martedì 1 novembre 2011

Le rischiose piroette sul piano per il Sud

Arriva l'ennesima piroetta sul piano Sud e sull'utilizzo dei fondi europei destinati al Mezzogiorno.




La novità escogitata da Raffaele Fitto e annunciata a Bruxelles da Giulio Tremonti, non necessariamente con obiettivi convergenti, è la riduzione dal 50 al 25% del cofinanziamento nazionale: si liberano 8 miliardi che Fitto vuole ridestinare agli investimenti nelle regioni meridionali, concentrandoli sulle grandi opere, mentre qualcuno nel governo pensa di finanziarci il decreto sviluppo.
Difficile dire se nel trasformismo continuo delle politiche di coesione territoriale si arriverà davvero a spendere un centesimo di euro in più per le aree svantaggiate del Sud o si perpetrerà con questi 8 miliardi di cofinanziamento quello che è successo con i 25 miliardi del Fas nazionale: dirottarli verso altri obiettivi (spesso di spesa corrente) e verso altri territori (anche al centro-nord).
Se così fosse, meglio sarebbe dire che si vuole abdicare a qualsiasi politica di coesione territoriale. Perché inglesi, francesi e tedeschi staranno con i fucili puntati a Bruxelles, per sottolineare questo enorme spostamento di risorse in barba agli obiettivi fissati con la Ue e, quando si tratterà di definire le nuove risorse per la programmazione 2014-2020, ce la faranno (giustamente) pagare tutta.
1 novembre 2011

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