giovedì 8 novembre 2012

(2) VIII.XI.MMXII/ Fuori dalle “offshore”.

South Stream, via tratto Grecia-Italia
Draghi: crescita nel 2013 ancora debole
Grecia: record disoccupazione, sale al 25,4% ad agosto
Crisi: Grecia; Ue, bene voto Parlamento ma non basta
Crisi: troika arrivata a Nicosia, domani inizio colloqui

South Stream, via tratto Grecia-Italia
Verso accordo su tratto offshore, prevista intesa con Eni
08 novembre, 15:57
(ANSA) - ROMA, 8 NOV - Il tratto del South Stream che doveva collegare anche la Grecia e il sud Italia e' stato cancellato.
Lo ha annunciato Leonid Chugunov, capo del progetto della Gazprom, spiegando che il braccio sud ''non e' economicamente sostenibile''. Resta immutato il percorso Nord, con l'approdo a Tarvisio. Inoltre Gazprom e le altre societa' coinvolte nella realizzazione del tratto offshore del South Stream (Eni, Edf e Wintershall) sono in procinto di trovare un accordo sul finanziamento.

Draghi: crescita nel 2013 ancora debole
Si torna a credere nei mercati italiano e spagnolo ha spiegato il presidente dell'Eurotower. Nell'Eurozona l'inflazione sarà sopra il 2% nel 2012 e sotto questo livello nel 2013. Prospettive economiche restano deboli
Roma - “Il tasso d’inflazione si è attestato attorno al 2,8 per cento nell’anno in corso e dovrebbe rimanere al di sopra del 2 per cento nel 2012 per poi scendere sotto questo livello nel 2013. Per quanto riguarda la crescita ci aspettiamo ancora una situazione di debolezza”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,75, all’1,50 e allo 0,00 per cento. “I mercati hanno reagito bene alle nostre operazioni, la fiducia ha dato spinta ai mercati. C’è ancora una forte incertezza per quanto riguarda l’outlook dell’economia. L’obiettivo è tenere sotto controllo l’inflazione nella zona euro e siamo pronti a mettere in atto l’Omt in qualunque momento venga richiesto”. Serve, ha quindi ribadito, “una richiesta da parte dei paesi, ma noi siamo pronti ad agire”.
 “Riforme strutturali e fiscali sono cruciali per spingere verso la ripresa la crescita economica della zona euro. Sono stati raggiunti comunque progressi evidenti”. “Servono – ha aggiunto Drahi – riforme che diano segnali forti ai mercati. Per quanto riguarda le misure prese il 18 ottobre dall’Eurogruppo, è stato un momento importante: si è deciso di implementare al più presto il fiscal compact, che potrebbe aiutare i mercati e mandargli un segnale di forza. È necessario che su questo i governi facciano la loro parte”. “I governi riducano gli squilibri fiscali e strutturali” ribadisce Draghi, che si è soffermato sui principali indicatori economici, evidenziando “segnali di una attività economica rallentata” nell’eurozona. Al momento la ripresa è “minima” e i dati mostrano “incertezza, con possibilità di miglioramento da qui a fine anno. La crescita rimane ancora debole, non ci aspettiamo molti cambiamenti da qui a fine anno” e “per la prima parte del prossimo”.
 “Si torna a credere nel mercato italiano e spagnolo” ha detto Draghi. Su questo fronte, il presidente della Bce ha sottolineato che “i bond hanno visto un miglioramento e i piani per i fondi sono quasi completati. I target su questi paesi sono stabilizzati in questo momento e questo è un segnale incoraggiante”. Negli ultimi due, tre mesi “gli spread si sono stabilizzati” e la “situazione di fiducia è molto più evidente che solo qualche mese fa” e sono “migliorate anche “le condizioni dei mercati finanziari”. Come Bce “siamo pronti a intervenire con l’OMT ma abbiamo bisogno di avere una richiesta da parte dei Paesi per agire” ha aggiunto Draghi, confermando che al momento non è pervenuta alcuna richiesta, in particolare da Madrid.
 In Spagna e Italia, ha quindi aggiunto l'ex governatore di Bankitalia, “sono stati fatti progressi sostanziali. La situazione non è assolutamente risolta, c’è ancora molto da fare sul molti fronti ma entrambi i paesi hanno fatto tanto, tanti passi in avanti sulle riforme, hanno fatto un lavoro incredibile”. “La situazione è molto migliorata nell’ultimo anno, più veloce è il cambiamento e prima le condizioni di rifinanziamento sui mercati torneranno a essere normali. La velocità con cui sono state fatte le riforme è importante, penso che quello che doveva essere fatto è stato fatto o comunque è in corso d’opera. Per tornare alla crescita e alla creazione di posti di lavoro ci vorrà tempo, ma sono convinto che dopo le riforme fatte nell’ultimo anno si raggiungeranno questi obiettivi”.   (ilVelino/AGV)
(cos/ban) 08 Novembre 2012 14:43

