mercoledì 16 novembre 2011

Federali.mattino_16.11.11. Pronto? parlo con ProntoRaffaella?----Potenza: Durante l’incontro con i giornalisti, è stato evidenziato che la crisi ha perso i caratteri della transitorietà, dando vita a nuovi assetti, nuovi equilibri e nuove esigenze che impongono nuove strategie e nuovi strumenti.----Venezia, padania, Piero Erle: Sorpresa: l'ultimo colpo di scure del governo Berlusconi - con la Legge di stabilità (ex finanziaria) approvata in 48 ore da Senato e Camera prima delle dimissioni - ha ridotto i tagli attesi dalla Regione Veneto per il 2012.----La crisi del debito sovrano del vecchio continente sta minacciando uno stile di vita. Lo ha detto il primo ministro francese Francois Fillon durante il dibattito parlamentare.----Spagna. In un milione e 400mila famiglie, nessuno lavora. Un numero che è aumentato negli ultimi anni e che equivale all’11% dei nuclei famigliari nel paese.

Maltempo, 'Terre Joniche' scrive a Monti: «Subito risorse»
Crisi, «Pensiamo Basilicata»: il manifesto degli imprenditori lucani
Venezia, padania. Sorpresa da Roma Calano i tagli per la Regione
Bozen, oltrepadania. Il golpe dei cartelli monolingui
Crisi: esperti Merkel, c'e'rischio Italia
Parigi. Fillon in Parlamento: la crisi del debito mette in pericolo patrimonio e standard di vita europei
Disoccupazione, fattore chiave in elezioni spagnole
Italia-San Marino, Mularoni: con Monti il paese si riprendera’



Maltempo, 'Terre Joniche' scrive a Monti: «Subito risorse»
15/11/2011  Una delegazione di operatori agricoli del movimento «Terre Joniche», guidata dal portavoce Gianni Fabbris, ha chiesto oggi al prefetto di Matera, Francesco Monteleone, rappresentato dal capo di gabinetto, Francesco D’Alessio, «di sollecitare il nuovo governo ad attivare gli ultimi adempimenti amministrativi e procedurali per lo stanziamento delle risorse destinate alle comunità di Basilicata e Puglia che hanno subito gravi danni dall’alluvione del marzo scorso».
 Una lettera sarà inviata al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, nella quale sono spiegati i motivi «della richiesta e la necessità di non prolungare oltre i tempi di attesa degli operatori e delle popolazioni locali, che necessitano delle risorse necessarie per interventi di ripresa e di tutela del territorio».
 Per la Basilicata il Governo ha stanziato sette milioni di euro, mentre per la Puglia si è in attesa della definizione dell’importo in aggiunta a quanto stanziato dalle due regioni. «Resteremo sulla Jonica in attesa – ha detto Fabbris – che il Governo tenga fede agli impegni presi. Giovedì 17 novembre terremo una assemblea alle Tavole Palatine per fare il punto sulla situazione alla presenza di amministratori e parlamentari delle due regioni».

Crisi, «Pensiamo Basilicata»: il manifesto degli imprenditori lucani
Il manifesto è stato sottoscritto da Alleanza delle cooperative italiane, Confartigianato, Api, Confapi Matera, Cna, Confesercenti, Coldiretti, Cia, Confcommercio, Confagricoltura, Casartigiani, Unci e Copagri
15/11/2011  Un manifesto intitolato «Pensiamo Basilicata», con «proposte per uscire dalla crisi», è stato presentato stamani, a Potenza, dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali lucane, i quali hanno più volte ribadito «di voler offrire un contributo per superare il difficilissimo momento che stiamo vivendo e per il rilancio socio-economico della nostra regione».
 Durante l’incontro con i giornalisti, è stato evidenziato che «la crisi ha perso i caratteri della transitorietà, dando vita a nuovi assetti, nuovi equilibri e nuove esigenze che impongono nuove strategie e nuovi strumenti». Secondo le associazioni imprenditoriali, «nelle priorità di ogni agenda politica occorre una maggiore attenzione nella gestione delle ridotte risorse finanziarie, incidendo, in primo luogo, su quella parte di spesa improduttiva». Tra le «proposte operative» inserite nel manifesto, vi sono «l'accesso al credito per le piccole e medie imprese, la programmazione e la spesa regionale, il riordino degli enti strumentali, il rilancio di settori tradizionalmente strategici per la loro funzione anticiclica come l’edilizia e l’industria e interventi finalizzati all’occupazione giovanile».
 Le associazioni imprenditoriali hanno inoltre sottolineato che il rilancio lucano «passa anche attraverso la valorizzazione del turismo con un nuovo modello organizzativo e della green economy, una grande opportunità per la Basilicata». «Su questi temi – hanno concluso – è necessario aprire immediatamente un confronto con il governo regionale, le istituzioni politiche, le organizzazioni sindacali e il sistema bancario».

