sabato 20 luglio 2013

XX.VII.MMXIII – Un’indegna gazzarra. Il 41% dei maghi esercita al Nord, il 26% al Centro, il 19% al Sud ed il 14% nelle isole. Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco parlando con la stampa italiana a margine del G20 a Mosca. Ma anche se si registra una lieve flessione, vi è da dire che almeno per quanto attiene a questi primi 15 giorni di sconti, sono confermati gli stessi dati dell’ anno scorso. In un paese civile sarebbe motore del Pil.

Confesercenti, Lepore: dilaga la paura di spendere
Ministro Trigilia: si rischia di perdere 5-10
Visco, da 30 anni Italia perde colpi
Crisi: italiani si affidano alla magia, fatturato settore +18% in 6 mesi
Trst, oltrepadania est. Veleni tra magistrati e Trieste Libera



Confesercenti, Lepore: dilaga la paura di spendere
Avellino | 20/07/2013
Ma anche se si registra una lieve flessione, vi è da dire che almeno per quanto attiene a questi primi 15 giorni di sconti, sono confermati gli stessi dati dell’ anno scorso.
 Se non fosse che purtroppo anche quest anno le aspettative dei negozianti sono state deluse.
 « Un peggioramento - dice Lepore - lo abbiamo notato ma si può spiegare tenendo presente che i clienti sono disposti proporzionalmente secondo le loro possibilità. Nel senso che anche da parte del pubblico notiamo una sorta di blocco psicologico ad acquistare dovuto senz altro all’ incertezza e alla paura di imposizione di nuove tasse da parte dello Stato». La gente insomma ha remore nel comprare e, come confermato anche da Lepore si sta adattando a un nuovo livello di consumismo.
 Un consumismo amorfo, se si considerano le tecniche utilizzate per risparmiare senza rinunziare al comfort. Un esempio può essere il noleggio a lungo termine, con cui si stipula un contratto triennale per far si che venga noleggiata un’ auto media per un periodo di tre mesi a soli 180 euro al mese e senza necessità di pagare l’ assicurazione, già compresa nel contratto.
 Pratiche per conservare qualche soldo in più nella tasca che non giovano all’ economia dei negozi avellinesi. Tanto che si è proposto per rilanciare il consumo classico, di legare insieme shopping e attrattiva di modo che la Città possa reiniziare a catturare l’ attenzione dei consumatori dei comuni limitrofi.

Ministro Trigilia: si rischia di perdere 5-10 miliardi di fondi Ue, dobbiamo evitarlo
Il titolare della Coesione Territoriale: «Si sta lavorando per evitare che una parte dei fondi vada persa»
NAPOLI - «Si sta intervenendo e lavorando per evitare che una parte dei fondi europei della programmazione 2007-2013, vale a dire circa 5-10 miliardi di euro, possa andare persa». Lo assicura, a Napoli, il ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia. «Non possiamo permetterci di perdere un solo euro», avverte, soprattutto perchè questi fondi possono essere «riutilizzati in un modo che aiutino a uscire dalla grave recessione nella quale si trova l'economia e in particolare quella meridionale». «I fondi europei - ha aggiunto Trigilia - devono essere spesi meglio con una strategia più chiara nei prossimi mesi. Non c'è dubbio che il meccanismo tradizionale di gestione dei fondi europei non funziona - ha concluso - con questo sistema non si può continuare e non andiamo lontano».
POMPEI: DA SOLO ALZEREBBE IL PIL - E su Pompei il ministro dice: «In un paese civile sarebbe motore del Pil». Martedì, insieme con il ministro Bray, Trigilia sarà in visita proprio agli scavi. Intanto a Napoli, sottolinea che Pompei «è un esempio delle grandi potenzialità del Sud che non sono ancora adeguatamente sfruttate e che dobbiamo sfruttare con una strategia adeguata».

Visco, da 30 anni Italia perde colpi
Economia da 6 anni fuori carreggiata, tempo per crescita solida
20 luglio, 14:53
(ANSA) - MOSCA, 20 LUG - ''La 'via maestra' e' quella di far ripartire l'economia'' ma ''ci vorra' un sacco di tempo'' prima che l'Italia ritrovi ''una crescita solida'': perché ''l'economia italiana è da sei anni che non riesce a mettersi in carreggiata'' e ''sono trent'anni che non ci aggiustiamo con il resto del mondo''. Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco parlando con la stampa italiana a margine del G20 a Mosca.

