Monti: legge stabilità "modificabile"
ma a saldi invariati
Italia: Bruxelles; 2,6 mln a 502 licenziati
industria moto
Trst, oltrepadania. Autovie Venete: firmato
rinnovo prestito 150 mln con CDP
Calabria. Pioggia di euro sui piccoli Comuni
Dalla Regione 350
milioni con i Pisl
Il presidente
Scopelliti e l'assessore Mancini danno il via agli investimenti locali.
Finanziati 72 progetti con ricadute sulla metà dei centri calabresi. Quattro
gli assi di intervento individuati: mobilità, qualità della vita; sistemi
turistici; sistemi produttivi e borghi. Lunedì incontro con gli amministratori
interessati ed entro una settimana la firma delle convenzioni
CATANZARO - Offrire
una forte occasione di sviluppo per i territori calabresi, attraverso
l’investimento di 350 milioni di euro suddivisi in 72 progetti. È l'obiettivo
dei Pisl, presentati oggi dal governatore Giuseppe Scopelliti e dall’assessore
alla Programmazione, Giacomo Mancini, nel corso di una conferenza stampa che si
è svolta a Catanzaro. «Un progetto ambizioso – lo ha definito il presidente
della Regione - che rappresenta uno strumento significativo di crescita per i
nostri territori, che tenda a creare un’opportunità anche per i comuni più
piccoli».
I numeri
dell’iniziativa sono importanti: 350 milioni di euro di investimenti, a cui si
aggiungono altri 150 milioni che potrebbero essere attivati dalle imprese; 105
progetti pervenuti e 72 finanziati; interventi su cinque assi principali:
mobilità, qualità della vita; sistemi turistici; sistemi produttivi e borghi;
24 progetti per la provincia di Cosenza, 18 per quella di Reggio Calabria, 14
per Catanzaro, 8 per Vibo Valentia e 6 per la provincia di Crotone. Lunedì la
Regione ha convocato i sindaci dei Comuni interessati (Centro agroalimentare
alle 16), mentre nella settimana successiva si procederà alla firma degli
accordi, con lo scopo di accelerare i tempi perchè possa esserci una ricaduta
immediata. «Abbiamo investito tante risorse – ha spiegato Scopelliti – perchè
crediamo sia un’operazione importante e abbiamo cercato il massimo
dell’investimento per le istituzioni locali. Lo sviluppo nasce dal basso,
quindi il sindaco più degli altri sa quali sono le esigenze del territorio e
conosce gli obiettivi per dare risposte al cittadino». Il presidente della
Regione ha anche sottolineato che «gli interventi sono collegati e tendono a
ricominciare a ragionare per aree omogenee e per territori, non singoli Comuni
ma un’area vasta, attivando un dialogo tra amministratori».
D’altronde, il ruolo
degli amministratori locali è stato indicato come fondamentale: «Hanno avuto la
capacità di attivarsi su questi obiettivi, ora abbiamo l’esigenza di mettere in
campo risorse e spenderle, facendo gestire ai Comuni queste opportunità, ma
dovranno dare risposte. Serve un gioco di squadra per investire realmente e in
tempi rapidi». Soddisfatto l’assessore Mancini: «Consegniamo 350 milioni di
euro a tutta la Calabria – ha dichiarato – dei quali 205 milioni per nuove
opere e servizi e 145 come incentivi alle imprese. Ci siamo attenuti ai
parametri stabiliti dalla precedente amministrazione, con una distribuzione in
tutto il territorio e con risultati ottenuti in ventidue mesi di lavoro perchè
sappiamo che dobbiamo arrivare a spendere tutte le risorse entro il 31 giugno
2015». Il componente dell’esecutivo ha anche sottolineato che «con i Pisl
disegniamo una nuova Calabria, intervenendo su cinque settori importanti. Ci
sono progetti che restano fuori, ma per i quali ci sono momenti di recupero; se
hanno superato il punteggio di 60 nella verifica, potranno utilizzare le
economie degli investimenti attuali o si potrà procedere allo scorrimento della
graduatoria, per gli altri – ha concluso Mancini – la volontà è quella di
prevedere un parco progetti per la nuova programmazione».
19 ottobre 2012
16:09
Monti: legge stabilità "modificabile"
ma a saldi invariati
"Nessun
rammarico o pentimento” per le scelte di politica economica fatte finora, dice
il premier. Sul ddl corruzione: volevamo fare di più ma siamo ugualmente
soddisfatti. Preoccupato, si dice invece, per euroscetticismo in Italia.
