martedì 28 agosto 2012

(2) XXVIII.VIII.MMXII/ Fitch ribadisce le sue stime che prevedono un Pil a -1,9% nel 2012 e a zero nel 2013.===Non ci conoscono e quindi nascono pregiudizi sulla quantità di denaro che abbiamo a disposizione e sul fatto che qui si parla tedesco, annuncia il presidente Luis Durnwalder.


Sicilia. Sanità, precari e forestali. In bilancio previsti nuovi tagli
Crisi: Fitch conferma stima Pil Italia -1,9% nel 2012 e zero nel 2013
Crisi: Fitch taglia rating a 7 banche italiane
Spagna: capitali in fuga,caduta record depositi a luglio*rpt*
Spagna: Rajoy-Van Rompuy, no negoziati per salvataggio
La Slovenia ci ripensa: darà il via libera alla Croazia nell’Ue
Sud Tirolo. Centomila euro per l’opuscolo che “spiega” l’autonomia ai turisti

Sicilia. Sanità, precari e forestali. In bilancio previsti nuovi tagli
L'assessorato regionale all'Economia ha trasmesso agli uffici il "bozzone" per la stesura del documento di previsione per il 2013 e di quello pluriennale 2013-2015. La sforbiciata riguarda anche i pagamenti, -26% già dal prossimo anno
PALERMO. Chiunque vincerà le elezioni in Sicilia dovrà fare i conti con grossi problemi di bilancio, assenza di fondi per coprire alcune spese come la sanità o il precariato e nuovi tagli.
Mentre i partiti lavorano ad alleanze e candidature, l'assessorato all'Economia ha trasmesso a uffici e dipartimenti il "bozzone" per la stesura del bilancio di previsione per il 2013 e di quello pluriennale 2013-2015. Il documento conterrebbe una stretta con tagli sugli impegni di spesa nel 2013 per 1,3 miliardi, pari a una riduzione del 22% rispetto al budget 2011 che rientra all'interno del patto di stabilità. Il taglio salirà al 24% nel 2014 e nel 2015. La sforbiciata riguarda anche i pagamenti, -26% nel 2013 e -28% negli anni 2014 e 2015.
Non solo. Gli uffici del Bilancio avvertono che non ci sono i fondi necessari a coprire per interno alcune voci di spesa "aventi natura obbligatoria o di rilevante valenza sociale, per cui - si legge nella circolare firmata dall'assessore Gaetano Armao ai dipartimenti chiamati a presentare le proposte di spesa - potrà rendersi necessario ridurre ulteriormente i budget di spesa dei singoli dipartimenti regionali".
A rischio, scrive Armao nel "bozzone", ci sono il cofinanziamento alla spesa sanitaria, la copertura per il personale della Regione a tempo determinato e per il settore del precariato. E ancora la spesa per la forestazione e le attività antincendio, per gli impianti di dissalazione e per i capitoli relativi alle regolazioni contabili.

Crisi: Fitch conferma stima Pil Italia -1,9% nel 2012 e zero nel 2013
28 Agosto 2012 - 18:55
 (ASCA) - Roma, 28 ago - Fitch ha ribadito le sue stime sull'andamento del prodotto interno lordo italiano, diffuse lo scorso 19 luglio in occasione della conferma del rating sovrano ad 'A-' con outlook negativo.
 In un report sul downgrade di 7 banche nazionali, l'agenzia di rating cita le sue vecchie stime che prevedono un Pil a -1,9% nel 2012 e a zero nel 2013.
fgl/

Crisi: Fitch taglia rating a 7 banche italiane
28 Agosto 2012 - 18:57
 (ASCA) - Roma, 28 ago - Fitch ha rivisto al ribasso i giudizi su sette banche italiane.
 In particolare, l'agenzia ha abbassato il rating di lungo termine su Banca Popolare di Sondrio e Banco di Desio e della Brianza a 'BBB+' da 'A-'; su Banca Popolare di Milano a 'BBB-' da 'BBB'; su Banca Carige, Banca Popolare di Vicenza, Credito Valtellinese e Veneto Banca a 'BB+' da 'BBB'.
 Confermati i rating di lungo termine su Banca Popolare dell'Emilia Romagna a 'BBB' e su Credito Emiliano a 'BBB+'.
Tutti gli outlook sono negativi.
fgl/

