mercoledì 29 agosto 2012

(1) XXIX.VIII.MMXII/ Tra le conseguenze principali del declassamento del friulano, vi è anche - ha ricordato Tondo al ministro dell'Istruzione - la cancellazione di dieci posizioni dirigenziali e altri posti di lavoro, con l'impossibilità per alcuni vincitori di concorso a dirigente scolastico di essere nominati, tanto che le posizioni dirigenziali saranno coperte provvisoriamente da reggenti.


Diossina e caldo. Emergenza cozze danni per 11 milioni
Fiat:Pomigliano,cig a settembre-ottobre
L'UNIONE SARDA - Economia: Il rebus dell'acqua a uso agricolo
L'UNIONE SARDA - Economia: Evasione e controlli: Governo schizofrenico
Istat, vendite giugno -0,5% su anno
Friulano declassato da lingua a dialetto, Tondo protesta a Roma


Diossina e caldo. Emergenza cozze danni per 11 milioni
TARANTO - È ormai emergenza per i mitilicoltori tarantini. I produttori di cozze stanno attraversando una crisi drammatica a causa della contaminazione dei mitili del primo seno del Mar Piccolo. Quella del 2012 è la seconda stagione di vendita consecutiva in cui non è stato possibile vendere i mitili allevati, tutti destinati alla distruzione nella discarica di Massafra. Secondo l’Agci Pesca, «la situazione è diventata più pericolosa per il deprezzamento del prodotto allevato per l’accostamento sempre maggiore tra i consumatori tra la crisi ambientale di Taranto e le sue produzioni agroalimentari; per il mancato trasferimento dei mitili nelle nuove concessioni nel Mar Grande per la stagione di vendita in corso; per il ritardo con il quale la Regione Puglia sta provvedendo alla definizione delle misure di indennizzo per i miticoltori del primo seno».
I produttori fanno rilevare che «in tale contesto la produzione mitilicola del secondo seno del Mar Piccolo è diventata strategica per la sopravvivenza dell’intero settore molluschicolo locale. Dalla metà del mese di luglio, però, ad iniziare dalla zona più a levante e confinata del bacino i mitili in allevamento sono periti in modo irrimediabile. Le cause delle moria sono ignote e potrebbero essere legate molto probabilmente alla perdurante situazione di caldo estremo che ha caratterizzato l’estate. In un momento di grave crisi dell’intero sistema produttivo ionico diventa estremamente importante salvare le aziende del secondo seno dal fallimento, proprio perché è da questo bacino che dipende il sostentamento degli attuali livelli produttivi».
 L’ufficio tecnico dell’Agci Agrital di Taranto, attraverso delle mirate azioni di campionamento, ha stimato il danno generato dalla moria in circa 11.445.000 euro, equivalente a circa 22.890 tonnellate di mitili di taglia commerciale. «Sono riusciti a salvare una parte della produzione - prosegue la nota - solo i mitilicoltori che hanno avuto la possibilità di trasferire i pergolari negli impianti di Mar Grande. Se fossero state concesse per tempo le nuove aree di Mar Grande adesso i danni sarebbe sicuramente inferiori. In tal senso facciamo appello affinché le istituzioni locali e nazionali si adoperino per l’avvio di concrete misure di sostegno in grado di lenire e permettere la sopravvivenza delle aziende mitilicole locali. Questo ufficio di concerto con i vertici regionali e nazionali dell’Agci Agrital e le altre associazioni di categoria attiveranno tempestivamente ogni mezzo per cercare di sostenere le imprese in difficoltà. Taranto e il suo intero sistema produttivo non si può permettere la perdita di una realtà imprenditoriale così radicata ed originale che ha tutte le potenzialità per diventare una delle risorse alternative all’industria pesante».

Fiat:Pomigliano,cig a settembre-ottobre
A causa 'persistente situazione crisi mercato'
29 agosto, 10:31
(ANSA) - NAPOLI, 29 AGO - La direzione dello stabilimento Fiat di Pomigliano ha comunicato oggi alle organizzazioni sindacali che la produzione si fermera' dal 24 al 28 settembre e dall'1 al 5 ottobre a causa della persistente situazione di crisi del mercato automobilistico europeo e italiano.

