venerdì 10 agosto 2012

(2) X.VIII.MMXII/ A giugno quasi 4miliardi di spesa per interessi.

Turismo: Federalberghi, hotel sardi a rischio crollo finanziario
Conti Pubblici: Mef, avanzo settore statale di giugno rivisto a 5,7 mld
Inflazione: Istat rivede al rialzo dato di luglio da +3,0% a +3,1%
Slovenia: debito declassato, voci ricorso fondo salva-stati
Crisi:Grecia; record disoccupazione a 23,1%, per giovani 54,9%

Turismo: Federalberghi, hotel sardi a rischio crollo finanziario
10 Agosto 2012 - 12:41
 (ASCA) - Roma, 10 ago - ''A causa del calo dei fatturati molte imprese alberghiere sarde a fine stagione rischiano di trovarsi con un crollo finanziario di eccezionale gravita'''.
E' il grido d'allarme lanciato da Federalberghi-Confcommercio Sardegna attraverso il presidente regionale, Giorgio Macciocu. ''I dati sul calo delle presenze sono oramai noti - si legge in una nota dell'associazione - ma ben peggio vanno i margini operativi degli alberghi che, in alcune aree della Sardegna, fanno registrare una flessione del 70% negli ultimi tre anni, con situazioni limite nelle quali il margine si e' totalmente azzerato''.
 Da un'indagine di Federalberghi-Confcommercio Sardegna emerge che il margine operativo lordo per le strutture localizzate in alcune aree del territorio ha registrato un crollo medio del 47% solo nell'ultimo anno. Le cause sono da ricercare in un mix di fattori, riconducibili prevalentemente al calo di presenze, alla forte riduzione dei prezzi e alla scontistica applicata ai last minute, che hanno contribuito a rendere sempre piu' precari i bilanci di molti alberghi. Chi negli ultimi anni ha fatto investimenti importanti per avere un prodotto piu' competitivo e rispondente alle esigenze del mercato si trova a non riuscire a restituire nei tempi previsti quanto chiesto alle banche.
 ''In questi casi - spiega Federalberghi-Confcommercio Sardegna - la prima ipotesi da perseguire e' quella di attivare subito un tavolo con Regione, Sfirs, banche e Consorzi fidi per mettere in atto misure che diano respiro alle imprese alberghiere della nostra regione utilizzando strumenti che gia' esistono e sono in capo alla finanziaria regionale, o comunque, trovando rimedi efficaci. Ma non basta. E' ora di scelte coraggiose. Gli interventi del mondo finanziario consentono solo di spostare il problema, senza risolverlo. Avere falcidiato il bilancio dell'assessorato regionale del turismo e' stata una scelta obbligata dalla ristrettezze del bilancio regionale, ma controproducente''.
 Secondo Federalberghi-Confcommercio Sardegna e' quindi ''necessario avviare un tavolo di concertazione regionale tra attori pubblici e operatori per definire una nuova strategia di rinascita e rilancio del settore, in grado di continuare a svolgere la funzione di volano anche per gli altri comparti della filiera turistica e dell'economia della Sardegna''.
com-fch/mau

Conti Pubblici: Mef, avanzo settore statale di giugno rivisto a 5,7 mld
10 Agosto 2012 - 17:17
 (ASCA) - Roma, 10 ago - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha rivisto al ribasso il dato sull'avanzo del settore statale di giugno a 5,705 miliardi di euro dai 5,8 miliardi della stima preliminare diffusa a inizio luglio.
 Il dato deriva da entrate per 50.590 milioni di euro a fronte di uscite per 44.885 milioni di euro di cui 3.980 milioni di spesa per interessi.
fgl/

Inflazione: Istat rivede al rialzo dato di luglio da +3,0% a +3,1%
10 Agosto 2012 - 10:08
 (ASCA) - Roma, 10 lug - L'Istat ha rivisto al rialzo il dato dell'inflazione di luglio al 3,1%, dal +3,0% della stima preliminare, con un calo che si riduce quindi da tre a due decimi di punto percentuale rispetto a giugno 2012 (+3,3%).
 L'inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 2,8% mentre l'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, e' stabile al 2,2%.
 Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo risulta stazionario al 2,3%.
 ''A luglio - sottolinea l'Istat - si rilevano tendenze alla decelerazione della crescita dei prezzi al consumo per gran parte delle tipologie di prodotto, con particolare riferimento ai Beni energetici, regolamentati e non. Dal punto di vista congiunturale, i principali effetti di sostegno alla dinamica dell'indice generale vanno imputati ai Beni energetici regolamentati (+1,6%) e ai Servizi relativi ai trasporti (+1,4%); quelli piu' rilevanti di contenimento si devono al calo su base mensile dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-2,5%), in particolare di Frutta fresca e Vegetali freschi, e dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-1,6%), spiegato dal ribasso dei prezzi dei carburanti''.
 I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori diminuiscono dello 0,5% rispetto a giugno 2012 e il tasso di crescita tendenziale scende al 4,0% (+4,4% a giugno).
fgl/