Venezia, padania. Sorpresa da Roma Calano i tagli per la Regione
 L'ULTIMA LEGGE DEL GOVERNO. E si aprono varchi nel Patto di stabilità
 Per il 2012 arriva un -56 milioni: si prevedeva di più Ma la doccia fredda è un'ulteriore scure sui mutui L'Ufficio dogane ha accertato a Rovigo un'evasione Iva nel settore delle autovetture usate (per mancata registrazione ffatture) per un importo di 309 mila euro. Denunciati gli autori.
15/11/2011 Piero Erle
VENEZIA Sorpresa: l'ultimo colpo di scure del governo Berlusconi - con la Legge di stabilità (ex finanziaria) approvata in 48 ore da Senato e Camera prima delle dimissioni - ha ridotto i tagli attesi dalla Regione Veneto per il 2012. E forse quindi il bilancio "spese di gestione" dell'anno prossimo a cui sta lavorando la Giunta Zaia può tirare un piccolo sospiro di sollievo. Non solo: c'è una fondata speranza di un ulteriore mini-sconto, visto che resta confermato un piccolo meccanismo di premio per gli enti virtuosi. Ma dall'altra parte c'è anche una doccia fredda: la nuova legge riduce ulteriormente la possibilità della Regione di fare mutui per investimenti.
IL TAGLIO SI RIDUCE: -56 MILIONI. Prima forte novità: in questi mesi la Regione stava facendo i conti del bilancio dell'anno prossimo preparandosi a una nuova forte mazzata: il taglio di trasferimenti dallo Stato di 130-150 milioni. A sorpresa invece la legge ha deciso di rinviare al 2013 i tagli maggiori e ha stabilito per il Veneto un calo di 56 milioni l'anno prossimo, assegnando invece per l'anno successivo una sforbiciata ben maggiore di 122 milioni. Scettico l'assessore al bilancio Roberto Ciambetti: «Se così fosse, è vero, il taglio per il 2012 sarebbe minore del previsto. Ma prima di fare analisi voglio vedere le cifre ufficiali scritte in Gazzetta ufficiale».
FORBICE SUGLI INVESTIMENTI. Di una cosa invece è molto più sicuro Ciambetti: Roma ha ridotto ancora di più - di varie centinaia di milioni di euro - quella cifra di 4 miliardi massima di debito (al momento è già impegnata per 1,1 miliardi) che il Veneto può assumere per fare mutui-investimenti. La nuova legge statale ha ridotto infatti il "tetto massimo" per le Regioni: non potranno avere in bilancio rate di mutui da pagare che siano superiori al 20% di quello che incassano da tributi, trasferimenti e tariffe. Finora era il 25%. In sostanza, la Regione che già si era rassegnata a fare solo gli investimenti già decisi negli anni scorsi dovrà ulteriormente ridurre il suo programma. Con buona pace degli auspici di tutti sulla possibilità che gli enti pubblici favoriscano un rilancio dello sviluppo economico.
PREMI AI VIRTUOSI: SÌ, MA POCHI SPICCIOLI. La finanziaria appena approvata ha messo mani pure al famoso meccanismo di "premi e sanzioni" che dovrebbe iniziare a dividere le sorti tra Regioni virtuose e sprecone.
La norma ha deciso di ridurre da quattro a solo due le classi di virtuosità, e di fissare solo quattro criteri per stabilire se una Regione è virtuosa, rinviando all'anno prossimo tutti gli altri: varranno solo il Patto di stabilità, l'autonomia finanziaria, l'equilibrio tra spese-entrate e la capacità di riscossione.
«Sono quattro voci in cui il Veneto è sicuramente virtuoso. Il problema però - sottolinea Ciambetti - è che se le classi in cui si dividono le Regioni sono solo due si creeranno comunque "grupponi" affollati». Non solo: alla fine la cifra che le Regioni virtuose potranno dividersi è molto piccola, il che rende tutta l'operazione, per ora, molto più di facciata.
PATTO DI STABILITÀ: QUALCHE VARCO IN PIÙ. Oltre naturalmente alla sanità, la nuova legge esclude dalla gabbia del Patto di stabilità - quello che costringe gli enti a tenere fermi i soldi in cassa (la Regione ha 1,3 miliardi) - alcune nuove voci. Le spese per interventi di emergenza per calamità, se sono state però fatte con incassi dovuti a tributi straordinari. Le spese per interventi cofinanziati dall'Europa per le sole cifre giunte da Bruxelles: in questo caso per il Veneto potrebbe trattarsi dei 17,5 milioni di contributo per l'alluvione che dovrebbero giungere dall'Ue. Le spese fatte con cifre recuperate dalla lotta all'evasione fiscale: il Veneto ha 55 milioni recuperati con l'Agenzia delle entrate. Infine, novità, anche le spese per il fondo di finanziamento del trasporto pubblico locale.