Roma - La legge di
stabilità “potrà essere modificata” ma “senza variare i saldi”. “Nessun
rammarico” per le scelte di politica economica intraprese sebbene ci siano
stati “tanti errori” dovuti “all’emergenza e alla fretta” con cui si è giunti
ai provvedimenti. Ma il disegno di legge anticorruzione “è esemplare”. E
ancora: la crisi “è in via di superamento”, e tutti in Europa insistono perché
Atene “rimanga nell’euro”. Nessun diritto di veto sui budget nazionali, come ha
chiesto la Germania di Angela Merkel, nessun super commissario sull’euro
piuttosto un invito ai paesi perché proseguano sul terreno delle riforme.
Interessante è invece la proposta tedesca di destinare il gettito della tobin
tax al finanziamento delle riforme all'interno dell'Unione europea. Mario Monti
parla nella conferenza stampa dopo il vertice europeo e spazia dalle questioni
“di casa”, tutte italiane, a quelle europee.
“La legge di stabilità è un documento portante
della strategia di governo e non credo che vada giù come un bicchiere d’acqua.
Il fatto che ci siano alcune considerazioni critiche non ci sorprende, e siamo
disponibili a valutare tutte le modifiche che verranno proposte. Siamo pronti a
modificare la legge in parlamento”. Purché i saldi rimangano invariati. “Non ci
sarà alcuna manovra aggiuntiva”, dice per l’Italia. "Molte volte ci è
stato chiesto se ci vorrà una altra manovra: non faremo una altra manovra
perché terremo la rotta e perchè siamo stati ritenuti credibili". A
livello europeo “il precedente Governo aveva concordato un'anticipazione
dell’obiettivo del bilancio in pareggio dal 2014 al 2013”, e tale obiettivo -
ricorda Monti - è stato rispettato". Il premier nega “rammarico o
pentimento” per le scelte di politica economica fatte finora: “Abbiamo fatto
molti errori, soprattutto abbiamo lavorato nella fretta, ma non ho
assolutamente nessun motivo di rammarico o pentimento”, dice. Sebbene, ammette,
avremmo voluto “andare più in là”. Si dice convinto che la scelta fatta nella
legge di stabilità rispetto all’aumento dell’Iva e la riduzione dell’Irpef sia
la “migliore”. “Per ora non vedo - aggiunge - evidenti motivi che mi facciano
ritenere che, dal punto di vista degli effetti distributivi e macro, altre
combinazioni sarebbero state superiori e peccato che non ce ne siamo accorti.
Non siamo in questa situazione”. Sul provvedimento anti corruzione “sono state
superate le resistenze dei partiti” e “non mi risulta che governi, anche di
colore opposto anche a quello ci ha preceduto, abbiano realizzato provvedimenti
più esemplari di questo”. Il premier ha anche ricordato di aver imposto ai
ministri del suo Governo la trasparenza pregandoli di mettere in rete le
proprie dichiarazioni dei redditi. Questo provvedimento sarà esteso al
personale eletto o di alto grado amministrativo negli enti locali se il disegno
di legge anticorruzione sarà approvato.
Nel Consiglio europeo “abbiamo visto
rafforzarsi, sotto l’impulso di una crisi, gli strumenti di integrazione per
una più genuina unione economica monetaria con tratti di unione politica, senza
voler creare barocchi sovrappesi e difficoltà di digestione negli stati
membri”. La crisi dell’Eurozona è “in via di superamento”, ma ci sono molte
preoccupazioni per il diffondersi dell’euroscetticismo in Italia. “In meno di un
anno in cui il nostro governo esiste ed è in contatto con il Paese e il
parlamento - ha detto il premier -, ho constatato che in certi momenti e in
certe situazioni l’insofferenza per un’Unione europea vista come un po’
opprimente, dal punto di vista del limitare gli spazi per le politiche
economiche interne, è molto cresciuta negli ultimi tempi”. Da qui l’idea di
tenere la prossima primavera a Roma un summit contro gli “euroscettici”.
