martedì 24 settembre 2013

XXIV.IX.MMXIII – Lucani fottuti per l’ennesima volta: il decreto Zanonato-Saccomanni vale su tutto il belpaese padanino, poiche’ interessa tutti i “territori interessati da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi”. Pensa teeeee quanti ne sbucheranno fuori in padania: come funghi. Lo stato galbanino succhia e succhiera’ in Basilicata ma elargira’ in padania. E cio’ non non basta: la quota percentuale destinata agli investimenti e’ variabile (15-30% delle entrate fiscali), per cui la percentuale sulla singola quota di stanziamento sara’ discrezionale. A discrezione di chi? E di cosa? Pensa teeeee.

L'UNIONE SARDA - Economia: Un sostegno ai nuovi imprenditori
Basilicata. Idrocarburi, via al fondo investimenti nei territori interessati
Basilicata, soldi dal fisco per il petrolio
Istat. Stima preliminare del commercio estero con i paesi extra Ue




L'UNIONE SARDA - Economia: Un sostegno ai nuovi imprenditori
24.09.2013
Bandi per disoccupati e inoccupati, orientati alla creazione d'impresa e d'imprenditorialità, ma anche tirocini formativi per l'inserimento di giovani laureati nel mondo del lavoro. A queste iniziative si devono aggiungere i posti messi a disposizione con il servizio civico e quello civile volontario.
PISL E POIC Tra le opportunità c'è quella promossa con il Fondo sociale europeo per i Progetti integrati per lo sviluppo locale (Pisl) e per i Progetti operativi per l'imprenditorialità comunale (Poic). Le richieste per le agevolazioni potranno essere inoltrate alla Regione fino al 31 dicembre. Con i Pisl (per Comuni con meno di 3mila abitanti) l'intento è promuovere azioni lavorative per disoccupati o inoccupati, ma anche sollecitare la creazione di impresa e l'imprenditorialità, per contrastare i fenomeni di spopolamento nei Comuni più piccoli. Ogni impresa potrà ottenere un prestito tra i 5mila e i 25mila euro, a tasso di interesse nullo, da restituire con rate mensili. I Poic (per Comuni con oltre 3mila abitanti) sono programmi agevolativi articolati, per lo sviluppo dell'imprenditorialità. Per ogni intervento approvato, ciascuna azienda potrà ricevere tra i 15mila e i 50mila euro (sempre a tasso zero e con restituzione a rate mensili). I dettagli sul bando sono sul sito www.regione.sardegna.it (sezione bandi e gare dell'assessorato del Lavoro).
TIROCINI Sono, invece, indirizzati a laureati tra 24 e i 35 anni non compiuti e disoccupati, i 3mila tirocini Neet (Not in education, employment or training), promossi da Italia Lavoro con il Fondo sociale europeo, finanziati dal ministero del Lavoro. Indispensabile la residenza in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria (ma il domicilio può essere in altre Regioni, incluso in Sardegna). Dei 3mila tirocini (durata 6 mesi), 200 possono essere realizzati in mobilità territoriale, in aziende con sedi operative in altre regioni, tra cui anche nell'Isola. Le borse di studio vanno dai 500 euro lordi (per chi effettua tirocinio nella regione di appartenenza) ai 1300 euro lordi (per chi si trova in altre aree). Maggiori informazioni possono essere richieste con una mail a: neet@italialavoro.it oppure Acocco@co.italialavoro.it.
SERVIZIO CIVICO È destinato a sardi non occupati, residenti in Sardegna, dai 18 anni e in età lavorativa, il servizio civico, che ha ottenuto fondi per un totale di 3.630.750 euro. Le risorse saranno spalmate su 133 progetti finanziati dalla Regione a cooperative sociali, associazioni di volontariato e di promozione sociale. «Le domande sono state presentate alla fine del 2012 ma i progetti», spiega Mauro Carta, presidente delle Acli provinciali di Cagliari, «non sono ancora partiti. I giovani selezionati sono 692, di questi, 515 rientrano nel bando del 2012 e 177 in quello del 2011». Infine, c'è il bando per il servizio civile volontario del 2013. In Sardegna sono stati approvati i progetti di 81 enti (Comuni e Cooperative). I posti disponibili sono 422. A breve dovrebbero essere aperte le selezioni per i giovani.

