sabato 1 settembre 2012

(1) I.IX.MMXII/ Bad banks ed efficacia sabauda: la Fiat incassera’ dai serbi, che incassano dalla Bers.


Petrolio in Adriatico «Giù le mani dalle isole Tremiti»
Crisi: Spagna; al via bad bank, ma continua la fuga capitali
Spagna: Madrid approva riforma bancaria, apprezzamento da Ue
Spagna: S&P taglia rating Catalogna a livello spazzatura
Crisi: Serbia, da Bers 800 mln euro in due anni
Crisi: Serbia, delegazione Fmi a Belgrado 10 settembre
Crisi: Serbia, produzione industriale -4% primi sette mesi

Petrolio in Adriatico «Giù le mani dalle isole Tremiti»
Sfruttare o no l’eventuale petrolio che potrebbe essere in fondo all’Adriatico è una decisione che va presa dopo aver valutato vantaggi e svantaggi. Insomma, «vediamo se ne vale la pena e poi decideremo». Così il ministro dell’Ambiente si pone sulle prospezioni petrolifere da parte della Petrolceltic al largo delle isole Tremiti, all’indomani delle proteste che la nuova autorizzazione del governo sta creando in Puglia. L’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha fatto sapere di voler ricorrere «contro i pareri dei ministeri», che sostiene siano stati dati lo scorso 7 agosto in una sorta di «blitz» romano, senza interpellare la Puglia.
Clini spiega però che il via libera da parte del suo dicastero e da quello dei Beni culturali è giunto a maggio e riguarda soltanto la fase che precede le esplorazioni (quella che serve per capire «cosa c'è nel sottosuolo») e che l’autorizzazione finale spetta al ministero dello Sviluppo economico. «Non ne vale assolutamente la pena» scoprire se c’è petrolio, replica il capogruppo Pd alla Regione Antonio Decaro, ricordando che «il nostro ambiente ha già conosciuto molte pene che, oltretutto, il ministro Clini in questi giorni sta vedendo molto da vicino». Intanto il presidente del parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, ha convocato per il 4 settembre i 18 sindaci dell’area protetta per discutere delle prospezioni (che comunque sono al di fuori dei limiti interdetti); un incontro a cui è stato invitato anche il governatore della Puglia Nichi Vendola. Mentre due giorni dopo, il 6 settembre, sarà la volta dei sindaci. È infatti previsto un incontro a Termoli a cui saranno invitati a partecipare tutti i comuni costieri di Molise, Abruzzo e Puglia, per organizzare «una nuova grande manifestazione come quella dello scorso anno, cui partecipò anche Lucio Dalla».
Alle proteste di sindaci e istituzioni locali si uniscono quelle di Legambiente ma anche di forze politiche. «Invito tutti i colleghi parlamentari pugliesi senza distinzione alcuna - dice il deputato Udc Salvatore Ruggeri - a fare fronte comune per difendere in tutte le sedi istituzionali il nostro territorio, chiedendo innanzitutto un incontro urgente al Ministro Clini». «Ci siamo opposti con forza, coraggio e grande senso di responsabilità ad iniziative di tal genere che si ventilavano nel periodo del precedente governo - rimarca il deputato Pdl Ugo Lisi - figurarsi ora». «Ogni iniziativa - avverte il consigliere regionale Pdl Erio Congedo- è necessaria perché tale scempio non si compia, tanto più ad opera di un governo privo di legittimazione popolare». [b. mart.]

