sabato 6 ottobre 2012

(2) VI.X.MMXII/ (ASCA) - Roma, 6 ott - L'evasione fiscale e' cresciuta del 15,3%, nei primi 8 mesi del 2012, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 15,9%. L'Italia si conferma al primo posto in Europa, con un economia sommersa del 21% del prodotto interno lordo pari a 340 miliardi di euro l'anno. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 180,9 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette.


Fisco: contribuenti.it, ispettore bussa ogni 12,6 anni
De Benedetti, nessuna ripresa nel 2013
Gli italiani dicono addio a caviale e champagne, crollano le importazioni
Crisi:Spagna; Catalogna sospende pagamenti scuole e ospedali

Fisco: contribuenti.it, ispettore bussa ogni 12,6 anni
06 Ottobre 2012 - 16:42
 (ASCA) - Roma, 6 ott - ''Crollano le verifiche fiscali ed aumenta l'evasione fiscale. Nei primi 8 mesi del 2012, i controlli sostanziali hanno coinvolto il 7,9% dei potenziali evasori, contro il 9,2% del 2011 e solo il 2% di quest'ultimi ha riguardato i grandi contribuenti nonostante rappresentino il 64,9% dell'evasione fiscale. A questi ritmi, ogni evasore potenziale italiano ha la probabilita' statistica di incontrare un ispettore del Fisco ogni 12,6 anni. L'evasione fiscale e' cresciuta del 15,3%, nei primi 8 mesi del 2012, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 15,9%.
L'Italia si conferma al primo posto in Europa, con un economia sommersa del 21% del prodotto interno lordo pari a 340 miliardi di euro l'anno. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 180,9 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette''. E' quanto emerge da una nuova indagine effettuata dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche ''Antonella Di Benedetto'' di Krls Network of Business Ethics per conto di ''Contribuenti.it Magazine'' dell'Associazione Contribuenti Italiani.
 L'indagine e' stata condotta attraverso l'elaborazione di una serie di dati ministeriali, delle banche centrali, degli istituti di statistica e delle Polizie tributarie dei singoli Stati europei. L'economia sommersa dell'Italia e' risultata circa il doppio di quella della Francia e della Germania.
Nella speciale classifica delle economie sommerse, l'Italia e' seguita dalla Grecia con il 20,8%, Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,7%, Slovacchia con il 17,2% e Cipro con il 17,1%.
Dall'indagine e' emerso che, ''in Italia, i principali evasori sono gli industriali (32,7%) seguiti da bancari e assicurativi (32,2%), commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%).
In Italia, ogni ispettore fiscale bussa alle porte dei contribuenti ogni 12,6 anni contro i 6,3 della Bulgaria, i 5,2 della Romania, i 4,8 dell'Ungheria, i 3,7 della Polonia, i 3,3 della Slovenia, i 3,1 del Portogallo, i 2,7 della Spagna, i 2,2 di Cipro, i 2,1 dell'Estonia. Fanalino di coda la Francia con 1,7 anni, l'Austria con1,6, la Germania con 1,6, il Lussemburgo con 1,5, l'Olanda con 1,4, la Norvegia con 1,3, la Svezia con 1,3, la Norvegia con 1,2, chiude la Danimarca con 1,1 anni''.
 ''Per combattere l'evasione fiscale bisogna privilegiare i controlli sostanziali sui grandi contribuenti anziche' quelli formali fatti sui lavoratori dipendenti/ autonomi - ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani -. E' necessario riformare il fisco italiano e la riscossione dei tributi, istituendo Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti della pubblica amministrazione, seguendo cio' che avviene nei principali paesi europei. I grandi contribuenti sono diventati maestri nell'evasione fiscale e la stanno esportando anche negli altri paesi europei. Serve una rivoluzione etica che coinvolga l'intero Paese. Solo chi paga regolarmente le tasse deve poter partecipare ai bandi pubblici o ai finanziamenti agevolati''.
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De Benedetti, nessuna ripresa nel 2013
E' un inganno
06 ottobre, 13:24
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - ''E' ridicolo pensare che ci sara' la ripresa nel 2013, e' una forma di inganno, non ci sara' nessuna ripresa''. Lo ha detto Carlo De Benedetti parlando agli studenti del Collegio di Milano. Gli Stati Uniti nel 2013 - ha proseguito De Benedetti - cresceranno dell'1% se tutto va bene, la Cina del 4,5%, mentre in Europa ci sara' zero crescita, cio' vuol dire che la zona euro e' tecnicamente in recessione. L'Italia avra' una crescita del Pil negativa del 3%''.

Gli italiani dicono addio a caviale e champagne, crollano le importazioni
ultimo aggiornamento: 06 ottobre, ore 14:44
Roma, 6 ott. - (Adnkronos) - Crolla del 21% l'importazione di champagne importate e del 37% quella del caviale e dei suoi succedanei. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, secondo cui i consumi di caviale provenente dall'estero sono al minimo degli ultimi dieci anni. Nel primo semestre dell'anno il numero delle bottiglie di champagne stappate dagli italiani è calato di 2,5 milioni, rispetto ai 9 milioni dello stesso periodo di dieci anni fa. La riduzione dei prodotti importati, per Coldiretti, è dovuta anche alla scelta dei consumatori, che preferiscono prodotti made in Italy. Secondo una indagine Coldiretti/Censis il 90% degli italiani preferisce acquistare prodotti del proprio territorio anche per sostenere l'economia.

Crisi:Spagna; Catalogna sospende pagamenti scuole e ospedali
05 ottobre, 18:39
(ANSAmed) - MADRID, 5 OTT - Il governo catalano sospendera' i pagamenti di settembre di centri sanitari, scuole e servizi social, come aveva gia' fatto nel luglio scorso, perche' non ha ancora ricevuto l'anticipo di 560 milioni dei 5 miliardi richiesti al Fondo di liquidita' delle regioni, finanziato dal governo centrale. Fonti del dipartimento di economia, citate dall'agenzia Efe, assicurano che la Generalitat cerchera' di saldare quanto prima il pagamento delle spettanze dovute, non appena arriveranno i fondi di salvataggio richiesti a Madrid, il cui trasferimento e' previsto a giorni. Gia' a fine luglio il governo catalano ha sospeso i pagamenti delle convenzioni con ospedali, scuole, case di riposo, enti di assistenza sociale, centri per minori e di formazione professionale,per mancanza di liquidita'. (ANSAmed).


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