martedì 7 agosto 2012

La riva sinistra del Rubicone, vista da quella destra

Per noi padani la Merkel e’ piu’ vicina di Alfano. Matteo Pandini
asterisco





Quello che sbalordisce dei padani sono le ripetute prove di idealismo surrettizio, fenomeno proprio e diffuso nei Bar dello Sport, dove il livello dei principi enunciati dall’opinionista al bancone subisce l’escursione di livello baritonale in gradi alcolici. I padani son sempre stati contro qualsiasi cosa, purche’ “il contro” fosse renumerativo, per loro ovvio. C’e’ stato un periodo in cui hanno mietuto miliardi con la pala, e consci che “pecunia non olet” si sono adeguati nei toni, son passati al falsetto. Per i contenuti della cantata non era necessario, problema inesistente. Pero’ il fascino della Germania, anche lei una sempre e comunque contro - per antonomasia - l’hanno sempre subito i padani, un fascino del tipo “Il portiere di notte”, un film di Liliana Cavani, del 1974. Percio’, dopo la visione di questa pellicola, bisogna concludere che i gusti son gusti, non si discutono, come dicevano i miei antenati grecoromani. Per fare un parallelo: i padani sono il target economico e mercatistico della Germania, che spazzerebbe volentieri via dai coglioni loro e la loro storia, dal Barbarossa in poi, assistiti dagli austriaci, ungheresi e slavi balcanici. Tutte etnie che hanno qualcosa da ricordare ai piemontesi, lombardi, veneti ed accoliti.  E’ quindi una situazione parallela a quella del film, e come nel film il padani sono morbosamente “attaccati” al loro Aguzzino Dominus. Per cui, forza Germania lo diciamo noi, dalla riva destra del Rubicone.
grecanico

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