Crisi: italiani si affidano alla magia, fatturato settore +18% in 6 mesi
20 Luglio 2013 - 17:20
 (ASCA) - Roma, 20 lug - Maghi, indovini, medium, fattucchieri e chiaroveggenti: niente crisi in 8 casi su 10. Nei primi 6 mesi del 2013 i maghi e fattucchieri hanno aumentato il loro fatturato annuo da 7,5 a 8,3 miliardi di euro, con un incremento del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. E' quanto emerge dalla nuova indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche ''Antonella Di Benedetto'' di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it Magazine dell'Associazione Contribuenti Italiani, diffusa oggi a Roma nel corso del convegno ''Italiani e fattucchieri in tempo di crisi''. In Italia, si stima che operano circa 160 mila maghi erogando 30mila prestazioni giornaliere. 4 cittadini su 10 si fidano di indovini e chiaroveggenti spendendo per una consulenza o previsione un importo variabile tra 50 a 1.000 euro. Tra i creduloni, le donne restano la maggioranza e, in genere, chiedono consigli sulla vita affettiva e sentimentale e sulla salute, mentre gli uomini si concentrano sul denaro e lavoro. Il 41% dei maghi esercita al Nord, il 26% al Centro, il 19% al Sud ed il 14% nelle isole. La regione con piu' maghi e' la Lombardia seguita dal Lazio, Campania, Sicilia, Piemonte, Puglia, Liguria, Veneto, Friuli V.G. e Puglia. ''Non bisogna pensare, pero', che questo ambiente sia popolato solo da persone ingenue - dichiara Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - Sempre piu' professionisti della finanza, industriali e top manager di imprese pubbliche si affidano con discrezione ai servizi di maghi e indovini per prevedere quando finira' la crisi''. com-fch/uda

Trst, oltrepadania est. Veleni tra magistrati e Trieste Libera
L’Anm denuncia i toni oltraggiosi e minacciosi. Giurastante: «Provocati da due giudici»
di Silvio Maranzana
Dopo l’intervento del presidente della sezione penale del Tribunale, Filippo Gulotta che ha definito «un’indegna gazzarra » la contestazione inscenata dai militanti di Trieste Libera nel corso dell’udienza di giovedì in cui si sarebbe dovuta esaminare l’eccezione di «difetto di giurisdizione italiana su Trieste», annunciando anche l’apertura di un fascicolo da parte della Procura, sull’episodio ha preso ieri posizione anche la giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati esprimendo «viva preoccupazione per i contenuti e le modalità della protesta avvenuta all’interno di un’aula di giustizia e seguita da messaggi su facebook anche con contenuti violenti e oltraggiosi ». La giunta dell’Anm «manifesta piena solidarietà al giudice Massimo Tomassini, oggetto di attacchi verbali da parte del gruppo di manifestanti ». I magistrati specificano inoltre che «si tratta di un fatto senza precedenti nel nostro distretto che impone di sottolineare l’esigenza che siano assicurate da parte delle forze di polizia le migliori condizioni di ordine e sicurezza per il sereno svolgimento dell’attività giudiziaria». La contestazione con fischi, applausi ironici, proteste e urla del tipo “Vergogna”, “Pagliacci”, “Ladri” è scoppiata allorché il giudice ha annunciato il rinvio dell’udienza al 22 gennaio e ha poi chiesto al carabiniere di turno di identificare una persona del pubblico. Ieri Roberto Giurastante che fa parte del direttivo di Trieste Libera e che è il querelante che aveva innescato la causa ha immediatamente controreplicato con una «segnalazione e reclamo su comportamenti inappropriati e immediatamente pericolosi per l’ordine pubblico di membri della magistratura italiana in servizio nel Territorio in amministrazione fiduciaria» inviata al presidente del Consiglio e al ministro della giustizia «del Governo italiano quale titolare pro tempore, in forza del memorandum d’intesa di Londra del 5 ottobre 1954 del mandato fiduciario internazionale di amministrazione provvisoria del Territorio libero di Trieste». Riferendosi ai magistrati Tomassini e Gulotta, Giurastante nella segnalazione scrive: «Denunciamo tali atteggiamenti inappropriati di provocazione insisitita dei due magistrati e altri analoghi di autorità italiane operanti nel Territorio d’amministrazione fiduciaria e esprimiamo la preoccupazione che essi possano inasprire indebitamente la situazione generando anche disordini». È intervenuto ieri anche il patrocinatore di Giurastante, l’avvocato Edoardo Longo nei cui confronti Gulotta ha detto di aspettarsi una presa di posizione da parte dell’Ordine degli avvocati. «Considero l’espressione usata dal dottor Gulotta nei miei confronti -ha replicato ieri Longo - sia offensiva che in tutta evidenza minatoria. Agirò nei confronti del magistrato che, non essendo stato presente, non può permettersi di offendere nessuno. La condotta del giudice dottor Tomassini non è stata all’altezza dell’udienza che ha presieduto».

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