Crisi: Spagna; al via bad bank, ma continua la fuga capitali
Dove far confluire asset immobiliari e problematici banche
31 agosto, 19:10
(ANSAmed) - MADRID, 31 AGO - Il governo spagnolo ha approvato oggi la terza riforma finanziaria in sei mesi, con la creazione della 'bad bank', in cui far confluire gli asset immobiliari e problematici delle banche, e uno schema di liquidazione degli enti non risanabili, così come richiesto da Bruxelles per sbloccare gli aiuti fino a 100 miliardi al settore. Il decreto legge, che dovrà ottenere il via libera dal Parlamento, è "una necessità nazionale imprescindibile per risanare il sistema, uscire dalla crisi, riattivare il credito ed evitare crisi future", ha sottolineato la vicepremier Soraya Saenz de Santamaria nell'illustrare la normativa al termine dell'odierno consiglio dei ministri. Ma, intanto, i dati diffusi oggi dalla Banca di Spagna confermano che non si ferma l'emorragia di capitali all'estero.
Il decreto di 'Ristrutturazione e risoluzione ordinata di enti di credito' stabilisce per la prima volta un processo di liquidazione di banche o casse di deposito che non saranno in grado di restituire gli aiuti; e un protocollo per interventi urgenti in enti finanziari che, pur compiendo criteri minimi di solvenza, sono suscettibili di problemi a breve termine. Fissa, inoltre, un coefficiente di capitale di almeno il 9% per le banche e nuove norme per la commercializzazione delle partecipazioni preferenziali utilizzate dagli enti finanziari per captare capitali, stabilendo un minimo investimento di 100.000 euro, per sbarrare il passo ai piccoli investitori. Il fucro della normativa e' la creazione della 'bad bank' che, come ha spiegato il ministro di economia, Luis de Guindos, è una societa' di gestione alla quale saranno trasferiti i crediti immobiliari o gli asset problematici a "prezzi adeguati" - fissati dalla Banca di Spagna - perchè possa venderli sul mercato in un termine fra 10 e 15 anni. "Sara' una societa' di gestione sostenibile e senza perdite", ha assicurato de Guindos, per "minimizzare l'impatto sui contribuenti". La normativa, che non sara' pienamente sviluppata da qui a novembre, suddivide i poteri di intervento o liquidazione delle banche fra la Banca di Spagna e il Fondo di ritrutturazione bancaria ordinata, dipendente dal ministero dell'economia, responsabile di trasferire gli attivi tossici dagli enti finanziari nazionalizzati alla 'bad bank. De Guindos ha stimato in 180 miliardi gli attivi problematici di promozione immobiliare del sistema finanziario spagnolo e in 120 miliardi gli asset sani. Il governo contempla tre scenari per le banche che ricorreranno agli aiuti comunitari: uno 'morbido' di intervento urgente, in cui le banche potranno restituire i capitali in due anni; un secondo di ristrutturazione, in cui il termine per la restituzione è di 5 anni prorogabili a 7; un terzo di risoluzione ordinata, in cui è previsa la vendita dell'ente finanziario, il trasferimento di attivi e passivi a una 'banca ponte' o la loro trasmissione di attivi alla 'bad bank'. I poteri di sanzione sono attribuiti all'autorita' di supervisione, secondo quanto stabilito dal Memorandum di Intesa (MoU) sottoscritto a luglio dall'esecutivo spagnolo. Grande margine di azione è riservato al Frob, creato nel 2009, che aumentera' la sua capacita' a 120 miliardi. Il ministro ha sottolineato che, nel caso in cui le banche richiederanno aiuti pubblici, gli azionisti e proprietari di crediti sbordinati o partecipazioni preferenziali dovranno assumere parte delle perdite, perche' queste non gravino interamente sui contribuenti.
Entro due mesi Bruxelles ricevera' i piani di risanamento degli istituti di credito che solleciteranno gli aiuti comunitari. I programmi di ristrutturazione ordinata degli enti finora nazionalizzati - Bankia, Novagalizia, Catalunya Caixa e Banco de Valencia - saranno definiti dopo i risultati degli stress test e dell'audit in corso sul deficit di capitale effettuati sui singoli enti finanziari, che saranno presentati nella seconda meta' di settembre. Per ora, de Guindos ha assicurato che non è stata presa in considerazione un'iniezione di capitale per il procedimento di emergenza, anche se "il Frob lo sta valutando", aggiunto. Per il 'buco' di 19 miliardi in Bankia, oltre ai 4 gia' ricevuti da Frob, Madrid ha dovuto ricorrere agli aiuti di Bruxelles, nel mezzo di una tormenta finanziaria che si aggrava di ora in ora, come dimostrano i dati sulla fuga di capitali all'estero: toccata la cifra record di circa 220 miliardi di euro, nel primo semestre dell'anno. (ANSAmed) YK8