L'UNIONE SARDA - Economia: Il rebus dell'acqua a uso agricolo
29.08.2012
La modifica dei consorzi di bonifica tarda ad arrivare e farne le spese sono gli agricoltori. Che anche stavolta non riescono a calcolare i costi dell'acqua grezza destinata all'irrigazione prima di decidere quale coltura coltivare perché non è stata mai definita la tariffa. L'unica differenza è che quest'anno entrerà in vigore quanto previsto dalla Finanziaria 2011, ovvero un tetto massimo alla spesa per ogni ettaro irrigato: 260 euro all'anno. «Questo però è un acconto della cifra totale», spiega il presidente di Coldiretti Sardegna, Marco Scalas. «Il conguaglio arriverà in seguito, quando la Giunta avrà finalmente approvato i criteri per stabilire in modo certo il costo dell'acqua. Per ora non è possibile prevedere il costo totale». A inizio del 2012, Confagricoltura aveva annunciato un aggravio di 40 euro per ettaro all'anno per gli agricoltori che dipendono dal consorzio di bonifica di Oristano, uno degli enti con i maggiori problemi. LA QUESTIONE Alla base del cattivo funzionamento dei nove consorzi, secondo le associazioni, è proprio la mancata attuazione della legge di riforma (numero 6 del 2008). «La Regione avrebbe dovuto stabilire i criteri per determinare il costo dell'acqua ma non è mai stato fatto», spiega Elisabetta Falchi, presidente di Confagricoltura Sardegna. «Il costo andrebbe stabilito prima di iniziare la colture e non dopo come fa ora la Regione». Ma le aree che possono essere irrigate sono poche: «Dei 164 mila ettari di superficie attrezzata possiamo avere l'acqua solo in 55 mila ettari. Questo perché servono risorse». Un altro punto inattuato, spiega Ignazio Cirronis, presidente sardo di Copagri, «è la riforma degli enti: quasi tutti sono commissariati e in perdita, ma non si è mai riusciti ad attuarla». Inoltre «non è mai stata fatta la mappatura della pianta organica come vorrebbe la legge, con personale in esubero o magari sotto utilizzato». Questo, secondo Tonino Sanna, presidente di Confagricoltura Oristano, «non limita però le assunzioni: nel nostro territorio ne vogliono fare 4 nonostante i quasi 18 milioni di scoperto dell'ente. Per questo abbiamo predisposto una lettera affinché intervenga la Giunta». AGGRAVIO La situazione si riflette nelle tariffe per gli agricoltori che «pagano una cifra diversa a seconda della zona e del consorzio bonifica di appartenenza», aggiunge Martino Scanu, presidente regionale di Cia. «Ma quando i prodotti arrivano sul mercato hanno un prezzo uguale, a prescindere dalla provenienza. Quindi alcuni vanno in perdita». «È una situazione che sarebbe dovuta essere provvisoria», conclude Scalas, «ma dura dal 2008, e ancora aspettiamo la mappatura delle campagne per individuare le zone da considerare irrigue».

L'UNIONE SARDA - Economia: Evasione e controlli: Governo schizofrenico
29.08.2012
Da un po' di tempo a questa parte, e soprattutto nell'ultimo periodo, si assiste a una sorta di schizofrenia da parte del Governo Monti: da una parte annuncia imminenti provvedimenti a favore dell'economia, dall'altra continua a tartassare coloro che sostengono materialmente lo Stato, vale a dire imprese, dipendenti privati e liberi professionisti che pagano regolarmente le imposte. La spettacolarizzazione degli interventi della Guardia di Finanza, da Cortina alla Costa Smeralda, rientra nella filosofia del Governo Monti. Si tratta di procedure che non solo sono inutili, ma addirittura dannose. La decisa reazione delle ambasciate di alcuni Paesi, soprattutto alla luce dei controlli effettuati all'aeroporto di Olbia, vanno interpretate come un montante fastidio che potrebbe avere effetti devastanti a breve, se molti dei ricchi imprenditori che si concedono delle vacanze di lusso in Sardegna, dovessero decidere di andare altrove e, magari, trasferire in altri Paesi le attività che hanno avviato da noi. Sia chiara una cosa: i controlli vanno fatti, l'evasione fiscale va combattuta in maniera ferrea, ma senza arrivare a questa spettacolarizzazione che, di fatto, produce soltanto effetti collaterali negativi per l'immagine dell'Italia oltre che per la nostra economia. * Presidente regionale Confesercenti

Istat, vendite giugno -0,5% su anno
Positivi alimentari (+1,3%), su base mensile +0,4%
29 agosto, 10:00
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - A giugno le vendite al dettaglio segnano un aumento dello 0,4% su maggio, mentre su base annua restano negative, registrando un calo dello 0,5%. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che il dato tendenziale e' sintesi di un rialzo dell'1,3% per il prodotti alimentari e di una diminuzione dell'1,4% per i beni non alimentari.

Friulano declassato da lingua a dialetto, Tondo protesta a Roma
Incontro urgente del governatore con il ministro Profumo: «La spending review provoca danni alla tutela della nostra parlata». Preannunciato un ricorso della Regione alla Corte costituzionale
Il problema dei riflessi della spending review sulla tutela della lingua friulana e sull'assetto delle autonomie scolastiche in Friuli Venezia Giulia è stato affrontato dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, in un incontro a Roma con il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo.
 Sul friulano, che la spending review ha declassato da lingua a dialetto, Tondo ha preannunciato al ministro il ricorso alla Corte costituzionale, sottolineando come questa misura del governo risulti del tutto inaccettabile per la Regione. Nel prendere atto della decisione del Friuli Venezia Giulia, il ministro Profumo - si legge in una nota della Regione - ha assicurato che, su questo tema, coinvolgerà immediatamente anche il ministro per gli Affari regionali, Piero Gnudi.
 Tra le conseguenze principali del declassamento del friulano, vi è anche - ha ricordato Tondo al ministro dell'Istruzione - la cancellazione di dieci posizioni dirigenziali e altri posti di lavoro, con l'impossibilità per alcuni vincitori di concorso a dirigente scolastico di essere nominati, tanto che le posizioni dirigenziali saranno coperte provvisoriamente da reggenti. Il ministro Profumo si è riservato un approfondimento su questo aspetto, chiedendo una nota alla Regione. Tondo ha ricordato l'urgenza del problema, nell'imminenza dell'avvio del prossimo anno scolastico.
 "L'incontro - ha detto Tondo al termine - è stato senz'altro positivo, visto che il ministro ha dimostrato grande disponibilità rispetto alle questioni che abbiamo posto. Adesso attendiamo risultati concreti in tempi stretti. Ci auguriamo che il Governo, pur nelle difficoltà del momento, possa trovare rapidamente gli strumenti per non penalizzare ulteriormente una Regione come il Friuli Venezia Giulia".



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