venerdì 10 agosto 2012

1) X.VIII.MMXII/ «Queste industrie fallimentari ed arretrate, zombie dalla nascita, residui di aborti industriali del nord trasferiti in Sardegna solo per drenare risorse pubbliche destinate alle popolazioni in ritardo di sviluppo – ha aggiunto Antioco Patta – hanno determinato con il loro fatturato la fuoriuscita dall’Obiettivo Uno, che ci farà perdere otto miliardi e mezzo di euro solo nei prossimi sette anni».

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Fondi beffa per le aree di crisi, l’ira di sindacati e politici
L'UNIONE SARDA - Economia: Olio d'oliva, guerra alle imitazioni
«Torneo dei rioni» Federico II torna nella sua Oria

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Fondi beffa per le aree di crisi, l’ira di sindacati e politici
10.08.2012
ORISTANO Una Regione matrigna paragonata alla Banda Bassotti che premia ancora una volta i soliti noti. Il nuovo scippo dei fondi per le aree di crisi da 342 milioni penalizza ancora una volta le economie deboli come quella dell’Oristanese. Non usa così mezzi termini il segretario provinciale della Cisl, Antioco Patta, per descrivere la spartizione di un’altra vendemmiata di danaro pubblico. «È una storia terribile e tragica che si ripete, prima i soldi per le miniere che hanno lasciato solo morti precoci per silicosi e vedove con orfani minorenni – ha denunciato Antioco Patta – poi la chimica e l'industria inquinante e fallimentare che ha lasciato il carico di cassintegrati e di contributi figurativi all'Inps, poi il malumore sociale e gli interventi di disinquinamento e recupero ambientale che sono solo lo strumento legale per trasferire risorse finanziarie pubbliche». Secondo il segretario della Cisl in tutto questo c'è un paradosso terribile che la politica e le istituzioni tengono ignobilmente e vergognosamente nascosto: «Queste industrie fallimentari ed arretrate, zombie dalla nascita, residui di aborti industriali del nord trasferiti in Sardegna solo per drenare risorse pubbliche destinate alle popolazioni in ritardo di sviluppo – ha aggiunto Antioco Patta – hanno determinato con il loro fatturato la fuoriuscita dall’Obiettivo Uno, che ci farà perdere otto miliardi e mezzo di euro solo nei prossimi sette anni». La Cisl ha infine annunciato, dopo la pausa estiva, un tavolo di confronto don la giunta regionale. Ma ha messo in evidenza anche come in giunta sia presente la rappresentanza politica più «scadente ed incapace della storia sarda», non in grado di rappresentare gli interessi del territorio oristanese. La sua voce non è l’unica che si è levata contro lo scippo. Ieri era stato il turno del consigliere Mario Diana e sempre dai banchi del consiglio regionale arriva una nuova stoccata. È quella del consigliere regionale Antonio Solinas: «L'annuncio trionfale da parte del presidente Cappellacci e degli assessori La Spisa e Zedda, riguardo lo stanziamento dei 340 milioni rappresenta per la provincia quanto l'attuale governo regionale abbia in dispregio l'intero Oristanese. Nemmeno un centesimo verrà destinato al nostro territorio. Scartando l'ipotesi che la nostra Provincia sia improvvisamente diventata la Baviera sarda, è evidente che dello stato di crisi dell'Oristanese, a Cappellacci e alla sua squadra di governo non importa nulla. Ed a nulla vale che in Giunta siedano due autorevoli esponenti del centrodestra oristanese, in due assessorati chiave». Palese il riferimento a Oscar Cherchi e Angela Nonnis.

