Ilva: Ue apre procedura di infrazione contro
l'Italia
L'UNIONE SARDA - Economia: Gli stranieri
tornano in Sardegna
Istat. Commercio al dettaglio
Per dieci comuni della Val d’Agri cinque
milioni di euro di gas gratis
Viggiano sottoscrive
l’accordo con Eni. Si attende l’approvazione della Regione
di LEO AMATO
POTENZA - I lavori
sono già iniziati con tutte le necessarie autorizzazioni. Perciò adesso tocca
aspettare che finiscano, poi i comuni della Val d’Agri potranno godere di quasi
15mila euro di gas al giorno. Manca soltanto una delibera della giunta regionale
che recepisca l’accordo.
E’ stato
sottoscritto agli inizi di settembre e poi ratificato qualche giorno più tardi
il patto tra Eni e i rappresentanti del comune di Viggiano per conto delle
amministrazioni di Marsico Nuovo, Marsicovetere, Paterno, Tramutola , Sarconi,
Montemurro, Moliterno e Grumento Nova. Si tratta dell’epilogo del negoziato
avviato in maniera riservata negli scorsi mesi su iniziativa dell’ex senatore
Romualdo Coviello, oggi consigliere comunale nella “sua” Viggiano, e dal
sindaco Giuseppe Alberti col sostegno del presidente della giunta regionale
Vito De Filippo.
Al centro
dell’accordo ci sono 45mila metri cubi al giorno di gas naturale che dovrebbero
partire dalla quinta linea del centro oli di Viggiano per le destinazioni che i
comuni della valle stabiliranno una volta riuniti in un unico comprensorio. Al
primo posto sono previsti gli interventi nel sociale, per alleggerire se non
proprio cancellare la bolletta energetica di ospedali, scuole e centri per gli
anziani. Subito dopo c’è il sostegno allo sviluppo locale attraverso condizioni
agevolate per i consumi delle imprese.
I termini esatti di
quanto stabilito verranno comunicati non appena la giunta regionale si sarà
riunita e avrà dato il suo ok definitivo. Ma si parla anche di uno sconto del
30% per le famiglie sul costo del gas
“domestico”. Fatti due conti si arriva a quasi 5milioni e mezzo di euro
all’anno di gas distribuiti con particolare attenzione alle fasce più deboli.
Un risultato di cui Coviello e Alberti sono particolarmente fieri.
La prima ratifica
dell’accordo sottoscritto nella sede romana della compagnia del cane a sei
zampe è avvenuta nell’ultima seduta del comitato paritetico regionale per il
gas alla presenza anche del capo di gabinetto del presidente della giunta
Raffaele Rinaldi e il direttore di Sel Giandomenico Marchese oltre ai vertici
di Eni.
Tra le clausore
“strappate” in extremis da Coviello e Alberti anche l’esenzione di
responsabilità delle amministrazioni in caso di intoppi burocratici. A
sviluppare la piattaforma è stato lo stesso gruppo di lavoro che si sta
occupando del Memorandum ossia del programma di aumento delle estrazioni di
greggio dai 104mila barili attualmente autorizzati a 129mila.
Ilva: Ue apre procedura di infrazione contro
l'Italia
12:41 26 SET 2013
(AGI) - Bruxelles,
26 set. - La Commissione europea ha formalizzato oggi l'avvio di una procedura
di infrazione contro l'Italia "per ridurre l'impatto ambientale
dell'acciaieria Ilva", secondo quanto si legge in una nota dell'Esecutivo
Ue.
"La Commissione ha accertato che
l'Italia non garantisce che l'Ilva rispetti le prescrizioni dell'Ue relative
alle emissioni industriali, con gravi conseguenze per la salute umana e
l'ambiente. L'Italia e' inoltre inadempiente anche rispetto alla direttiva
sulla responsabilita' ambientale, che sancisce il principio chi inquina
paga," si legge nella nota della Commissione Ue pubblicata oggi. "La
maggior parte dei problemi deriva dalla mancata riduzione degli elevati livelli
di emissioni non controllate generate durante il processo di produzione
dell'acciaio," aggiunge la nota Ue, che prosegue sottolineando che
"le prove di laboratorio evidenziano un forte inquinamento dell'aria, del
suolo, delle acque di superficie e delle falde acquifere, sia sul sito dell'Ilva,
sia nelle zone abitate adiacenti della citta' di Taranto". La nota
aggiunge che "in particolare, l'inquinamento del quartiere cittadino di
Tamburi e' riconducibile alle attivita' dell'acciaieria." La procedura
prevede che l'Italia si adegui alla normativa Ue, altrimenti si arriverebbe,
nel terzo passaggio dell'infrazione, al deferimento alla Corte Ue.