Spagna: capitali in fuga,caduta record depositi a luglio*rpt*
Ripetiziione con testo corretto dalle 10/a alla 13/a riga
28 agosto, 15:53
(ANSAmed) - MADRID, 28 AGO - I depositi del settore privato delle banche spagnole ammontavano a luglio a 1,508 bliardi di euro, pari a una caduta del 4,6% rispetto al mese precedente, equivalente al ritiro di 74,228 miliardi di euro dai depositi: la maggiore fuga di capitali privati dal settembre 1997 secondo i dati della Banca Centrale Europea, citati dall'Europa Press. Quella di luglio rappresenta la quarta diminuzione mensile consecutiva dei depositi del settore privato in banche commerciali spagnole. I depositi si attestano al livello piu' basso dal maggio 2008, quando ammontavano a 1,507 miliardi.
 Su base annua, la fuga dei capitali privati delle banche iberiche è stata a luglio di 206,990 milioni, un 12% in meno dei 1,715 miliardi del luglio 2011. Il governo spagnolo non rileva un "ritiro significativo" di depositi bancari, come ha assicurato oggi in dichiarazioni ai media il segretario di Stato di economia, Fernandez Jimenez Latorre. "Non mi consta che a livello aggregado si sia prodotta una ritirata significativa dal sistema", ha detto Latorre.
(ANSAmed)

Spagna: Rajoy-Van Rompuy, no negoziati per salvataggio
Capitali in fuga. Catalogna chiede 5 mld a fondo governo centrale
28 agosto, 19:41
 (ANSAmed) - MADRID - Il premier spagnolo Mariano Rajoy e il presidente del Consiglio d'Europa, Herman Van Rompuy, hanno negato che la Spagna stia negoziando le condizioni di un salvataggio con l'Europa. Le dichiarazioni  sono giunte in una conferenza stampa congiunta a Madrid, dopo l'incontro al Palazzo della Moncloa. "Non ci sono negoziati perchè il governo non ha avanzato alcuna richiesta. Non si sta trattando nulla, non c'è nulla", ha insistito Rajoy, che, come già aveva fatto agli inizi di agosto, si è limitato a ribadire che fara' "tutto cio' che reputi conveniente per gli interessi degli spagnoli". Da parte sua, Van Rompuy ha sottolineato che spetta all'esecutivo di Madrid formulare la richiesta di aiuti. In ogni caso, ha assicurato, "siamo pronti ad intervenire sulla base di un breve preavviso". La Spagna "ha assunto impegni coraggiosi", ha rimarcato Van Rompuy. "Sono misure difficili - ha osservato - ma in qualsiasi momento, se le sfide dei mercati finanziari continuano, i leader europei hanno dimostrato la loro volontà di aiutare la Spagna".
 "Continueremo a fare le riforme necessarie per uscire dalla crisi", ha assicurato Rajoy, nel ribadire "la necessità che in questo sforzo ci stiamo tutti". E ha auspicato "una maggiore integrazione economica e la prosecuzione di un'unione economica e monetaria". Per Rajoy è "molto importante" arrivare a un'unione bancaria in dicembre.
 Su di un'eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, il premier ha detto che "sarebbe un fallimento collettivo dell'Europa" e ribadito che la moneta unica "è irreversibile". "Avanzare nell'unione bancaria è urgente", ha detto infine Rompuy, e a tal fine la Commissione Europea fara' proposte legislative a settembre.
Intanto si è appreso che i depositi del settore privato delle banche spagnole ammontavano a luglio a 1,508 bliardi di euro, pari a una caduta del 4,6% rispetto al mese precedente, equivalente al ritiro di 74,228 miliardi di euro dai depositi: la maggiore fuga di capitali privati dal settembre 1997 secondo i dati della Banca Centrale Europea, citati dall'Europa Press. Quella di luglio rappresenta la quarta diminuzione mensile consecutiva dei depositi del settore privato in banche commerciali spagnole. I depositi si attestano al livello più basso dal maggio 2008, quando ammontavano a 1,507 miliardi. Su base annua, la fuga dei capitali privati delle banche iberiche è stata a luglio di 206,990 milioni, un 12% in meno dei 1,715 miliardi del luglio 2011. Ma il governo spagnolo non rileva un "ritiro significativo" di depositi bancari, come ha assicurato il segretario di Stato di economia, Fernandez Jimenez Latorre. "Non mi consta che a livello aggregado si sia prodotta una ritirata significativa dal sistema", ha detto Latorre.
Il governo catalano ha da parte sua annunciato la formalizzazione della richiesta di aiuti per 5,023 miliardi al Fondo di liquidità regionale del ministero delle Finanze, per affrontare i pagamenti in scadenza nell'ultimo trimeste dell'anno e coprire il deficit di bilancio. A darne notizia nella conferenza stampa seguita alla riunione della giunta esecutiva della Generalitat è stato oggi il portavoce Francesc Homs. "Le condizioni non possono essere altre che compiere i programmi di austerità che sono stati approvati", ha affermato Homs. La precaria situazione delle casse della Generalitat ha portato l'esecutivo catalano a non rinviare ulteriormente la richiesta di salvataggio al governo centrale. Prima della Catalogna, il ricorso al Fondo di liquidità autonomico è stato annunciato dalle comunità di Valencia e di Murcia. (ANSAmed).