Grecia: record disoccupazione, sale al 25,4% ad agosto
ultimo aggiornamento: 08 novembre, ore 13:12
Atene, 8 nov. (Adnkronos/Dpa) - Il tasso di discoccupazione in Grecia e' salito ad agosto al 25,4%. Un nuovo livello record. Lo indica l'agenzia di statistica statale Elstat. A luglio il tasso di disoccupazione era al 24,8 per cento, mentre un anno fa era al 18,4 per cento. La categoria piu' colpita sono i giovani compresi tra i 15 e i 24 anni, con un tasso di disoccupazione del 58 per cento, seguito dal gruppo 35-44 anni al 41 per cento e la fascia di eta' 25-34 con il 32,9 per cento.

Crisi: Grecia; Ue, bene voto Parlamento ma non basta
Domenica altro voto cruciale, poi parola a Eurogruppo
08 novembre, 15:43
(ANSA) - BRUXELLES, 8 NOV - L'approvazione delle nuove misure d'austerita' da parte del Parlamento greco sono un ''importante passo nella giusta direzione'' ma un altro voto altrettanto ''cruciale'' e' atteso per domenica prossima, poi lunedi' la parola passera' all'Eurogruppo. Cosi' Simon O'Connor, portavoce del Commissario Ue agli affari economici Olli Rehn.
Dominica prossima, ha spiegato il portavoce, il Parlamento di Atene sara' chiamato ad approvare la legge di bilancio per il 2013, altro elemento ''cruciale'' per ''aprire la strada'' ai lavori dell'Eurogruppo di lunedi'. Con l'approvazione dei due provvedimenti da parte del Parlamento di Atene sul tavolo, i ministri delle Finanze dei 17 Paesi dell'eurozona cercheranno di trovare un'intesa politica su altri due ''elementi chiave'' del dossier Grecia: la fissazione del livello di sostenibilita' del debito greco e le necessita' finanziarie del Paese. ''Speriamo di poter concludere i lavori nei prossimi giorni'', ha detto O'Connor. Apparente di diverso avvio il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, secondo il quale non e' in vista ''per le prossime settimane'' un accordo tra Ue-Bce-Fmi e Grecia sul versamento di una nuova tranche di aiuti.(ANSA).

Crisi: troika arrivata a Nicosia, domani inizio colloqui
08 novembre, 12:33
(ANSAmed) - NICOSIA, 8 NOV - Sono arrivati oggi a Cipro i rappresentanti della troika (Bce, Ue, Fmi) che riprenderanno domani i negoziati con i responsabili del governo di Nicosia sul piano di salvataggio del Paese. Lo ha reso noto la radio statale. Le trattative fra i rappresentanti dei creditori internazionali e il governo cipriota hanno fatto sinora ben pochi progressi a causa dell'ostinata opposizione di Nicosia ad attuare profondi tagli di spesa al settore pubblico. La Troika chiede tagli per almeno 925 milioni di euro, la privatizzazione di aziende semi-governative come la compagnia telefonica Cyta e quella dell'elettricita' Eac, il taglio della tredicesima mensilita' ai dipendenti statali e l'abolizione del meccanismo per l'indicizzazione semestrale degli stipendi all'inflazione (Cola). Da parte sua, il presidente Dimitris Christofias ha detto piu' volte che non firmera' un Memorandum che preveda privatizzazioni e tagli al settore pubblico. Ma con le casse statali semi-vuote, il settore bancario quasi in bancarotta, il denaro per i sussidi di disoccupazione che si sta esaurendo pericolosamente, Nicosia e' nella peggiore posizione per negoziare dopo aver fatto passare oltre quattro anni dall'inizio della crisi senza adottare alcuna azione preventiva. (ANSAmed).



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