Basilicata. Idrocarburi, via al fondo
investimenti nei territori interessati
Basilicata, soldi dal fisco per il petrolio
Istat. Stima preliminare del commercio estero
con i paesi extra Ue
L'UNIONE SARDA - Economia: Un sostegno ai nuovi
imprenditori
24.09.2013
Bandi per
disoccupati e inoccupati, orientati alla creazione d'impresa e
d'imprenditorialità, ma anche tirocini formativi per l'inserimento di giovani
laureati nel mondo del lavoro. A queste iniziative si devono aggiungere i posti
messi a disposizione con il servizio civico e quello civile volontario.
PISL E POIC Tra le
opportunità c'è quella promossa con il Fondo sociale europeo per i Progetti
integrati per lo sviluppo locale (Pisl) e per i Progetti operativi per
l'imprenditorialità comunale (Poic). Le richieste per le agevolazioni potranno
essere inoltrate alla Regione fino al 31 dicembre. Con i Pisl (per Comuni con
meno di 3mila abitanti) l'intento è promuovere azioni lavorative per
disoccupati o inoccupati, ma anche sollecitare la creazione di impresa e l'imprenditorialità,
per contrastare i fenomeni di spopolamento nei Comuni più piccoli. Ogni impresa
potrà ottenere un prestito tra i 5mila e i 25mila euro, a tasso di interesse
nullo, da restituire con rate mensili. I Poic (per Comuni con oltre 3mila abitanti)
sono programmi agevolativi articolati, per lo sviluppo dell'imprenditorialità.
Per ogni intervento approvato, ciascuna azienda potrà ricevere tra i 15mila e i
50mila euro (sempre a tasso zero e con restituzione a rate mensili). I dettagli
sul bando sono sul sito www.regione.sardegna.it (sezione bandi e gare
dell'assessorato del Lavoro).
TIROCINI Sono,
invece, indirizzati a laureati tra 24 e i 35 anni non compiuti e disoccupati, i
3mila tirocini Neet (Not in education, employment or training), promossi da
Italia Lavoro con il Fondo sociale europeo, finanziati dal ministero del
Lavoro. Indispensabile la residenza in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria (ma
il domicilio può essere in altre Regioni, incluso in Sardegna). Dei 3mila
tirocini (durata 6 mesi), 200 possono essere realizzati in mobilità
territoriale, in aziende con sedi operative in altre regioni, tra cui anche
nell'Isola. Le borse di studio vanno dai 500 euro lordi (per chi effettua
tirocinio nella regione di appartenenza) ai 1300 euro lordi (per chi si trova
in altre aree). Maggiori informazioni possono essere richieste con una mail a:
neet@italialavoro.it oppure Acocco@co.italialavoro.it.
SERVIZIO CIVICO È
destinato a sardi non occupati, residenti in Sardegna, dai 18 anni e in età
lavorativa, il servizio civico, che ha ottenuto fondi per un totale di
3.630.750 euro. Le risorse saranno spalmate su 133 progetti finanziati dalla
Regione a cooperative sociali, associazioni di volontariato e di promozione
sociale. «Le domande sono state presentate alla fine del 2012 ma i progetti»,
spiega Mauro Carta, presidente delle Acli provinciali di Cagliari, «non sono
ancora partiti. I giovani selezionati sono 692, di questi, 515 rientrano nel
bando del 2012 e 177 in quello del 2011». Infine, c'è il bando per il servizio
civile volontario del 2013. In Sardegna sono stati approvati i progetti di 81
enti (Comuni e Cooperative). I posti disponibili sono 422. A breve dovrebbero
essere aperte le selezioni per i giovani.
Basilicata. Idrocarburi, via al fondo
investimenti nei territori interessati
Flavio Zanonato,
ministro dello Sviluppo economico, e Fabrizio Saccomanni, ministro
dell'Economia, hanno firmato il decreto che mira a sviluppare investimenti
infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di
ricerca e coltivazione di idrocarburi
ROMA - Il Ministro
dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e quello dell’Economia Fabrizio
Saccomanni, hanno firmato il decreto che mira a sviluppare investimenti
infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di ricerca
e coltivazione di idrocarburi. Il che si tradurrà in sensibili vantaggi-
economici e sociali- soprattutto per il Mezzogiorno, in particolare per la
Basilicata.
Il decreto destina
una quota variabile dal 30% al 15% delle entrate fiscali relative a tali
attività ad un Fondo per il finanziamento di progetti locali mirati allo
sviluppo delle infrastrutture e dell’occupazione. L’obiettivo è duplice: da una
parte aumentare le ricadute economico-occupazionali per i territori interessati
dalle attività estrattive, dall’altra accrescere la partecipazione ed il
consenso delle popolazioni e degli enti locali verso progetti di sviluppo nel settore
minerario ed energetico.
