Fiat, Termini Imerese: la Dr Motor esce di
scena definitivamente
Elettricita': Terna, a settembre consumi in
picchiata (-9,6%)
Crociere: -4,2% in 2012,stime 2013 +4,5%
Fisco: Tesoro, nel 2011 da lotta ad evasione
recuperati 12,7 mld (1 upd)
Stipendi insegnanti ridotti o congelati in 16
paesi
Crisi:Spagna; anche per Canarie salvataggio per
756 mln
Fiat, Termini Imerese: la Dr Motor esce di
scena definitivamente
E’ quanto è emerso
dal tavolo in corso al ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza.
Interessamento concreto della cinese Chery ma solo con un partner. Entro
dicembre la soluzione oppure si andrà avanti nel cercare una soluzione fuori
dal comparto auto. Firmato il decreto per i 600 esodati della fabbrica nel
Palermitano
TERMINI IMERESE. Il
capitolo Dr Motor sarebbe definitivamente chiuso, quindi sarebbe tramontata del
tutto la possilibità che Di Risio possa acquisire lo stabilimento Fiat di
Termini Imerese. È quanto è emerso dal tavolo in corso al ministero dello
Sviluppo Economico sulla vertenza, secondo quanto si apprende. Continua così
l'attivita di ricerca per eventuali investitori e si va a caccia di aziende
extra europee. Attraverso Invitalia si starebbero anche tenendo in piedi
ipotesi industriali che non riguardano il settore auto. el corso della riunione
sarebbe stato confermato un incontro sugli ammortizzatori sociali per martedì 9
ottobre con la Regione siciliana e Governo, mentre mercoledì 10 ottobre
verranno convocate tutte le aziende dell'indotto, sempre secondo quanto emerge
dalla riunione al ministero dello Sviluppo
Intanto il ministro
dell'Economia, Vittorio Grilli, ha appena firmato il secondo decreto sugli
esodati, che salvaguarda 55 mila lavoratori, tra cui circa 600 appartenenti
allo stabilimento Fiat di Termini Imerese.
Fino al 31 dicembre
di quest'anno proseguirà l'attività di ricerca di produttori automobilistici
per la reindustrializzazione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Se
alla scadenza del 2012 non saranno trovati investitori del settore, si andrà
avanti per trovare aziende di altri comparti. Nel corso del tavolo sullo
stabilimento Fiat di Termini Imerese si è fatto il nome della cinese Chery come
possibile interessata ad acquisire il sito, ma la casa automobilistica
investirebbe in Sicilia solo affiancata da un partner.
Elettricita': Terna, a settembre consumi in
picchiata (-9,6%)
05 Ottobre 2012 -
16:34
(ASCA) - Roma, 5 ott - Consumi elettrici in
forte calo a settembre. Lo scorso mese, spiega Terna, l'energia elettrica
richiesta in Italia ha fatto registrare una flessione del 9,6% rispetto a
settembre dello scorso anno a 26,4 miliardi di kWh.
Un calo cosi' marcato, sottolinea la societa',
non si riscontrava da aprile 2009, quando il fabbisogno elettrico scese del
10,5% rispetto allo stesso mese del 2008.
Depurata dagli effetti congiunti del
calendario e della temperatura, la variazione della domanda elettrica di settembre
2012 diventa -7,3%. Rispetto al corrispondente mese di settembre del 2011, si
e' infatti avuto nel settembre 2012 un minor numero di giorni lavorativi (20 vs
22) e una temperatura media mensile inferiore di circa un grado e mezzo.
I 26,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di
settembre 2012 sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29% al Centro e per
il 25% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda si e'
articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -9,0% al Nord, -9,5%
al Centro e -10,8% al Sud.
Nel mese di settembre 2012 la domanda di
energia elettrica e' stata soddisfatta per l'88,1% con produzione nazionale e
per la quota restante (11,9%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In
dettaglio, la produzione nazionale netta (23,5 miliardi di kWh) e' calata
dell11,1% rispetto a settembre 2011. Sono in crescita le fonti di produzione
geotermica (+1,2%), eolica (+46,8%) e fotovoltaica (+18,7%).
