovina: e' questo l'obiettivo della road map messa a punto dal dialogo di alto livello tra Commissione Ue e leader politici bosniaci, tenuto ieri a Bruxelles.
 Secondo il commissario europeo all'Allargamento, Stefan Fule ''e' arrivato il momento per Sarajevo di compiere passi concreti per realizzare le riforme''. Oltre a rinnovare la richiesta di adeguare la Costituzione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, Bruxelles ha ribadito la necessita' di instaurare un meccanismo di coordinamento nelle relazioni bilaterali. ''Stiamo cercando di identificare la formula per ottenere il risultato che la Bosnia parli con una sola voce'' ha spiegato Stefano Sannino, direttore generale della DG allargamento, in una conferenza oggi a Bruxelles. ''Non possiamo negoziare - ha aggiunto Sannino - con tante entita' diverse e come si organizzeranno per arrivarci non e' rilevante, conta il risultato''. Il secondo incontro del dialogo di alto livello Ue-Bosnia si terra' a novembre nella capitale bosniaca e una missione di esperti Ue andra' a fine settembre in visita per una prima valutazione della road map.(ANSAmed).

Bosnia: Karadzic assolto da una delle accuse di genocidio
ultimo aggiornamento: 28 giugno, ore 15:03
L'Aja, 28 giu. (Adnkronos) - L'ex leader politico dei serbi di Bosnia, Radovan Karadzic, e' stato assolto dall'accusa di genocidio nelle municipalita' della Bosnia Erzegovina. Il processo presso il Tribunale internazionale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia continua per giudicare altre dieci imputazioni, fra cui quella per il genocidio a Srebrenica.

Trst, oltrepadania. Sappada e Cinto Caomaggiore passano al Fvg: ok del Veneto
Il Consiglio regionale Veneto dà l’ok al passaggio dei due comuni, dopo i referendum popolari
TRIESTE Si al passaggio di Sappada e Cinto Caomaggiore al Friuli Venezia Giulia. È arrivato il via libera del Consiglio regionale Veneto alla richiesta dei due comuni di passare amministrativamente al Fvg. L’assemblea veneta ha approvato all’unanimità una mozione e una risoluzione che impegnano la giunta ad intervenire presso il parlamento per far procedere l’iter legislativo. Nei due comuni veneti si erano svolti altrettanti referendum consultivi nel corso dei quali gli elettori si erano espressi a larga maggioranza (95% a Sappada nel 2008 e 65% a Cintocaomaggiore nel 2006) per il «cambio» di Regione

Secondo Durnwalder Mario Monti vuole soltanto fare cassa
di Christoph Prantner – 18 giugno 2012
Pubblicato in: Austria
Traduzione di ItaliaDallEstero.info
Al primo Ministro italiano non interessa l’autonomia dell’Alto Adige, ha detto il governatore Luis Durnwalder, che vorrebbe potenziarla, respingendo le assurde tendenze secessionistiche
STANDARD: attualmente sono ripresi in Alto Adige accesi dibattiti sulla secessione da Roma e sulla creazione di uno stato indipendente. Verrebbe quasi da pensare che la chiusura della controversia [tra Italia e Austria ndt] e il processo di unificazione europea non siano stati recepiti. Come se lo spiega?
Durnwalder: i partiti di opposizione effettivamente necessitano di una certa ragion d’essere. In Alto Adige ad esempio – ad eccezione dei Verdi – l’opposizione non è questione di ideologia, ma di politica nazionalista. Tuttavia, l’SVP ha iniziato un percorso reale, che corrisponde agli obblighi e agli accordi internazionali, il percorso dell’ autonomia. Mentre noi, invece di autodeterminazione e stato libero, parliamo di piena autonomia. In altre parole di rafforzare i nostri attuali poteri.
STANDARD: Che cosa significherebbe esattamente una secessione per così dire all’interno dei confini italiani?
Durnwalder: una legislazione e un’amministrazione autonoma significano possedere le competenze necessarie anche per vivere questa autonomia. Con la risoluzione della controversia tra Italia e Austria abbiamo ottenuto una quantità di competenze, ma non proprio tutte. Vorremmo poter avere maggiore voce in capitolo sulla questione della polizia o della competenza giudiziaria o anche nella stessa ripartizione dei posti di lavoro. Nel 1960 non sarebbe mai stato possibile ottenere ciò, oggi è realistico esigere questo. Presto o tardi otterremo sia l’uno che l’altro.
STANDARD: Bolzano l’ha sempre spuntata quando a Roma presiedeva un governo debole, come adesso, ma Mario Monti non transige in tema di Alto Adige. Ci sono problemi persino con i rimborsi da Roma delle commissioni sul pagamento delle imposte. Sono stati risolti?
Durnwalder: purtroppo Monti e il suo staff non stanno facendo politica, a loro interessa solo risanare le finanze statali. Finora hanno solo aumentato le tasse e licenziato personale. Questa non è la politica giusta, perché avrebbe dovuto stabilire delle priorità, per affrontare una radicale riforma dello Stato. Monti non si preoccupa affatto della nostra autonomia, vuole solo fare cassa. Abbiamo già rinunciato a mezzo miliardo di entrate, a favore del bilancio dello Stato, ma ora ne vorrebbe ancora un altro mezzo miliardo, che non siamo in grado di dare. A prescindere da ciò, abbiamo degli accordi con lo Stato che deve rispettare. In caso contrario, come accade spesso, faremo ricorso alla Corte Costituzionale.
STANDARD: Oggi cosa esattamente giustifica l’esistenza dell’SVP come partito di minoranze etniche?
Durnwalder: in Alto Adige vivono 511.000 abitanti. Anche se tutti gli altoatesini di lingua italiana, tedesca e ladina votassero per l’autonomia, saremmo pur sempre solo l’1 per cento della popolazione italiana. Questo 1 per cento per ottenere qualcosa, deve parlare possibilmente con un’unica voce.
STANDARD: l’anno prossimo lei uscirà di scena, cosa prevede per il paese nei prossimi anni?
Durnwalder: Il mio desiderio sarebbe che si proseguisse con una certa apertura. Abbiamo bisogno di più democrazia di base e di un consolidamento della nostra autonomia. E dobbiamo quindi assicurarci che la migliorino le relazioni tra i tre gruppi linguistici, che le vecchie ferite, ancora aperte in qualche zona, si rimarginino. In economia abbiamo bisogno di conservare la piena occupazione e creare posti di lavoro di alta qualità. Stiamo perdendo il 20 per cento dei laureati, che studiano all’estero e non tornano più. Abbiamo ancora poca esportazione, quindi abbiamo ancora bisogno di sviluppo, innovazione e così via. Credo che ci sia un bel po’ da fare.
STANDARD: Chi sarà il suo successore?
Durnwalder: E chi lo sa! Molti non credono ancora che andrò in pensione. C’è una gran quantità di candidati che avrebbe i requisiti. Però purtroppo tra queste persone, non si distingue nessuno che mi faccia dire: è quello giusto. Ci penserà la base del partito.
Luis Durnwalder (70 anni) ha studiato Giurisprudenza e Scienze Agrarie a Vienna. Dal 1973 è membro del SVP per la Regione Trentino-Alto Adige, dal 1989 è Governatore dell’Alto Adige. Oggi, martedì, sarà presente alla cerimonia in parlamento per i 20 anni dalla firma dalla fine della controversia internazionale tra Italia e Austria.
[Articolo originale "Durnwalder: "Mario Monti will nur Geld haben"" di Christoph Prantner]

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