mercoledì 24 ottobre 2012

(2) XXIV.X.MMXII/ Draghi spiega perche’ ha fatto dimissionare il topo brianzolo.===“C'era un elemento di paura nelle valutazioni dei mercati che i Governi, da soli, non erano in grado di risolvere. I mercati non erano pronti ad aspettare gli effetti positivi delle riforme”. Da qui la necessità di un piano anti-spread.

L'UNIONE SARDA - Economia: L'Ue: Sardegna a rischio-fondi
Draghi: intervento bce per fugare timori su fragilità eurolandia
Ambiente: Ue deferisce Italia a Corte e chiede multa
Stournaras, Grecia ha avuto proroga di 2 anni da troika

L'UNIONE SARDA - Economia: L'Ue: Sardegna a rischio-fondi
24.10.2012
È ufficiale. La Sardegna rischia di vedersi sottratti i fondi europei ancora a disposizione per lo sviluppo rurale, a meno che non li spenda entro il 31 dicembre di quest'anno. La Commissione europea ha infatti effettuato un aggiornamento sull'andamento dei fondi strutturali 2007-2013, da cui emergono ancora “ritardi nell'attuazione della spesa in otto Regioni italiane”. L'Isola è quindi ufficialmente tra i “sorvegliati speciali”, ma da Bruxelles arriva un messaggio di cauto ottimismo. Le regioni sulle quali potrebbe cadere la tegola del disimpegno sono Calabria, Sicilia e Campania, mentre la Sardegna, secondo fonti comunitarie, sarebbe meno a rischio perché «quest'anno ha speso più dello scorso anno». Un “assist” all'assessore all'Agricoltura Oscar Cherchi che rivendicando quanto già fatto - «lo scorso anno ci davano come regione a rischio ma abbiamo speso 9 milioni in più» - si dice certo che i soldi non verranno persi. Intanto, il ritardo è stato certificato nella valutazione che la Commissione fa sull'avanzamento del programma (dati relativi ai due primi trimestri dell'anno).
I 50 MILIONI A RISCHIO La Sardegna sarebbe interessata per una cifra che oscilla attorno ai 50 milioni di euro (complessivamente, tenendo conto delle otto regioni sotto il faro di Bruxelles, si tratta di 426 milioni di euro). A monte dei ritardi sui fondi Ue per lo sviluppo rurale ci sono le norme europee e in particolare la regola del “N+2”: impone che gli impegni di spesa presi dalla Regione nei confronti delle imprese debbano essere soddisfatti entro due anni.
LE CONSEGUENZE Un ritardo che rischia di condizionare in termini negativi anche il prossimo periodo di programmazione (2014-2020), come ha sottolineato la stessa Coldiretti, denunciando il rischio che correva l'Isola e chiedendo all'assessore Cherchi l'istituzione di un tavolo di crisi che in stretta connessione con Agea individuasse i nodi critici che rallentano l'erogazione dei premi comunitari. Richieste recepite, assicura Cherchi. La Regione con Agea già la scorsa settimana ha partecipato a Roma a un incontro per fare il punto della situazione e oggi, sempre con lo stesso fine, «ci sarà una nuova riunione in assessorato».
L'ASSESSORE: CE LA FAREMO L'obiettivo, continua Cherchi, «è di “chiudere in pareggio” ma non ho motivi per dubitarne: siamo in ritardo nel pagamento ma quando salderemo (entro novembre) saliremo nella classifica». Lì sta l'altro nodo della questione: i pagamenti alle aziende agricole per le quali, in tempi di crisi, i fondi europei sono l'ultima ancora di salvezza.

Draghi: intervento bce per fugare timori su fragilità eurolandia
L’economia dell’area euro ancora debole, disoccupazione a livelli eccessivi, solo il prossimo anno si prevede una ripresa graduale, dice il presidente della Bce. Per questo è importante che governi mantengano la rotta sui conti pubblci e sulle riforme
Roma - “È raro che il presidente della Bce parli a un Parlamento nazionale” ma “sono qui non solo per spiegare le politiche della Bce. Sono qui anche per ascoltare. Per ascoltare il vostro parere sulla Bce, sull'economia dell'Eurozona e sulla visione di lungo termine per l'Europa”. Esordisce così il presidente della Bce nel suo discorso al Bundestag nel tentativo di spiegare perché era doveroso per la Banca centrale europea intervenire con il piano anti-spread. Una delle cause principali che hanno agitato i mercati e fatto salire i rendimenti di alcuni Paesi dell'eurozona in difficoltà "sono stati - spiega il numero uno di Francoforte - i timori infondati sul futuro dell'euro". A loro volta nutriti da tutta una serie di fattori negativi. La crescita economica in calo, le finanze pubbliche peggiorate, banche e governi costretti a pagare tassi di interesse più elevati. Aumento della disoccupazione e riduzione dei consumi e degli investimenti. Una situazione critica che ha convinto la Bce a intervenire con il piano antispread per spazzare via i timori sulla fragilità dell’area dell’euro.