Basilicata. Idrocarburi, via al fondo investimenti nei territori interessati
Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, e Fabrizio Saccomanni, ministro dell'Economia, hanno firmato il decreto che mira a sviluppare investimenti infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi
ROMA - Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e quello dell’Economia Fabrizio Saccomanni, hanno firmato il decreto che mira a sviluppare investimenti infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Il che si tradurrà in sensibili vantaggi- economici e sociali- soprattutto per il Mezzogiorno, in particolare per la Basilicata.
Il decreto destina una quota variabile dal 30% al 15% delle entrate fiscali relative a tali attività ad un Fondo per il finanziamento di progetti locali mirati allo sviluppo delle infrastrutture e dell’occupazione. L’obiettivo è duplice: da una parte aumentare le ricadute economico-occupazionali per i territori interessati dalle attività estrattive, dall’altra accrescere la partecipazione ed il consenso delle popolazioni e degli enti locali verso progetti di sviluppo nel settore minerario ed energetico.
Questo provvedimento è coerente con l’obiettivo, delineato nella Strategia Energetica Nazionale, di aumentare la produzione nazionale di idrocarburi portando dal 7 al 14% il contributo al fabbisogno energetico totale al 2020, con una previsione di 17 miliardi di euro di investimenti, oltre 100 mila posti di lavoro addizionali, un risparmio di oltre 5 miliardi di Euro l’anno sulla fattura energetica e ulteriori 3 miliardi l’anno in entrate fiscali. E tale sviluppo può avvenire riducendo complessivamente il numero di infrastrutture (pozzi e piattaforme), grazie all’ottimizzazione della progettazione e all’uso di tecnologie all’avanguardia (Adnkronos)
martedì 24 settembre 2013 12:47

Basilicata, soldi dal fisco per il petrolio
ROMA - Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e quello dell’Economia Fabrizio Saccomanni, hanno firmato il decreto che mira a sviluppare investimenti infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Il che si tradurrà in sensibili vantaggi- economici e sociali- soprattutto per il Mezzogiorno, in particolare per la Basilicata.
 Il decreto destina una quota variabile dal 30% al 15% delle entrate fiscali relative a tali attività ad un Fondo per il finanziamento di progetti locali mirati allo sviluppo delle infrastrutture e dell’occupazione. L’obiettivo è duplice: da una parte aumentare le ricadute economico-occupazionali per i territori interessati dalle attività estrattive, dall’altra accrescere la partecipazione ed il consenso delle popolazioni e degli enti locali verso progetti di sviluppo nel settore minerario ed energetico.
 Questo provvedimento è coerente con l’obiettivo, delineato nella Strategia Energetica Nazionale, di aumentare la produzione nazionale di idrocarburi portando dal 7 al 14% il contributo al fabbisogno energetico totale al 2020, con una previsione di 17 miliardi di euro di investimenti, oltre 100 mila posti di lavoro addizionali, un risparmio di oltre 5 miliardi di Euro l’anno sulla fattura energetica e ulteriori 3 miliardi l’anno in entrate fiscali. E tale sviluppo può avvenire riducendo complessivamente il numero di infrastrutture (pozzi e piattaforme), grazie all’ottimizzazione della progettazione e all’uso di tecnologie all’avanguardia.

Istat. Stima preliminare del commercio estero con i paesi extra Ue
Rispetto al mese precedente, ad agosto 2013 le esportazioni verso i paesi extra Ue registrano una crescita contenuta (+0,2%), mentre le importazioni diminuiscono dello 0,5%.
La crescita congiunturale dell'export interessa i beni di consumo (+3,8%) e i prodotti intermedi (+1,2%), mentre l'energia (-12,3%) e i beni strumentali (-1,0%) flettono. Dal lato dell'import il calo congiunturale riguarda l'energia (-7,0%) e i beni di consumo (-2,9%); sono in crescita gli altri principali raggruppamenti di beni, in particolare quelli strumentali (+22,0%).
Nell'ultimo trimestre la flessione congiunturale delle esportazioni (-1,4%) risente soprattutto del calo dei prodotti intermedi (-5,4%); crescono soltanto i beni di consumo (+1,1%). Nello stesso periodo, l'incremento congiunturale delle importazioni (+2,2%) interessa soprattutto i beni strumentali (+11,1%) e l'energia (+4,7%), mentre i beni di consumo non durevoli (-2,7%) e i prodotti intermedi (-1,9%) diminuiscono.
Rispetto allo stesso mese del 2012, ad agosto 2013 entrambi i flussi flettono, in misura più marcata per le importazioni (-15,4%) che per le esportazioni (-5,4%).
Nel periodo gennaio-agosto 2013 la crescita tendenziale delle esportazioni (+2,3%) interessa tutti i principali raggruppamenti di beni, salvo l'energia (-15,1%) e i prodotti intermedi (-1,9%). Nello stesso periodo le importazioni registrano una diffusa flessione tendenziale (-10,7%), particolarmente significativa per l'energia (-19,4%).
Ad agosto 2013, il surplus commerciale con i paesi extra Ue è pari a +559 milioni di euro, a fronte di un disavanzo di 903 milioni dello stesso mese del 2012. Al netto dell'energia, il saldo commerciale si riduce da +4,8 miliardi di agosto 2012 a +4,6 miliardi di agosto 2013. Nei primi otto mesi del 2013 il surplus con i paesi extra Ue è pari a +11,1 miliardi.
I mercati più dinamici all'export sono: MERCOSUR (+16,4%) e Cina (+14,4%). Turchia (-29,5%) e Svizzera (-24,3%) sono invece in marcata flessione.
La diminuzione delle importazioni è particolarmente rilevante dai paesi ASEAN (-23,9%) e dai paesi EDA (-20,1%).

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