Sono in flessione la
fonte termoelettrica (-13,9%) e idrica (-17,5%).
Nei primi nove mesi del 2012, la domanda di
energia elettrica in Italia e' risultata complessivamente in calo del 2,3%
rispetto ai valori del corrispondente periodo dell'anno precedente; a parita'
di calendario il valore e' -2,7%.
In termini congiunturali, la variazione
destagionalizzata della domanda elettrica di settembre 2012 rispetto al mese
precedente e' stata pari a -4,1%. Su base trimestrale, il terzo trimestre 2012
ha fatto registrare un incremento dell'1,4% rispetto al secondo trimestre. Il
profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
com-fgl/
Crociere: -4,2% in 2012,stime 2013 +4,5%
Civitavecchia,
Venezia e Napoli i porti con piu' movimentazione
05 ottobre, 16:51
(ANSA) - GENOVA, 5
OTT - Nonostante la congiuntura economica sfavorevole, il comparto crociere in
Italia tiene, con una previsione nel 2012 pari a un calo del -4,2% sul totale
dei passeggeri movimentati: per il 2013 si prevede una crescita del 4,5%.
Questi i dati principali sull'industria crocieristica elaborati dal Rapporto 'Italian
Cruise Watch' della societa' di ricerca Risposte Turismo, che ha anche
evidenziato come i porti con la maggiore movimentazione di passeggeri siano
stati Civitavecchia, Venezia e Napoli.
Fisco: Tesoro, nel 2011 da lotta ad evasione
recuperati 12,7 mld (1 upd)
05 Ottobre 2012 -
19:59
(ASCA) - Roma, 5 ott - Nel 2011 il governo ha
complessivamente conseguito, dall'attivita' di contrasto all'evasione fiscale,
circa 12,7 miliardi di euro (somme percepite sia attraverso iscrizioni a ruolo
di tributi definitivamente accertati sia attraverso l'adempimento spontaneo dei
contribuenti). E' quanto riportato una una relazione che il ministero del
Tesoro ha trasmesso al Parlamento nella quale si legge che lo scorso anno si
registra un incremento del 15,5% rispetto all'anno precedente, in cui gli incassi
sono risultati circa 11 miliardi di euro.
Da un punto di vista operativo, con riguardo
all'espletamento delle attivita' di controllo, a fronte di un numero di
accertamenti pari a 756.186, sostanzialmente invariato rispetto agli ultimi
anni, si rileva un aumento del 9,3% della maggiore imposta accertata, risultata
nel 2011 pari a 30,8 miliardi di euro; viene inoltre confermato anche l'elevato
livello di positivita' dei controlli eseguiti, pari al 95% del totale.
Se si considerano gli ultimi cinque anni il
recupero delle somme evase risulta sostanzialmente raddoppiato.
Le entrate da ruoli
sono risultate pari a 4,5 miliardi di euro, in linea con il corrispondente dato
del 2010. I versamenti diretti, invece, hanno fatto registrare rispetto al
precedente anno un consistente aumento, sia in termini assoluti (piu' di un
miliardo e mezzo) che relativi (+24,2%).
Le entrate erariali sono state di oltre 10
miliardi di euro con un incremento nell'ultimo anno di circa 2 miliardi di euro
(+25%). Le sole entrate tributarie (al netto di sanzioni ed interessi),
riscosse a seguito dell'attivita' di accertamento e controllo, ammontano a 7,9
miliardi di euro, con un incremento del 32% rispetto al 2010.
Relativamente alle tipologie di controllo,
risulta che 7,2 miliardi di euro derivano dall'attivita' di accertamento e di
controllo formale (con un incremento rispetto al 2010 del 12,5%) e 5,5 miliardi
di euro si riferiscono invece alle entrate riguardanti l'attivita' di
liquidazione dell'imposta (con un incremento rispetto al 2010 pari al 19,6%).
Osservando la composizione delle sole entrate
da attivita' di accertamento e di controllo (7,2 miliardi di euro nel 2011), si
evidenzia che 5,5 miliardi sono stati riscossi mediante versamenti diretti,
mentre 1,7 miliardi riguardano ruoli.
