domenica 28 agosto 2011

Casta-caste.









Sui giornali ed in Tv alcun direttore, giornalista, cazzaro o cazzara, confessa quanto ha preso la testata per cui lavora nell'anno in corso dalla Segreteria della Presidenza del Consiglio; nessuno denuncia la fonte del suo benessere a sbafo. Anche loro casta, come le altre a carico dello Stato, e quindi del Contribuente. Le grandi firme, gli editorialisti? i pomposi e cazzeggioni con cattedra universitaria a supporto delle pseudo analisi del cavolo? Nisba, non vedo, non sento, non so. I giornali italiani ed i loro impiegatuzzi a lauto stipendio, gli editorialisti ed opinionisti, i direttori paraculo, sono tutti, proprio tutti, lautamente stipendiati, finanziati, controllati e suggeriti dal governo in carica. E poi ci sono gli editori, il club dei quali controlla la distribuzione dei finanziamenti per gruppo ed - a cascata - per testata. Siamo alla greppia profonda, quella per la kasta superiore, dove il mulo trova biada e carote a volonta': in Italia i finanzieri che contano sono anche editori. O edili, con l'hobby della lettura delle terza pagina.
grecanico

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