Slovenia: debito declassato, voci ricorso fondo salva-stati
Interesse titoli stato supera 7%. Ma governo Lubiana smentisce
10 agosto, 15:58
(ANSAmed) - LUBIANA, 10 AGO - Nell'arco di una settimana la Slovenia, in passato il primo della classe dei nuovi Paesi europei, oggi duramente colpita dalla stretta creditizia, si e' vista tagliare il rating del suo debito sovrano e delle maggiori banche da tre agenzie internazionali, per la seconda volta dall'inizio dell'anno. Sono pertanto sempre piu' insistenti le voci secondo le quali in autunno la Slovenia potrebbe diventare il sesto Paese membro dell'Ue a chiedere aiuti al fondo salva-stati europeo. Prima il 2 agosto Moody's ha declassato lo status della Slovenia da A2 a Baa2, con un outlook negativo, poi e' stata la volta di Standard and Poor's (da A+ ad A) e infine, mercoledi' scorso di Fitch, sempre di un punto, ad A-, spiegando che la decisione e' motivata ''dallo stato preoccupante in cui versa il settore finanziario del Paese''. Il deterioramento della situazione nelle banche e la lentezza dell'azione del governo, che continua a posticipare la decisione sulla ricapitalizzazione dei maggiori istituti di credito, tra l'altro di proprieta' dello Stato, vengono indicati da tutte e tre le agenzie come la principale ragione per il giudizio negativo sullo stato delle finanze pubbliche slovene. Secondo Fitch il governo dovra' spendere circa 2,8 miliardi di euro per stabilizzare le banche, pari all'8 per cento del Pil nazionale. Immediatamente e' schizzato anche lo spread e ora gli interessi sui titoli di Stato sloveni a scadenza decennale sono arrivati al 7,03 per cento, limite considerato insostenibile a lungo termine, dopo il quale altri Paesi dell'euro hanno dovuto chiedere aiuti a Bruxelles. Il governo, guidato dal conservatore Janez Jansa, ha piu' volte smentito le voci che Lubiana dovra' ricorrere al fondo salva-stati e si e' definito ''sorpreso'' dal giudizio delle agenzie che ''non avrebbero valutato in modo adeguato le misure di risparmio messe in atto dallo scorso maggio''. Jansa continua a insistere come, per quanto sia evidente che la banche avranno bisogno di aiuto, lo stato delle finanze pubbliche e' lontano dal definirsi preoccupante.
 Infatti, la legge finanziaria prevede una diminuzione del deficit dal 6,4 nel 2011 a circa 4 per cento quest'anno, mentre il debito pubblico continua a mantenersi a livelli contenuti, al 48 per cento del Pil. Mercoledi' il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung ha pubblicato un ampio servizio che ha avuto larga eco sulla stampa slovena. L'articolo sostiene che la Slovenia e' uno tra i Paesi dell'euro maggiormente colpiti dalla crisi e che nella societa' inizia a dominare un forte pessimismo. Al momento dell'ingresso nella Ue nel 2004 e poi nell'euro, nel 2007, come primo Paese dell'est europeo ad adottare la moneta unica, l'economica slovena, scrive il giornale, assomigliava ''a una piccola Austria'', mentre ''negli ultimi due anni e' sempre piu' simile all'Italia''. (ANSAmed).

Crisi:Grecia; record disoccupazione a 23,1%, per giovani 54,9%
Ue molto preoccupata, ma respinge accuse a troika
10 agosto, 10:33
(ANSAmed) - ROMA - Tocca livelli record a maggio la disoccupazione in Grecia secondo i dati relativi diffusi dall'Istituto di statistica nazionale. Il tasso di disoccupazione sale a maggio al 23,1%, dal 22,6% del mese precedente, riporta l'agenzia Bloomberg; mentre oltre la metà dei giovani tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro: il dato sale a maggio al 54,9% (dal 51,5 di aprile), ed è il più alto nell'Europa a 27.

 Un aumento che riporta la disoccupazione in Grecia ai livelli del dopoguerra e che è motivo di forte preoccupazione per l'Unione europea. Il livello raggiunto dalla disoccupazione in Grecia, secondo gli ultimi dati diffusi oggi, "è una delle massime preoccupazioni che la troika e le autorità greche insieme devono affrontare", ha commentato il portavoce della Commissione, Olivier Bailly. Bruxelles respinge l'accusa che sia il risultato della politica di austerità imposta da Ue-Bce-Fmi in cambio degli aiuti internazionali. "Il programma della troika non è fatto solo di tagli di bilancio, ma anche di misure e risorse per promuovere la crescita e creare posti di lavoro", ha detto Bailly. "Ovviamente, ciò richiede tempo, non può essere fatto in un giorno".

 La troika manterrà contatti con le autorità greche nel mese di agosto e ritornerà ad Atene in settembre per fermarsi tutto il mese. Il rapporto della troika sui progressi fatti e su quanto resta da fare sarà discusso all'Eurogruppo dell'8 ottobre prossimo, a Lussemburgo.(ANSAmed).

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