Per quanto riguarda le entrate derivanti
dall'attivita' di liquidazione, pari complessivamente a 5,5 miliardi di euro
nel 2011, si rileva che 2,7 miliardi sono ascrivibili a versamenti diretti (con
un incremento del 35% rispetto al 2010) e 2,8 miliardi sono stati riscossi
tramite ruoli.
L'incremento
complessivo in termini percentuali rispetto al 2010 e' quasi del 20%.
red/glr
Stipendi insegnanti ridotti o congelati in 16
paesi
Livello minimo in
Italia quasi la metà che in Germania
05 ottobre, 16:31
Nell'Ue calano gli
stipendi degli insegnanti
BRUXELLES -
Formazione e ricerca sono due dei settori fondamentali per la crescita, ma la
crisi colpisce gli stipendi degli insegnanti: tagliati o, nella migliore delle
ipotesi, congelati in 16 paesi europei. Tra questi, l'Italia dove gia' il
livello minimo medio per un professore delle medie (24.846 euro lordi l'anno)
e' quasi la meta' del suo omologo tedesco (44.823 euro). I dati sono contenuti
in un rapporto pubblicato dalla Commissione europea in coincidenza della
Giornata Mondiale dell'Insegnante.
Il taglio piu'
pesante e' stato inflitto nei quattro paesi costretti ad adeguarsi alle misure
di austerity imposte dalla troika in cambio degli aiuti finanziari: -30% in
Grecia; -13% per i nuovi assunti nel 2011 ed ulteriore taglio del 20% per
quelli entrati dopo gennaio scorso in Irlanda; -5% in Spagna e Portogallo. -8%
anche in Slovenia, dove il governo - pur non essendo sotto programma - ha
operato un taglio lineare di tutti gli stipendi del settore pubblico.
Dallo studio della
Commisione, esteso a 34 paesi europei (i 27 Ue piu' Croazia, Serbia, Islanda,
Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia), risulta che tra il 2011 e il 2012
in Italia la paga e' rimasta ferma cosi' come in Francia, Gran Bretagna,
Bulgaria, Cipro, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Croazia e Lichtenstein.
Nella scuola
primaria italiana il salario oscilla tra un minimo di 23.048 euro ed un massimo
di 33.885, nelle medie inferiori tra 23.846 e 37.212, che salgono a 38.902 per
gli insegnanti laureati delle medie superiori. Impietoso il confronto con la
Germania: tra 40.142 e 53.496 la forbice nella scuola primaria, tra 44.823 e
59.451 alle medie inferiori, tra 48.484 e 66.853 alle medie superiori.
''La remunerazione e
le condizioni di lavoro degli insegnanti - ha commentato la Commissaria europea
per l'educazione, Androulla Vassiliou - dovrebbero essere una delle massime
priorita' allo scopo di attirare i migliori verso questa professione. Ma non e'
solo questione di paga: e' imperativo che le classi siano ben equipaggiate e
che gli insegnanti possano dire la loro nella modernizzazione dei programmi e
nella riforma dell'istruzione''.
Crisi:Spagna; anche per Canarie salvataggio per
756 mln
05 ottobre, 19:29
(ANSAmed) - MADRID,
5 OTT - Il governo delle Canarie ricorrera' al Fondo di liquidita' delle
autonomie regionali, finanziato per 18 miliardi dal governo, per un ammontare
di 756,8 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa
convocata a Las Palmas di Gran Canaria l'assessore all'economia, finanze e
presidenza del governo regionale, Javier Gonzalez Ortiz. La decisione e' stata
motivata col fatto che ''risulta piu' economico e conveniente'' attivare il
salvataggio, piuttosto che finanziarsi presso le banche. Al Fondo salva-regioni
hanno gia' fatto ricorso Catalogna, Comunita' Valenciana, Castilla-La Mancha e
Andalusia, per un totale di 14 miliardi di euro.
(ANSAmed).
Nessun commento:
Posta un commento