 “Chiaramente – osserva Draghi - non è un caso che alcuni paesi si siano trovati in una situazione più difficile di altri. Si è trattato soprattutto di quanti avevano attuato politiche economiche inadeguate in passato. Questo è anche il motivo per cui la prima responsabilità in questa situazione per i paesi è fare le riforme con determinazione e convincere i mercati che sono credibili”. Molti Paesi - ha detto Draghi - lo stavano già facendo, ma vedevano i propri tassi di interesse continuare a salire. Ed ecco ancora una volta spiegato perché: “C'era un elemento di paura nelle valutazioni dei mercati che i Governi, da soli, non erano in grado di risolvere. I mercati non erano pronti ad aspettare gli effetti positivi delle riforme”. Da qui la necessità di un piano anti-spread.

 Del resto l’economia dell’area euro rimane ancora debole, la disoccupazione resta a livelli eccessivi e solo il prossimo anno si prevede una ripresa graduale. Sebbene ci siano segnali positivi. “Ci stiamo muovendo nella giusta direzione”, dice. In tutta l'area dell'euro i deficit sono stati tagliati. La competitività è in via di miglioramento. Gli squilibri si stanno risolvendo. E i governi stanno lavorando seriamente per la realizzazione dell'Unione economica e monetaria. "È importante – è il monito che conclude queste considerazioni di Draghi - che i leader europei mantengano la rotta”. Proseguendo sulla via del risanamento dei conti pubblici e delle riforme. Il presidente della Bce spiega che dal piano anti-spread che la Bce ha varato nei limiti del suo mandato e della sua indipendenza non deriva nessun rischio. Prima che Francoforte lo mettesse a punto – ha spiegato - "abbiamo analizzato molto attentamente i possibili rischi, e abbiamo disegnato la nostra operazione in modo da minimizzarli". Il piano di acquisto dei bond denominato Omt "non diventerà un finanziamento occulto ai Governi" dice in prima battuta. Secondo, "non comprometterà l'indipendenza della Bce". Terzo "non porterà a rischi eccessivi per i contribuenti dell'Eurozona" e quarto "non porterà inflazione". Infatti, "abbiamo disegnato le nostre operazioni in modo che i loro effetti sulle condizioni monetarie siano neutrali”.
   (ilVelino/AGV)
(mal) 24 Ottobre 2012 15:29

Ambiente: Ue deferisce Italia a Corte e chiede multa
Se condannata Italia dovrà pagare 56 milioni di euro
24 ottobre, 14:45
BRUXELLES - La Commissione Europea ha chiesto alla Corte di giustizia di condannare l'Italia ad una multa di 56 milioni di euro per il mancato rispetto della sentenza con cui il nostro Paese era stato gia' riconosciuto colpevole per centinaia di discariche illegali e omessi controlli nella gestione dei rifiuti.
Su proposta del commissario per l'Ambiente Janez Potocnik, si legge in una nota, l'Esecutivo europeo ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia Ue per il mancato rispetto di quanto gia' stabilito in materia di gestione delle discariche e dei rifiuti dalla stessa Corte con una sentenza dell'aprile 2007.
"I problemi sussistono ancora in quasi tutte le regioni italiane - si legge nella nota - e le misure in vigore non sono sufficienti per risolvere il problema a lungo termine". La Commissione Europea con la decisione odierna sollecita quindi l'Italia ad agire "urgentemente" per bonificare centinaia di discariche illegali e incontrollate di rifiuti. In particolare le discariche da bonificare, secondo Bruxelles sono ancora 255, di cui 16 contenenti rifiuti pericolosi.
Nonostante gli impegni presi dalle autorita' italiane nel 2007, sottolinea ancora la Commissione nella sua nota, "solo 31 discariche problematiche saranno bonificate entro la fine del 2012. Un calendario completo per l'ultimazione dei lavori e' stato programmato unicamente per 132 discariche. Inoltre, la Commissione non dispone di informazioni da cui risulti che l'Italia abbia istituito un sistema di controllo adeguato per evitare l'apertura di nuove discariche illegali.
Nella decisione presa oggi dall'Esecutivo europeo, Bruxelles, oltre alla multa forfettaria da 56 milioni di euro, chiede alla Corte di imporre all'Italia un'ammenda giornaliera di 256 mila 819,20 euro per il periodo che eventualmente trascorrera' tra una seconda sentenza di condanna da parte dei giudici del Lussemburgo (dopo quella arrivata nell'aprile 2007) a quando i motivi a base dell'infrazione non saranno stati del tutto eliminati.

Stournaras, Grecia ha avuto proroga di 2 anni da troika
24 ottobre, 16:00
 (ANSAmed) - ATENE, 24 OTT - Il ministro delle Finanze greco Yannis Stournaras ha dichiarato oggi che la Grecia ha ottenuto dalla troika una proroga di due anni per ripianare il proprio deficit di bilancio. Il ministro, ha riferito Skai Tv, ha fatto le sue dichiarazioni in Parlamento. "Il pacchetto delle misure di austerita' e' stato finalizzato ed abbiamo ottenuto una proroga per il ripianamento del deficit", ha aggiunto Stournaras. Come ha precisato una fonte del ministero, la proroga - come aveva richiesto il governo di Atene - e' per un periodo di due anni. (ANSAmed).


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