La Slovenia ci ripensa: darà il via libera alla Croazia nell’Ue
Il ministro degli Esteri Erjavec smentisce possibili ostacoli: «C’è il problema Ljubljanska Banka ma si può superare»
di Stefano Giantin
BELGRADO. Contrordine. O quasi. La Slovenia non ostacolerà gli ultimi passi della Croazia alle soglie dell’Ue. La promessa, dopo i “rumors” circolati sulla stampa croata a proposito di un veto sloveno contro Zagabria, è stata fatta dal ministro degli Esteri di Lubiana, Karl Erjavec. Erjavec che, in un’intervista davanti alle telecamere del “braccio balcanico” di Al Jazeera, ha voluto sgombrare il campo dai dubbi sui paventati ritardi all’ingresso della Croazia nella Ue. Ritardi possibili a causa del contenzioso tra Zagabria e Lubiana, in particolare sul capitolo della Ljubljanska Banka. «Non vedo alcun problema» che impedisca «l’inizio del processo di ratifica», ha assicurato Erjavec.
Anzi no, un ostacolo forse ancora c’è, ha ricordato il ministro. L’annosa questione dei 172 milioni di euro che 130mila croati avevano in deposito, agli inizi degli Anni Novanta, nei forzieri della Ljubljanska e che furono congelati con la chiusura delle filiali al di fuori della Slovenia, lasciando migliaia di risparmiatori croati con un pugno di mosche in mano. Per Erjavec, l’intoppo esiste, non è però insuperabile. «Non capisco perché sul fronte croato s’insista nel procedere con cause davanti a giudici croati» contro la Ljubljanska e il suo successore legale, la Nova Ljubljanska Banka, mentre si potrebbe più facilmente «risolvere il problema all’interno del processo di successione» fra i Paesi dell’ex Jugoslavia. Comunque andranno le cose, la ratifica non è a rischio, ha ripetuto il politico sloveno.
Una repentina marcia indietro rispetto alle proprie dichiarazioni del luglio scorso, quando aveva minacciato di chiudere le porte a Zagabria proprio a causa del nodo Ljubljanska. Per superare il conflitto, Erjavec ha annunciato che presto incontrerà l’omologa croata, Vesna Pusic, a cui ribadirà «che le relazioni tra Croazia e Slovenia sono molto buone, a prescindere dai temi ancora aperti, come quello della Ljubljanska Banka». Una questione, ha suggerito Erjavec, «che va risolta nella maniera appropriata», magari seguendo i suggerimenti di due esperti, uno croato e uno sloveno, che si incontreranno in settimana per esplorare nuove vie.

Sud Tirolo. Centomila euro per l’opuscolo che “spiega” l’autonomia ai turisti
Stanziati dalla Provincia, Durnwalder. «Troppi pregiudizi sui soldi che prendiamo, devono capire»
L’Autonomia spiegata ai principianti. La Provincia ha deciso di pubblicare una guida sull’Alto Adige per i turisti. «Non ci conoscono e quindi nascono pregiudizi sulla quantità di denaro che abbiamo a disposizione e sul fatto che qui si parla tedesco», annuncia il presidente Luis Durnwalder.
Però la guida costerà 100 mila euro e in tempi di crisi questa spesa rischia di trasformarsi in un autogol.
L’annuncio è di ieri e la guida è ormai praticamente pronta. Il titolo provvisorio è «Alto Adige per principianti». È stata ideata dal servizio comunicazione della Provincia (collaborazione grafica della Gruppe Gut) e verrà tirata in 500 mila copie con versione in italiano, tedesco e inglese. Essendo i turisti i primi destinatari, la brochure verrà distribuita in alberghi, ristoranti, strutture ricettive e in tutte le strutture provinciali. Il costo anticipato di 100 mila euro riguarderà la stampa, per la quale verrà bandita una gara. Prevenendo le critiche, Durnwalder sottolinea «contiamo di raggiungere buoni risultati, investendo meno risorse rispetto ad altre iniziative, come l’acquisto di inserzioni pubblicitarie su quotidiani nazionali».
Sono anni che l’autonomia è finita sotto tiro. La guida vuole essere la risposta della Provincia. Durnwalder, reduce dal suo periodo di vacanze estive, racconta: «Anche a me è capitato chissà quante volte di essere fermato dai turisti che si lamentano che qui si parla tedesco, “ma siamo in Italia” . E poi se la prendono con le nostre finanze, senza sapere che la Provincia gestisce competenze che in altre regioni vengono finanziate dallo Stato». Insomma, riassume Durnwalder, «troppo spesso la storia della nostra terra è conosciuta in modo superficiale e, soprattutto tra i turisti italiani, prevale un sentimento di invidia per il denaro qui amministrato».
La brochure conterrà le informazioni di base sugli argomenti-chiave dell'Autonomia: la storia pre e post annessione dell'Alto Adige all'Italia, gli accordi stipulati a livello nazionale ed internazionale per la tutela delle minoranze, l'amministrazione delle competenze, il sistema ideato per garantire la rappresentatività a tutti i gruppi linguistici, il modello di finanziamento dell'Autonomia e altro ancora.


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