Draghi: crescita nel 2013 ancora debole
Grecia: record disoccupazione, sale al 25,4% ad
agosto
Crisi: Grecia; Ue, bene voto Parlamento ma non basta
Crisi: troika arrivata a Nicosia, domani inizio
colloqui
South Stream, via tratto Grecia-Italia
Verso accordo su
tratto offshore, prevista intesa con Eni
08 novembre, 15:57
(ANSA) - ROMA, 8 NOV
- Il tratto del South Stream che doveva collegare anche la Grecia e il sud
Italia e' stato cancellato.
Lo ha annunciato
Leonid Chugunov, capo del progetto della Gazprom, spiegando che il braccio sud
''non e' economicamente sostenibile''. Resta immutato il percorso Nord, con
l'approdo a Tarvisio. Inoltre Gazprom e le altre societa' coinvolte nella
realizzazione del tratto offshore del South Stream (Eni, Edf e Wintershall)
sono in procinto di trovare un accordo sul finanziamento.
Draghi: crescita nel 2013 ancora debole
Si torna a credere
nei mercati italiano e spagnolo ha spiegato il presidente dell'Eurotower.
Nell'Eurozona l'inflazione sarà sopra il 2% nel 2012 e sotto questo livello nel
2013. Prospettive economiche restano deboli
Roma - “Il tasso
d’inflazione si è attestato attorno al 2,8 per cento nell’anno in corso e
dovrebbe rimanere al di sopra del 2 per cento nel 2012 per poi scendere sotto
questo livello nel 2013. Per quanto riguarda la crescita ci aspettiamo ancora
una situazione di debolezza”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario
Draghi. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale
europea ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento
principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso
la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,75, all’1,50 e
allo 0,00 per cento. “I mercati hanno reagito bene alle nostre operazioni, la
fiducia ha dato spinta ai mercati. C’è ancora una forte incertezza per quanto
riguarda l’outlook dell’economia. L’obiettivo è tenere sotto controllo
l’inflazione nella zona euro e siamo pronti a mettere in atto l’Omt in
qualunque momento venga richiesto”. Serve, ha quindi ribadito, “una richiesta
da parte dei paesi, ma noi siamo pronti ad agire”.
“Riforme strutturali e fiscali sono cruciali
per spingere verso la ripresa la crescita economica della zona euro. Sono stati
raggiunti comunque progressi evidenti”. “Servono – ha aggiunto Drahi – riforme
che diano segnali forti ai mercati. Per quanto riguarda le misure prese il 18
ottobre dall’Eurogruppo, è stato un momento importante: si è deciso di
implementare al più presto il fiscal compact, che potrebbe aiutare i mercati e
mandargli un segnale di forza. È necessario che su questo i governi facciano la
loro parte”. “I governi riducano gli squilibri fiscali e strutturali” ribadisce
Draghi, che si è soffermato sui principali indicatori economici, evidenziando
“segnali di una attività economica rallentata” nell’eurozona. Al momento la
ripresa è “minima” e i dati mostrano “incertezza, con possibilità di
miglioramento da qui a fine anno. La crescita rimane ancora debole, non ci
aspettiamo molti cambiamenti da qui a fine anno” e “per la prima parte del
prossimo”.
“Si torna a credere nel mercato italiano e
spagnolo” ha detto Draghi. Su questo fronte, il presidente della Bce ha
sottolineato che “i bond hanno visto un miglioramento e i piani per i fondi
sono quasi completati. I target su questi paesi sono stabilizzati in questo
momento e questo è un segnale incoraggiante”. Negli ultimi due, tre mesi “gli
spread si sono stabilizzati” e la “situazione di fiducia è molto più evidente
che solo qualche mese fa” e sono “migliorate anche “le condizioni dei mercati
finanziari”. Come Bce “siamo pronti a intervenire con l’OMT ma abbiamo bisogno
di avere una richiesta da parte dei Paesi per agire” ha aggiunto Draghi,
confermando che al momento non è pervenuta alcuna richiesta, in particolare da
Madrid.
