venerdì 31 agosto 2012

(2) XXXI.VIII.MMXII/ Ecco il primo effetto della rapina miliardaria dei Fas del Mezzogiorno, il secondo sara’ l’aumento del Pil padano, il terzo il collasso dell’imprenditoria del Sud; grazie a Berlusconi, Tremonti, Micciche’, Fitto e meridionali connessi.===In molte regioni, soprattutto al Nord, il trend anzi è opposto, con un incremento degli occupati, come in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Nel secondo trimestre del 2011 gli occupati nell'isola erano un milione 457 mila, adesso sono un milione 422 mila. Dietro la Sicilia si piazza la Campania, che perde 12 mila posti di lavoro.


In Sicilia disoccupazione record: in fumo 35mila posti di lavoro
Crisi: Confcommercio, non si allenta morsa su famiglie e imprese
Eurispes:1/3 famiglie sereno a fine mese
Lavoro: Coldiretti, agricoltura in controtendenza, +10,1% occupati
Crisi: Grecia, saranno tassati i conti greci in Svizzera
Spagna: fuga record di capitali, quasi 220 mld in semestre
Ue:Record 11,3% disoccupati Eurozona,22,6% per under 25*rpt*
Ticino. Quei valzer estivi per salvare il progetto euro

In Sicilia disoccupazione record: in fumo 35mila posti di lavoro
Notevole l'incremento di disoccupati rispetto  allo stesso periodo del 2011: +5,1%
PALERMO - Schizza la disoccupazione in Calabria e in Sicilia, dove il tasso sfiora ormai il 20%. L'Istat fissa il dato del secondo trimestre dell'anno al 19,8 e al 19,4 per cento nelle due regioni del Sud, che risultano le più «disoccupate» d'Italia. Notevole l'incremento di disoccupati rispetto allo stesso periodo del 2011: +7,8% per la Calabria (era al 12% l'anno scorso) e +5,1% per la Sicilia (era al 14,3%): i balzi più elevati del Paese.
PERSI 35MILA POSTI DI LAVORO - In Sicilia sono andati in fumo 35 mila posti di lavoro nel giro di un anno. È quanto emerge dalle rilevazioni dell'Istat sull'occupazione relative al secondo trimestre del 2012. Per l'isola si tratta dell'ennesimo record negativo, nessun altra regione del Paese ha perso un numero così elevato di occupati.
CAMPANIA - In molte regioni, soprattutto al Nord, il trend anzi è opposto, con un incremento degli occupati, come in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Nel secondo trimestre del 2011 gli occupati nell'isola erano un milione 457 mila, adesso sono un milione 422 mila. Dietro la Sicilia si piazza la Campania, che perde 12 mila posti di lavoro.

Crisi: Confcommercio, non si allenta morsa su famiglie e imprese
31 Agosto 2012 - 13:44
 (ASCA) - Roma, 31 ago - Come gia' avvenuto nei mesi precedenti, il riacutizzarsi delle tensioni sui prezzi delle materie prime energetiche si e' prontamente trasferito al consumo, contribuendo in misura rilevante nel determinare l'aumento dell'inflazione registrato ad agosto. Queste le considerazioni di Confcommercio sui dati relativi all'inflazione comnunicati oggi dall'Istat. In una nota, l'associazione sottolinea come a questo si siano aggiunti anche gli effetti dei continui aumenti delle accise sui carburanti, e dell'Iva, che incidono ormai per oltre il 50% sul prezzo finale di benzina e gasolio. E', dunque, evidente che il permanere di questa situazione, oltre a determinare inevitabili incrementi dei prezzi dei servizi piu' prossimi nella filiera (trasporti aerei, marittimi e pacchetti vacanze), comporta continui aumenti nei costi di gestione delle imprese, contribuendo ad accentuare le difficolta' in una fase di significativo ridimensionamento dei consumi.
com-fch/red

Eurispes:1/3 famiglie sereno a fine mese
Cosi' economia sommersa aiuta soggetti in difficolta'
31 agosto, 13:11
(ANSA) - ROMA, 31 AGO - I redditi di una ''famiglia tipo non sono sufficienti a fare fronte alle spese per una vita dignitosa'' e solo un terzo delle famiglie riesce ad arrivare con serenita' alla fine del mese, mentre un italiano su quattro e' sempre piu' costretto a ricorrere al credito al consumo come forma di integrazione al reddito. Si legge in uno studio di Eurispes, secondo il quale l'economia sommersa finisce per essere una 'camera iperbarica' che consente di far riprendere fiato ai soggetti in difficolta'.