Bozen, oltrepadania. Il golpe dei cartelli monolingui
Dopo l'annuncio di archiviazione della Procura, comparse nuove tabelle solo in tedesco
di Mario Bertoldi
BOLZANO. La Procura è intenzionata a ritenere non percorribile la strada penale per sanzionare la violazione dell'obbligo (statutario) sulla bilinguità non solo della toponomastica ma anche delle indicazioni e informazioni che concernono la sicurezza pubblica. «E' un problema è politico e non giudiziario» ha puntualizzato qualche giorno fa il procuratore Guido Rispoli. E mentre a livello politico si cerca (faticosamente) un compromesso l'Alpenverein ha ripreso a procedere con la logica del fatto compiuto e del sopruso imposto. Nell'alta valle di Non da pochi giorni sono stati installati nuovi cartelli segnavia in legno rigorosamente monolingui. La zona del lago di Tret, incantevole bacino immerso nel bosco, viene segnalata unicamente con la denominazione tedesca «Felixer Weiher». Anche l'indicazione della malga di San Felice è stata rigorosamente tedeschizzata con la denominazione «Felixer Alm». Il cartello è stato installato pochi giorni fa. La Procura della Repubblica è stata tempestivamente informata da alcuni escursionisti ed il procuratore Guido Rispoli starebbe valutando la possibilità di battere altre strade per verificare ipotesi di intervento concreto a livello penale. L'abuso d'ufficio, strada già seguita alcuni anni fa anche dall'allora procuratore Franco Paparella dopo la cancellazione dell'odonomastica bilingue a Termeno, si è dimostrato ipotesi penale non percorribile. Potrebbe però spuntare l'omissione di atti d'ufficio. In effetti nel settembre di due anni fa era stato il commissario del governo Fulvio Testi ad intervenire con una
lettera, inviata all'Alpenverein e al Cai, in cui si ribadiva l'obbligo statutario del bilinguismo dando l'ordine di ripristinare la legalità entro il 15 ottobre successivo. Da allora non è accaduto nulla. E' vero che sono state avviate trattative tra il ministro Fitto ed il presidente della giunta provinciale altoatesina per una intesa di fondo, ma è anche vero che in due anni l'accordo non è stato raggiunto e nessun cartello è stato cambiato. Non solo. In totale spregio delle disposizioni date due anni fa dal commissario del governo, ora l'Alpenverein sta installando nuovi cartelli solo in lingua tedesca. Ecco perchè potrebbe scattare l'imputazione di omissione di atti d'ufficio.

Crisi: esperti Merkel, c'e'rischio Italia
consulente cancelliera, Roma vicina rischio sistema
15 novembre, 12:45
(ANSA) - ROMA, 15 NOV - La situazione del debito italiana "sta diventando davvero seria, credo che ci stiamo avvicinando ad una sorta di crisi sistemica che ricorda il 2008". L'allarme arriva da Peter Bofinger, uno dei 'saggi' consulenti del cancelliere tedesco Angela Merkel, in un'intervista a Bloomberg Television.

Parigi. Fillon in Parlamento: la crisi del debito mette in pericolo patrimonio e standard di vita europei
La crisi del debito sovrano del vecchio continente sta minacciando uno stile di vita. Lo ha detto il primo ministro francese Francois Fillon durante il dibattito parlamentare. L'economia francese - seconda per importanza nell'area euro - stando alle statistiche ufficiali presentate in giornata è tornata a crescere nel terzo quadrimestre dell'anno. Nonostante ciò la previsione per i prossimi quadrimestri è altamente incerta.
La scorsa settimana la commissione europea aveva ridotto allo 0,6% le previsioni per la crescita dell'economia francese nel 2012, sensibilmente inferiore all'1% previsto dal governo nazionale. I cittadini europei godono di uno dei più alti standard di vita nel mondo, ma secondo Fillon le cose sono destinate a cambiare. «Stiamo passando attraverso una crisi più grande, che mette in pericolo il patrimonio storico europeo, la nostra eredità, e il nostro stile di vita» ha detto Fillon durante il dibattito parlamentare.