Spagna: Madrid approva riforma bancaria, apprezzamento da Ue
31 Agosto 2012 - 20:01
 (ASCA-AFP) - Madrid, 31 ago - Il governo spagnolo ha approvato la riforma bancaria con la quale istituisce una bad bank dove far confluire gli asset tossici immobiliari delle banche. Lo ha annunciato il vice permier Soraya Saenz de Santamaria, che ha spiegato che la riforma completera' la ristrutturazione delle banche e fara' ripartire la liquidita' creditizia.
 Il commissario europeo agli Affari Economici Olli Rehn ha accolto con favore la riforma definendola ''un segnale importante della volonta' della Spagna di rispettare appieno la tabella di marcia e gli impegni definiti'' con l'Ue. Rehn definisce quella approvata oggi una legge ''che fornisce le necessarie basi legali per portare avanti in modo efficace una ristrutturazione complessiva di quelle istituzioni finanziarie spagnole che hanno bisogno di sostegno esterno''.
 Rehn ha sottolinea come ''una ripresa sostenibile dell'economia spagnola ha bisogno di un settore bancario in salute, ben regolato e con un controllo efficiente''.
fch/sam/

Spagna: S&P taglia rating Catalogna a livello spazzatura
31 Agosto 2012 - 19:06
 (ASCA-AFP) - Madrid, 31 ago - Standard & Poor's ha tagliato il rating sulla regione spagnola della Catalogna a livello spazzatura (BB) con outlook negativo, a seguito delle tensioni nate tra il Governo centrale e quello locale.
L'agenzia di rating ha avvertito che queste tensioni potrebbero avere un impatto negativo sulla capacita' della Catalogna di assicurarsi un finanziamento esterno.
fch/sam/rl

Crisi: Serbia, da Bers 800 mln euro in due anni
31 agosto, 16:24
(ANSAmed) - BELGRADO, 31 AGO - La Serbia puo' contare su un'assistenza finanziaria di 800 milioni di euro, per quest'anno e il 2013, da parte della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Lo ha detto oggi a Belgrado il presidente della Bers, Suma Chakrabarti.
 Parlando con i giornalisti a margine dei colloqui con la nuova dirigenza serba, Chakrabarti ha precisato che prestiti per 400 milioni di euro potranno essere concessi quest'anno, e probabilmente lo stesso ammontare nel 2013. ''Credo che la Serbia abbia estremo bisogno di aiuti, e che i nostri investimenti in progetti in Serbia nei prossimi anni siano molto utili'', ha osservato il presidente della Bers, secondo il quale il settore delle infrastrutture restera' prioritario. L'Europa, la Serbia e gli altri Paesi della regione attraversano tempi molto difficili, e Belgrado deve attuare programmi di riforme, come fatto da altri Paesi. In particolare, ha sottolineato Chakrabarti, e' importante per la Serbia risolvere il problema dell'alto deficit di bilancio, per evitare che la recessione si abbatta sul Paese. (ANSAmed)

Crisi: Serbia, delegazione Fmi a Belgrado 10 settembre
Situazione economica e finanziaria e' peggiorata
31 agosto, 16:23
(ANSAmed) - BELGRADO, 31 AGO - Una delegazione del Fondo monetario internazionale (Fmi) giungera' il 10 settembre prossimo a Belgrado con l'obiettivo di esaminare lo stato generale delle finanze pubbliche della Serbia, deterioratesi notevolmente negli ultimi mesi. Nel darne notizia, il viceministro dell'economia e finanze Vlajko Senic ha aggiunto che colloqui tecnici sono gia' in corso dal 28 agosto e si concluderanno il 4 settembre. Successivamente, una missione ufficiale dell'Fmi visitera' la Serbia verso la fine dell'anno.
 Gli indici economici e finanziari della Serbia, dove il lungo processo elettorale ha praticamente paralizzato il Paese e il processo di riforme, sono tutti peggiorati negli ultimi mesi, con il debito pubblico cresciuto fortemente, la disoccupazione in risalita, gli investimenti esteri stagnanti e la valuta nazionale (dinaro) in costante indebolimento. (ANSAmed)

Crisi: Serbia, produzione industriale -4% primi sette mesi
Calo 5% interscambio con l'estero. Italia terzo partner
31 agosto, 19:42
(ANSAmed) - BELGRADO, 31 AGO - In Serbia la produzione industriale e' calata nei primi sette mesi dell'anno del 4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Ne ha dato notizia oggi l'Ufficio nazionale di statistica.
 Nello stesso periodo gennaio-luglio l'interscambio commerciale con l'estero ha registrato una flessione di circa il 5%. L'Italia si e' confermata terzo partner della Serbia sia per l'export (preceduta da Germania e Bosnia-Erzegovina) che per l'import (alle spalle di Germania e Federazione russa). (ANSAmed)



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