Necessita un'azione del Mezzogiorno, contro il grande partito del nord;
da affidare alla forza dell'informazione ed al potere economico delle famiglie, delle imprese; i numeri ci sono, siamo una lobby territoriale potente, di livello internazionale, sul versante dei consumi come su quello della produzione.
Il Mezzogiorno non e' debole, come asseriscono i giornali e la televisione, e' molto piu' condizionante di quanto possa credere l'uomo della strada, per spirito rinunciatario, pigrizia e fideismo.
Necessita un'azione nel segno della Divergenza, rispetto ai vecchi e nuovi provvedimenti che il Governo ha stampato, e stampera', sulla Gazzetta Ufficiale.
Divergenza quotidiana, finalizzata alla difesa, all'insegna del noi non obbediamo a niente che ci sia imposto, per assunto culturale, storico, identitario.
La Divergenza non puo' essere demandata al tavolo della mediazione politica e partitica; ne' ai movimenti d'opinione, che presumono di aver acquisito il diritto all'esegesi di alcuni libri, e da cui fanno discendere la loro giustificazione alla prassi politica. Sono ambedue scorciatoie che portano a perdere tempo e denaro.
La risposta deve concretizzarsi nella ricerca continua della Convergenza sugli interessi reali e delle ragioni comuni tra le regioni del Mezzogiorno, favorendo qualsiasi tipo di coordinamento e scambio informativo tra i vertici della rappresentanza politica, economica e sociale: associazionismo economico, culturale, consorzi di movimenti civili, imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati. Lobbismo politico. Unioni interegionali di consumatori, di produttori, di rappresentanti amministrativi.
Divergere e Convergere sono il Sistema Mezzogiorno, basato sui processi di scambio di inputs informativi ed operativi tra gli endogeni; e' capacità di fare rete politica, economica e culturale, in sinergia con il mondo della ricerca scientifica, delle istituzioni creditizie, dei soggetti pubblici e privati operativi sul territorio.
grecanico
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