Arrivare a una “soluzione di consenso” fra i
27 sull’adozione del meccanismo di vigilanza unica per le banche “non era
ovvio”. “Alcuni Stati - ha spiegato - avrebbero preferito lasciare
indeterminata la data di partenza”. Solo da oggi su questi strumenti “c’è
l’obiettivo di trovare un accordo entro il 1° gennaio 2013, e un'attuazione nel
corso del 2013”. “Un calendario ambizioso, ma realistico”, ha aggiunto, citando
una frase pronunciata qualche ora prima dal Commissario al Mercato Inerno e ai
Servizi Finanziari, Michel Barnier. “La ricapitalizzazione diretta delle banche
- per Monti - potrà avere luogo non appena sia stato istituito un meccanismo di
vigilanza unico.” Ma il presidente del Consiglio ha anche precisato che
l’attuazione di tale meccanismo potrà avere dei momenti diversi a seconda della
dimensione delle banche da capitalizzare.
Durante i lavori è stato, infine, affrontato
il tema del Premio Nobel della pace attibuito all’Unione europea. “Una notizia
eccellente” è stato il commento di Monti a riguardo che ha spiegato che saranno
i tre rappresentnati delle istituzioni UE, José Manuel Barroso, per la
Commissione, Herman Van Rompuy, per il Consiglio e Martin Schulz, per il
Parlamento, che si recheranno a Oslo a ritirare il premio. “Al di là della
presenza dei Capi di Governo a Oslo, sarebbe molto importante utilizzare questa
occasione - ha suggerito il premier - per spiegare all’opinione pubblica il
contributo che l'integrazione dell’Europa abbia dato e stia dando alla
pace”. (ilVelino/AGV)
(red/mhf) 19 Ottobre
2012 15:36
Italia: Bruxelles; 2,6 mln a 502 licenziati
industria moto
Andor, settore
duramente da crisi economica e finanziaria
19 ottobre, 16:12
(ANSAmed) -
BRUXELLES, 19 OTT - La Commissione europea viene in soccorso di 502 ex operai
di dieci aziende dell'industria motociclistica italiana. Bruxelles propone
infatti di mobilitare 2,6 milioni di euro dal Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (FEG), per agevolare il loro reinserimento nel mondo del
lavoro. La proposta passa ora all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio
Ue. ''I lavoratori del settore motociclistico in Italia - ha detto il
commissario Ue al lavoro, Laszlo Andor - sono stati duramente colpiti dalla
crisi finanziaria ed economica mondiale. ''. ''Per l'economia regionale - ha
aggiunto Andord - queste soppressioni di posti di lavoro hanno un effetto
dirompente. E' quindi importante accompagnare questa difficile transizione
facendo appello alla solidarieta' europea''.
L'insieme dei servizi personalizzati
cofinanziati dal FEG ha l'obiettivo di aiutare i lavoratori licenziati
proponendo loro un servizio di orientamento professionale, di informazione e di
riqualificazione, di aiuto nella ricerca attiva di un lavoro e di
ricollocamento professionale, di promozione dell'imprenditoria nonche' assegni
per aiutarli nella ricerca attiva di un lavoro. L'aiuto del FEG andra' a
beneficio di 502 di questi lavoratori licenziati che non hanno ancora ritrovato
un lavoro. Il costo totale dell'intervento e' stimato a 4 milioni di euro, di
cui 2,6 milioni di euro dovrebbero essere versati dal FEG. (ANSAmed)
Trst, oltrepadania. Autovie Venete: firmato
rinnovo prestito 150 mln con CDP
19 Ottobre 2012 -
18:59
(ASCA) - Trieste, 19 ott - E' stato firmato, a
Trieste, dal presidente di Autovie Venete Emilio Terpin e da Alessandra Ferone,
dirigente della Cassa Depositi e Prestiti, il rinnovo del prestito ponte di 150
milioni di euro, finalizzato alla prosecuzione dei lavori per la realizzazione
della Terza corsia dell'autostrada A4.
Il contratto precedente, sottoscritto
nell'aprile del 2011, scade il 27 ottobre ma, grazie a un'apposita clausola,
inserita a suo tempo, puo' essere reiterato, come e' puntualmente avvenuto.
Molto soddisfatto il presidente Terpin: ''Il finanziamento - ha detto - va a
''coprire'' l'arco di tempo necessario alla verifica del l'offerta presentata
da un raggruppamento di banche e il perfezionamento del contratto vero e
proprio''.
Terpin ha anche voluto ringraziare, per la
sensibilita' e disponibilita' dimostrata, in tutti questi mesi, i vertici e il
management della CDP, nonche' il Consiglio di Amministrazione della societa',
per il prezioso supporto fornito.
fdm/mau/rl
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