Lavoro: Coldiretti, agricoltura in controtendenza, +10,1% occupati
ultimo aggiornamento: 31 agosto, ore 13:06
Roma, 31 ago. (Adnkronos)- Con la crisi e' boom di assunzioni in agricoltura che e' il settore che fa registrare il piu' elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 10,1 per cento, in netta controtendenza con l'andamento generale che mostra livelli elevati di disoccupazione. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre del 2012.

Crisi: Grecia, saranno tassati i conti greci in Svizzera
31 agosto, 12:46
(ANSAmed) - ATENE, 31 AGO - Sta per essere finalizzato l'accordo fra il governo di Atene e le autorita' elvetiche in base al quale i conti dei cittadini ellenici occultati nelle banche svizzere saranno tassati e le casse statali greche potranno recuperare fra i 4 e i 6 miliardi di euro. Lo riferisce il quotidiano To Vima (La Tribuna). L'accordo - come ha scritto il tedesco Der Spiegel - ricalchera' quelli gia' firmati da Atene con i governi di Berlino e di Londra.
 Per finalizzare l'accordo, il vice ministro delle Finanze greco George Mavraganis lunedi' incontrera' la controparte elvetica. Sempre secondo Der Spiegel, nelle banche svizzere i greci hanno attualmente depositati di nascosto almeno 20 miliardi di euro che, in base all'accordo, verranno tassati ad un tasso fra il 20 e il 30%. L'accordo, in discussione fra la Grecia e la Confederazione elvetica gia' da anni, non era stato firmato dai precedenti governi "tecnici" guidati dai premier Papadimos o Pikramenos in quanto non ne avevano l'autorita'.
 Secondo Dimitris Papadimoulis, un deputato del partito Syriza (Sinistra radicale), l'accordo si sarebbe potuto concludere gia' nel 2005 ma la firma e' sempre stata rinviata perche' molti parlamentari dei vari partiti avevano conti nascosti in Svizzera. (ANSAmed).

Spagna: fuga record di capitali, quasi 220 mld in semestre
Oltre 56 mliardi solo a giugno
31 agosto, 13:05
(ANSAmed) - MADRID, 31 AGO - Prosegue la fuga di capitali dalla Spagna: nel primo semestre dell'anno è stata di 219,817 miliardi di euro, dei quali 56,631 nel solo mese di giugno, corrispondenti a prestiti, depositi e investitori nazionali ed internazionali, secondo i dati diffusi oggi dalla Banca di Spagna.
 Nello stesso periodo del 2011 il saldo della bilancia finanziaria era positivo e registrava entrate nette di capitali di 22,457 miliardi di euro.
 La fuga di capitali a giugno, di 56,631 miliardi nel mese, è stata superiore del 36,8% a quella registrata a maggio, quando sono stati trasferiti all'estero 41,294 miliardi; nel maggio del 2011 si registravano ingressi netti di 7,017 miliardi di euro. Nel semestre le uscite nette di capitali - esclusa la Banca di Spagna - si sono registrate soprattutto nel capitolo di 'altri investimenti', depositi, prestiti, che hanno superato ampiamente le entrate nette prodotte da investimenti diretti e derivati finanziari. (ANSAmed).