In Spagna e Italia, ha quindi aggiunto l'ex
governatore di Bankitalia, “sono stati fatti progressi sostanziali. La
situazione non è assolutamente risolta, c’è ancora molto da fare sul molti
fronti ma entrambi i paesi hanno fatto tanto, tanti passi in avanti sulle
riforme, hanno fatto un lavoro incredibile”. “La situazione è molto migliorata
nell’ultimo anno, più veloce è il cambiamento e prima le condizioni di rifinanziamento
sui mercati torneranno a essere normali. La velocità con cui sono state fatte
le riforme è importante, penso che quello che doveva essere fatto è stato fatto
o comunque è in corso d’opera. Per tornare alla crescita e alla creazione di
posti di lavoro ci vorrà tempo, ma sono convinto che dopo le riforme fatte
nell’ultimo anno si raggiungeranno questi obiettivi”. (ilVelino/AGV)
(cos/ban) 08
Novembre 2012 14:43
Grecia: record disoccupazione, sale al 25,4% ad
agosto
ultimo
aggiornamento: 08 novembre, ore 13:12
Atene, 8 nov.
(Adnkronos/Dpa) - Il tasso di discoccupazione in Grecia e' salito ad agosto al
25,4%. Un nuovo livello record. Lo indica l'agenzia di statistica statale
Elstat. A luglio il tasso di disoccupazione era al 24,8 per cento, mentre un
anno fa era al 18,4 per cento. La categoria piu' colpita sono i giovani
compresi tra i 15 e i 24 anni, con un tasso di disoccupazione del 58 per cento,
seguito dal gruppo 35-44 anni al 41 per cento e la fascia di eta' 25-34 con il
32,9 per cento.
Crisi: Grecia; Ue, bene voto Parlamento ma non basta
Domenica altro voto
cruciale, poi parola a Eurogruppo
08 novembre, 15:43
(ANSA) - BRUXELLES,
8 NOV - L'approvazione delle nuove misure d'austerita' da parte del Parlamento
greco sono un ''importante passo nella giusta direzione'' ma un altro voto
altrettanto ''cruciale'' e' atteso per domenica prossima, poi lunedi' la parola
passera' all'Eurogruppo. Cosi' Simon O'Connor, portavoce del Commissario Ue agli
affari economici Olli Rehn.
Dominica prossima,
ha spiegato il portavoce, il Parlamento di Atene sara' chiamato ad approvare la
legge di bilancio per il 2013, altro elemento ''cruciale'' per ''aprire la
strada'' ai lavori dell'Eurogruppo di lunedi'. Con l'approvazione dei due
provvedimenti da parte del Parlamento di Atene sul tavolo, i ministri delle
Finanze dei 17 Paesi dell'eurozona cercheranno di trovare un'intesa politica su
altri due ''elementi chiave'' del dossier Grecia: la fissazione del livello di
sostenibilita' del debito greco e le necessita' finanziarie del Paese.
''Speriamo di poter concludere i lavori nei prossimi giorni'', ha detto
O'Connor. Apparente di diverso avvio il ministro delle Finanze tedesco,
Wolfgang Schaeuble, secondo il quale non e' in vista ''per le prossime
settimane'' un accordo tra Ue-Bce-Fmi e Grecia sul versamento di una nuova
tranche di aiuti.(ANSA).
Crisi: troika arrivata a Nicosia, domani inizio
colloqui
08 novembre, 12:33
(ANSAmed) - NICOSIA,
8 NOV - Sono arrivati oggi a Cipro i rappresentanti della troika (Bce, Ue, Fmi)
che riprenderanno domani i negoziati con i responsabili del governo di Nicosia
sul piano di salvataggio del Paese. Lo ha reso noto la radio statale. Le
trattative fra i rappresentanti dei creditori internazionali e il governo
cipriota hanno fatto sinora ben pochi progressi a causa dell'ostinata
opposizione di Nicosia ad attuare profondi tagli di spesa al settore pubblico.
La Troika chiede tagli per almeno 925 milioni di euro, la privatizzazione di
aziende semi-governative come la compagnia telefonica Cyta e quella
dell'elettricita' Eac, il taglio della tredicesima mensilita' ai dipendenti
statali e l'abolizione del meccanismo per l'indicizzazione semestrale degli
stipendi all'inflazione (Cola). Da parte sua, il presidente Dimitris
Christofias ha detto piu' volte che non firmera' un Memorandum che preveda
privatizzazioni e tagli al settore pubblico. Ma con le casse statali
semi-vuote, il settore bancario quasi in bancarotta, il denaro per i sussidi di
disoccupazione che si sta esaurendo pericolosamente, Nicosia e' nella peggiore
posizione per negoziare dopo aver fatto passare oltre quattro anni dall'inizio
della crisi senza adottare alcuna azione preventiva. (ANSAmed).
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