domenica 23 ottobre 2011

Federali.mattino_23.10.11. Estrazioni del Lotto.----Si chiamerà Eurosud il programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno. Prevede una revisione strategica dell'uso dei fondi strutturali europei. Lo ha presentato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al presidente della Commissione Ue, Josè Barroso, nel colloquio telefonico di oggi.----Capri, la presidente di Confindustria: Qui servono le stesse cose del Nord, solo con più intensità. Governo deludente: pochi interventi. Rischiamo di perdere i fondi strutturali.----Sacconi: Lo sviluppo non si fa per decreto, non si fa con iniezione di spesa pubblica, ma liberando la vitalita' del Paese.

Si sgretola Pompei e il piano straordinario varato a marzo è al palo
Marcegaglia a Capri: «Sud? Siamo contro l'intervento straordinario»
Tremonti lancia europiano per Sud
Sviluppo: Sacconi, no uso spesa pubblica



Si sgretola Pompei e il piano straordinario varato a marzo è al palo
di Antonello Cherchi
Si sgretola Pompei e anche il piano straordinario varato a marzo dal Governo per porre rimedio alla fragilità dell'area archeologica fa fatica a tenersi insieme. I 105 milioni del Fas (Fondo unico per le aree sottoutilizzate) ancora non ci sono perchè non sono stati sbloccati. Il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, ha annunciato che mercoledì prossimo si incontrerà proprio a Pompei con il commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, per chiedergli di liberare quei fondi.
Il piano assunzioni non è andato avanti
Intanto, però, un altro ostacolo si è frapposto sul lento avvio del piano straordinario, contenuto del decreto legge n. 34 del 31 marzo, Dl poi convertito nella legge n. 75. Ebbene, quel piano prevede – oltre ai fondi Fas per portare a termine una serie di progetti di recupero e consolidamento, parte dei quali avviati già da tempo e pronti per entrare nella fase esecutiva – anche l'assunzione di nuovo personale tecnico. Si parla di 25 addetti, di cui 12 archeologi, 7 architetti e il resto amministrativi. Anche il piano di assunzioni – pure esso straordinario, perché attuato in deroga sia al blocco del turn over da tempo imposto a quasi tutta la pubblica amministrazione sia al programma di tagli del personale – non è, però, andato avanti. E anzi rischia di complicarsi.
Il reclutamento per Pompei fuori dal ddl di stabilità
Il Governo, su pressioni del ministro Galan, aveva infatti inserito nel disegno di legge di stabilità una norma (comma 92 dell'articolo 4) che riguardava sia il piano di assunzioni di Pompei, sia una campagna – anch'essa straordinaria – per il reclutamento di 158 vincitori di concorso da distribuire in tutte le soprintendenze. Quella norma, insieme a poche altre, è stata però stralciata dal presidente del Senato, Renato Schifani, dopo l'esame preliminare della Ddl di stabilità. Si tratta, infatti, di una disposizione non in linea con i vincoli legislativi imposti alla manovra di bilancio: per dirla con le parole di Schifani, viola «il divieto di introdurre norme di carattere ordinamentale» nel Ddl di stabilità. Dunque, quella norma, insieme alle altre ritenute incompatibili, è confluita in un autonomo disegno di legge. Ma viste le priorità che il Parlamento si è dato, ciò equivale a dire che i tempi si allungano a dismisura. E il piano straordiario rischia di cedere il passo a un più normale intervento ordinario.
 22 ottobre 2011

Marcegaglia a Capri: «Sud? Siamo contro l'intervento straordinario»
La presidente di Confindustria: «Qui servono le stesse cose del Nord, solo con più intensità. Governo deludente: pochi interventi. Rischiamo di perdere i fondi strutturali»
NAPOLI - A Capri si è aperto il XXVI convegno dei giovani industriali a palazzo Partanna. Ospite della manifestazione il presidente di confindustria Emma Marcegalia che afferma: «Siamo in un momento delicatissimo sia dal punto di vista delle decisioni da prendere a livello europeo che a livello italiano. Bisogna salvare l'euro e l'Europa» .
IL SUD - E il sud? «Siamo contro un intervento straordinario per il Mezzogiorno - prosegue - servono le stesse cose che servono al resto del Paese ma con una intensità maggiore. Siamo ormai a fine anno, perderemo i fondi strutturali e questo è gravissimo».
IL GOVERNO DELUDENTE - Il presidente nel suo discorso al convegno, rispondendo ad una domanda fatta dai giovani imprenditori, dice che le misure del governo sono poche e deludenti:« Non sta a noi dire se bisogna cambiare il governo oppure no. Bisogna avere la capacità di decidere le cose che servono. Attendiamo il decreto sviluppo, auspichiamo ancora che contenga le riforme, se non le avrà credo ci sarà una grande responsabilità da parte del governo, perchè senza riforme il Paese rischia molto»
«LO DICO A MARONI» - «Qui c'è un ministro molto importante del governo, a lui dico: per cortesia, in un momento come questo ritroviamo coesione, agiamo per il bene del Paese, abbiamo davanti momenti molto difficili». E Maroni, seduto in sala, ha incassato.

Tremonti lancia europiano per Sud
Piano straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno, colloquio telefonico fra Tremonti e Barroso
Si chiamerà Eurosud il programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno. Prevede una revisione strategica dell'uso dei fondi strutturali europei. Lo ha presentato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al presidente della Commissione Ue, Josè Barroso, nel colloquio telefonico di oggi. A differenza di quanto previsto precedentemente l'incontro bilaterale tra il ministro dell'Economia Tremonti e il presidente della commissione Ue, Barroso, previsto dopo i lavori dell'Ecofin e prima che inizi l'Eurogruppo si è svolto telefonicamente e non di persona.
Regia rafforzata sugli interventi di lungo periodo
La revisione dell'uso dei fondi avverá anche attraverso una regia rafforzata sia per quanto riguarda gli interventi a lungo periodo sia per quelli che hanno effetti immediati e rapidi. Nel Sud Italia, infatti, non c'è lo sviluppo ma ci sono i fondi strutturali comunitari per cui non servono risorse aggiuntive. Il ministro ha quindi chiesto al presidente dell'esecutivo di Bruxelles che il piano Eurosud venga inserito all'interno del paragrafo dedicato all'Italia che ci sará nel testo delle conclusioni del Consiglio Europeo.
Barroso insiste: pareggio nel 2013
A sua volta Barroso ha insistito sulla massima attenzione verso i conti pubblici sino al 2013, che sará l'anno del pareggio di bilancio, ricevendo rassicurazioni da parte di Tremonti che ha confermato gli impegni assunti dal governo.
 22 ottobre 2011

Sviluppo: Sacconi, no uso spesa pubblica
Ministro, richieste Ue vanno nel senso della stabilita'
22 ottobre, 14:58
(ANSA) - BRESCIA, 22 OTT - ''Lo sviluppo non si fa per decreto, non si fa con iniezione di spesa pubblica, ma liberando la vitalita' del Paese''. Lo afferma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, rispondendo ad una domanda sul prossimo varo del 'Pacchetto sviluppo'. ''Le richieste dell'Europa di ieri vanno come sempre nel senso della domanda di stabilita''', aggiunge Sacconi a margine di un convegno della Confapi a Brescia.

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