Un'eventuale condanna della Corte aprirebbe
la strada ad un nuovo procedimento e al rischio di multe per l'Italia. (AGI) .
L'UNIONE SARDA - Economia: Gli stranieri
tornano in Sardegna
26.09.2013
Crescono gli arrivi,
soprattutto di stranieri, “vola” il traffico aereo, aumenta il peso delle
strutture alberghiere ed extralberghiere. In tempi di crisi non ci scommetteva
nessuno o quasi, eppure nel 2013, per la prima volta dopo quattro anni, il
settore del turismo ha di nuovo un segno positivo in Sardegna: +7% nei primi
otto mesi dell'anno (gennaio-agosto), 8,4 milioni di presenze, un dato
assolutamente straordinario se si considera che nel 2012 il settore aveva
chiuso con un netto crollo del 16% (in 12 mesi) rispetto al 2011. «Questa è la
stagione della svolta», afferma con soddisfazione l'assessore regionale del
Turismo, Luigi Crisponi. «Il settore nell'Isola è ripartito. Ipotizziamo già un
segno più anche nel 2014».
IL SETTORE Comparto
pesante, il turismo vale l'11-12% del Pil regionale. Nei primi 8 mesi del 2013
il traffico aereo nei tre aeroporti isolani (Cagliari, Alghero, Olbia) è stato
di oltre 5 milioni di passeggeri, il migliore di sempre, con oltre 100.000
(+5,4%) in più rispetto allo stesso periodo del 2012. A leggere i numeri in
proiezione, alla fine dell'anno il volume potrebbe superare la cifra dei 7
milioni di passeggeri. «Sarà un anno record», sottolinea Crisponi. Resta,
invece, un po' di preoccupazione per il settore marittimo: il segno negativo
sembra essere confermato anche quest'anno. «Anche se», spiega l'assessore, «la
Tirrenia ha fatto registrare un significativo +14% rispetto ai primi otto mesi
del 2012».
GLI STRANIERI Navi a
parte, la ripresa del turismo in Sardegna è un dato di fatto, soprattutto
grazie agli stranieri, la cui presenza nel 2013 è cresciuta del 30%. A
rappresentare la fetta più grossa della torta sono tedeschi, inglesi, francesi
e russi. Nella provincia di Cagliari, trainata soprattutto dal capoluogo, la
presenza dei visitatori stranieri è cresciuta addirittura del 100%. «Una
boccata d'ossigeno per le nostre imprese che alimentano la filiera del
turismo», sottolinea Crisponi. Nell'anno della rinascita del turismo, l'Isola
conosce anche un significativo ringiovanimento della popolazione turistica: «I
giovani stanno tornando in Sardegna, significa che stiamo riconquistando
l'appeal perduto in passato».
IL WORKSHOP Intanto,
venerdì e sabato, Cagliari sarà il cuore pulsante per la promozione turistica
dell'Isola. Due giorni ricchi di incontri (circa 2000) e presentazioni
aspettano al Convento di San Giuseppe 215 operatori turistici isolani e 90
“buyer” provenienti da 21 nazioni europee per il “Workshop Sardegna 2013”.
«Un'ottima occasione per rilanciare l'Isola come meta preferita del turismo
nazionale e internazionale», conclude Crisponi. Questo pomeriggio, alle 17,30,
la conferenza inaugurale alla Banca di Credito Sardo di viale Bonaria. Mauro
Madeddu
Istat. Commercio al dettaglio
A luglio 2013 l'indice destagionalizzato
delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle
quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,3% rispetto al mese di giugno.
Nella media del trimestre maggio-luglio 2013 l'indice registra una diminuzione
dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.
Nel confronto con giugno 2013, diminuiscono
dello 0,1% le vendite di prodotti alimentari e dello 0,3% quelle di prodotti
non alimentari.
Rispetto a luglio 2012, l'indice grezzo del
totale delle vendite segna una flessione dello 0,9%, sintesi di un aumento
dello 0,2% per le vendite di prodotti alimentari e di una diminuzione dell'1,6%
per quelle di prodotti non alimentari.
Le vendite per forma distributiva mostrano,
nel confronto con il mese di luglio 2012, un calo sia per la grande
distribuzione (-0,4%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-1,2%).
Nel confronto con i primi sette mesi del
2012, le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dell'1,6% e
quelle di prodotti non alimentari del 3,3%, per una diminuzione complessiva del
2,6%.
Nessun commento:
Posta un commento