L'UNIONE SARDA - Economia: Olio d'oliva, guerra alle imitazioni
10.08.2012
Guerra aperta all'olio d'oliva extravergine estero spacciato per sardo. Le nuove norme introdotte dal Governo renderanno più difficile la vendita di prodotti taroccati, che hanno cioè subìto processi di raffinazione e deodorazione.
L'ORIGINE Adesso non basterà più una semplice indicazione sulla provenienza estera per evitare di spingere il consumatore a ritenere che i prodotti siano di origine italiana. L'origine dovrà essere più dettagliata e «dovrà essere legata al luogo di coltivazione e di allevamento della materia agricola utilizzata nella produzione e nella preparazione dei prodotti» nonché «al luogo in cui è avvenuta la trasformazione sostanziale». Soddisfatta Coldiretti: «Sono norme che abbiamo fortemente voluto e sostenuto», dice Marco Scalas, presidente regionale dell'associazione, «norme fondamentali per gli organi dello Stato impegnati quotidianamente nella lotta alle frodi e alle contraffazioni dell'olio».
I NUMERI In Sardegna, ricorda il presidente di Coldiretti, l'olivicoltura rappresenta un settore importante che coinvolge oltre 50 mila addetti e 42 mila ettari di territorio per un fatturato di circa 25 milioni di euro: «È chiaro», sottolinea Scalas, «che portare chiarezza nel settore dovrebbe significare anche maggior tutela nei confronti degli olivicoltori sardi».
I CONTROLLI Ma c'è di più. Secondo il provvedimento - frutto di un emendamento introdotto alla Camera e confermato dal Senato - in fase di controllo gli oli d'oliva extravergini, etichettati con la dicitura “Italia” o “italiano”, dovranno essere considerati conformi alla categoria dichiarata solo se gli esteri degli acidi grassi (composti chimici) presenteranno una concentrazione di metile e se la concentrazione alcolica è minore o uguale a 30 mg/Kg. Il superamento di questo valore comporterà «l'avvio di un piano straordinario di sorveglianza». Questi parametri, infatti, costituiscono un indicatore fondamentale della qualità degli oli di oliva extravergini.
LA CONCORRENZA «Nonostante in Sardegna produciamo oli extravergini pregiati che hanno vinto numerosi premi», commenta Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti, «è sempre troppo difficile confrontarsi con chi vende produzioni a prezzi bassissimi, che non potrebbero lontanamente ripagare il costo del lavoro dell'olivicoltore. Spesso e volentieri», aggiunge Saba, «ci troviamo in Sardegna - seppur con produzioni limitate - con eccedenza di olio invenduto. E nonostante la grande qualità», lamenta Saba, «si è costretti a svendere la produzione a costi non remunerativi. Ci auguriamo», conclude il direttore di Coldiretti, «che le nuove regole possano dare una spallata finale a chi utilizza impropriamente il marchio made in Italy utilizzando olio estero». Lanfranco Olivieri

«Torneo dei rioni» Federico II torna nella sua Oria
ORIA - La grande festa è alle porte. Domani e domenica - ma già oggi con un’ante prima tutta da gustare - Oria rivive una delle pagine più importanti della sua storia che vanta più di tremila anni. Ieri mattina, si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione della XLVI Edizione del Corteo Storico Federico II – Torneo dei Rioni di Oria. Sono intervenuti il Sindaco di Oria Cosimo Pomarico, l’Assessore alla Cultura ed al Turismo Pino Malva, il Presidente della Pro Loco Antonio Carone ed il consigliere delegato Emilio Pinto. Tante le novità di questa edizione.
Ad impersonare l’imperatore svevo sarà l’attore Alex Belli, protagonista della soap opera tv “Cento Vetrine ” e modello tra i preferiti di Giorgio Armani. La Capodama della corte Imperiale, invece, sarà l’attrice e modella Eleonora Sergio, salentina doc, conosciuta per i ruoli ricoperti in diverse fiction di successo: da “Distretto di Polizia” a “Don Matteo”.
Il palio edizione 2012, realizzato dall’artista Rocco Marcorella, è stato offerto dalla città federiciana di Melfi, con la quale la città di Oria – attraverso la Pro Loco – ha avviato un rapporto di collaborazione e scambio culturale. Stessa cosa è avvenuta con la città di Novoli, nota per la “Focara”, che ha voluto legare questa antica tradizione al Torneo dei Rioni.
“Questa manifestazione rappresenta un grande momento per la nostra città ed il nostro territorio – ha commentato il sindaco Pomarico – un momento in cui la città si unisce in tutte le sue componenti migliori per far rivivere un momento storico importante”. Durante la conferenza si è posto l’accento sul concetto di sinergia a cominciare dal significativo dono del Palio da parte della città di Melfi. “Rappresentanze di queste due città saranno presenti alla nostra rievocazione storica – afferma il presidente della Pro Loco, Antonio Carone. Per noi è davvero un onore ospitare questi gruppi di città la cui storia si intreccia con quella di Oria”.
Presente anche una delegazione della città gemella di Lorch, che ha voluto donare alcuni costumi medievali che sfileranno quest’anno per la prima volta.
L’appuntamento con la storia, dunque, è per l’11 e 12 agosto. Il sabato alle 18 con il Corteo storico che si concluderà nella suggestiva piazza Manfredi con la presentazione del palio, mentre la domenica alle 17 nel campo dei padri Rogazionisti si ritroveranno atleti e cavalieri per la tradizionale giostra medievale alla quale prenderanno parte anche alcuni gruppi storici come i “Milites Friderici II” che nei due giorni allestiranno anche un accampamento medievale a parco Montalbano. Venerdì 10 agosto, dopo la benedizione del palio e l’investitura del cavaliere, è prevista alle 23 in piazza Manfredi “L’Anteprima Torneo”: un talk show durante il quale saranno presentate le ultime novità legate alla rievocazione storica e – soprattutto – gli attori che impersoneranno Federico II e la Capodama della Corte Imperiale.
"Il nostro impegno prosegue - afferma il consigliere Emilio Pinto - per fare in modo che questa grande manifestazioni sia il simbolo non solo della nostra città ma dell’intera regione Puglia legata alla storia di Federico II".


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