Questo provvedimento
è coerente con l’obiettivo, delineato nella Strategia Energetica Nazionale, di
aumentare la produzione nazionale di idrocarburi portando dal 7 al 14% il
contributo al fabbisogno energetico totale al 2020, con una previsione di 17
miliardi di euro di investimenti, oltre 100 mila posti di lavoro addizionali,
un risparmio di oltre 5 miliardi di Euro l’anno sulla fattura energetica e
ulteriori 3 miliardi l’anno in entrate fiscali. E tale sviluppo può avvenire
riducendo complessivamente il numero di infrastrutture (pozzi e piattaforme),
grazie all’ottimizzazione della progettazione e all’uso di tecnologie
all’avanguardia (Adnkronos)
martedì 24 settembre
2013 12:47
Basilicata, soldi dal fisco per il petrolio
ROMA - Il Ministro
dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e quello dell’Economia Fabrizio
Saccomanni, hanno firmato il decreto che mira a sviluppare investimenti
infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di
ricerca e coltivazione di idrocarburi. Il che si tradurrà in sensibili
vantaggi- economici e sociali- soprattutto per il Mezzogiorno, in particolare
per la Basilicata.
Il decreto destina una quota variabile dal 30%
al 15% delle entrate fiscali relative a tali attività ad un Fondo per il
finanziamento di progetti locali mirati allo sviluppo delle infrastrutture e
dell’occupazione. L’obiettivo è duplice: da una parte aumentare le ricadute
economico-occupazionali per i territori interessati dalle attività estrattive,
dall’altra accrescere la partecipazione ed il consenso delle popolazioni e
degli enti locali verso progetti di sviluppo nel settore minerario ed
energetico.
Questo provvedimento è coerente con
l’obiettivo, delineato nella Strategia Energetica Nazionale, di aumentare la
produzione nazionale di idrocarburi portando dal 7 al 14% il contributo al
fabbisogno energetico totale al 2020, con una previsione di 17 miliardi di euro
di investimenti, oltre 100 mila posti di lavoro addizionali, un risparmio di
oltre 5 miliardi di Euro l’anno sulla fattura energetica e ulteriori 3 miliardi
l’anno in entrate fiscali. E tale sviluppo può avvenire riducendo
complessivamente il numero di infrastrutture (pozzi e piattaforme), grazie
all’ottimizzazione della progettazione e all’uso di tecnologie all’avanguardia.
Istat. Stima preliminare del commercio estero
con i paesi extra Ue
Rispetto al mese
precedente, ad agosto 2013 le esportazioni verso i paesi extra Ue registrano
una crescita contenuta (+0,2%), mentre le importazioni diminuiscono dello 0,5%.
La crescita
congiunturale dell'export interessa i beni di consumo (+3,8%) e i prodotti
intermedi (+1,2%), mentre l'energia (-12,3%) e i beni strumentali (-1,0%)
flettono. Dal lato dell'import il calo congiunturale riguarda l'energia (-7,0%)
e i beni di consumo (-2,9%); sono in crescita gli altri principali
raggruppamenti di beni, in particolare quelli strumentali (+22,0%).
Nell'ultimo
trimestre la flessione congiunturale delle esportazioni (-1,4%) risente
soprattutto del calo dei prodotti intermedi (-5,4%); crescono soltanto i beni
di consumo (+1,1%). Nello stesso periodo, l'incremento congiunturale delle
importazioni (+2,2%) interessa soprattutto i beni strumentali (+11,1%) e
l'energia (+4,7%), mentre i beni di consumo non durevoli (-2,7%) e i prodotti
intermedi (-1,9%) diminuiscono.
Rispetto allo stesso
mese del 2012, ad agosto 2013 entrambi i flussi flettono, in misura più marcata
per le importazioni (-15,4%) che per le esportazioni (-5,4%).
Nel periodo
gennaio-agosto 2013 la crescita tendenziale delle esportazioni (+2,3%) interessa
tutti i principali raggruppamenti di beni, salvo l'energia (-15,1%) e i
prodotti intermedi (-1,9%). Nello stesso periodo le importazioni registrano una
diffusa flessione tendenziale (-10,7%), particolarmente significativa per
l'energia (-19,4%).
Ad agosto 2013, il
surplus commerciale con i paesi extra Ue è pari a +559 milioni di euro, a
fronte di un disavanzo di 903 milioni dello stesso mese del 2012. Al netto
dell'energia, il saldo commerciale si riduce da +4,8 miliardi di agosto 2012 a
+4,6 miliardi di agosto 2013. Nei primi otto mesi del 2013 il surplus con i
paesi extra Ue è pari a +11,1 miliardi.
I mercati più
dinamici all'export sono: MERCOSUR (+16,4%) e Cina (+14,4%). Turchia (-29,5%) e
Svizzera (-24,3%) sono invece in marcata flessione.
La diminuzione delle
importazioni è particolarmente rilevante dai paesi ASEAN (-23,9%) e dai paesi
EDA (-20,1%).
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