Disoccupazione, fattore chiave in elezioni spagnole
15/11 20:20 CET
La disoccupazione è un tema centrale oggi in Spagna: il singolo fattore capace di decidere l’esito delle elezioni legislative. Quasi 5 milioni di persone si trovano senza lavoro. Quel che è peggio, è che l’economia stagnante e la cura di austerità non lasciano presagire alcun miglioramento nel 2012.
Il trenta per cento dei disoccupati lo sono da lunga data: l’indennità termina due anni dopo la fine dell’ultimo rapporto lavorativo, ma, dallo scorso agosto, il governo socialista ha deciso di estendere di sei mesi un sussidio mensile di 400 euro.
La sopravvivenza dello stato sociale in Spagna è a rischio. La copertura finanziaria basta appena per 1,6 milioni di persone in cerca di impiego. In un milione e 400mila famiglie, nessuno lavora. Un numero che è aumentato negli ultimi anni e che equivale all’11% dei nuclei famigliari nel paese.
Anche la scuola pubblica è in difficoltà crescente. In Spagna, sono le comunità autonome, quindi le regioni, che gestiscono l’88% dei fondi per l’educazione, che nel 2009 ammontavano al 4,9% del Pil. Ma una parte dei fondi viene destinata agli istituti privati, che rappresentano un terzo delle scuole. Nella regione di Madrid, amministrata dal partito popolare, l’avvio dell’anno scolastico è stato segnato da mobilitazioni contro i tagli dei docenti.
Ma la minaccia più grande incombe sul sistema sanitario nazionale. Dal 1986 in Spagna, l’accesso alle strutture e ai servizi ospedalieri è garantito a tutti ed è gratuito, anche per chi non ha mai pagato le tasse. Sommando pubblico e privato, le spese per la sanità ammontano al 9% del Prodotto interno lordo, in linea con la media dei paesi europei. Lo stato assegna un budget alle regioni, in funzione della densità della popolazione, e sono le regioni a gestirlo. Il 35% del budget copre i costi sanitari.
Oggi, il sistema sanitario spagnolo ha un deficit stimato tra 15 e 20 miliardi di euro. Visite mediche, esami, ricoveri, tutto è gratuito, salvo trattamenti odontoiatrici e occhiali. Per i pensionati muniti di prescrizione sono gratuiti anche i farmaci. Gli altri si limitano a pagare ìun contributo.

Italia-San Marino, Mularoni: con Monti il paese si riprendera’
(DIRE) Il Titano trema per la tenuta dell’Italia e tifa per il presidente Mario Monti. La piccola Repubblica enclave del Belpaese, vicinissima come non mai alla firma di accordi con i vicini di casa, attesi da oltre due anni e vitali per la sua economia, guarda con trepidazione la crisi politica e dei mercati che sta travolgendo l’Italia. Soprattutto oggi, con uno spread del debito italiano a 522 punti e le voci pessimistiche arrivate da Berlino che parlano di un Paese vicino a una crisi sistemica.
 Al termine dei lavori dell’esecutivo, in cui si è inevitabilmente parlato di Italia, i segretari di Stato compiono una riflessione corale con la stampa. Antonella Mularoni, responsabile degli Affari esteri, punta tutto sul neo presidente del Consiglio: “Se Mario Monti riesce a fare il governo- sostiene fiduciosa- con l’appoggio della maggioranza in Parlamento, l’Italia si riprenderà sicuramente”. Il segretario di Stato a capo della diplomazia sammarinese evidenzia il peso del neopresidente del consiglio: “E’ ritenuto una persona di grande autorevolezza, ha la fiducia dei governi degli altri Paesi europei e degli organismi internazionali, sono certa che con un esecutivo presieduto da lui avrà i numeri per recuperare terreno”.
Ottimista è anche Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “L’Italia è il nostro primo partner commerciale di riferimento- spiega- siamo preoccupati e seguiamo con attenzione gli sviluppi”. Del resto, “al pari di San Marino è un grande Paese- aggiunge- e sono convinto che ci sarà un esito positivo a breve della situazione”.
Infine il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, alle prese in questi giorni con manovre economiche importanti, dall’assestamento del Bilancio 2011 al Previsionale per l’anno prossimo prende l’Italia da lezione. “Quello che sta avvenendo fuori confine- spiega- ci deve insegnare due cose”. In primis, “bisogna avere attenzione al debito affinché non sia fuori controllo e, secondo- prosegue- che non bisogna perdere tempo per intervenire, anche con iniziative che richiedono tagli e sacrifici alla collettività”. Perchè, in definitiva, “ciò che può sembrare ingiusto- conclude- è molto meno del disagio che verrebbe al Paese se si indebitasse fuori misura”.
Agenzia Dire – www.dire.it

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