Ue:Record 11,3% disoccupati Eurozona,22,6% per under 25*rpt*
Oltre 5 mln giovani senza lavoro in Ue, al top Grecia e Spagna
31 agosto, 13:28
(ripetizione con testo corretto dall'8/a alla 10/a riga) (ANSAmed) - BRUXELLES, 31 AGO - Nuovo record di disoccupati a luglio nell'Eurozona, che toccano quota 11,3%, il livello piu' alto registrato dalla creazione della moneta unica, mentre nell'Ue a 27 il tasso e' al 10,4%. A soffrire di piu' sono gli under 25 senza lavoro, il 22,6% nei paesi dell'euro e il 22,5% nei 27.
 Lo comunica Eurostat, secondo cui nell'Eurozona a luglio, rispetto al mese precedente, ci sono complessivamente 88mila disoccupati in piu', mentre l'aumento rispetto a luglio del 2011 e' di 2,051 milioni.
 I record per gli under 25 li segnano ancora Grecia (53,8% a maggio) e Spagna (52,9%). Il tasso di disoccupazione giovanile cala invece in Portogallo, che passa dal 37,6% di giugno al 36,4% a luglio, sale in l'Italia (dal 33,9% di giugno al 35,3% di luglio) e Francia (da 23,1% a 23,4%).
 Guardando le cifre, a luglio 2012 sono 5,468 milioni gli under 25 disoccupati nell'Ue a 27 e 3,388 milioni nell'area dell'euro.
 Fra gli Stati membri dell'Ue, a luglio i paesi con il minor numero di senza lavoro sono Austria (4,5%), Olanda (5,3%), Germania e Lussemburgo (5,5%), mentre il livello piu' elevato lo registrano ancora Spagna (25,1%) e Grecia (23,1% a maggio).
 Fra maggio 2011 e maggio 2012 il tasso dei disoccupati e' salito di piu' in Grecia (da 16,8% a 23,1%), Spagna (da 21,7% a 25,1%) e a Cipro (da 7,7% a 10.9%). (ANSAmed).

Ticino. Quei valzer estivi per salvare il progetto euro
di Generoso Chiaradonna - 08/30/2012
L’agosto infuocato tanto paventato non c’è stato. I mercati finanziari non hanno preso l’ottovolante – se non si vuole considerare tale qualche scossone fisiologico in un periodo dell’anno storicamente ?ebile dal punto di vista degli scambi. L’euro è ancora lì, integro, nonostante c’era chi avesse pronosticato pochi mesi di vita. Certo, è acciaccato, di salute cagionevole, ma non sembra a rischio di passare a miglior vita almeno che qualcuno non lo assassini deliberatamente. E anche in questo caso non mancano sicari più o meno consapevoli disposti a premere sul grilletto in nome più di miopi interessi di politica interna che di supremi interessi nazionali o europei.
Per questa ragione si guarda con apprensione alla decisione della Corte costituzionale tedesca del prossimo 12 settembre.
Per quella data la Corte dovrà pronunciarsi sulla costituzionalità del fondo Esm, quello che dovrebbe diventare il braccio ‘armato’ finanziario della Banca centrale europea permettendole d’intervenire in modo più trasparente sul mercato dei titoli del debito pubblico dei Paesi in difficoltà, ma non solo. Un’eventuale bocciatura darebbe vita a uno dei mesi più neri per i mercati finanziari e metterebbe a rischio l’unione monetaria europea.
Se la soluzione ai problemi di Portogallo, Irlanda, Italia e Grecia, per citare gli ormai famigerati ‘Piigs’, fosse l’abbandono di una valuta diventata troppo stretta per permettere una politica economica più accomodante e tornare quindi alle vecchie divise, sarebbe da criminali – per chi è chiamato a reggere le sorti del proprio Paese – non farlo. Purtroppo non è la perduta sovranità monetaria, ma la dissennata gestione delle finanze pubbliche, unita a una crisi finanziaria proveniente da oltre Atlantico che costrinse ormai quattro anni fa i governi a interventi miliardari per salvare le banche ‘too big, to fail’, a portare i Paesi mediterranei sull’orlo del baratro. Il caso spagnolo e irlandese sono emblematici: la disastrata situazione patrimoniale del loro sistema bancario ha mandato in crisi i loro conti pubblici e con essi le loro economie che conoscono livelli di disoccupazione storici.
Una situazione a cui si è posto rimedio con la medicina sbagliata: il rigore finanziario per nulla moderato da misure di stimolo per la crescita economica. Medicina che è stata presa tutta d’un colpo con il risultato di aver aggravato la tendenza alla recessione di queste economie già in atto da tempo.
I vertici Ue formali, informali, bilaterali, trilaterali nelle ultime settimane abbondano. L’estate era iniziata con gli incontri ripetuti a più riprese tra Angela Merkel e François Hollande, per ribadire la sempiterna cabina di regia franco-tedesca. A inizio agosto l’incontro italo-spagnolo tra Mario Monti e Mariano Rajoy. Ieri quello tra Angela Merkel e Mario Monti. All’inizio di settembre è atteso quello tra Monti e Hollande. In mezzo c’è stata la comparsata del greco Antonis Samaras che ha incontrato prima Merkel e poi Hollande.
Un valzer di vertici, certamente utili e rassicuranti, ma che lasciano il tempo che trovano. Fino al prossimo giro.


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